Nazionale maschile di calcio dell'Italia
La Nazionale di calcio dell’Italia è la selezione maggiore maschile di calcio della Federazione Italiana Giuoco Calcio, il cui nome ufficiale è Nazionale A, che rappresenta l'Italia nelle varie competizioni ufficiali o amichevoli riservate a squadre nazionali.
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Sport | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Selezionatore | {{{Selezionatore}}} |
Ranking FIFA | 5° (maggio 2010) |
Sponsor tecnico | Adidas |
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La Nazionale italiana è Campione del mondo in carica, avendo vinto l'edizione 2006 della Coppa del Mondo, ed è storicamente una delle nazionali di calcio più forti e titolate del mondo.
Dopo il Brasile, l'Italia è la nazionale di calcio che ha vinto più Campionati mondiali, quattro (1934, 1938, 1982, 2006). Si è aggiudicata anche un Campionato europeo (1968) e un Torneo Olimpico (1936). Vanta anche 2 Coppe Internazionali, antesignane dell'attuale Campionato d'Europa. L'unico trofeo che manca nella sua bacheca è la Confederations Cup, torneo al quale ha partecipato per una sola volta, nell'edizione 2009.
Occupa il 5º posto nel Ranking FIFA aggiornato a maggio 2010.[1]
Storia della Nazionale A
Per quanto riguarda le vicende più importanti della Nazionale di calcio italiana, esse sono legate alla Nazionale A che, almeno fino alla differenziazione delle varie categorie di selezione, era la nazionale unica, che assumeva varie fisionomie a seconda del torneo al quale essa partecipava. Per fare un esempio, se è normale che nel corso dei tornei maggiori quali Coppa Internazionale o Campionato del Mondo venisse schierata la formazione più competitiva possibile, nel corso del torneo olimpico si dava spazio a professionisti di seconda fascia, in genere giovani universitari, come coloro che vinsero il torneo calcistico delle Olimpiadi di Berlino nel 1936.
Nel dopoguerra vennero via via inserite categorizzazioni più precise soprattutto per inserire criteri oggettivi e uguali per tutti di selezione dei giocatori, sia per via della progressiva istituzione di tornei giovanili, sia per dare un quadro di riferimento chiaro al torneo olimpico di calcio: il regolamento olimpico prevede infatti che la partecipazione sia riservata solo ad atleti il cui status sia formalmente di dilettante. Ma questo faceva sì che molte federazioni che ammettevano il professionismo fossero costrette a mandare i loro giocatori di seconda, se non terza fascia (secondo una formula empirica di compromesso via via variata nel tempo, i professionisti meno in vista e meno pagati e, successivamente, quelli che non avessero mai partecipato alle fasi finali di un campionato continentale o di quello mondiale), mentre federazioni i cui atleti avevano lo status di dilettante (ad esempio l'URSS e in generale tutte quelle del blocco dell'Est Europeo) potevano mandare in pratica la propria nazionale maggiore.
Non a caso per lunghissimo tempo nel dopoguerra il torneo olimpico di calcio fu appannaggio di squadre come la stessa Unione Sovietica, Cecoslovacchia, Germania Est e Ungheria, fino a che dopo l'edizione olimpica del 1988 a Seul fu deciso che le squadre di calcio olimpiche fossero, per tutti i partecipanti, le loro selezioni Under 21 (o Under 23).
La Nazionale italiana vanta ben 4 titoli mondiali (1934, 1938, 1982, 2006) e un Europeo (1968). Inoltre ha conquistato un oro olimpico nel 1936 e 3 Coppe Internazionali conquistate negli anni '20 e '30. Il periodo d'oro fu quello degli anni '30 in cui vennero conquistati due mondiali (unica nazione assieme al Brasile ad averne vinti due consecutivi).
Poi seguì un periodo di calo, complice la seconda guerra mondiale e la tragedia di Superga del 1949. Infatti l'Italia non ebbe successo ai mondiali del '50, né a quelli del 1954, addirittura non si qualificò al quelli del 1958. Ai mondiali del 1962 usci al primo turno in una spedizione mal gestita, a quelli del 1966 andò peggio perché furono eliminati dai semi-professionisti della Corea del Nord.
La rinascita avvenne nel 1968 con la vittoria dell'Europeo in Italia, mentre due anni dopo ai mondiali di Messico '70 gli azzurri avrebbero dato vita alla famosa semifinale contro la Germania Ovest, ricordata come la partita del secolo, vinta per 4-3. In finale sarebbero stati poi sconfitti dal Brasile di Pelè per 4-1. Dopo i disastrosi mondiali del 1974, dove vengono esclusi al primo turno, ben figurarono al mondiale di Argentina del '78 dove la nazionale espresse un bel gioco e si piazzò al quarto posto.
Le premesse per far bene anche al mondiale successivo in Spagna c'erano tutte e infatti, dopo un incerto avvio nella fase a gironi, gli Azzurri batterono in sequenza l'Argentina di Maradona e il Brasile di Zico e Falcao e in semifinale la sorprendente Polonia. In finale affrontarono la Germania Ovest che sconfissero per 3-1. Il capocannononiere del torneo fu Paolo Rossi. La nazionale però in seguito non si sarebbe qualificata all'europeo del 1984.
Dopo i deludenti mondiali del 1986, gli Azzurri espressero bel gioco all'europeo del 1988 dove raggiunsero la semifinale contro l'Urss che poi perse la finale contro l'Olanda di Marco Van Basten, autore in quella partita di uno dei gol più belli della storia del calcio. Una bella Nazionale si presentò al mondiale in casa del 1990: fu però eliminata ai calci di rigore dall'Argentina di Maradona in semifinale. Nella finale per il terzo posto, gli azzurri sconfissero l'Inghilterra.
Non si qualificò all'europeo del 1992 mentre al mondiale statunitense del 1994 arrivò in finale, trascinata dai gol di Roberto Baggio : qui perse ai rigori contro il Brasile. Finì male l'avventura all'europeo del 1996 ed anche ai mondiali del 1998: ai quarti di finale contro la temutissima Francia padrona di casa persero ancora una volta ai rigori.
L'occasione di rivincita arrivò due anni dopo ad Euro 2000 dove gli Azzurri arrivarono in finale proprio contro la Francia: passata in vantaggio nel primo tempo, i francesi pareggiarono all'ultimo istante della partita. Con gli Azzurri troppo scioccati per reagire, la Francia segnò il golden gol, che le garantì il titolo europeo. Peggio andarono i mondiali del 2002 in Giappone e Corea del Sud: la squadra, alla vigilia, era le favorite ma, dopo aver passato a fatica il 1° turno esprimendo un gioco difensivista e rinunciatario, venne eliminata ancora al Golden gol negli ottavi dai padroni di casa sud coreani (gara persa per 2-1); un risultato così negativo non si era verificato dall'edizione messicana del 1986. Ad Euro 2004 l'Italia uscì dal torneo al primo turno dopo una serie di prestazioni deludenti (l'unico giocatore che si salvò dalle critiche fu Antonio Cassano, autore di 2 reti in 3 partite).
Al mondiale 2006 arrivò in finale ancora contro la Francia e qui gli italiani vinsero dove non avevano vinto sei anni prima, ai rigori. L'Italia fu così incoronata campione del mondo per la quarta volta. Ad Euro 2008 gli azzurri furono eliminati ai quarti di finale dalla Spagna, poi campione, ai calci di rigore. La vittoria ai mondiali del 2006 permise agli azzurri di partecipare all'edizione 2009 della Confederations Cup, che si sarebbe svolta in Sudafrica: l'Italia viene eliminata al primo turno dopo aver perso contro Egitto e Brasile.
Altre nazionali
Template:Nazionali di calcio italiane Oltre alla citata selezione nazionale l'ordinamento della FIGC ne prevede varie altre, divise per fascia d'età dei propri giocatori.
