Sailor Moon
la bella guerriera con la sailor fuku, Sailor Moon!
E adesso nel nome della Luna io ti punirò!»
«Io sono la paladina della legge.
Sono una combattente che veste alla marinara.
Io sono Sailor Moon e sono venuta fin qui per punirti in nome della Luna!»

Sailor Moon (美少女戦士セーラームーン?, Bishōjo senshi Sērā Mūn), letteralmente "la bella ragazza guerriera Sailor Moon", è una popolare serie mahō shōjo giapponese creata da Naoko Takeuchi agli inizio degli anni novanta ed esportata numerosi paesi esteri. La serie prende il nome dalla divisa alla marinaretta, indossata dalle guerriere nella serie, che è una rielaborazione della divisa scolastica femminile obbligatoria in molte scuole giapponesi.
La serie getta le basi con il manga Codename: Sailor V del 1991, per poi nascere ufficialmente con Sailor Moon, la combattente che veste alla marinaretta, pubblicato dalla Kōdansha sulla rivista Nakayoshi, e in seguito raccolto in 18 tankōbon. La vera fama fu però raggiunta con la trasposizione animata, diventata una fra le più note espressioni della cultura pop giapponese del mondo, nonché uno dei maggiori successi dell'animazione giapponese su scala planetaria lungo gli anni novanta, presso il pubblico infantile, adolescenziale e di giovani adulti appassionati dell'animazione giapponese. La serie anime è composta infatti da 5 serie televisive, per un totale di 200 episodi, 3 film cinematografici e diversi special televisivi.
Dopo la conclusione della serie animata, Sailor Moon sfociò in una trasposizione teatrale, Sailor Moon, e in una serie televisiva live action, Pretty Guardian Sailor Moon. Come ogni altra serie, Sailor Moon ha ispirato videogiochi, action figure, album ed altro merchandising.
Serie
Storia
Parte I
- Saga del Dark Kingdom
La prima serie ruota intorno Usagi Tsukino, una ragazza che frequenta le scuole medie, che tramite una gatta parlante chiamata Luna scopre di essere una guerriera sailor, il cui compito è quello di proteggere la Terra, trovare le altre guerriere sailor e con loro rintracciare la Principessa dell'antico regno lunare, Silver Millennium. Usagi, come guerriera diventa Sailor Moon, la guerriera dell'amore della giustizia, e inizierà così a scontrarsi contro gli emissari del Regno delle Tenebre, che mirano al potente Cristallo d'argento, per risvegliare il loro leader Queen Metallia e così dominare sulla Terra e sulla Luna.
Ad aiutare Sailor Moon si uniranno Ami Mizuno (Sailor Mercury), Rei Hino (Sailor Mars), Makoto Kino (Sailor Jupiter) e Minako Aino (Sailor Venus), quest'ultima già attiva prima delle altre guerriere con il nome Sailor V. Le cinque guerriere durante le loro battaglie verranno spesso aiutate dalla misteriosa figura di Tuxedo Kamen, in realtà lo studente (universitario nell'anime e delle scuole superiori nel manga) Mamoru Chiba. Con il progredire della storia si scoprirà che Sailor Moon è la reincarnazione della Principessa Serenity del regno di Silver Millenium, e che custodisce il cristallo d'argento dentro di sè, e che Tuxedo Kamen è la reincarnazione di Prince Endymion, principe terrestre innamorato di Serenity. Millenni addietro, durante la battaglia che vide la distruzione di Silver Millennium e del regno terrestre per mano di Queen Beryl e del suo esercito che cercava di impossessarsi del potere del cristallo d'argento, Prince Endimion venne ucciso e Princess Serenity dopo aver assistito alla scena si suicida (nell'anime vengono entrambi uccisi da Queen Metallia). Proprio durante quest'ultima battaglia, nell'anime, nacque il Regno delle Tenebre.
Parte II
- Saga di Ail e An
Presente solo nell'anime per ovviare alle consistenti differenze tra le due serie, dovuto al fatto che nel manga le guerriere Sailor non perdono la memoria alla fine della prima parte.
Ail e An sono due alieni che sono venuti sulla Terra per succhiare l'energia vitale necessaria a far guarire l'Albero dell'oscurità, che consente loro di vivere infondendogli l'energia necessaria a tenerli in vita. Usagi ritorna a combattere, e per questo la sua gatta Luna restituisce a lei e alle altre guerriere i loro ricordi. Mamoru non ricorda del suo amore per Usagi, ma il suo inconscio finisce per creare un alter ego che aiuta le guerriere in difficoltà, chiamato il Cavaliere della Luna. Infine vengono anche a lui ridati i ricordi. Dopo la perdita dei poteri di Sailor Moon, solo con l'intervento di Queen Serenity, sua madre, riavrà il potere del Cristallo d'Argento creduto disperso alla fine della battaglia con Queen Beryl. Dopo la distruzione dell'Albero dell'oscurità, Sailor Moon lo aiuta a rinascere in un piccolo germoglio che, come Ail e An capiranno, solo il potere dell'amore potrà aiutare a crescere e a tornare quello di un tempo.
- Saga del Black Moon
La seconda parte, parte dall'atto 14 e finisce al 23 della vecchia edizione e corrisponde alla stagione Sailor Moon R. Vengono introdotte Chibiusa, Sailor Pluto (come guardiana delle porte del tempo), e Diana, anche se quest'ultima non appare in questa saga dell'anime fino alla quarta stagione. Naoko Takeuchi per i primi episodi ha posto come pre-titolo per ogni capitolo il nome di Famiglia della Luna Nera nemico di questa serie.
