Shining (film)
Shining è un film horror del 1980 diretto da Stanley Kubrick, basato sul romanzo omonimo di Stephen King.
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| Durata | 146 min (prima versione, accorciata di 3 minuti da Kubrick dopo una settimana di proiezioni in Nord America) 143 min (seconda versione, distribuita in Nord America e resto del mondo, Europa esclusa) 119 min (versione europea) |
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Shining (The Shining, tradotto fedelmente suonerebbe come "Il luccichìo", ma il titolo è ispirato al verso "We all shine on" della canzone di John Lennon Instant Karma![senza fonte]) rappresenta una tappa dell'itinerario di attraversamento-appropriazione-sfondamento dei generi operata da Kubrick nel corso della sua carriera.
Nel romanzo omonimo da cui il film è tratto, Stephen King rielabora in chiave thriller il topos caro alla letteratura di fantasmi della casa infestata, trasformandola in albergo e mettendo in rapporto con gli avvenimenti soprannaturali che vi si verificano un nucleo familiare composto da una coppia e dal loro unico figlio dotato di poteri paranormali.
Trama
Jack Torrance (Jack Nicholson), insegnante disoccupato con un problema di alcolismo e scrittore fallito, decide di accettare il lavoro di guardiano invernale in un enorme hotel in Colorado, l'Overlook, sperduto tra innumerevoli montagne e distante ore di viaggio da qualunque centro abitato. Il direttore, Stuart Ullman, nel loro primo colloquio, sostiene che il lavoro non è pesante, ma il difficile della situazione è il riuscire a rimanere da soli cinque mesi bloccati dalla neve: nel 1970, infatti, dieci anni prima, il direttore aveva preso un tale di nome Delbert Grady a cui era venuto, durante la lunga permanenza solo con moglie e figlie, un fortissimo esaurimento nervoso; perse il lume della ragione e sterminò con un'ascia l'intera famiglia. Jack sostiene tuttavia che questo non è un tipo di cose che potrebbe succedere proprio a lui, e si trasferisce dunque all'hotel con la moglie Wendy (Shelley Duvall) e il figlio Danny.
Danny, figlioletto di Jack con doti telepatiche, giunto all'hotel entra in contatto con Mr. Halloran, il capo cuoco; questi gli rivela di essere anche lui in possesso della "luccicanza" (shining), ovvero una sorta di potere tramite il quale le persone che lo padroneggiano possono prevedere eventi futuri, rivivere quelli passati e comunicare tra loro. L'uomo confida a Danny che vivendo nell'albergo gli potrà capitare di vedere alcuni dei fatti di sangue che vi sono accaduti, ma non dovrà averne paura perché non sono reali. Tuttavia, gli raccomanda di non avvicinarsi assolutamente alla camera 237, senza però dirgli cosa contiene. Gli dice anche che se durante la permanenza avesse bisogno di aiuto non dovrà fare altro che chiamarlo con la luccicanza e lui lo sentirà.
Passa più o meno un mese. Nell'albergo deserto, Jack passa le giornate a scrivere il suo romanzo, Wendy a fare i lavori "domestici" e Danny a fare infiniti giri nell'hotel con il suo triciclo. Un giorno, però, quando Wendy si avvicina a Jack per cercare di leggere ciò che ha scritto, questo la scaccia in malo modo. Da allora, Danny comincia ad avere inquietanti visioni: incontra le due figlie assassinate dieci anni prima da Mr. Grady, vede fiumi di sangue uscire dall'ascensore e invadere i corridoi, ma riesce anche a dominare la paura e a smascherare le false presenze. Intanto, l'equilibrio psichico di Jack viene lentamente compromesso: immagina di incontrare il barista dell'hotel degli anni venti, Lloyd, discutendo con lui dei suoi problemi con l'alcool e con il figlio Danny, al quale, anni prima, aveva spezzato un braccio in un momento di follia. Wendy, frattanto, capisce che nell'hotel c'è qualcuno oltre loro. Danny, infatti, disobbedisce all'ordine dato da Mr. Halloran ed entra nella camera 237, che sembra attirarlo in modo particolare, e qui incontra il cadavere di una donna in avanzato stadio di putrefazione, che cerca di strangolarlo. Dopo aver confidato alla madre l'aggressione, Wendy implora Jack, ormai in lento allontanamento dalla realtà, di andare a controllare. Anche lui trova l'essere nella camera, ma preferisce non dire niente a Wendy. La donna però sostiene che Danny deve andarsene dall'hotel, ma Jack non prende affatto bene questa affermazione, e crede che moglie e figlio stiano tentando di rovinargli il lavoro, così faticosamente guadagnato. Jack non vuole infatti ammettere a sè stesso di non avere nessun talento come scrittore, e accusa la sua famiglia, verso la quale cova in realtà un odio profondo, di ostacolarlo.