La Nazionale maschile Under 21, che partecipa alle competizioni continentali con i propri pari categoria (tale selezione - con l’eventuale aggiunta di un massimo di tre calciatori fuori quota d’età - rappresenta altresì l’Italia nei tornei olimpici di calcio, con il nome di Nazionale Olimpica); le Nazionali Under 20, Under 19, Under 18, Under 17, Under 16-15; Rappresentano ufficialmente l’Italia sempre sotto il coordinamento della FIGC: la Nazionale femminile, la Nazionale Femminile Under-19 e quella Under-17; la nazionale italiana di Beach soccer; la Nazionale Universitaria (che rappresenta l’Italia nel torneo calcistico delle Universiadi), composta da calciatori dilettanti o professionisti della Serie C che frequentino l’Università; la Nazionale Militare, riservata formalmente a qualsiasi militare tesserato come calciatore della FIGC in qualsiasi categoria, ma, di fatto, almeno fino all’abolizione del servizio militare obbligatorio, composta dai giovani calciatori professionisti che stessero assolvendo l’obbligo di leva (tale selezione rappresenta l’Italia durante i Giochi mondiali militari ed i Campionati mondiali militari di calcio); la Rappresentativa dei Giochi del Mediterraneo, che rappresenta l’Italia nei Giochi omonimi e può essere formata indistintamente da giocatori professionisti o dilettanti di qualsiasi categoria; infine, la Nazionale di calcio a cinque;
Nazionali italiane che sono esistite in passato, ma che - a seguito di ristrutturazioni sia decise per norme federali che per esigenze legate ai requisiti di partecipazione ai vari tornei internazionali - oggi sono sparite, furono la Nazionale B (in genere l’anticamera della Nazionale A, costituita dalle seconde scelte di campionato o di giocatori sotto osservazione in vista di un eventuale impiego per la selezione maggiore, e il cui ruolo spesso si è sovrapposto con quello della, scomparsa anch’essa, Nazionale Sperimentale) e la Nazionale Under 23, superata dalla citata Under 21.
La Nazionale A (peraltro l’unica esistente fino al secondo dopoguerra) ha vinto quattro edizioni del campionato del mondo (1934, 1938, 1982 e 2006), la massima competizione calcistica per squadre nazionali maschili, classificandosi seconda in altre due occasioni (1970 e 1994); inoltre, in un’occasione si è classificata terza (1990) e in un’altra quarta (1978); un campionato d’Europa per nazioni (1968), classificandosi in altre due occasioni seconda (2000) e quarta (1980), giungendo complessivamente quattro volte alle semifinali (l'altra nel 1988); la medaglia d’oro al torneo olimpico di calcio a Berlino nel 1936 e quella di bronzo ad Amsterdam nel 1928, in un periodo in cui l’ordinamento olimpico non aveva ancora uniformato secondo criteri d’età massima dei giocatori la composizione delle squadre. Infine, a livello non ufficiale, vinse due Coppe Internazionali (torneo centroeuropeo nato nel 1930, prima dell’istituzione dell’UEFA e da questa mai riconosciuto ufficialmente, superato nel 1960 dal campionato d’Europa).
La Nazionale Under 21 vanta invece la vittoria in cinque edizioni del campionato europeo di calcio Under-21 (1992, 1994, 1996, 2000 e 2004), la massima competizione ufficiale per squadre di tale categoria. Storicamente, la Under 21 - e prima di essa, la Under 23 - hanno sempre costituito il laboratorio di prova e il serbatoio di giocatori che in seguito sarebbero stati utilizzati per la Nazionale A (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, Gianluca Vialli, Andrea Pirlo, Alessandro Del Piero, Francesco Totti e, più recentemente, Daniele De Rossi e Alberto Gilardino). Come Nazionale Olimpica, la Under 21 ha conseguito la medaglia di bronzo al torneo olimpico di calcio di Atene 2004 ed è la nazionale più titolata d'Europa a livello under 21.
La nazionale di calcio dell'Italia di beach soccer gioca regolarmente i campionati europei e mondiali di Fifa Beach soccer.
Infine, la Nazionale Universitaria ha vinto il torneo calcistico delle Universiadi svoltesi in Sicilia nel 1997.
Impianti e strutture
La Nazionale italiana non ha uno stadio nazionale: gioca le sue partite a rotazione nei vari stadi italiani, scegliendoli di volta in volta a seconda dell'avversario che si incontra e dell'eventuale affluenza ed importanza della partita. Le partite maggiori vengono disputate negli impianti più grandi delle principali città: l'Olimpico di Roma, il Meazza di Milano, il San Paolo di Napoli, l'Olimpico di Torino, il Barbera di Palermo, il Ferraris di Genova, il San Nicola di Bari, il Franchi di Firenze, il Dall'Ara di Bologna. Per le partite minori come le amichevoli vengono scelte le più svariate località a seconda dell'esigenza, garantendo in questo modo un criterio di rotazione per la copertura dell'intera penisola.
Per i ritiri e le sessioni di allenamento gli Azzurri hanno invece una sede fissa nel centro tecnico della Federazione situato a Firenze, nel quartiere di Coverciano.
Colori e simboli
Gli stemmi
Detto in altra sezione dell'origine dell'azzurro quale colore della rappresentativa nazionale (esteso poi alle altre discipline), bisogna aggiungere che durante il fascismo sulle maglie era visibile un fascio littorio ricamato in oro che caricava lo stemma sabaudo già presente dal 1910. Questa fu tra l'altro la tenuta con cui l'Italia vinse i mondiali del 1934 e del 1938 nonché il titolo olimpico di Berlino nel 1936. Non era raro vedere usata, in quegli anni, una tenuta da gara completamente nera quale seconda uniforme di gioco (come avvenne nei quarti di finale del mondiale del 1938 contro la Francia).
Nel secondo dopoguerra, caduto il fascismo e abolita la monarchia, la croce sabauda lasciò il posto a un tricolore originariamente raccolto in uno scudetto (di forma analoga a quello delle squadre campioni d'Italia di qualsiasi disciplina). Nel corso degli anni il tricolore sulle maglie ha cambiato varie volte forma (quadrangolare, trapezioidale, rotondo) e posizione, dal lato sinistro fino al centro, per poi tornare al lato sinistro.
Nel 1983, per celebrare la vittoria nel campionato del mondo dell'anno prima, tre stelle dorate sostituirono la scritta ITALIA sopra il tricolore, poi il tutto fu rimpiazzato da un nuovo stemma tondo incorporante le tre stelle, la scritta ITALIA e il tricolore. Dal 1992 al 1999 lo stemma adottato fu una controversa e criticata "i" corsiva con tanto di puntino laterale blu, contenente i soliti elementi (stelle e tricolore) più la scritta Federazione Italiana Giuoco Calcio. Tale stemma ricordava vagamente il logo dello sponsor istituzionale dell'epoca (la Italiana Petroli).
Nel 1999 si tornava al tradizionale scudo tricolore, ristilizzato poi per motivi di marketing nel 2005, adottato dalla FIGC come nuovo logo: uno scudetto dai bordi squadrati con all'interno le tre stelle dei mondiali vinti (quattro dal settembre 2006). Le stelle compaiono su autorizzazione della FIFA, che dalla metà degli anni novanta permise alle federazioni di portare sulla maglia tante stelle quanti sono i campionati del mondo vinti.
La forma attuale è tornata a ricordare lo scudetto originario seppur rivisto alla luce dell'evoluzione del design, anche se non mancano i nostalgici per la vecchia maglia con un semplice scudetto tricolore e la scritta sovrastante ITALIA in maiuscolo.