Nel XXX secolo essi vogliono distruggere la futura Crystal Tokyo governato da Neo Regina Serenity (che non è altre che Usagi adulta) e King Endymion (Mamoru nel futuro). Per fare questo hanno bisogno del Cristallo d'Argento (幻の銀水晶 maboroshi no ginzuishou, cristallo d'argento illusorio) da sempre protetto dalla famiglia reale lunare. La figlia della Regina, Usagi SL Serenity, per dimostrare di essere una vera lady a coloro che la prendevano in giro per il fatto che non possedeva alcun potere (cosa risaputa poiché causa del blocco della sua crescita), prende il Cristallo d'Argento (nell'anime il cristallo d'argento compare fra le mani della bambina), la madre la inseguì fino all'esterno del palazzo e in quel momento Crystal Tokyo viene attaccata dai membri del Black Moon. Durante l'attacco la Regina viene protetta dal cristallo d'argento che l'avvolge, ma le Guardian Senshi e King Endimion vengono feriti (nell'anime Neo Queen Serenity viene rinchiusa dalle Guardian Senshi in una teca di cristallo per essere protetta, e succesivamente innalzano una barriera intorno al Crystal Palace, ma non prima che King Endymion venga ferito), per esser risvegliata la figlia pensa che serva il cristallo d'argento e per quello presa dal panico, essendo incapace di usare la pietra, pensa di andare nel passato per recuperarlo. Ruba la chiave del tempo a Sailor Pluto (nell'anime Sailor Pluto gli e la consegna volontariamente) ed è qui che inizia la serie, ovvero con l'arrivo di Usagi SL Serenity nel passato, e vista la presenza di un'altra Usagi verrà chiamata da tutti Chibiusa. Da qui in poi le differenze tra anime e manga sono molto più evidenti. Nell'anime i Black Moon vengono a conoscenza del fatto che l'erede al trono è in possesso della pietra, e la insegue fino al presente, dove avrà a che fare con le guerriere Sailor. Inizialmente a cercare il "Coniglietto" (Chibiusa significa piccolo coniglio o coniglietto) è Ruben, che cercherà di modificare il futuro cercano di contaminare le 9 punte che in futuro costituiranno i confini del Crystal Palace, aiutato dalle 4 Sorelle Persecutrici, ma esso viene sconfitto, e le 4 Sorelle si pentono, diventando così umane. Dopo Ruben a cercare la Piccola Lady è Esmeralda, che cercherà di modificare il futuro ampliando i punti della terra in cui si immette l'energia negativa, anch'essa sconfitta dalle guerriere dopo un tiro mancino del Wiseman. Prima della sconfitta di Esmeralda quando Chibiusa viene attaccata nella sua scuola, avendo inizialmente celato la sua vera identità alle Sailor, rivela chi sia in realtà, e le guerriere decidono di recarsi con lei nel futuro per salvare Crystal Tokyo. Qui Usagi prende consapevolezza di essere la futura madre di Chibiusa, e sempre in quel frangente si scopre che la sete di potere di Diamond è dettata dal volere del Saggio, il suo consigliere, che lo ha ipnotizzato; sete di potere coadiuvata inoltre dal fatto che il Principe della Luna Nera è innamorato della Neo Regina Serenity. Si scoprirà poi che il Wiseman è in realtà il Death Phantom, nell'adattamento italiano queste due figure sono state scisse. In conclusione le 5 guerriere riusciranno a riportare la pace a Crystal Tokyo e a Tokyo, sconfiggendo anche gli ultimi nemici, compreso il Death Phantom.
Nel manga la storia si svolge in modo diverso di fatti l'attacco dei Black Moon avviene mentre la Neo Regina Serenity insegue la figlia che aveva appena rubato il cristallo d'argento per dimostrare di essere una vera lady e durante questo attacco la regina viene protetta da una bara fatta appunto da cristallo d'argento e auto generatasi. Tutte le guardian senshi vengono ferite e non potranno ulteriormente contrattaccare. Chibiusa allora ruba la chiave del tempo a Sailor Pluto per poter cercare aiuto nel passato visto che, non essendo i suoi poteri risvegliati, non riesce ad utilizzare il cristallo d'argento. Inseguita dai Black Moon da Rubeuse dalle 4 Sorelle Persecutrici per primi, 3 delle 4 guardian senshi verranno catturate e le 4 sorelle persecutrici e Rubens uccisi dal cristallo d'argento di Sailor Moon. Rubens invece viene ucciso da Wiseman perché aveva scoperto la vera identità di quest'ultimo. Chibiusa decide di svelare la sua identità e così Usagi, Mamoru e Minako tornano nel futuro con Chibiusa dove conoscono Sailor Pluto. Arrivati nel futuro scoprono ciò che accadrà ma non potendo restare per un problema di Doppelgänger tornano nel passato e Chibiusa colta dalla preoccupazione per la sorte degli amici torna nel futuro di nascosto. Inseguita da Usagi, Mamoru e Minako, Chibiusa verrà catturata e durante la battaglia la stessa Sailor Moon verrà rapita ma grazie ai suoi poteri riuscirà a liberarsi e a liberare le 3 compagne rapite in precedenza. Nulla invece potrà fare per Chibiusa divenuta la Black Lady e per Mamoru che è stato anch'egli plagiato da Chibiusa. Usagi quindi cerca di contrastare l'attacco ma Mamoru le ruba il cristallo d'argento. Il Principe Diamond ottiene ambedue i cristalli d'argento (passato e futuro) e proprio mente li stava per far avvicinare (cosa che avrebbe portato alla distruzione di tutto) Sailor Pluto ferma il tempo cosa che la porterà alla morte. Visto il corpo esanime dell'amica Chibiusa torna normale e i suoi poteri si risvegliano divenendo Sailor Chibi Moon, Sailor Moon attacca il nemico e svanisce nel nulla e con lei Mamoru e finalmente la Neo Regina Serenity si risveglia dal suo sonno. Ridestandosi risveglia anche King Endimion e le Guardian Senshi ed esorta la figlia ad andare ad aiutare Sailor Moon e così grazie al potere di Sailor Moon e di Sailor Chibi Moon, Death Phantom viene distrutto.
- Sailor Moon R The Movie
Sailor Moon R the movie è un film creato per le sale cinematografiche; non vi è corrispondenza nel manga.
Parte III
- Saga Mugen (Infinito)
È la serie centrale, dall'atto 24 al 33 della vecchia edizione. Corrisponde alla stagione Sailor Moon S. Il nome deriva dall'Mugen Gakuen (traducibile come Istituto Infinito, nella versione italiana viene chiamata semplicemente scuola Mugen o anche Istituto Mugen), diretta e fondata dal Professor Tomoe ed inoltre frequentata da Haruka Ten'ō (Sailor Uranus), Michiru Kaiō (Sailor Neptune) e Hotaru Tomoe (Sailor Saturn), personaggi introdotti in questa serie. Inoltre viene rivelata parte dell'identità di Sailor Pluto, cioè Setsuna Meiō che non venne rivelata nella precedente serie.