Jack si mette a girovagare per l'albergo e finisce nella sala da ballo, dove "rivive" una festa in maschera che si è in realtà svolta nel 1921. In un certo confine fra sogno e realtà, incontra Mr. Grady, il precedente custode dell'hotel, che approfitta della situazione per proporre a Jack di "punire" come aveva fatto lui stesso la famiglia e gli confida anche che sta arrivando Mr. Halloran a prenderli. Il cuoco infatti era già stato chiamato telepaticamente da Danny, per chiedergli aiuto; Mr. Hallorann però fatica ad arrivare a causa di una violenta tempesta di neve che ha colpito la zona. Wendy incontra Jack nella hall, e scopre che in tutte le pagine battute a macchina dal marito vi è scritta sempre la stessa frase: "Lavorare soltanto e non giocare rende Jack un ragazzo annoiato". Avendo ormai compreso che Jack si è completamente alienato dalla realtà, Wendy lo ferisce con una mazza da baseball, al termine di un violento dialogo, e lo chiude nella dispensa; Jack le rivela però di aver sabotato la radio e il gatto delle nevi, e quindi lei e Danny sono impossibilitati ad andarsene dall'hotel.
Jack riesce a uscire dalla dispensa e si impossessa della stessa ascia 'usata' da Grady dieci anni prima, con la quale cerca di raggiungere la moglie e il figlio, che si sono barricati nella stanza da bagno; inizia a sfondare la porta a colpi d'ascia mentre Wendy riesce a far fuggire il figlio attraverso la stretta finestrella, dalla quale lei non può passare. Jack riesce a sfondare uno dei pannelli della porta e infila dentro il braccio per aprire la porta, ma Wendy lo ferisce alla mano con un coltello da cucina; l'arrivo di Mr. Halloran con un gatto delle nevi distrae Jack ma, appena entrato, il cuoco viene assassinato dal folle con un colpo d'ascia al petto. Jack si lancia all'inseguimento di Danny: dalle cucine lo rincorre all'esterno, dove imperversa la bufera di neve, fino al labirinto di siepi dell'hotel, una specie di attrazione turistica. Danny riesce ad uscirne con uno stratagemma, e lui e la madre fuggono con il gatto delle nevi di Halloran, mentre Jack si perde nella tormenta. La penultima scena mostra il cadavere di Jack, morto assiderato, con l'ascia in mano e mezzo sepolto dalla neve, mentre l'ultima, enigmatica, mostra una foto nell'hotel scattata durante la festa in maschera del 1921, dove si vede Jack sorridente in mezzo alle altre persone.