La maglia
La prima maglia indossata dalla nazionale italiana nell'esordio del 1910 era di colore bianco. Pare infatti che, nel momento di decidere la prima tenuta di gioco, si sia voluto far indossare alla squadra italiana la maglia bianca in onore della squadra più forte del momento, la Pro Vercelli. La tenuta bianca è stata in seguito sostituita da quella azzurra e tutt'oggi la seconda maglia della nazionale è di colore bianco.[2] L'Italia ha avuto anche una brevissima parentesi con una maglia completamente nera voluta da Benito Mussolini, nel match dei quarti di finale del torneo Olimpico di Berlino del 1936. Fu un gesto di scherno del regime fascista nei confronti dei francesi.
Le maglie delle nazionali, almeno fino agli anni settanta, erano anonime e spartane. A partire dalla metà dei Settanta fecero ingresso massiccio gli sponsor tecnici, che si accreditarono come fornitori unici di tutto l'equipaggiamento della nazionale (a eccezione delle scarpe, che ogni calciatore sceglieva e tuttora sceglie a seconda della propria comodità e dei propri contratti di sponsorizzazione).
Fino al 2000 gli accordi di fornitura tra la FIGC e i vari fornitori tecnici che si sono alternati negli anni vietavano a questi ultimi di marchiare con stemmi o elementi estranei la divisa ufficiale della Nazionale, caso raro al Mondo. Oggi tali marchi sono perfettamente visibili. I vari sponsor tecnici che negli ultimi trent'anni si sono avvicendati nella fornitura di equipaggiamenti alla Nazionale italiana sono stati l'Adidas (1974-1978), Le Coq Sportif (1979-1984), Diadora (1985-1994), Nike (1995-1999), Kappa (2000-2002) e attualmente Puma (2003-2014).
Da quando la FIGC ha raggruppato sotto il proprio coordinamento tutto il calcio giocato in Italia, anche la situazione-uniformi è stata normalizzata, per cui tutte le nazionali maschili e femminili di qualsiasi categoria e specialità vestono lo stesso marchio e usano lo stesso equipaggiamento dello sponsor tecnico del momento.
Per quanto riguarda invece la foggia delle maglie, essa non ha avuto grossi cambiamenti nel tempo, adeguandosi più o meno blandamente alla moda del momento, almeno a partire dagli anni ottanta: se infatti fino ad allora la tenuta era sostanzialmente rimasta alla maglia girocollo e pantaloncini bianchi (con alcune variazioni tipo i calzettoni neri degli anni sessanta, poi anch'essi azzurri), nel corso dei Mondiali del 1982 venne adottato un collo a V ornato da bordini tricolori, mentre nel 1994 comparvero minuscoli triangolini tricolori e stemmi stampati su tutta la maglia. Fatto curioso riguardò le divise Nike del periodo 1996-1998, caratterizzate da inspiegabili orlature inferiori di colore beige e una scritta "ITALIA" che creò molto disappunto, dato che andava a cadere proprio sulle natiche dei calciatori. Durante gli Europei del 2000, con il modello Kombat di Kappa, la Nazionale adottò un modello molto attillato e elasticizzato, che fece moda per un certo periodo. Nel 2004 i numeri della divisa passarono da bianchi a color oro. Nel 2006 vennero aggiunte delle vistose sfumature blu scuro sui bordi, mentre sulla maglia bianca vi era un triangolino azzurro che partiva dal collo. Nel 2007 sulla seconda maglia, quella bianca, sono ritornati i numeri in blu scuro. Nel 2008 sono ritornati i numeri in bianco sulla prima maglia. Per quanto riguarda i pantaloncini, storicamente di colore bianco, nella storia ci sono stati pochi cambiamenti; solo in tempi recenti ci sono state modifiche: come i pantaloncini marroni nel completo celebrativo usato nella Confederations Cup 2009. Negli ultimi anni, lo sponsor tecnico ha preferito spesso utilizzare pantaloncini di colore azzurro come la maglia (l'Italia ha disputato la finale del Mondiale 2006 con pantaloncini azzurri).
Il 2 settembre 2008, in presenza del presidente della Fifa Joseph Blatter, venne presentato il logo di campione del mondo in carica, introdotto dall'organismo mondiale, inserito al centro sulla maglia della Nazionale.
Nella Confederations Cup del 2009 la Puma ha messo a disposizione della Nazionale un completo celebrativo, che si rifaceva a quelli indossati durante i Mondiali di calcio del 1934 e del 1938. La maglia, era di colore celeste molto chiaro, denominato "Cendre Blue" con inserti tricolori sul lato destro del tronco ed aveva il logo della FIGC più grande e incorniciato sempre dello stesso colore.
Rivalità
Essendo una delle più titolate e prestigiose al mondo, la Nazionale italiana ha partecipato a pagine di storia calcistica mondiale che hanno inevitabilmente fatto nascere rivalità sportive piuttosto sentite.
Francia
La rivalità più accesa e sentita attualmente è con i francesi[senza fonte], rivalità che però è nata in tempi abbastanza recenti: infatti per decenni gli azzurri sono stati visti come i maestri da parte dei transalpini[senza fonte], infliggendo loro numerose sconfitte (a volte anche con risultati clamorosi: una tra tutte la gara giocata il 22 marzo 1925, terminata 7-0 per la selezione italiana) e nelle occasioni importanti era riuscita ad estromettere i galletti dalle olimpiadi del 1928, dai Mondiali del 1938 giocati, tra l'altro, in Francia e da quelli del 1978, conseguendo grandi risultati; nonostante questo però i francesi hanno sempre avuto un profondo rispetto verso l'Italia. La prima partita ufficiale della Nazionale azzurra, nel lontano 1910, è stata disputata proprio contro i francesi e nel corso del periodo precedente alla seconda guerra mondiale le due formazioni si sono affrontate più volte. L'andamento però cambiò dai primi anni '80, quando la Francia ritornò alla vittoria nel febbraio del 1982, in una gara amichevole. Fino ad allora infatti l'ultimo confronto vincente con gli italiani risaliva addirittura alle Olimpiadi del 1920, pertanto ci fu un'attesa di ben 62 anni, tant'è che lo stesso Platini disse: "Per decenni, quando l'Italia aveva un periodo no, organizzava subito un' amichevole con la nazionale francese, in modo tale di avere subito il morale alto".[senza fonte] Quattro anni dopo quella storica vittoria i francesi riuscirono a ripetersi in una occasione ben più importante, ovvero gli ottavi di finale del Mondiale del 1986, estromettendo così i campioni del Mondo in carica.
Dal 1986 (se si esclude una gara amichevole nel febbraio del 1994 a Napoli, conclusa con una vittoria francese per 1-0) le squadre non si affrontarono fino a fine anni novanta. La rivalità incominciò ad esplodere, infatti, proprio in questo periodo, dopo il Torneo di Francia, competizione amichevole in vista del campionato del mondo 1998, le due nazionali si affrontarono nella terza e ultima partita del torneo pareggiando 2-2, condannandosi vicendevolmente agli ultimi due posti. Nel giro di breve tempo le due formazioni si affrontarono in due competizioni ufficiali: prima ai quarti di finale dei Mondiali '98 (disputatisi proprio in Francia) in cui i bleus, dopo lo 0-0 dei 120 minuti di gioco, vinsero ai rigori e due anni dopo, ad Euro 2000, dove le due squadre si ritrovarono, questa volta in finale a Rotterdam, con una nuova rocambolesca affermazione della Francia, che vinse pareggiando al termine dei tempi regolamentari (dopo essere stata in svantaggio per gran parte dell'incontro) e segnando ai supplementari il decisivo golden gol. Durante le scene di festeggiamento a Parigi molti francesi non mancarono di canzonare gli italiani e l'Italia[senza fonte], acuendo di più la contrapposizione. Per un breve periodo le Nazionali maggiori non si affrontarono più, per poi tornare a sfidarsi nella finale del campionato del mondo 2006, vinta questa volta ai rigori dagli azzurri e anch'essa ricca di episodi incandescenti. Prima Zinédine Zidane segnò su calcio di rigore, provocato da un fallo in area di Materazzi con un tiro a cucchiaio (gesto di finezza tecnica, considerato al tempo stesso provocatorio) fortunato perché la palla colpì la traversa e toccò terra pochi cm oltre la linea di porta. Qualche minuto dopo Materazzi riuscì a pareggiare con un colpo di testa e i tempi regolamentari finirono 1-1 (anche se un goal regolare di testa da parte di Toni fu annullato perché sul lancio si trovava di poco in fuorigioco (ininfluente) De Rossi. Poi nei supplementari lo stesso Zidane diede una testata violenta a Marco Materazzi, venendo espulso.[3] Dopo la finale sono seguite giornate roventi: da un lato con dichiarazioni molto pesanti dei parenti di Zidane e di personaggi di primo piano francesi nei confronti di Materazzi, reo di aver provocato il calciatore francese; dall'altro con polemiche ed ironie degli italiani, che non hanno esitato a dar vita a manifestazioni pittoresche come cartelli funebri che inneggiavano la morte della Francia o a caricare su YouTube filmati di scherno, parodie ed esultanze.