La terza serie vede protagonista il Professor Tomoe, un folle scienziato che si dice disposto a tutto pur di recuperare la famosa Coppa Lunare, in originale Rainbow Moon Chalice nell'anime e Seihai (calice sacro) nel manga. Questo oggetto magico, nell'anime, infatti, dispone di grandiosi poteri che cambiano in base alla natura di colui che riuscirà ad utilizzarlo: in mano ad un individuo crudele e spietato, infatti, la Coppa diventerà un oggetto di pura distruzione. L'artefatto, però, è occultato e può essere portato alla luce solo quando si hanno in mano i tre talismani; a loro volta i tre talismani sono custoditi nel cuore puro e senza macchia di tre persone diverse. Nel manga compare quando Sailor Moon desidera l'unione dei cuori di tutte le guerriere sailor del sistema solare e non è un oggetto ricercato dai nemici il cui obbiettivo è il cristallo d'argento che come la coppa lunare nell'anime consentirà il risveglio di Pharaone 90.
Durante tutta la prima fase della terza serie anime, le forze del Professor Tomoe saranno impegnate nel tentativo di recupero dell'artefatto, mentre le guerriere Sailor troveranno notevoli difficoltà dovute anche alla comparsa di due nuove guerriere, Sailor Uranus e Sailor Neptune, il cui ruolo in principio sembra oscuro e non necessariamente positivo al gruppo delle Sailor: le due, infatti, lavorano da sole e sono estremamente forti, nonché prive di scrupoli. I talismani nel manga sono già in possesso delle guerriere del sistema solare esterno e la loro risonanza porta all'evocazione di Sailor Saturn, inoltre i nemici cercano il Cristallo d'argento e non il Calice e non cercano di rubare i cristalli del cuore delle persone ma le loro anime.
Con il trascorrere degli episodi, la verità sui Talismani si farà sempre più chiara finché, con la definitiva comparsa della Coppa Lunare, prende vita la seconda parte della terza serie.
In questa seconda fase, Chibiusa fa amicizia con Hotaru Tomoe, una ragazzina che non gode di ottima salute e la cui identità rimane per gran parte della serie misteriosa. In questo stesso arco, a far da protagonista della serie, oltre alla già citata amicizia con Chibiusa, è la battaglia fra le guerriere e Sailor Saturn, poi Despota 9, un'entità malvagia che necessita di cuori puri per risvegliarsi totalmente.
Grazie agli sforzi congiunti delle guerriere Sailor, che dapprima si ritrovano separate in due fazioni, poi costrette a far fronte comune, la terza serie si chiude con lo scontro decisivo contro Sailor Saturn ed il Faraone 90 al quale poi si unirà Super SailorMoon.
- Kaguya-hime no koibito (l'amante della principessa Kaguya)
Episodio speciale del manga dal quale è stato tratto il film Sailor Moon S The Movie, ambientato prima della fine della terza serie e dopo l'apparizione del Seihai (la Coppa lunare anime e Calice sacro nel manga in Italia) dove compare per la prima volta (e unica nell'anime) Luna in versione umana.
Parte IV
- Saga Yume (sogno)
La quarta serie, che inizia dall'atto 34 al 42 della vecchia edizione manga. La serie animata tratta dalla serie è Sailor Moon SuperS. Il titolo della saga nel manga, Yume,deriva dal tema di fondo della serie, i sogni. Viene introdotto Elios, e come nemici sono presenti il Trio Amazzonico ed il Quartetto delle Amazzoni, sgherri del Circo della Luna Spenta (in originale Dead Moon Circus). Nell'anime le guerriere sailor devono affrontare il "Circo della luna spenta", un'organizzazione malvagia diretta dalla regina Nehellenia e da Zirconia che ha lo scopo di trovare lo specchio dorato posseduto da un essere umano che ha un sogno meraviglioso in cui Elios fuggito con il solo spirito dalla gabbia in cui Nehellenia ha rinchiuso il suo corpo. Elios che si presenterà nei sogni di Chibiusa come Pegasus con l'aspetto di un cavallo alato viene cercato da Nehellenia per il cristallo che custodisce nel corno, il cristallo d'oro. Sia il Trio Amazzonico, sia il Quartetto Amazzonico non riescono a trovare questo specchio (in realtà posseduto da Chibiusa) e, alla fine, la stessa Chibiusa con Sailor Moon e grazie alla forza dei sogni meravigliosi dell'umanità riesce ad usare il cristallo d'oro che sconfigge Nehellenia relegandola in uno specchio nei meandri delle tenebre e salvando ancora una volta il pianeta Terra.
Nel manga la storia è diversa: non vi sono specchi dei sogni da cercare e l'obbiettivo di Nehellenia è divenire la vera regina della luna e per farlo ha bisogno del cristallo d'argento. Anche il finale è diverso e Nehellenia viene sconfitta dal potere unito di tutte le sailor senshi che ottengono la trasformazione eternal, di Sailor Moon che in questo frangente diviene Eternal Sailor Moon e di Mamoru che scopre di custodire dentro di sé il cristallo d'oro. La storia si conclude con la cerimonia di incoronazione di Neo Queen Serenity e King Endimion e l'apparizione del Sailor Quartet ovvero il quartetto delle amazzoni liberato dal malvagio potere di Nehellenia.
- Il miracolo del buco nero dei sogni
Sailor Moon Supers: Le 9 Sailor guerriere unite! Il miracolo del buco nero dei sogni è un film cinematografico ambientato probabilmente dopo la fine della quarta serie anime; non vi sono corrispondenze con il manga.
Parte V
- Saga Stars
L'ultima serie dalla saga, dall'atto 43 al 52 della vecchia edizione. Nell'anime corrisponde alla serie Sailor Stars, in riferimento agli Star Seeds (Semi di Stella in italiano), obbiettivo del nuovo nemico. Vengono presentate nuove Sailor Senshi della nostra galassia, ma appartenenti a sistemi solari differenti, come le Sailor Starlights. Tra i nuovi personaggi ci sono ChibiChibi, la Principessa Kakyuu e la malvagia Sailor Galaxia. Viene rivelata, inoltre, l'essenza di ogni male, ovvero Chaos, madre di tutti i malvagi presenti nella serie (almeno nel manga).
La storia diverge molto da anime e manga, poiché in quest'ultimo Galaxia cerca solo gli Star Seeds delle guerriere sailor (i Sailor Crystals) ed appaiono molte più Sailor agli ordini di Galaxia.
I personaggi
Principali
I protagonisti di Sailor Moon sono:
- Usagi Tsukino (Bunny), una ragazza di quattordici anni, allegra e vivace, in grado di trasformarsi nella guerriera Sailor Moon.
- Mamoru Chiba (Marzio), futuro fidanzato di Usagi, che nei panni dell'inizialmente ambiguo Tuxedo Kamen (Milord) aiuta la guerriera.
Si aggiunto le quattro Guardian Senshi, il gruppo che aveva il compito di proteggere la Principessa Serenity.