Analisi del film
Il tempo
Il film si compone di varie unità narrative temporalmente distinte ciascuna individuata da un titolo: Il colloquio, Chiusura invernale, Un mese dopo, Martedì, Sabato, Lunedì, Mercoledì, ore 16; nella versione americana si aggiungono anche Giovedì (tra Martedì e Sabato) e ore 8 (posto invece fra Mercoledì e ore 16). {{citazione necessaria Seppure l'impianto di Shining sia tradizionale nel suo rispetto per una costruzione cronologica degli avvenimenti, come ci informano le varie didascalie che scandiscono temporalmente lo svolgersi di ciò che accade, esso opta per una presentazione in cui è il concetto stesso di tempo (cronologico, cronometrico) che viene messo in discussione[senza fonte]. Sono proprio le didascalie, che procedendo per salti improvvisi, dai mesi ai giorni, dai giorni alle ore, orientano il tempo verso quella progressiva riduzione che lo conduce al collasso, rappresentato dalla fotografia in bianco e nero di un ballo del 1921 tra i cui partecipanti c'è anche, impossibilmente, Jack Torrance. È il finale sorprendente del film che introduce la nozione di una circolarità temporale senza fine e senza principio, già in qualche modo sperimentata da Kubrick in 2001 Odissea nello spazio, attraverso la quale viene retrospettivamente sgretolata quella struttura teleologica della narrazione che le didascalie si erano già incaricate di minare[senza fonte]. Lo spettatore si viene così a trovare inevitabilmente spossessato della meta cui l'inizio avrebbe dovuto condurlo[senza fonte]. Come ha scritto Sergio Bassetti, "Smarrito nel non-luogo kubrickiano, lo spettatore si scopre incapace di tracciare una mappa coerente e attendibile, in grado di accogliere e armonizzare tutti i dati raccolti nel tragitto filmico: troppe le dissonanze cognitive, i polisenso, le tessere logiche mancanti, i paradossi (ir)razionali".
Lo spazio, la luce e i colori
La rappresentazione dello spazio in Shining è di particolare interesse: ogni qualvolta l'azione si svolge internamente all'hotel, lo spazio è labirintico, prospetticamente concluso, definito da precisi limiti geometrici, mentre nelle rare riprese in esterni gli unici confini sono quelli dell'orizzonte e delle vicine montagne. In entrambi gli ambienti l'uomo si perde, diventa cosa piccola e insignificante a confronto con la maestosità del paesaggio o con l'imponenza dell'albergo, ed è come dominato, soggiogato dallo spazio. Questo aspetto viene abilmente sottolineato da Kubrick mediante la ripresa dall'alto con veduta panoramica volta a rendere il carattere estremamente selvaggio dei luoghi che circondano l'albergo[senza fonte]. Del resto l'immagine del labirinto di siepi dell'albergo, più volte inquadrato anche dall'alto, la stessa struttura interna dell'albergo che richiama l'idea di un labirinto, rimandano, come dichiarò lo stesso Kubrick, al labirinto mentale nel quale progressivamente si perde il protagonista[1].
La simmetria, l'eco, il doppio, lo specchio ritornano continuamente nel film: per esempio la parola REDRUM che Danny scrive sulla porta in uno stato di trance significa al contempo MURDER, cioè "assassinio" scritto alla rovescia, e RE-DRUM cioè "rimbombo", suono ripetuto.[senza fonte]
Se facciamo eccezione per le poche scene che si svolgono in esterni, la maggior parte del film è girato in interni o di notte e quindi con luce artificiale al neon, fredda e impersonale. Ne deriva una continua sensazione di disagio, di claustrofobia, di nostalgia del sole.[senza fonte] Oltre a ciò frequenti sono le scene in cui la luce illumina i soggetti o dal di sotto o da dietro, di volta in volta accentuando gli aspetti diabolici del volto di Jack Nicholson, o semplicemente accecando, disorientando lo spettatore.[senza fonte]
Anche i colori hanno nel film un ruolo ben preciso; l'effetto prodotto è sempre quello di una sgradevolezza di fondo, di una sostanziale inaccoglienza dello spazio, che a volte si esprime con una sensazione di malessere e di inadeguatezza.[senza fonte] Vi è un frequente uso del bianco in taluni ambienti, per accentuare il senso di vuoto e di solitudine [2]; altre volte, come nel caso del bagno rosso, nell'impressione che l'ambiente sia come in grado di esercitare un pressante condizionamento psicologico sui suoi occupanti.[senza fonte]
Tecniche di regia
Per la pellicola, come consueto per Kubrick, vennero studiate ed impiegate delle notevoli innovazioni tecnologiche, a partire dalla macchina da presa: la steadycam che permette movimenti veloci senza sobbalzi imprevisti, già utilizzata nel 1976 in Questa terra è la mia terra e Rocky, e qui adoperata al massimo della sua potenzialità dal suo stesso inventore, Garrett Brown. Per la maggior parte del film la macchina da presa segue gli spostamenti degli attori precedendoli o seguendoli a breve distanza, accentuando il carattere labirintico degli ambienti chiusi[senza fonte] e dei lunghi corridoi dell'albergo. Ogni volta che Kubrick intende creare un particolare stato di attesa o di suspense la macchina da presa si avvicina progressivamente e lentamente verso il soggetto che rimane fermo.[senza fonte]
Una tecnica di montaggio molto particolare è quella utilizzata per rappresentare le visioni di Danny. In genere, dopo un primo piano di Danny, appare la visione vera e propria, che è realizzata interrompendo bruscamente un'immagine di fondo con un'altra che in genere è di fortissimo impatto emotivo.
