Ufficiali di complemento

ufficiali delle forze armate italiane

Gli ufficiali di complemento (CPL) in Italia sono una categoria di ufficiali che, non appartenendo al personale a tempo indeterminato dei ruoli normali (RN), definiti in servizio permanente effettivo (SPE), concorrevano al completamento degli organici delle forze armate italiane. Gli ufficiali di complemento avevano comunque la possibilità di entrare nel servizio effettivo, superando degli appositi concorsi interni, accedendo al cosiddetto ruolo speciale (RS).

Storia

La fonte di alimentazione principale della categoria era la leva militare, in quanto venivano messi a concorso posti di ufficiali di complemento nelle tre forze armate italiane, nei carabinieri (che in passato non erano ancora una forza armata autonoma), nella polizia di stato e negli altri corpi armati dello Stato tra coloro i quali dovevano espletare l'obbligo di leva. Superata la visita militare con esito positivo, era possibile fare domanda per prestare il servizio militare come ufficiale di complemento; chi superava il concorso pubblico veniva arruolato come AUC (Allievo Ufficiale di Complemento).

Sottoposti ad un corso di istruzione che prevedeva lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche di durata variabile a seconda del tipo di forza armata, al termine, se giudicati idonei, si veniva nominati sottotenenti e assegnati ad un reparto ove vi era una grande quantità di incarichi di supporto che venivano espletati dagli ufficiali di complemento.

La ferma, durava quindici mesi per l'Esercito e per l'Aeronautica Militare, divisi in tre mesi di corso più dodici di ferma, mentre era di quattordici mesi per la Marina Militare. La durata della "ferma" era quindi superiore a quella della normale leva militare. Si poteva portare a completamento il periodo, oppure si poteva concorrere per un'ulteriore periodo di due anni di servizio, accessibile tramite concorso per titoli.

Terminato il terzo anno, ormai con il grado di tenente, per l'arruolamento definitivo nel servizio permanente (SPE) era necessario superare un concorso interno per titoli ed esami. Dopo la istituzione della differenziazione tra ruoli normali e speciali sopravvenuta negli anni anni novanta, i vincitori di questi concorsi vennero assegnati ai ruoli speciali.

Esercito

Per quanto riguarda l'Esercito, fino agli anni settanta, il corso allievi ufficiali di complemento (AUC) aveva la durata di 6 mesi (poi ridotto a cinque) e si teneva presso diverse località, secondo le diverse specialità:

Al termine del corso si veniva nominati sottotenente e assegnati a una nuova destinazione per la durata di 10 mesi, cioè fino al termine del periodo di ferma di quindici mesi.

Marina Militare

Per quanto riguarda la Marina Militare, il corso AUC si svolgeva presso l'Accademia Navale di Livorno e gli istruttori addetti all'inquadramento militare erano gli aspiranti guardiamarina dei ruoli normali. La durata del corso di formazione era di circa 3 mesi. Dopo gli esami propedeutici per i vari corpi e gli esami comuni, si era destinati ai comandi o enti per un tirocinio di almeno 90 giorni rivestendo il grado di aspirante guardiamarina. Successivamente agli esami pratici, si veniva nominati guardiamarina. Solitamente, se idonei, si portava a termine la ferma nello stesso comando o ente.

Anni 2000

Attualmente la figura dell'ufficiale di complemento in servizio è scomparsa, con la sola eccezione degli ufficiali piloti di complemento (UPC). Tutti coloro i quali lo sono stati, si trovano tutti in congedo o sono transitati nel ruolo speciale.

In concomitanza con la cessazione del servizio militare obbligatorio in Italia, le funzioni sono in parte svolte dagli ufficiali in ferma prefissata o dai menzionati ufficiali piloti di complemento, tutti obbligati a ferme determinate e comunque omologati per legge agli ufficiali di complemento delle epoche precedenti. [1]

Note

  1. ^ I Piani di Studio, su marina.difesa.it, www.marina.difesa.it. URL consultato il 26-05-2007.

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • SMALP(Scuola Militare Alpina Aosta) [1] Sito non ufficiale
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