- Luna, Usagi riceve i poteri e viene aiutata da questa gatta parlante, con cui riesce a trovare le sue compagne.
- Ami Mizuno (Amy), è la prima sailor che Usagi incontra, una ragazza molto timida e studiosa, che diventa Sailor Mercury, guerriera dell'acqua e della saggezza.
- Rei Hino (Rea), la terza guerriera sailor, una sacerdotessa miko nel tempio shintoista del nonno, con grandi abilità, capace di trasformarsi in Sailor Mars, la guerriera della fiamma e della passione.
- Makoto Kino (Morea), la quarta guerriera, ed è Sailor Jupiter, guerriera del fulmine e del coraggio, una ragazza molto attiva e socievole.
- Minako Aino (Marta), alias Sailor Venus, è la guerriera dell'amore e della bellezza (nonché la protagonista del manga Codename: Sailor V), ed è accompagnata dal suo gatto parlante Artemis.
Il resto del Sailor Team, conosciuto come Outer Senshi, viene rivelato solamente nelle serie successive, ed è composto da:
- Haruka Ten'ō (Heles), una ragazza molto decisa e sicura che si trasforma in Sailor Uranus.
- Michiru Kaiō (Milena), la raffinata violinista che diventa Sailor Neptune.
- Setsuna Meiō (Sidya), la guerriera dell'oscurità Sailor Pluto e guardiana della porta del tempo.
- Hotaru Tomoe (Ottavia), incarnazione di Sailor Saturn, la Guerriera della Distruzione.
- Chibiusa, la futura figlia della Neo-Regina Serenity giunta dal XXX secolo, che si trasforma in Sailor Chibimoon a partire dalla terza serie dell'anime e dalla fine della seconda serie del manga.
Secondari
Si aggiungono alle serie un gran numero di personaggi secondari, che variano dalle famiglie delle protagoniste ai loro compagni di scuola, fino alle guerriere sailor provenienti da altri pianeti. Tra i più ricorrenti ci sono la famiglia Tsukino, gli amici di classe di Usagi, Naru Osaka (Nina) e Gurio Umino (Ubaldo) e altri personaggi che compaiono occasionalmente come il proprietario della sala giochi Crown Motoki Furuhata (Moran) con sua sorella Unazuki (Ursula).
Compariranno anche Diana, la gattina grigia di Chibiusa, figlia di Luna e Artemis, ed Elios, officiante dell'Elysion e nella serie anime anche protettore del golden crystal. Tra le nuove guerriere e possibili alleate fanno la loro comparsa le Sailor Starlights, tre combattenti provenienti da un altro sistema planetario, conosciute con il nome di Sailor Star Fighter, Sailor Star Maker e Sailor Star Healer, ed infine ChibiChibi, piccola guerriera sailor dalle origini misteriose che appare nel corso della quinta serie.
Nemici
- Regno delle Tenebre: è il primo gruppo che si scontra con il Sailor Team. Il suo obiettivo è quello di distruggere la terra. È capitanato da Queen Beryl.
- Ail e An: il trio composto da Ail e An e Makaiju. Compare nella prima parte della seconda serie, solo nell'anime.
- Famiglia della Luna Nera: secondo gruppo della seconda serie, con a capo il Principe Diamond.
- Esercito del Silenzio: gruppo del Professor Tomoe, padre di Hotaru Tomoe Compare nella terza serie.
- Circo della Luna Spenta: gruppo di Zirconia/Nehellenia, della quarte serie.
- Quartetto Amazzonico: sottogruppo del Circo della Luna Spenta.
- Galaxia e le Veneranti: ultimo gruppo, con a capo Sailor Galaxia, una malvagia senshi.
- Chaos: il vero e proprio nemico delle guerriere, che prende vari aspetti.
Altri nemici appaiono nei manga one-shot, nei musical.
- Xenian e Fiore nel film "La promessa della Rosa"
- Snow Princess Kaguya e le sue Ballerine di Neve nel secondo film
- Badiane e i suoi elfi nel terzo film
- Vari mostri spiriti maligni nei manga delle serie Battle exam, Casablanca Memories e Il Diario Illustrato di Chibiusa e negl'episodi speciali dell'anime
- Vampiri e alieni del pianeta Dark Sirius e della cometa Coalt nei Musical
- Apsu e le Opposito Senshi nel videogeme Sailor Moon: Another Story
Da segnalare che in ogni serie vi è un episodio in cui il nemico minore non appartiene al gruppo principale di nemici della serie.
Oggetti
Luoghi
Terminologia
Media
Manga
Le basi della serie nacquero con il manga Codename: Sailor V, che propone gli elementi principali della serie, compresi il personaggio di Minako Aino. Pubblicato nello stesso anno di Sailor Moon, nel 1991, quando fu suggerito all'autrice la creazione di una serie animata basata sul manga, la Takeuchi decide di creare un sequel sempre sullo stile majokko, fondendolo con l'allora popolare genere super sentai, e finì per creare un gruppo di cinque eroine, e infine il manga Sailor Moon.[1]
Sailor Moon venne pubblicato per la prima volta sulla rivista giapponese Nakayoshi (なかよし?) il 28 dicembre 1991, creato dalla mangaka Naoko Takeuchi. La serie continuò ad essere pubblicata per cinque anni su questa rivista dalla popolare casa editrice Kodansha, fino alla conclusione della serie. Alcune storie parallele o materiale bonus fu invece pubblicato sulla rivista Run Run della stessa casa editrice, famosa per il manga Codename: Sailor V.
Omake
Gli omake includono:
- Diario illustrato di Chibiusa, quattro racconti pubblicati annualmente, originariamente nei volumi numero 5, 10, 15 e 17. Nella versione Shinsōban furono raccolti nel volume Story Collection Volume 1 (ISBN 4-06-334910-1, agosto 2004) il primo racconto venne utilizzato per creare l'episodio speciale "L'avventura di Chibiusa! Il castello maledetto della vampira" e il terzo per l'episodio 153 "Un dentista del terrore? La casa di Parapara" ambedue appartengono alla quarta serie.
- L'amante della principessa Kaguya (Kaguya Hime no Koibito), racconto speciale pubblicato nel volume numero 11. Fu adattato nel film Sailor Moon S: The Movie nel 1994, e uscì nella nuova versione nel volume Story Collection Volume 2 (ISBN 4-06-334915-2, settembre 2004).