Versioni
Esistono varie versioni di Shining. Dopo la première e una settimana di proiezioni (che duravano 146 minuti), Kubrick tagliò una scena del finale, ambientata in un ospedale. La scena vede Wendy in un letto che parla con Mr. Ullmann, l'uomo che assunse Jack all'inizio del film, che le dice che la polizia non riesce a trovare il corpo di suo marito da nessuna parte nell'hotel. Il direttore dell'hotel si avvicina al bambino nel letto d'ospedale e gli dà una palla da tennis identica a quella che Danny si vide lanciare sul pavimento dell'albergo dalla stanza 237. Infine viene mostrata la fotografia con Jack. Questa scena fu successivamente tagliata fisicamente e rispedita indietro allo studio di produzione su ordine della Warner Bros. Questo limitò il film a 143 minuti, la versione disponibile in Nord America e nel resto del mondo, Europa esclusa.
La versione europea dura infatti 119 minuti. Kubrick tagliò personalmente 24 minuti dal film. Quello che segue è l'elenco delle parti che Kubrick ha rimosso dalla versione internazionale, ma che è tuttora possibile visionare nella versione USA-Canada:
- L'ultima battuta pronunciata da Wendy a Danny nella cucina, la dissolvenza sull'ufficio di Ullman, l'incontro con Watson, un po' di dialogo.
- La visita della dottoressa dopo la visione di sangue, il dialogo tra la dottoressa e Wendy.
- La sequenza in cui Ullman e Watson mostrano ai Torrance la Sala Colorado è più lunga.
- La sequenza in cui Ullman e Watson mostrano ai Torrance la loro camera continua, seguita da dissolvenza sui quattro che camminano davanti al labirinto, un po' di dialogo sul labirinto stesso.
- La visita alla Gold room, l'incontro col Halloran, la dissolvenza su Wendy, Danny e Halloran nelle cucine, alcune battute di dialogo tra la donna e il cuoco.
- Parti di dialogo tra Halloran e Danny da soli.
- Wendy porta il carrello attraverso la hall.
- La seconda parte di dialogo tra Jack e Wendy durante la colazione.
- Un'inquadratura di spalle di Jack che tira la pallina, dissolvenza su Wendy e Danny all'esterno parte del loro dialogo.
- Wendy prepara da mangiare in cucina.
- Jack, dopo aver allontanato Wendy dalla Sala Colorado ricarica la macchina, batte qualche pulsante; didascalia "Giovedì", parte della rincorsa di Wendy e Danny nella neve.
- Wendy e Danny nella Sala Colorado guardano la TV, Danny chiede se può andare in camera, dissolvenza su Danny che apre la porta del loro appartamento.
- Parte del dialogo tra Jack e Lloyd al loro primo incontro.
- Parte del dialogo con Wendy dopo l'incontro con la donna nella 237.
- Wendy parla da sola, Danny va in trance ripetendo la parola "redrum", Wendy gli parla; dissolvenza su Jack che va verso l'ufficio di Ullman per spegnere la radio.
- Dopo aver levato un pezzo dalla radio, Jack ne leva altri due; dissolvenza su Halloran che parla nuovamente col Ranger, didascalia "8 a.m.".
- La sequenza sull'aeroplano continua con Halloran che parla con l'hostess;
- Inquadratura di Jack di spalle che batte a macchina.
- Dissolvenza sull'aereo che atterra; dissolvenza sull'esterno di "Durkin's"; stacco sull'interno di Durkin's con Larry che va verso il telefono e parla con Halloran (che viene inquadrato).
- Wendy e Danny guardano Beep beep in televisione; breve dialogo tra loro; Wendy prende la mazza; dissolvenza su Wendy nella Sala Colorado.
