Trovabilità è un neologismo creato come calco sull’inglese findability (to find = trovare + ability = capacità di). A sua volta, il termine findability è stato coniato da Peter Morville per indicare uno degli obiettivi fondamentali dell’architettura dell’informazione per il web: la capacità di organizzare l'informazione (all'interno di ambienti digitali e non) in modo da renderla facilmente ritrovabile.

È stato Luca Rosati a usare per primo questo neologismo in occasione del suo intervento Dall’usabilità alla trovabilità al convegno UP (Usability in Practice) 2002 svoltosi al Politecnico di Milano.

Ma perché ricorrere a un simile neologismo – ci si potrebbe chiedere – quando potremmo più semplicemente tradurre findability con l'italianissimo reperibilità? Della questione si è dibattuto sia nella lista di discussione internazionale Sig-IA (Special Interest Group – Information Architecture) sia in quella italiana Architecta.

A sostegno di trovabilità, lo stesso Luca Rosati adduce la specificità che il termine findability possiede nell'ambito dell'architettura dell'informazione, indicando l'arte e la scienza di organizzare le informazioni al fine di renderle facilmente trovabili. La findability è legata quindi al concetto di informazione. In questo senso, allora, l'utilizzo di reperibilità potrebbe risultare troppo generico. Inoltre, la traduzione esatta dell'inglese to find è trovare, mentre reperire è un sinonimo che copre un campo semantico più ampio. Per questa ragione, trovabilità è preferibile a reperibilità.

Di seguito, la traduzione della voce findability nella Wikipedia inglese.

Findability (d'ora in poi trovabilità) indica la capacità di una informazione o item di essere localizzabile o (in ambito web) navigabile. A livello di singolo item, possiamo valutare in che misura un particolare oggetto è facile da scoprire o localizzare. A livello di sistema, possiamo analizzare con quale efficacia un ambiente fisico o digitale favorisca il reperimento dell'informazione o la navigazione.

La trovabilità non riguarda soltanto il World Wide Web. Il concetto di trovabilità è universale e senza tempo. Tuttavia, in quanto collezione distribuita ed eterogenea di molti bilioni di item, il Web rappresenta senz'altro un sfida unica per la trovabilità.

Trovabilità non è sinonimo di architettura dell'informazione. Quest'ultima, infatti, è una disciplina che riguarda la progettazione strutturale e semantica di spazi informativi condivisi. Piuttosto, la trovabilità è uno dei fini dell'architettura dell'informazione, assieme all'usabilità, alla desiderabilità, credibilità e accessibilità. Sono molte le figure che contribuiscono alla trovabilità di siti web e intranet, fra cui i copywriter, i progettisti e gli sviluppatori.


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