- Casablanca Memories, che racconta la storia di Rei Hino e di suo padre, apparso nel volume 11, e in versione Shinsōban in Story Collection Volume 2, il nemico di questa storia ha l'intento di vendicare Jadeite uno dei nemici della prima serie;
- Prima dei prossimi difficili esami, tre storie su Ami Mizuno, Makoto Kino, e il duo Rei Hino Minako Aino. Furono pubblicate originariamente nel volume numero 13, e in seguito raccolte in Story Collection Volume in cui tutti i nemici sono spiriti rinchiusi in determinati luoghi dal periodo Edo:
- La malinconia di Makoto ((まこちゃんのユーウツ?, Mako chan no Yūutsu, letteralmente Mako-chan vola via), in cui Makoto ha dei problemi con lo studio, e in seguito con uno spirito chiamato Genius-Lochi Toffee.
- Il primo amore di Ami-chan (亜美ちゃんの初恋?, Ami chan no Hatsukoi), in cui Ami riceve una lettere d'amore, e in seguito combatte un mostro chiamato Genius lochi Bonnon. Questo racconto divenne un cortometraggio animato, uscito nei cinema giapponese nel dicembre 1995.[2]
- La battaglia per le scuole femminili di Rei e Minako (レイと美奈子の女子高バトル?, Rei to Minako no Joshikō Batoru, La battaglia [3]di Rei e Minako al collegio femminile), in cui Minako finge di essere una studentessa della scuola di Rei, e che per sbaglio risveglia uno spirito chiamato Ghost Cistern, che si impossessa di Rei, e cerca di mangiare altri studenti. Minako riesce a sconfiggerlo grazie ad un'ofuda di Rei.
- Parallel Sailor Moon, una storia alternativa scritta nel 1999 per celebrare l'anno del coniglio. Pubblicata originariamente nell'artbook Materials Collection, e in seguito in Story Collection Volume 2.
Anime
OVA
Una serie OVA basata sul manga Codename: Sailor V era stata progettata, ma non fu mai realizzata. Si decise invece di animare il successivo manga dell'autrice, che presentava più spunti e volumi.[1]
Serie TV
A Sailor Moon, la combattente che veste alla marinaretta venne così animato dalla Toei Animation, specializzata in animazione per i più giovani. La prima serie animata fu trasmetta in Giappone nel 1992, per poi essere rinnovata visto i suoi clamorosi ascolti. Vennero così create altre quattro serie animate, per un totale di 200 episodi e alcuni special.
Il passo più lento del manga, rispetto alle serie animata, ha spinto gli autori di quest'ultima a variare la storia originale conferendo all'anime una propria autonomia stilistica e nelle atmosfere, ma comunque mantenendo la trama originale. Il manga è diviso infatti in 5 parti, ognuna trattata da una diversa serie:
- Sailor Moon, titolo rimasto invariato in Italia.
- Sailor Moon R, (Sailor Moon, la Luna splende). La "R" del titolo non è mai stato dichiarato ufficialmente cosa indichi, ma si suppone possa stare per Romance, Return o Ribbon (la "R" è graficamente formata da un nastro).
- Sailor Moon S, (Sailor Moon e il cristallo del cuore) in Italia. La "S" sta per Super.
- Sailor Moon SuperS, (Sailor Moon e il mistero dei sogni) in Italia. Il "SuperS" era, agli inizi della serie, semplicemente "SS". Per evitare rimandi al nazismo, dopo i primi episodi "SS" è stato sostituito da "SuperS". In questa serie, infatti, le guerriere del sistema solare interno acquisiscono poteri che permettono loro la trasformazione in Super Senshi.
- Sailor Moon Sailor Stars, (Petali di stelle per Sailor Moon).
Film
Alle 5 serie si aggiungono i seguenti tre lungometraggi animati:
- Sailor Moon R the movie, che racconta la storia di un alieno chiamato Fiore, amico di Mamoru.
- Sailor Moon S the movie, tratto dalla storia speciale del manga The Lover of Princess Kaguya.
- Sailor Moon SuperS le 9 sailor guerriere unite! il miracolo del buco nero dei sogni!, che narra la storia della regina Badiane (女王バヂヤーヌ?, Queen Badiane) e della sua sete di potere.
Musical
La serie venne adattata in una serie di musical, chiamata comunemente SeraMyu, una produzione teatrale che conta oltre 800 performance in 29 musical, tra il 1993 e il 2005. Le storie del musical includono sia storie ispirate alla serie animata, sia materiale originale, creato appositamente per lo spettacolo. Oltre venti memorial album sono stati distribuiti, composti dalla varie musiche dello spettacolo[4].
Il musical iniziava due volte l'anno, durante l'inverno e l'estate. Per gli spettacoli estivi veniva usato il teatro Sunshine nell'area di Ikebukuro, in Tokyo. Nel periodo invernale, invece, il musical girava tutte le più grandi città giapponesi.
L'ultima edizione dello spettacolo, La nuova leggenda dell'isola Kaguya (Revised Edition) (新・かぐや島伝説 <改訂版>?, Shin Kaguyashima Densetsu (Kaiteban)), è andata in scena nel gennaio 2005. Dopo quest'ultimo spettacolo, la serie si è fermata. Non ci sono segni che il musical ricominci[5].
Serie TV live action
Una serie live di Sailor Moon è stata trasmessa dal 4 ottobre 2003 al 25 settembre 2004. La serie è ufficialmente conosciuta come Bishōjo senshi Sailor Moon (o Pretty Guardian Sailor Moon internazionalmente), ed è stato il primo adattamento ad avere un titolo interamente in inglese. La serie è formata da 49 episodi, andati in onda sulla rete TBS. Molte altre reti hanno trasmesso la serie[6].
La trama segue accuratamente il manga, piuttosto che la serie animata, ma gli ultimi episodi prendono una strada tutta nuova, con l'aggiunta di nuovi personaggi e di una nuova trama, estranei sia al manga che alla serie animata.
Altri tre episodi sono stati distribuiti dopo la conclusione della serie. Non furono mai trasmessi in televisione. Due di questi episodi, chiamati Special Act, sono ambientati quattro anni dopo la serie, e mostrano il matrimonio di due protagonisti, mentre il terzo episodio, chiamato Act Zero, è un prequel che parla delle origini di Sailor Venus e Tuxedo Kamen.