- Mentre Jack insegue Danny nel labirinto, Wendy vede degli scheletri nella hall dell'albergo, improvvisamente buio.
- Una inquadratura di Jack nel labirinto, indeciso su dove andare.
Puzzle incompleto
Il rompicapo senza soluzione in cui finisce (si arena) Shining lo riconduce tutt'intero alla sua ininterpretabilità, ne ripresenta allo spettatore la fisionomia onirica di immenso puzzle lacunoso, dove i pezzi sono assemblabili secondo diverse possibili configurazioni, ma dove nessuna di esse è quella definitiva, la più giusta, quella vera.[senza fonte] Come un sogno che nel suo svolgersi presenta al sognatore una molteplice compressione di segni che a loro volta ne proliferano altri, esso si offre interamente alla propria vertigine, al gioco "inesauribile" dei suoi testi e sottotesti, alla legittimità e parzialità delle molteplici interpretazioni su di essi.[senza fonte] In questo senso, il film tematizza esplicitamente, attraverso l'uso del genere assunto (l'horror), il nucleo stesso della poetica kubrickiana.[senza fonte] Se infatti, come sostiene Tzvetan Todorov, "Il fantastico è un caso particolare della categoria più generale della 'visione ambigua', Shining, facendo del fantastico l'orizzonte dentro al quale si generano i fatti mostrati, fa dell'ambiguità della visione lo specifico stesso del film."[senza fonte]
Secondo la suggestiva interpretazione di Sergio Bassetti[senza fonte], la strategia di disarticolazione diegetica che informa il film sul piano del racconto, investirebbe anche le scelte formali adottate da Kubrick sul piano della struttura filmica. Ci sarebbe dunque una vera e propria intenzionalità nel costellare Shining di una serie di pecche o sviste la cui evidenza appare troppo appariscente per essere casuale, soprattutto nel caso di un autore così ipertroficamente pignolo e attento quale Kubrick.
"Al di là di qualche giustificabile smagliatura della continuità, si ha l'impressione che il film presenti, benché tra le righe, liminalmente, un campionario di inesattezze e incongruenze significative, il cui numero e la cui evidenza sono tali, che vien fatto di pensare, a esse non può non essere delegata una intentio auctoris, o meglio un ben preciso disegno concettuale". Tra queste numerose incongruenze, segnaliamo l'ombra dell'elicottero proiettata su una parete della montagna durante il tragitto di Jack Torrance verso l'Overlook, "Macchine da scrivere che cambiano colore; porte i cui cardini di battuta cambiano di lato tra un'inquadratura e l'altra, altre porte, sfondate a metà da colpi d'ascia, che dopo uno stacco si rivelano ugualmente devastate anche sul pannello adiacente, posizioni di attori che si modificano sensibilmente dopo stacchi tra inquadrature consecutive..".
Differenze con il romanzo
- La camera protagonista del libro è la 217, e non la 237.
- Anche la morte di Jack Torrance è differente, nel libro è causata dallo scoppio della caldaia, nel film Jack nell'intento di uccidere Danny, si perde nel labirinto dell'Overlook Hotel morendo assiderato.
- Nel libro, Wendy è bionda, mentre nel film è mora. Inoltre, Jack e Wendy sono considerevolmente più giovani nello scritto: Jack, come si apprende leggendo, ha soli 30 anni, mentre nel film l'attore Jack Nicholson ne ha 43.
- Nel libro ci sono molti più personaggi. Tanto per citarne alcuni: Al Shockeley, cugino di Jack che ha trovato il lavoro all'Overlook parlando con Ullman e che passava molte notti col parente a bere, il dottor Bill Edwards, lo studente picchiato da Jack quando gli aveva rigato la macchina, i due fantasmi gay Harry e Roger (che nel libro appaiono per molto tempo mentre nel film si vedono in una sola apparizione), la guardia Howard ecc...
- Nel libro Ullman è un cinico direttore che pensa solo al lavoro e che si liscia i suoi superiori, guadagnandosi la loro stima, e l'odio dei suoi sottoposti. Nel film, Ullman è simpatico e cordiale.
