IP Multimedia Subsystem
IP Multimedia Subsystem (IMS) è un modello architetturale per le reti di telecomunicazione. Questa architettura è stata progettatta per la convergenza di tutti i dispositivi di telecomunicazioni (fissi e mobili) su un'infrastruttura basata su rete IP che sia capace di fornire servizi voce e multimediali.
Fu originariamente progettata dall'organismo per gli standard wireless (3GPP), quale parte della progetto per evolvere le reti mobili oltre il GSM. La sua prima formulazione (3GPP R5) rappresentò un approccio per fornire "servizi internet" attraverso GPRS. Questa visione fu aggiornata più tardi dal 3GPP, 3GPP2 e TISPAN richiedendo il supporto di altri sistemi oltre al GPRS, come Wireless LAN, CDMA2000 e reti fisse.
Per facilitare l'integrazione con Internet, IMS utilizza protocolli IETF laddove possibile, per esempio Session Initiation Protocol (SIP). In accordo con il 3GPP[1], l'intenzione di IMS non è quella di standardizzare le applicazioni ma piuttosto di facilitare l'accesso alle applicazioni voce e multimediali da terminali fissi e mobili, cioè creare una sorta di convergenza fisso-mobile. Ciò viene realizzato attraverso un strato di controllo orizzontale che isola la rete di accesso dallo strato dei servizi applicativi. Da un punto di vista logico architetturale, i servizi non hanno bisogno di un loro sistema per controllare le chiamate giacchè è lo strato di controllo comune che fornisce queste funzioni.
Esistono tecnologie alternative e concorrenti per l'accesso e la distribuzione di servizi su reti fisse e mobili, esse contemplano la combinazione di Unlicensed Mobile Access, soft switch e SIP. Queste tecnologie partono dal presupposto che è più semplice vendere servizi che vendere le virtù dei servizi integrati ed, inoltre, il compito di vendere IMS su un singolo servizio è comunque difficile giacchè vi sono spesso alternative più semplici ed economiche per creare e installare quella prestazione particolare. C'è da aggiungere che i vantaggi di IMS cominciano ad essere messi in discussione da quando sta diventando sempre più semplice accedere a contenuti e contatti utilizzando meccanismi fuori dal controllo dei tradizionali operatori fisso/mobile.[2]
Storia
- IMS è stato originariamente creato da un organismo chiamato 3G.IP, del 1999. 3G.IP sviluppò l'architettura iniziale di IMS, che portò al "3rd Generation Partnership Project" (3GPP), come parte del suo lavoro di standardizzazione dei sistemi di fonia mobile 3G nelle reti UMTS. Apparve per la prima volta nella release 5, quando furono aggiunti i multimedia basati su SIP e, inoltre, fu fornito anche il support per le vecchie reti GSM e GPRS.
- 3GPP2 (un'organizzazione differente da 3GPP) basò il suo CDMA2000 Multimedia Domain (MMD) su 3GPP IMS, aggiungendo il supporto per CDMA2000.
- 3GPP release 6 aggiunse l'integrazione con WLAN, inter-operabilità tra IMS che usano differenti reti di connessione IP, routing group identities, multiple registration and forking, presence, speech recognition e speech-enabled services (Push to talk).
- 3GPP release 7 aggiunse il supporto per le reti fisse, lavorando insieme con TISPAN release R1.1, le funzioni di AGCF(Access Gateway control function) e PES (PSTN Emulation Service) furono introdotte alle reti cablate per ereditare i servizi che possono essere forniti nelle reti PSTN. Fu aggiunta anche la continuità tra le reti a commutazione di circuito e le reti a commutazione di pacchetto (VCC), la connessione a banda larga da reti fisse ad IMS, l'interoperabilità con le reti non-IMS, Policy and Charging Control (PCC) e le sessioni per le emergenze.
- 3GPP release 8 ha aggiunto il support per il Long Term Evolution (LTE), System Architecture Evolution (SAE), Multimedia Session Continuity, Enhanced emergency sessions e IMS centralized services.
Note
- ^ Technical Specification Group Services and System Aspects, IP Multimedia Subsystem (IMS), Stage 2, TS 23.228, 2006, 3rd Generation Partnership Project.
- ^ Alexander Harrowell, Staff Writer, Mobile Communications International, A Pointless Multimedia Subsystem?, su allbusiness.com, 01-10-2006.