Curiosamente, dopo breve tempo dalla discussa finale, l'Italia ha ritrovato la Francia sia nelle qualificazioni che, a qualificazione ottenuta, nel girone del campionato d'Europa 2008. Anche le due partite di qualificazione per l'Europeo sono state giocate in un clima di accesa rivalità. Quella di Parigi terminò 3-1 per i francesi, ma soprattutto quella di ritorno a Milano, finita 0-0, è stata preceduta da dichiarazioni infuocate del CT francese Raymond Domenech rese a Le Parisien, nelle quali ha sostenuto:
La provocatoria esternazione ha avuto eco immediata in Italia, con lo sdegno diffuso della popolazione: l'UEFA, costretta ad intervenire, ha squalificato Domenech e lo ha multato aspramente.[5] Nonostante i tentativi di distensione dei giocatori italiani e francesi, soprattutto del capitano azzurro Fabio Cannavaro, la sera della partita a San Siro il pubblico ha fischiato pesantemente la Marsigliese. [6] All'episodio hanno fatto seguito ulteriori aspre polemiche sia in Francia che in Italia, con lettere ufficiali di scuse.
A seguito di questi avvenimenti la situazione si è stemperata con successive dichiarazioni distensive di Domenech, che ha dichiarato di tifare Italia nel girone di qualificazione per consentire alla sua Nazionale di qualificarsi con più tranquillità. L'ultima sfida tra le due Nazionali si è disputata per l'ultima giornata del primo turno di Euro 2008, il 17 giugno. L'Italia, dopo 30 anni, ha vinto sul campo per 2-0 con reti di Andrea Pirlo e Daniele De Rossi, estromettendo gli stessi Bleus dalla competizione.
Germania
Altra forte rivalità, è con i tedeschi: Germania Ovest un tempo, Germania unita ora e Italia hanno dato vita a match memorabili della storia del calcio, a differenza però della rivalità con la Francia, dove polemiche e provocazioni non mancano, quella coi tedeschi (se si fa eccezione ad alcune rarissime occasioni) ha sempre avuto come protagonista un profondo rispetto che ciascuna nazionale ha verso l'altra. Per quasi quaranta anni le due squadre non si sono mai affrontate in occasioni veramente degne di nota e si deve attendere il primo turno del campionato mondiale del 1962 per avere la prima partita con una posta significativa in palio; in quell'occasione la sfida non fu emozionante e terminò con un tacito accordo di pareggio a reti inviolate che andava bene ad entrambe poiché le altre avversarie del girone non sembravano inarrestabili, poi la Germania fece il suo dovere, mentre l'Italia perse contro il Cile nella famosa di Battaglia di Santiago subendo l'eliminazione.
Le due squadre si ritrovarono di fronte in una occasione ben più importante otto anni dopo, per la semifinale del mondiale 1970, dando vita alla partita del secolo, che vide l'Italia qualificarsi per la finale, dopo un emozionante 4-3 in suo favore dopo i tempi supplementari. Ai Mondiali del 1978 le due squadre si affrontano nel girone di semifinale, l'Italia domina ma i tedeschi riescono a non prendere goal e la partita termina con uno 0-0 che si traduce in una eliminazione con figuraccia, sul piano del gioco, per la Germania (campione in carica).
Azzurri nuovamente in festa nel 1982 in Spagna, stavolta in finale, imponendosi nettamente sui tedeschi per 3-1 a Madrid davanti alle autorità di entrambe le nazioni. Nel 1988 la prima sfida europea: è la prima fase del torneo, ma le squadre danno vita ugualmente ad una sfida avvincente, che finisce 1-1 ed accontenta entrambe le tifoserie; alla fine la Germania vincerà il girone per differenza reti, e l'Italia sarà seconda, ma entrambe saranno eliminate in semifinale, rispettivamente da Olanda e URSS. Nel 1990 per i mondiali in Italia gli azzurri si fermano in semifinale con l'Argentina, poi battuta in finale proprio dai tedeschi, che vendicano gli azzurri con un po' di rammarico, perché la squadra italiana ha "disertato" l'appuntamento con la storia, senza dare ai tedeschi la possibilità di prendersi una rivincita, e continuando ad avere l'"handicap" di non aver mai battuto gli azzurri nei momenti che contano.
Nell'Europeo del 1996, in Inghilterra, Italia e Germania sono inserite nello stesso girone. La Germania non perde colpi e sconfigge nettamente Repubblica Ceca e Russia mentre l'Italia batte i russi ma perde con i cechi, ed arriva allo scontro diretto con la necessità di dover vincere, mentre i tedeschi sono già qualificati; la partita finisce 0-0 (con Zola che fallisce un rigore nei primi minuti), e l'Italia deve fare i bagagli, per la gioia della Germania che poi andrà a vincere il titolo.
Ultima occasione è il 2-0 al campionato del mondo 2006 maturato nei minuti finali dei tempi supplementari; nei giorni precedenti alla partita una minima parte della stampa tedesca iniziò un bombardamento mediatico, su toni più scherzosi e di sfottò che provocatori, facendo allusioni alla pizza e al solito malaffare della mafia italiana ma, dopo la sconfitta della Germania, arrivarono all'unanimità gli elogi e i giudizi positivi da parte di tutti i quotidiani teutonici (anche da parte della stampa che aveva ironizzato sull'Italia).
Se si esclude un 3-0 per i tedeschi nella finale per il terzo posto delle olimpiadi del 1988 tra nazionali B, gli azzurri sono tuttora imbattuti contro i tedeschi nelle competizioni internazionali.
Brasile
A differenza delle europee con cui esiste la rivalità più accesa (Francia e Germania), il Brasile è una squadra sudamericana, il che limita le sfide tra le due selezioni nazionali quasi alle sole occasioni ufficiali. Non sono, però, poche le amichevoli giocate tra le due squadre, a causa dell'appartenenza a due confederazioni diverse ed alle difficoltà organizzative. Il primo contatto importante tra le due squadre fu nella semifinale del campionato del mondo 1938, in cui i brasiliani erano talmente sicuri della vittoria da aver prenotato già il biglietto aereo per la finale e preferito non schierare l'asso Léônidas[7]. L'Italia giocò alla pari con il Brasile dando vita ad una partita equilibrata, che si concluse con la meritata vittoria azzurra e con una eliminazione bruciante per i verdeoro.