- Nel libro, Jack impugna una mazza da roque per attaccare i suoi familiari, mentre nel film ha un'ascia: infatti, Halloran, quando viene colpito da Jack, nel libro sopravvive, mentre nella pellicola muore.
- Kubrick nel film ha completamente tralasciato le siepi a forma di animali, le quali si animano durante la notte e attaccano Halloran, Danny e Wendy, in quanto troppo difficili da fare: optò invece per un labirinto di siepi.
Musica
La colonna sonora e il sound design del film è il frutto di un variegato mosaico. Da Wendy (Walter) Carlos a Rachel Elkind (già collaboratrici di Kubrick per Arancia Meccanica), a Béla Bartók (Musica per archi, percussioni e celesta), Gyorgy Ligeti, Krzysztof Penderecki, insieme a vari motivi ballabili degli anni '20 e '30. Ecco tutte le musiche del film qui sotto:
- The Shining Main Theme, di Wendy (Walter) Carlos e Rachel Elkind
- Rocky Mountains, di Wendy (Walter) Carlos e Rachel Elkind
- Lontano di György Ligeti, Ernest Bour con la Sinfonie Orchester des Südwestfunks (Wergo Records)
- Musica per archi, percussioni e celesta (III movimento), di Béla Bartók, Herbert von Karajan con la Philharmonia Orchestra (Deutsche Grammophon)
- Jutrznia, talora indicato come "Utrenja", di Krzysztof Penderecki, Andrzej Markowski con la Symphony Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Polacca di Varsavia (Polskie Nagrania Records)
- Il Risveglio di Giacobbe (Als Jakob Erwacht), De Natura Sonoris No.1, De Natura Sonoris No. 2, di Krzysztof Penderecki, Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale Polacca (EMI)
- Kanon per 52 archi e nastro magnetico, di Krzysztof Penderecki
- Midnight, with the Stars and You di Jimmy Campbell, Reginald Connelly e Harry Woods cantata da Ray Noble Band con Al Bowlly (non inclusa nell'album della colonna sonora)
- Home di Henry Hall e i Gleneagles Hotel Band (Columbia Records)
- Masquerade, eseguita da Jack Hilton e la sua Orchestra
- It's All Forgotten Now, eseguita dalla Ray Noble Orchestra con Al Bowlly
Si tenga presente che le musiche di Bartok, Ligeti e Penderecki non sono utilizzate integralmente, e talora sono alterate rispetto alle registrazione originarie. Le edizioni del film in dvd pubblicate dal 2001 in poi contengono un audio remissato a 6 canali (Dolby Digital 5.1) che non corrisponde a quello originale monofonico previsto da Kubrick (infatti sono presenti alcune lievi differenze).[3]
Edizione estere
- Kubrick si è occupato anche delle versioni del film distribuite nei paesi in cui esso sarebbe stato doppiato. La frase che Jack scrive ossessivamente sulla macchina da scrivere, nella versione originale del film, è il proverbio All work and no play makes Jack a dull boy. Kubrick ha però girato questa sequenza modificando la lingua del dattiloscritto in italiano, francese, spagnolo, tedesco, perché il film sarebbe stato doppiato in queste lingue nei rispettivi paesi. Nella seguente tabella sono riportate le frasi nelle diverse lingue e la traduzione in italiano.[4]
| Lingua | Frase | Traduzione in italiano |
|---|---|---|
| Inglese | All work and no play makes Jack a dull boy | Solo lavoro e niente divertimento rendono Jack un ragazzo svogliato |
| Italiano | Il mattino ha l'oro in bocca | Il mattino ha l'oro in bocca |
| Tedesco | Was Du heute kannst besorgen, das verschiebe nicht auf Morgen | Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi |
| Spagnolo | No por mucho madrugar amanece más temprano | Anche se ti alzi più presto, non farà giorno prima |
| Francese | Un «Tiens» vaut mieux que deux «Tu l'auras» | Un «Tieni» vale più di due «Avrai» |
Anche le didascalie del film (inclusa quella sottostante la foto nel finale) sono state tradotte. Purtroppo, le edizioni DVD del film in tutto il mondo (distribuite dopo la morte del regista) contengono esclusivamente la versione originale inglese del dattiloscritto e delle didascalie, sacrificando le scelte di Kubrick.