Da notare che anche la Toon Makers nel 1994 presentò l'idea di un Live americano di Sailor Moon, in cui le scene di vita quotidiana sarebbero state grate da attori in carne e ossa, mente quelle di combattimento sarebbero state animate. Il progetto fu abbandonato subito dopo la presentazione del trailer, che non riscosse immediato successo. [7]
Videogiochi
Grazie alla popolarità delle serie, vennero distribuiti una serie di videogiochi basati sulla serie, sia in versione arcade che per console. Alla fine del 1998, i videogiochi pubblicati in Giappone arrivarono a quota 20.[8] Nessun videogioco fu distribuito all'infuori del Giappone, tranne Bishoujo Senshi Sailor Moon, sviluppato dalla Angel, che fu rilasciato in Francia nel 1994.[9]
La studio Bandai produsse alcuni videogiochi della serie, ma la maggior parte di essi furono prodotti da una studio giapponese chiamato Angel. Inizialmente questi giochi rientravano nella categoria picchiaduro a scorrimento, successivamente in quella dei rompicapo, e infine a quella dei combattimento.
Another Story fu l'unico videogioco della serie ad avere maggior attenzione, essendo un videogioco di ruolo. In Panic in Nakayoshi World, gioco di tipo rompicapo che includeva vari personaggi dell'omonima rivista, era possibile usare Sailor Moon e Chibimoon come personaggi. Altri videogiochi a scorrimento furono prodotto per Game Boy (Sailormoon e Sailormoon R), e uno per Game Gear (Sailormoon S).
Era stato annunciata un'uscita per Wii sviluppata dalla Namco, con il titolo "Sailor Moon", che doveva essere distribuita il 31 dicembre 2007.[10] Non è chiaro se queste voci erano fondate, siccome non ci sono stati annunci ufficiali dalla produzione.
Merchandising
Artbook
I primi cinque artbook, Original Picture Collection Volume I~V disegnati dalla Takeuchi trattano rispettivamente le cinque parti in cui è divisa la storia originale. Insieme ai vari disegni sono presenti dei commenti dell'autrice, focalizzandosi sullo sviluppo e sull'ispirazione di essi, e sull'adattamento del manga in diverse serie animate.
Il sesto artbook, Original Picture Collection Volume Infinity, è stato pubblicato in edizione limitata nel 1997, e conteneva, a parte le illustrazioni dell'autrice, anche disegni e commenti delle persone che hanno lavorato con lei nel corso degli anni, compresi diversi doppiatori dell'anime.
L'ultimo artbook, Materials Collection (美少女戦士セーラームーン設定資料集?, Bishōjo Senshi Sailor Moon settei shiryōshū), pubblicato nel 1999, contiene diverse bozze e note sullo sviluppo iniziale dei personaggi del manga, soprattutto sulle diverse uniformi e personalità delle guerriere. Sono anche presenti alcuni personaggi che non sono stati inclusi nella serie, più alcune informazioni cronologiche delle serie. Alla fine è presente il famoso omake Parallel Sailor Moon.
Fanbook
Musica
In Giappone sono usciti vari cd contenenti le musiche e le canzoni di sottofondo della serie TV. In Italia l'unico CD rilasciato è Cristalli Petali e Misteri per Sailor Moon, che contiene le cinque sigle televisive italiane e la traccia audio dell'ultimo episodio.
La sigla di apertura per le prime quattro stagioni dell'anime è stata Moonlight densetsu, sostituita nella quinta stagione da Sailor Star Song.
Gadgets
Anime comics
Contemporaneamente al manga pubblicato da Star Comics, la Marvel Kids, oggi Panini Comics, ha pubblicato anche 30 anime comics degli episodi più belli della prima serie di Sailor Moon, con formato 17 cm × 26 cm e rilegatura spillata sulla prima serie. Questi 30 volumetti sono il risultato del frazionamento dei 10 volumi dell'anime comics usciti in Giappone. Esistono inoltre gli Anime comics di Sailor Moon R (9 volumi), un volumetto unico di Sailor Moon R the Movie, di Sailor Moon S (7 volumi) e infine Sailor Moon SuperS (6 volumi) inediti in Italia.
Altre pubblicazioni cartacee
Oltre a manga e anime comics, in Italia furono pubblicati delle riviste mensili su Sailor Moon editi dalla Diamond Publishing, tra cui Sailor Moon (che conteneva i riassunti delle puntate più importanti e molte rubriche come Tutti in cucina o la posta), Gioca con Sailor Moon e Le avventure di Sailor Moon dove venivano rinarrate le avventure più belle, anche se con qualche licenza poetica.
Adattamento
Adattamento in Italia
Manga
In Italia la prima edizione del manga fu pubblicata dalla Star Comics dal 1995 al 1999, con cadenza mensile per un totale di 49 volumi col titolo Sailor Moon, la combattente che veste alla marinara. I primi due archi furono pubblicati in volumi molto brevi, contenti un atto circa più varie informazioni sui vari personaggi, i loro pianeti e la posta dei lettori, con lettura all'occidentale. I nomi usati erano quelli dell'adattamento italiano dell'anime e molto spesso il nome orignale di alcuni personaggi si trasformò nel loro cognome (per esempio Minako Aino divenne Marta Minako). A partire dal terzo arco furono usati i nomi originali e a partire dal volume numero 45 i volumi uscirono in formato uguale a quelli giapponesi tranne il numero 45 che pur avendo 200 pagine fu pubblicato con la spillatura e non brossurata, pur continuando a presentare la lettura all'occidentale ed articoli di approfondimento. Durante la pubblicazione alcuni capitoli furono divisi in due parti perché l'ordine di pubblicazione era un capitolo alla volta, altri (alcuni dei capitoli speciali) furono raccolti in un volume speciale, pubblicato successivamente ed intitolato Speciale Combattimenti. La storia del volume 11 (L'amante della principessa Kaguya) è stata pubblicata divisa in quattro parti su altrettanti volumi della rivista Kappa Magazine.
Anime
Il doppiaggio e l'adattamento dell'edizione italiana delle cinque serie di Sailor Moon furono curati dalla Deneb film, con Federico Danti (doppiatore dei principali nemici maschili e di alcuni personaggi secondari) come direttore di doppiaggio. Tra i doppiatori italiani che prestarono la voce vi furono le attrici Veronica Pivetti e Marina Massironi e l'annunciatore sportivo Alfredo Danti. I cambiamenti maggiori della serie riguardarono i nomi delle protagoniste, italianizzati nei più dei casi. Molti riferimenti culturali furono lasciati sul video, come le scritte giapponese sui vari cartelli e insegne, oppure la direzione del traffico stradale in Giappone e alcuni, anche se ogni riferimento a Tokyo e del Giappone in generale nei dialoghi vennero totalmente eliminati e adattati, lasciando senza ambientazione precisa tutto l'anime[11]. Da notare che il cambio degli adattatori dei dialoghi nelle varie serie, fece si che i nomi di personaggi apparsi nelle singole serie (come i nemici e nemici minori) mantennero una certa fedeltà all'originale, minata in alcuni casi da errate pronunce. Altre modifiche sono varie modifiche di trama, specialmente a partire dalla terza serie, inserimento di oggetti inesistenti nell'originale ed eliminazione del cristallo d'argento, modifica di alcuni personaggi nel carattere, nel sesso o nella professione, ma anche errate indicazioni sulla scuola e/o sulla classi frequentate dai vari personaggi.