In campo mondiale l'incontro successivo si ebbe nel campionato del mondo 1970, fino a quella data si ebbero solo alcune amichevoli dai risultati altalenanti (tra cui un 3-0 per l'Italia). In Messico gli azzurri arrivarono alla finalissima del torneo dopo la rocambolesca semifinale con la Germania Ovest, ma furono pesantemente sconfitti 4-1 dal Brasile di Pelè che fece sua la coppa Rimet. Nel 1973 le due squadre si sfidarono in un' amichevole di lusso in preparazione al mondiale. L'Italia sconfisse i verdeoro, candidandosi come grande favorita per il torneo dell'anno successivo. Tuttavia le due squadre non si incontrarono nel torneo, perché l'Italia venne eliminata al primo turno dalla Polonia, mentre il Brasile arrivò al quarto posto dopo aver perso la finalina contro i polacchi. Nel 1976 le due squadre si affrontarono nel Torneo del bicentenario, il risultato fu nuovamente 4-1 per i verdeoro. Altra vittoria brasiliana (2-1) si registra nella finale per il terzo posto del campionato del mondo 1978. Nel campionato del mondo 1982 le due squadre si affrontarono al secondo turno. Anche in questo contesto i brasiliani erano netti favoriti, e gli stessi giocatori erano convinti di vincere facilmente; il risultato fu la Tragedia del Sarriá che vide gli azzurri vincere 3-2 (con in più un gol regolare annullato a Giancarlo Antognoni per un fuorigioco inesistente) ed estromettere i brasiliani a cui bastava il pareggio. Questa è, attualmente, l'ulitma vittoria italiana contro i brasiliani. Nel 1989 ci fu un'altra amichevole importante, in vista del mondiale dell'anno successivo: il Brasile vinse 1-0, ma nel torneo le due squadre non si incontrarono, e furono eliminate entrambe dall'Argentina, rispettivamente negli ottavi di finale e nella semifinale. Nel 1994 la partita più sofferta per entrambe le squadre: nel campionato del mondo 1994 Italia e Brasile si affrontarono in finale nello stadio Rose Bowl di Pasadena; dopo 120 minuti di partita poco emozionante il titolo venne assegnato ai calci di rigore, con i verdeoro in festa. Tre anni dopo si giocò il Torneo di Francia in preparazione al mondiale dell'anno successivo, qui Italia e Brasile diedero vita ad una partita spettacolare, che finì 3-3, con una rimonta nel finale del Brasile che si ritrovava a perdere 2-0 e poi 3-1.
A distanza di 11 anni le due squadre si sono affrontate il 10 febbraio 2009 in amichevole all'Emirates Stadium di Londra, dove i brasiliani si sono imposti per 2-0. L'ultima partita ufficiale è stata disputata il 21 giugno 2009 in occasione della Confederations Cup 2009, nella terza partita del girone, dove il Brasile ha vinto con il punteggio di 3-0.
Argentina
Più che di rivalità vera e propria, si tratta di un "derby" e di una "classica" del calcio mondiale; "derby" in quanto moltissimi cittadini argentini hanno origini italiane e "classica" in quanto per ben cinque edizioni consecutive dei Mondiali (dal 1974 al 1990) le due nazionali si sono affrontate, alternando qualificazioni ad eliminazioni (da notare però che l'Argentina non riusci mai a sconfiggere l'Italia, ma le volte che superò il turno lo fece tramite pareggi). L'unico momento di tensione si ebbe durante i mondiali del 1990, quando i giocatori argentini, dopo aver eliminato gli Azzurri padroni di casa in semifinale ai rigori, furono fischiati durante l'esecuzione del loro inno nella finalissima di Roma, dove il pubblico italiano appoggiò l'altra finalista, la Germania Ovest.
Altre
Sono molto sentite anche le partite contro Spagna e Inghilterra, con le quali c'è forte competizione a livello di club. I loro campionati nazionali contendevano alla Serie A italiana il titolo di "campionato più bello del mondo" e di meta calcistica più ambita dai fuoriclasse di tutto il mondo, prima delle crisi e degli scandali che hanno colpito il calcio italiano negli ultimi anni.
Le altre rivalità non sono storiche, ma più che altro segnate da episodi limitati o sporadici. Impossibile non citare il Cile e la famosa Battaglia di Santiago, rivalità sorta e finita in quell'anno dopo un'inopportuna campagna mediatica della stampa italiana nei confronti della città capitale cilena che suscitò notevoli polemiche nello stato sudamericano, accrescendo in maniera esponenziale la tensione prima della partita, terminata poi in maniera decisamente poco felice. Le partite successive coi cileni sono tornate ad essere partite normali senza problemi.
Altra forte antipatia è nata verso la Corea del Sud in occasione del campionato del mondo 2002: in quell'anno la nazionale asiatica, paese che ospitava la manifestazione assieme al Giappone, sconfisse gli azzurri per 2-1 al Golden gol dopo essere stata sotto per 0-1 fino a due minuti dal termine dei tempi regolamentari. Ad aumentare la tensione c'era già stata una provocatoria enorme scritta nello stadio d'allenamento degli Azzurri che diceva "Another 1966" (dall'inglese, "Un altro 1966") e si riferiva all'eliminazione patita dall'Italia nel campionato del mondo 1966 contro la Corea del Nord. La scritta ha suscitato numerose polemiche per la poca ospitalità dei padroni di casa e anche qualche considerazione sarcastica, visto che l'eliminazione storica non era stata inferta dai sudcoreani ma dai vicini nordcoreani con i quali lo stato sudcoreano è addirittura ancora formalmente in guerra. La scritta è stata rimossa il pomeriggio seguente, ma i tifosi coreani l'hanno riformata con cartoncini nel pre-partita, alimentando la tensione con un altro discutibile striscione con scritto "Benvenuti nella tomba degli azzurri"[8].
Notevoli contrasti sono sorti anche ad Euro 2004 con due nazionali scandinave, rispettivamente Svezia e Danimarca, inserite nel girone con Italia e Bulgaria: all'ultima giornata, alle due compagini del nord Europa bastava pareggiare 2-2 per ottenere comunque la qualificazione ai Quarti di finale, rendendo completamente inutile la partita tra Italia e Bulgaria. Nonostante molta stampa giornalistica italiana si fosse appellata al senso civico elevato delle due nazioni e abbia sperato in una gara corretta, molti giornali svedesi mettevano in prima pagina provocatoriamente la scritta "2-2". I tifosi delle due nazionali, il giorno del match, si sono presentati allo stadio con striscioni e cartelli con scritto il già citato risultato: la partita è terminata proprio 2-2, dopo che la Danimarca era stata in vantaggio per quasi tutto il match, grazie ad un'uscita goffa del portiere Sorensen all'88°minuto. Dopo la fine dell'incontro, si è alzata una nube di contestazioni dall'Italia, ormai eliminata, oscurata dal forte malcontento che l'opinione pubblica aveva nei confronti della squadra, non protagonista di prestazioni brillanti.
Record individuali
Tabella aggiornata al 3 marzo 2010. L'asterisco indica giocatori ancora in attività, le statistiche dei quali possono cambiare in futuro prossimo. I giocatori con due asterischi sono giocatori in attività ma che hanno annunciato il ritiro dalla Nazionale.