Edizione italiana
- L'edizione italiana del film è stata diretta da Mario Maldesi, storico direttore di doppiaggio dei film di Kubrick da Arancia meccanica in poi.
- Il film è stato comunque doppiato in italiano nella versione integrale di 146 minuti.
- Stanley Kubrick spedì una lettera di congratulazioni a Giancarlo Giannini, per l'ottimo lavoro svolto come doppiatore di Jack Nicholson.
Influenza culturale
- Il gruppo americano 30 Seconds to Mars ha preso spunto da The Shining per girare un loro video, The Kill, in cui compaiono molte scene rigirate con i componenti della band come protagonisti.
- Il gruppo americano Slipknot ha dato il proprio tributo a questo film con il video musicale Spit it out.
- CapaRezza cita la stanza 237 nella canzone Eroe (storia di Luigi delle Bicocche) del suo ultimo album Le dimensioni del mio caos: "Vivo nella camera 237 / ma non farò la mia famiglia a fette".
- Il gruppo rock cosentino Camera 237 prende il proprio nome dalla stanza 237 di Shining.
- Nel fumetto Dylan Dog numero 30, La casa infestata, sono presenti continui riferimenti al film di Kubrick.
- Esiste anche una versione del film Shining inscenata in uno Speciale di Halloween de I Simpson. A mandare in delirio Homer, però, sono la mancanza di birra e TV via cavo, al posto dell'originale All work and no play makes Jack a dull boy.
- Il gruppo statunitense Mudvayne ha creato un singolo intitolato Dull Boy, inspirandosi alla frase appartenente alla versione americana del film: "All work and no play makes Jack a dull boy" appropriatamente modificata in "All work and no play makes me a dull boy".
- Il gruppo italiano Beholder nel loro ultimo CD Lethal Injection dedica due canzoni a Shining. Il primo brano intitolato The Overlook Hotel è un intro al brano successivo, in cui si sentono le voci delle gemelle chiamare Danny. Nel secondo pezzo, intitolato Mr. Grady vi sono chiari riferimenti al film (vengono nominati Danny, Wendy, l'Overlook Hotel e Jack).
- Il gruppo italiano Ranestrane ha realizzato nel 2008 l'opera Rock Shining Il cineconcerto, un doppio cd interamente ispirato al capolavoro di Kubrick, ogni canzone e brano musicale segue fedelmente il minutaggio del film ed è quindi possibile seguirlo (senza l'audio originale) facendo partire l'opera del gruppo: si avrà così una nuova prospettiva filmico-musicale del film.
- Il fumettista giapponese Rei Hiroe creatore del manga Balck Lagoon, ha creato due bambini killer gemelli di nome Hansel e Gretel: chi li vede li descrive come "Due ragazzini inquietanti, una roba tipo Shinning". Inoltre la bambina nel fumetto canta una canzone della colonna sonora del film, mentre il bambino uccide usando delle asce.
Curiosità
- Quando Stephen King vide il film, ne rimase contrariato, affermando che non era molto inerente al suo romanzo, da cui era tratto. Per tutta risposta, Kubrick affermò che il libro "non era poi un gran capolavoro".
- Alcune scene scartate della sequenza di apertura del film sono state utilizzate a conclusione del film Blade Runner di Ridley Scott, sebbene esse siano presenti solamente nella prima versione con il lieto fine imposto dalla produzione. Inoltre Joe Turkel, che nel film di Kubrick interpreta il barista Lloyd, nel film di Scott interpreta il presidente della Tyrell Corporation.
- La figura calva dell'attore Philip Stone, nel ruolo di Mr Grady, era stato interprete di un altro film di Kubrick: Arancia meccanica.
- L'immagine delle due gemelle, figlie e vittime di Mr.Grady, è ripresa da Identical Twins (1967): una foto di due giovani sorelle gemelle, una a fianco all'altra, vestite in velluto. Una delle foto più conosciute della fotografa Diane Arbus.
- Le interpreti delle due gemelle, uccise dal padre perché avevano tentato di incendiare l' albergo, si chiamano per pura coincidenza Burns, che in italiano si può tradurre con "brucia".