| Nomi originali con resa italiana | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Usagi Tsukino | Bunny | Haruka Ten'ō | Heles | Mamoru Chiba | Marzio | Gurio Umino | Ubaldo |
| Ami Mizuno (pronuncia: "ami") |
Amy (pronuncia: "emi") |
Michiru Kaiō | Milena | ChibiChibi (pronuncia: "cibicibi") |
ChibiChibi (pronuncia: "chibichibi") |
Naru Osaka | Nina |
| Rei Hino | Rea | Setsuna Meiō | Sidya | Ikuko Tsukino | Ilenia | Haruna Sakurada | Prof.ssa Arianna |
| Makoto Kino | Morea | Hotaru Tomoe | Ottavia Tomoe | Kenji Tsukino | Papà | Motoki Faruhata | Moran |
| Minako Aino | Marta | Chibiusa (pronuncia: "cibiusa") |
Chibiusa (pronuncia: "chibiusa") |
Shingo Tsukino | Sam | Unazuki Furuhata | Ursula |
Il culmine della censura italiana si ebbe però nel 1997, quando la psicologa Vera Slepoj affermò che la quinta serie di Sailor Moon comprometteva seriamente l'identità sessuale dei bambini. L'accusa della Slepoj, piuttosto generica, era basata sulla segnalazione di alcuni genitori, i cui bambini maschi, appassionati di Sailor Moon, giungevano a identificarsi con la protagonista. Successivamente la polemica riguardò anche la presenza delle Sailor Starlights, guerriere che, quando non combattono, erano dei ragazzi maschi in tutto e per tutto.
Questa accusa si concluse con l'introduzione di tre nuovi personaggi, avvenuta solo in Italia. Nonostante Kou Seiya (Seiya) si trasformasse in Sailor Star Fighter (Sailorstar Regina del Coraggio), si optò per scindere i due personaggi, così che ogni Sailor Starlights avesse un fratello gemello fra i Three Lights, e nel momento in cui doveva trasformarsi, la vera guerriera prendeva il suo posto, giustificando così il cambiamento di sesso. Nel CD "Cristalli Petali e Misteri" venne inoltre spiegato che questo cambio avveniva grazie al seme di stella con cui i due presunti fratelli gemelli comunicavano.
Notevolmente modificato è stato l'ultimo episodio, in cui la protagonista è coinvolta in una battaglia particolarmente violenta e, infine, si mostra in video completamente nuda: un nudo simbolico, casto e coerente con il senso della storia, che tuttavia è stato giudicato "inaccettabile" e quindi censurato dal responsabile della serie, nonché adattatore e voce di Seiya Nicola Bartolini Carrassi, responsabile delle censure effettuate sulle reti Mediaset dal 1993 al 2003. In molte scene in cui Sailor Moon veniva mostrata nuda, si ricorse a ingrandimenti e sovrapposizioni di immagini per mascherare il seno e il pube della protagonista; altre scene furono invece sostituite da vari fermo-immagine e sequenze ripescate dall'inizio dell'episodio (spesso in modo incoerente con la trama), rischiando di impedire agli spettatori una chiara comprensione del senso dell'episodio. Pertanto tutti gli intervalli tra le battute originali dei protagonisti furono riempiti con la voce di Seiya in fuoricampo, con la funzione di narratore. La versione audio di questo episodio è stata pubblicata in Italia dalla RTI Music nella compilation Cristalli, Petali e misteri per Sailor Moon, nella quale la riscrittura della sigla di apertura originale, la Sailor Star Song, della serie è interpretata dai doppiatori Simone D'Andrea, Nadia Biondini e Nicola Bartolini Carrassi, quest'ultimo è anche autore delle parole, molto diverse da quelle della sigla originale con la quale la canzone italiana ha in comune solo la musica. Le polemiche segnarono un brusco arresto delle repliche dell'anime di Sailor Moon. La quinta serie nella prima messa in onda presentava un doppiaggio più fedele, pur sempre censurato, in cui le canzoni delle Three Lights erano interpretate da donne e non erano presenti le contestatissime sorelle gemelle inserite a metà serie a seguito delle polemiche su esposte. Con la seconda, e ultima messa in onda, le canzoni delle Three Lights sono cantate da una voce maschile e le sorelle gemelle sono presenti in tutta la serie. Le altre serie hanno avuto soltanto repliche sporadiche e spesso disordinate, interrotte nel 2003.
Dopo sette anni di assenza dalle televisioni italiane, dal 1º marzo 2010 la serie è in corso di trasmissione sul canale a pagamento Hiro di Mediaset Premium e andrà successivamente in onda anche su Italia 1 a settembre/ottobre 2010; in questa replica sono state mantenute le sigle italiane (con il relativo "patchwork" storico di sequenze prese dagli episodi) e il vecchio doppiaggio, mentre il video è stato rimasterizzato in una versione quasi integrale: la schermata col titolo della puntata è stata resa più fedele all'originale giapponese e nelle prime due serie è stata omessa la voce che enunciava il suddetto titolo italiano (rimessa successivamente a partire dalla terza serie); sono state ripristinate integralmente numerose scene che erano state tagliate nelle precedenti trasmissioni (alcune di esse doppiate di recente in occasione della rimessa in onda), ad eccezione degli eyecatch, delle introduzioni[12] e delle anticipazioni all'inizio e alla fine di ogni episodio, e le canzoni presenti all'interno degli episodi, che erano state tolte durante la prima messa in onda, non sono state reinserite (ad eccezione di Anata no Sei Janai, "Non è colpa tua", e Ai no senshi, "Guerriere dell'amore", della seconda serie), e in alcuni casi sono state mantenute versioni riscritte di esse (ad esempio Eterno Romanticismo, adattamento italiano di Eien no Melody ,"Melodia Eterna", della seconda serie), inoltre non è stato trasmesso l'episodio 89 (che riassumeva le prime due serie e introduceva la terza) rimasto inedito anche nelle precedenti trasmissioni.