# | Giocatore | Periodo | Pres. | Reti |
---|---|---|---|---|
1 | Fabio Cannavaro** | 1997- | 132 | 2 |
2 | Paolo Maldini | 1988-2002 | 126 | 7 |
3 | Dino Zoff | 1968-1983 | 112 | 0 |
4 | Gianluigi Buffon* | 1997- | 100 | 0 |
5 | Giacinto Facchetti | 1963-1977 | 94 | 3 |
6 | Gianluca Zambrotta* | 1999- | 92 | 2 |
7 | Alessandro Del Piero* | 1995-2008 | 91 | 27 |
8 | Franco Baresi | 1982-1994 | 81 | 1 |
8 | Giuseppe Bergomi | 1982-1998 | 81 | 6 |
8 | Marco Tardelli | 1976-1985 | 81 | 6 |
# | Giocatore | Periodo | Reti | Pres. | Reti/pr. |
---|---|---|---|---|---|
1 | Gigi Riva | 1965-1974 | 35 | 42 | 0,83 |
2 | Giuseppe Meazza | 1930-1939 | 33 | 53 | 0,62 |
3 | Silvio Piola | 1935-1952 | 30 | 34 | 0,88 |
4 | Roberto Baggio | 1988-2004 | 27 | 56 | 0,48 |
4 | Alessandro Del Piero* | 1995-2008 | 27 | 91 | 0,3 |
6 | Adolfo Baloncieri | 1920-1930 | 25 | 47 | 0,53 |
6 | Filippo Inzaghi* | 1997-2007 | 25 | 57 | 0,44 |
6 | Alessandro Altobelli | 1980-1988 | 25 | 61 | 0,41 |
9 | Christian Vieri | 1997-2005 | 23 | 49 | 0,47 |
9 | Francesco Graziani | 1975-1983 | 23 | 64 | 0,36 |
Record presenze da Capitano
|
Capitani storici
Questo elenco comprende i calciatori che per un determinato periodo hanno vestito stabilmente la fascia di capitano.
- 1910 Francesco Calì
- 1911-1913 Giuseppe Milano
- 1914-1915 Virgilio Fossati
- 1920-1925 Renzo De Vecchi
- 1925-1927 Luigi Cevenini
- 1927-1930 Adolfo Baloncieri
- 1931-1933 Umberto Caligaris
- 1934 Gianpiero Combi
- 1935-1936 Luigi Allemandi
- 1937-1939 Giuseppe Meazza
- 1940-1947 Silvio Piola
- 1947-1949 Valentino Mazzola
- 1949-1950 Riccardo Carapellese
- 1951-1952 Carlo Annovazzi
- 1952-1960 Giampiero Boniperti
- 1961-1962 Lorenzo Buffon
- 1962-1963 Cesare Maldini
- 1963-1966 Sandro Salvadore
- 1966-1977 Giacinto Facchetti
- 1977-1983 Dino Zoff
- 1984-1985 Marco Tardelli
- 1985-1986 Gaetano Scirea
- 1986-1987 Alessandro Altobelli
- 1988-1991 Giuseppe Bergomi
- 1991-1994 Franco Baresi
- 1994-2002 Paolo Maldini
- 2002- Fabio Cannavaro
Lista dei commissari tecnici
La nazionale italiana è stata guidata da 27 commissioni tecniche (inizialmente formate solitamente da arbitri, poi anche da allenatori) e da 16 commissari tecnici (tra cui Pozzo, che è stato il primo e che è tornato in panchina altre due volte).
- Umberto Meazza, Agostino Recalcati, Alberto Crivelli, Gianni Camperio e Achille Gama (1910-1911)
- Umberto Meazza, Giannino Camperio, Livio e Beni (1911)
- Armano, Henry Goodley, Enrico Pasteur, Franz Calì, Servetto, Megard, Gianni Camperio e Umberto Meazza (1912)
- Vittorio Pozzo (1912)
- Henry Goodley, Umberto Meazza, Ferraris, Armano, Luigi Faroppa, Baruffini e Pedroni (1912-1913)
- Umberto Meazza, Enrico Pasteur, Rietman, Antonino Resegotti, Franz Calì, Pedroni e Armano (1914)
- Scamoni, Laugeri, Armano, Enrico Pasteur, Franz Calì, Rietman e Antonino Resegotti (1915)
- Francesco Mauro, Enrico Pasteur, Hess, Varisco, Varetto, Terzuolo e Antonino Resegotti (1920)
- Francesco Mauro, Enrico Pasteur, Terzuolo, Varisco e Giuseppe Milano (1920)
- Franz Calì, Rietman, Bianchi, Minoli e Giuseppe Milano (1920)
- Umberto Meazza, Minoli, Giuseppe Milano, Franz Calì e Bertazzoni (1920)
- Francesco Mauro, Franz Calì, Umberto Meazza, Vittorio Pozzo, Giuseppe Milano e Campi (1921)
- Umberto Meazza, Giuseppe Milano e Terzuolo (1921)
- Antonino Resegotti, Agostini, Galletti e Antonio Cevenini (1921)
- Antonino Resegotti, Agostini, Galletti, Umberto Meazza e Marengo (1922)
- Umberto Meazza, Galletti e Augusto Rangone (1922-1923)
- Umberto Meazza, Augusto Rangone, Galletti, Argento e Agostini (1924)
- Vittorio Pozzo (1924)
- Augusto Rangone, Giuseppe Milano e Baccani (1924-1925)
- Augusto Rangone (1925-1928)
- Carlo Carcano (1928-1929)
- Vittorio Pozzo (1929-1948)
- Ferruccio Novo, Aldo Bardelli, Roberto Copernico e Biancone (1949-1950)
- Piercarlo Beretta, Antonio Busini e Gianpiero Combi (1951)
- Piercarlo Beretta, e Giuseppe Meazza (1952-1953)
- Lajos Czeizler, Angelo Schiavio e Silvio Piola (1953-1954)
- Marmo, Giuseppe Pasquale, Tentorio, Angelo Schiavio e Alfredo Foni (1954-1956)
- Alfredo Foni, Giuseppe Pasquale, Angelo Schiavio, Tentorio, Marmo e Biancone (1957-1958)
- Mocchetti, Biancone e Giuseppe Viani (1958)
- Giovanni Ferrari, Mocchetti e Biancone (1958-1959)
- Giuseppe Viani (1960)
- Giovanni Ferrari (1960-1961)
- Giovanni Ferrari e Paolo Mazza (1962)
- Edmondo Fabbri (1962-1966)
- Helenio Herrera e Ferruccio Valcareggi (1966-1967)
- Ferruccio Valcareggi (1967-1974)
- Fulvio Bernardini (1974-1975)
- Enzo Bearzot (1975-1986)
- Azeglio Vicini (1986-1991)
- Arrigo Sacchi (1991-1996)
- Cesare Maldini (1996-1998)
- Dino Zoff (1998-2000)
- Giovanni Trapattoni (2000-2004)
- Marcello Lippi (2004-2006)
- Roberto Donadoni (2006-2008)
- Marcello Lippi (2008-2010)
- Cesare Prandelli (2010-)
Il seguente elenco somma le presenze da singolo CT (in uno o più periodi) o all'interno di una o più commissioni.
Esempio: Il leader della classifica Enzo Bearzot ha guidato la nazionale italiana come commissario unico per 88 volte, più 16 in collaborazione con Fulvio Bernardini, perciò il suo totale è 104.
Record presenze da CT
|
Confronti con le altre Nazionali
Questi sono i saldi dell'Italia nei confronti delle Nazionali con cui sono stati disputati almeno 10 incontri.
Nota: Partite finite ai rigori
Come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari contro Cecoslovacchia (21 giugno 1980, persi), Argentina (3 luglio 1990, persi), Unione sovietica (16 giugno 1991, vinti), Brasile (17 luglio 1994, persi), Francia (3 luglio 1998, persi), Olanda (29 giugno 2000, vinti), Francia (9 luglio 2006, vinti), Spagna (22 giugno 2008, persi) sono considerate partite pareggiate.
Saldo positivo
Nota bene: per Germania si contano anche le partite contro la Germania Ovest ma si escludono le gare giocate contro la Germania Est. Per Nazionale di calcio della Cecoslovacchia s'intende la Nazionale che giocò dal 1920 al 1993, in cui militavano sia i cechi che gli slovacchi, e per Nazionale di calcio della Jugoslavia s'intende la Nazionale che giocò dal 1920 al 1992, in cui militavano serbi, sloveni, croati, bosniaci, macedoni e montenegrini.