- L'albergo che si vede nei campi lunghi esterni, il Timberline Lodge, si trova sul monte Hood in Oregon, mentre le scene interne sono state girate in Inghilterra. Per le scene girate negli interni l'albergo è stato ricostruito in studio, prendendo spunto dall'Ahwahnee Hotel in California.
- La figlia di Stanley Kubrick, Vivian, girò il film-documentario Making The Shining (1980), un backstage sulla lavorazione del film, un documento di grande interesse commissionato dalla BBC, che mostra il lavoro di Kubrick dietro le quinte con attori e tecnici, con diverse interviste che spiegano le sue scelte stilistiche e tecniche.
- Shining è stato eletto al 2° posto tra i migliori film horror della storia del cinema. Al 1° posto c'è Halloween, la notte delle streghe (1978) di John Carpenter, mentre al 3° c'è L'esorcista (1973) di William Friedkin.
- L' Overlook Hotel volle cambiare il numero della camera 217, in cui si svolse l' omicidio delle due gemelle, per paura che il pubblico rimanesse impressionato non volendo più alloggiare in quella camera, così Kubrick nel suo film cambiò il numero della stanza in 237. Per contro, dopo l' uscita del film, molta gente chiese all' Overlook Hotel di poter allogiare nella stanza 237, ma non furono accontentate, in quanto non esisteva una camera 237.[senza fonte]
- Terry Gilliam, nel suo film Tideland, mette in mano alla protagonista, Jeliza Rose (Jodelle Ferland), delle teste di bambole che svolgono lo stesso ruolo del dito di Danny; ovvero consiglieri e/o compagni di viaggio.
- La frase ossessiva del protagonista è diventata un libro. L'artista newyorkese Phil Buehler ha pubblicato quello che sarebbe il libro al quale lavora Jack Torrance, 80 pagine in cui la frase "All Work and No Play Makes Jack a Dull Boy" viene ripetuta ossessivamente. Le prime 10 pagine ricalcano le pagine visibili nel film, le restanti ipotizzano cosa e come avrebbe potuto scrivere Jack Torrence se avesse continuato il lavoro contemporaneamente alla sua discesa nella pazzia.
- È interessante notare che nel proverbio scritto ripetutamente da Jack: "All Work and No Play Makes Jack a Dull Boy", la parola "dull" può essere tradotta con "opaco", o "non lucido", in inglese "not shiny" (in contrapposizione al titolo del film e al potere della luccicanza di Danny). Questo fa intuire la volontà di Jack di eliminare il figlio, e la luccicanza con lui.[senza fonte]
- L'immagine finale che ritrae Torrance in un gala presso l'Overlook Hotel per la festa del Quattro Luglio 1921, è un fotomontaggio di una foto originale d'epoca dove viene apposto il volto di Nicholson su di uno sconosciuto in primo piano.[5]
- La famosa serie animata I Simpson, in una sua puntata (La paura fa novanta V), crea una parodia del film, con Homer che impazzisce a causa della mancanza di birra e di televisione, privategli dal proprietario dell'albergo Montgomery Burns perchè convinto del fatto che questi non siano altro che distrazioni.
Note
- ^ Dichiarato da Stanley Kubrick nel film-documentario Making The Shining (1980), backstage sulla lavorazione del film Shining commissionato dalla BBC e girato dalla figlia di Stanley Kubrick, Vivian
- ^ Dichiarato da Stanley Kubrick nel film-documentario Making The Shining (1980), backstage sulla lavorazione del film Shining commissionato dalla BBC e girato dalla figlia di Stanley Kubrick, Vivian
- ^ Colonna sonora di Shining
- ^ Shining su exxagon.it
- ^ Peter Owen - John Suitcliff Aerografo e fotoritocco - Editiemme
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Shining
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Shining
Collegamenti esterni
- (EN) 0081505, su IMDb, IMDb.com.
- Il mix di Shining: analisi scena per scena delle musiche.
- Shining e il Doppio Perturbante: un saggio sugli influssi freudiani nel film.
- (DOC) Shining e la poetica del conflitto: referenze ejzenštejniane nel cinema di Stanley Kubrick: un saggio sull'utilizzo concreto delle teorie del montaggio connotativo elaborate da Ejzenštejn