Saldo negativo
Nazionale | Giocate | Vinte | Pareggiate | Perse | Ultima vittoria | Ultimo pari | Ultima sconfitta |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Brasile | 14 | 5 | 2 | 7 | 5 luglio 1982 | 8 giugno 1997 | 21 giugno 2009 |
Unione Sovietica | 11 | 2 | 5 | 4 | 20 febbraio 1988 | 12 ottobre 1991 | 22 giugno 1988 |
Nota bene: per Nazionale di calcio dell'Unione Sovietica s'intende la Nazionale che ha giocato a livello internazionale dal 1924 al 1991. Sono escluse le partite giocate contro la Russia.
Convocazione più recente
Lista dei 28 giocatori della lista preliminare per il Mondiale 2010.
Tutte le rose
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Palmarès
- Coppa Internazionale: 2 (record)
Partecipazioni ai tornei internazionali
Coppa Internazionale
|
Campionato del mondo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1930 | Non presente |
1934 | Campione File:W.Cup2.svg |
1938 | Campione File:W.Cup2.svg |
1950 | Primo turno |
1954 | Primo turno |
1958 | Non qualificata |
1962 | Primo turno |
1966 | Primo turno |
1970 | Secondo posto |
1974 | Primo turno |
1978 | Quarto posto |
1982 | Campione File:FIFA World Cup.svg |
1986 | Ottavi di finale |
1990 | Terzo posto |
1994 | Secondo posto |
1998 | Quarti di finale |
2002 | Ottavi di finale |
2006 | Campione File:FIFA World Cup.svg |
Campionato europeo | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1960 | Non presente |
1964 | Non qualificata |
1968 | Campione |
1972 | Non qualificata |
1976 | Non qualificata |
1980 | Quarto posto |
1984 | Non qualificata |
1988 | Terzo posto |
1992 | Non qualificata |
1996 | Primo turno |
2000 | Secondo posto |
2004 | Primo turno |
2008 | Quarti di finale |
Giochi olimpici[10] | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1908 | Non presente |
1912 | Turno preliminare |
1920 | Quarti di finale |
1924 | Quarti di finale |
1928 | Bronzo |
1936 | Oro |
1948 | Quarti di finale |
Confederations Cup | |
---|---|
Edizione | Risultato |
1992 | Non invitata |
1995 | Non invitata |
1997 | Non qualificata |
1999 | Non qualificata |
2001 | Non qualificata |
2003 | Non qualificata |
2005 | Non qualificata |
2009 | Primo turno[11] |
Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni
Statistica partite
Questa è la statistica di tutte le partite ufficiali giocate dalla nazionale di calcio dell'Italia fino al 3 marzo 2010:
Competizione | Partite | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | Gol fatti | Gol subiti |
---|---|---|---|---|---|---|
Amichevoli | 350 | 177 | 99 | 74 | 599 | 388 |
Coppe Internazionali e Confederations Cup |
49 | 22 | 11 | 16 | 87 | 75 |
Giochi olimpici | 23 | 14 | 1 | 8 | 71 | 38 |
Qualificazioni Europei | 88 | 49 | 25 | 14 | 151 | 63 |
Europei | 27 | 11 | 12 | 4 | 27 | 18 |
Qualificazioni Mondiali | 87 | 61 | 19 | 7 | 181 | 51 |
Mondiali | 77 | 44 | 19 | 14 | 122 | 69 |
Totali | 700 | 378 | 185 | 137 | 1238 | 702 |
Nota bene: Le statistiche dei Giochi olimpici sono aggiornate fino al 1980, perché dal 1984 le nazionali olimpiche sono quelle under 23 e under 21.
Competizione | Partite | Vittorie | Pareggi | Sconfitte | Gol fatti | Gol subiti |
---|---|---|---|---|---|---|
Giochi olimpici Under 23 e 21 | 21 | 10 | 3 | 8 | 27 | 24 |
Staff
Lo staff della nazionale si compone del commissario tecnico, che allena, convoca e schiera in campo gli atleti ed è assistito da due vice-allenatori. Ad aiutare gli allenatori, ci sono il preparatore atletico, il preparatore dei portieri, il capo delegazione, il segretario, i medici, i massofisioterapisti e gli osservatori, che assistono ai match degli avversari.
Staff tecnico attuale
- Commissario Tecnico : Marcello Lippi
- Staff tecnico : Narciso Pezzotti, Angelo Peruzzi
- Segretario: Mauro Vladovich
- Preparatori: Ivano Bordon
- Preparatori atletici: Claudio Gaudino, Vito Scala
- Medici: Enrico Castellacci, Luca Gatteschi
- Fisioterapisti: Aldo Esposito, Silviano Cotti, Antonio Pagni
Record e statistiche
- I tedeschi hanno - se così si può dire - ricambiato l'ospitalità concessa a suo tempo dagli Italiani: nel 1980 e nel 1990 essi vinsero, rispettivamente, il campionato d'Europa e quello del mondo, entrambi organizzati in Italia, anche se in quelle circostanze le due nazionali non si incontrarono; per vincere il campionato del mondo 2006 organizzato dai tedeschi, invece, gli Azzurri li hanno eliminati battendoli dove non avevano mai perso, a Dortmund.
- Più in generale Tedeschi e Italiani si sono dimostrati molto ospitali negli ultimi anni: nonostante entrambi i paesi abbiano vinto il campionato del mondo la prima volta in cui l'hanno ospitato (Italia nel 1934, Germania O. nel 1974), negli ultimi 30 anni nessuno dei tornei organizzati nei due Paesi è stato vinto dalla squadra di casa (Euro 1980 e Italia '90; Euro 1988 e Germania 2006); sia Italia che Germania hanno tuttavia vinto i loro due ultimi tornei fuori casa.
- Per la prima volta dopo 24 anni (e per la quarta volta in assoluto), tutte e quattro le semifinaliste del campionato del mondo 2006 erano europee, e nelle tre occasioni su quattro in cui l'Italia ha fatto parte del gruppo, alla fine ha vinto il torneo. Nel 1982 tre su quattro semifinaliste erano le stesse dell'edizione 2006, con il Portogallo nel torneo più recente (24 anni prima era stata la Polonia a raggiungere le semifinali). Le altre due edizioni in cui il campionato del mondo si trasformò in europeo furono quella del 1966 (Inghilterra, Germania, Portogallo e Unione Sovietica) e del 1934 (Italia, Cecoslovacchia, Germania, Austria).
- Anche nel campionato 1982 l'Italia segnò 12 gol in 7 incontri.
- Seconda analogia con il citato campionato 1982 è la presenza di una squadra oceanica: allora fu la Nuova Zelanda, nel 2006 l'Australia.
- Altra analogia è l'incontro amichevole pre-mondiale contro la Svizzera, terminato 1-1 in entrambi i casi.
- Un'altra curiosità: l'Italia, nelle semifinali di entrambi i tornei, ha battuto in semifinale la nazione di origine del Papa.
- A partire dal 1970 l'Italia è arrivata in finale ogni dodici anni, alternando sconfitta e vittoria.
- L'Italia ha giocato sei finali del campionato del mondo. Ne ha vinte quattro e le due sconfitte sono venute entrambe dal Brasile, che vinse anche la finale del terzo posto in Argentina (1978). Quando l'Italia ha affrontato il Brasile in un qualsiasi turno eliminatorio diverso dalla finale, lo ha sempre sconfitto e ha poi vinto il campionato (Francia 1938, semifinale, Italia - Brasile 2-1; Spagna 1982, seconda fase, Italia - Brasile 3-2).
- L'Italia vanta anche un'altra singolarità: quando ancora non erano stati introdotti gli spareggi ai calci di rigore, essa fu la prima nazionale a vincere una semifinale per sorteggio (Italia - URSS 0-0 a Napoli, semifinale di Euro 1968) e, successivamente, la prima e l'unica a vincere dopo aver giocato una doppia finale per ripetizione (Italia - Jugoslavia 1-1 e 2-0, torneo citato).
- Nell'era dei calci di rigore, invece, le uniche due finali mondiali risolte con tale metodo di spareggio hanno visto protagonista l'Italia, la prima volta con esito negativo per gli Azzurri (USA 1994, Brasile - Italia 3-2 (0-0)), la seconda positivo (Germania 2006, Italia - Francia 6-4 (1-1)).
- L'Italia scelse di non prender parte sia al primo campionato del mondo che al primo campionato d'Europa.
- L'Italia non prese parte (per mancata qualificazione) ai due tornei organizzati dalla Svezia, il Mondiale 1958 ed Euro 1992. In totale, l'Italia ha mancato la fase finale di due campionati del mondo (il citato torneo svedese, e quello del 1930 per scelta) e di sei campionati d'Europa (il citato, più quello del 1960 (per scelta), 1964 in Spagna, del 1972 in Belgio, del 1976 in Jugoslavia e del 1984 in Francia).
- La bestia nera dell’Italia a livello ufficiale fu l’Unione Sovietica: in sette incontri i sovietici non persero mai, vincendo tre volte e pareggiando quattro: doppio incontro di qualificazione al campionato d’Europa 1964 (0-2, 1-1); primo turno al campionato del mondo 1966 (0-1); il pareggio 0-0 nella semifinale del campionato d’Europa 1968 divenne la citata vittoria al lancio della monetina; semifinale del campionato d’Europa 1988 (0-2); due pareggi per 0-0 nel girone di qualificazione al campionato d’Europa 1992 (dove l'Unione Sovietica si presentò come CSI). Le vittorie ottenute contro i sovietici furono solo in amichevole: 1-0 nel novembre 1966, 4-1 nel febbraio 1988 e 3-2 dopo i rigori nel giugno 1991 in un torneo amichevole in Svezia.
- Esclusa la Corea del Nord, mai più incontrata dal 1966, la nazionale con la più lunga imbattibilità contro l'Italia è stata quella della Francia: la vittoria ai tempi regolamentari del 2 giugno 1978, primo turno del Mondiale d'Argentina, Italia - Francia 2-1 (Lacombe, Rossi e Zaccarelli) è rimasta tale per trenta anni. Tuttavia la cosa singolare è che la nazionale vantava precedentemente nei confronti della stessa Francia uno dei più lunghi periodi storici di imbattibilità, ben 62 anni dal 1920 al 1982. L'imbattibilità francese si è conclusa il 17 giugno 2008 a Zurigo, dove l'Italia ha battuto i transalpini nell'incontro decisivo per il passaggio al turno successivo con il risultato di 2-0. Attualmente la nazionale brasiliana vanta un'imbattibilità che dura dal 1982.
- In tema di spareggio ai calci di rigore in tornei ufficiali, la nazionale A attualmente vanta un bilancio di 2 vittorie (campionato d'Europa 2000, semifinale; campionato del mondo 2006, finale) e 5 sconfitte (campionato d'Europa 1980, finale per il terzo posto; campionato del mondo 1990, semifinale; campionato del mondo 1994, finale; campionato del mondo 1998, quarti di finale; campionato d'Europa 2008, quarti di finale)
- Nella sua prima partita ufficiale la Nazionale italiana indossò una maglia completamente bianca, così come i pantaloncini e i calzettoni, mentre durante l'era fascista la Nazionale scese spesso in campo anche con una divisa completamente nera.
- Escludendo le eliminazioni ai calci di rigore, la nazionale italiana non perde una partita nelle coppe del mondo giocate in Europa dal 1974. Nelle ultime quattro edizioni giocate in territorio europeo (1982, 1990, 1998, e 2006), gli azzurri hanno vinto 18 partite pareggiando le altre 8.
- Considerando Mondiali ed Europei, dal 1990 l'Italia ha concluso ogni manifestazione uscendo imbattuta ai tempi regolamentari.
- Nelle varie edizioni mondiali, la nazionale azzurra ha incontrato la squadra di casa in ben otto edizioni (Francia 1938, Svizzera 1954 - due volte, Cile 1962, Messico 1970, Argentina 1978, Francia 1998, Corea del Sud 2002, Germania 2006).
- Delle quattro grandi del calcio mondiale (Argentina, Brasile, Germania, ed Italia - almeno una di queste quattro squadre è stata sempre presente in ogni finale di Coppa del Mondo), l'Italia è l'unica ad aver battuto le altre tre in un unico mondiale (Spagna 1982).
- Con i suoi 8 allori internazionali, (4 coppe del mondo, 1 coppa d'europa, 2 coppe internazionali ed 1 oro olimpico), l'Italia è la nazionale di calcio europea più titolata.
- Alle Olimpiadi, l'Italia è stata presente 15 volte (maggior paese in assoluto), con un oro e due bronzi, e dal 1984 vi è sempre stata presente.
- Curiosamente, la nazionale italiana, così come nessun'altra nazionale europea, non ha mai vinto un mondiale al di fuori dei confini europei: Italia (1934), Francia (1938), Spagna (1982), Germania (2006)
- La nazionale azzurra ha vinto almeno una partita in ogni mondiale disputato.
Rose vincitrici di una Coppa del Mondo
Template:Nazionale italiana mondiali 1934 Template:Nazionale italiana mondiali 1938 Template:Nazionale italiana mondiali 1982 Template:Nazionale italiana mondiali 2006
Note
- ^ (EN) FIFA/Coca-Cola Wolrd Ranking, su fifa.com, 26-05-2010. URL consultato il 28-05-2010.
- ^ La raccolta completa degli album Panini 1960-61 pag.70 Franco Cosimo Panini Editore 2005
- ^ Zidane, carriera chiusa con una testata, Corriere della Sera, 7 settembre 2006. URL consultato il 31 maggio 2008.
- ^ Contro l'Italia temo solo l'arbitro, Corriere della Sera, 10 agosto 2007. URL consultato il 28 maggio 2008.
- ^ Squalificato Domenech, niente Italia-Francia, Corriere della Sera, 28 agosto 2007. URL consultato il 15 giugno 2009.
- ^ San Siro fischia la Marsigliese, La Stampa, 9 settembre 2007. URL consultato il 15 giugno 2009.
- ^ Da Leonidas a Montpellier, 70 anni di Italia-Brasile: [[1]]
- ^ Matteo Tonelli, Corea del Sud-Italia 2-1 (Quotidiano), La Repubblica, 18 giugno 2002. URL consultato il 31 maggio 2008. Formato sconosciuto: Quotidiano (aiuto)
- ^ La competizione venne interrotta a causa dell'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista il 12 marzo 1938. Al momento dell'interruzione la prima classificata era l'Ungheria mentre l'Italia si trovava al secondo posto.
- ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.
- ^ Qualificata come vincitrice del Campionato mondiale di calcio 2006
- ^ Organigramma staff tecnico sul sito della FIGC
Bibliografia
- Almanacco Panini 2003
Voci correlate
- Federazione Italiana Giuoco Calcio
- Incontri ufficiali della Nazionale di calcio dell'Italia dal 1910 al 1970
- Incontri ufficiali della Nazionale di calcio dell'Italia dal 1971 al 2000
- Incontri ufficiali della Nazionale di calcio dell'Italia dal 2001 ad oggi
- Classifica dei marcatori della Nazionale di calcio italiana
- Classifica di presenze nella Nazionale di calcio italiana
- Elenco dei capitani della Nazionale di calcio italiana
- Elenco degli allenatori della Nazionale di calcio italiana
- La Juventus e la Nazionale italiana
- Nazionale di calcio a 5 dell'Italia
Collegamenti esterni
- Sito della FIGC
- UEFA Euro 2008 - sito ufficiale
- Nazionale di calcio dell'Italia
- RSSSF archivio incontri internazionali 1910—
- RSSSF archivio presenze e miglior marcatori
- RSSSF archivio allenatori 1910—
- [2]
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