Adattamento in Nord America
Nella versione anglofona per il Nord America, la serie fu tradotta e distribuita nel 1995 dall'azienda DiC Entertainment, inizialmente trasmessa sul canale canadese YTV in Canada e in seguito su varie emitettenti americane. Anche se la trama rimase quasi invariata, molte modifiche furono apportate: il pubblico statunitense, infatti, era molto più giovane di quello giapponese. La seconda motivazione riguardava il materiale considerato inappropriato dagli americani, che non condividevano affatto lo stesso pensiero giapponese, soprattutto riguardo l'omosessualità.
Le modifiche più importati riguardano l'omissione di riferimenti culturali giapponesi: tutte i personaggi furono chiamati con nomi prettamente americani, come accadde per la versione americana di Card Captor Sakura. Il termine sailor senshi divenne "sailor scouts", e la frase Make-up! nelle trasformazioni divenne a sua volta "Scout Power!" o "Transform!". La sigla iniziale "Moonlight Densetsu" ("Moonlight leggenda") subì diverse modifiche, tra le quali il testo (in lingua inglese), animazioni ed effetti speciali. Anche le scene che riguardano il traffico vengono capovolte, in modo da apparire alla maniera americana, con il guidatore a sinistra, e non il contrario.
| Nomi originali con resa americana | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Usagi Tsukino | Serena Tsukino | Haruka Ten'ō | Amara Tenoh | Mamoru Chiba | Darien Shields | Gurio Umino | Melvin Butlers |
| Ami Mizuno | Amy Anderson (dopo Amy Mizuno) | Michiru Kaiō | Michelle Kaioh | ChibiChibi | N/A | Naru Osaka | Molly Baker |
| Rei Hino | Raye Hino | Setsuna Meiō | Trista Meioh | Ikuko Tsukino | Ikuko/Mama | Haruna Sakurada | Patricia Haruna |
| Makoto Kino | Lita Kino | Hotaru Tomoe | Hotaru Tomoe | Kenji Tsukino | Kenji/Papa | Motoki Faruhata | Andrew Hansford |
| Minako Aino | Mina Aino | Chibiusa | Rini | Shingo Tsukino | Sammy Tsukino | Unazuki Furuhata | Elizabeth Hansford |
Le sceneggiature furono riscritte, così che tutti i nemici provenivano da un universo conosciuto come "Negaverse", al posto di avere storie o alleanze differenti. La serie perse inoltre sei episodi, censurati dai doppiatori, per materiali inappropriati, tra cui la divinazione e la lettura dei tarocchi nell'episodio 2, e la trasformazione in una sua versione punk di Usagi grazie alla penna lunare, nell'episodio 6.
Tutti gli accenni di sessualità ed omosessualità furono modificati in tre modi: due volte facendo doppiare un personaggio effeminato da una doppiatrice (modifiche presenti anche nella versione italiana), e rendere tale personaggio una ragazza, per rendere le loro relazioni eterosessuali (questo accade con Zoisite, fidanzato con Kunzite, e con Fish's Eye, attratto da Mamoru Chiba). Nel secondo metodo, Haruka Ten'ō e Michiru Kaiō, che erano ovviamente ragazze, furono tramutate in cugine, al posto di essere una coppia omosessuale. Infine, in tutte le scene di nudità vennero rimosse le linee di contorno del seno e delle regioni pubiche.
Tutti i riferimenti culturali giapponesi furono modificati, cosa che causò molta confusione agli spettatori anglofoni. Per esempio, i ravioli di carne tipicamente asiatici furono chiamati durante la serie "ciambelle". Le scuole di preparazione per l'università tipicamente giapponesi, le Juku (学習塾), come quella frequentata da Ami, furono cambiate in corsi di computer ed informatica. Stranamente, la maggior parte delle insegne giapponesi furono lasciate invariate.
La parte più modificata fu l'ultimo episodio della prima serie, diviso in due episodi nella versione originale. In questi episodi tutte le guerriere finiscono per morire, iniziando da Sailor Jupiter, poi Sailor Mercury, Sailor Venus, Sailor Mars e, nell'episodio successivo, Tuxedo Kamen e Sailor Moon. Anche se ogni personaggio ritornava in vita alla fine, nella versione americana le loro morti non avvennero: furono tagliate, unendo i due episodi in uno, e la loro assenza fu spiegata dicendo che erano state catturate nel Negaverse.
Sviluppo e produzione
Idea originale
Naoko Takeuchi voleva creare una serie che parlava di una ragazza legata allo spazio, e il suo editore, Fumio Osano, finì per chiederle di far indossare alle protagoniste una sailor fuku e successivamente si decise di farne un gruppo. Nel gennaio del 1992 nelle riviste venne pubblicizzato un nuovo manga dal titolo Bishoujo Senshi Sailor V la cui protagonista era molto simile ad Usagi, ma portava una divisa simile a Sailor V e con lei vi era Artemis e nello sfondo un'ombra somigliante a Tuxedo Kamen[13]. Il mese successivo il titolo fu cambiato e nacque Codename: Sailor V, e in successione Sailor Moon.[1]
Da Sailor V a Sailor Moon
Quando il manga Codename: Sailor V fu proposto per l'animazione, l'autrice pensò ad una nuova storia, e basandosi sul genere assai famoso all'epoca, quello del sentai, nacquero cinque eroine. Il manga fu reinventato come Bishōjo Senshi Sailor Moon, con un nuovo protagonista: Usagi Tsukino. Dopo il successo della prima serie, fu chiesto alla Takeuchi di continuare, e creò le restanti quattro serie del manga[14]. Alla fine della quarta serie la storia di Sailor Moon era terminata per volere dell'autrice, furono le pressioni degli editori a far sì che Naoko scrivesse la quinta serie. Naoko nei volumi Deluxe ristampati di recente ha riferito che la serie OVA di Sailor V non è stata mai realizzata in quanto Sailor Moon è da definirsi anche l'anime di Sailor V.
Le serie animate
Nello staff che cura la versione animata troviamo nomi che, successivamente, si legano ad altri titolo molto noti dell'animazione giapponese. Fra questi c'è Jun'ichi Satō, il regista della prima e della seconda serie, in seguito autore, tra l'altro, di Il club della magia!, Princess Tutu e Magica Doremì. Kunihiko Ikuhara, regista della terza e quarta serie, ha poi diretto La rivoluzione di Utena e BlueSeed. Takuya Igarashi, regista della quinta serie, dopo Sailor Moon lavorerà nelle produzioni di Magica Doremì e Pretty Cure. Yōji Enokido, sceneggiatore nella terza e quarta serie, è noto soprattutto per il suo lavoro in Neon Genesis Evangelion, ma ha scritto anche per La rivoluzione di Utena, FLCL e RahXephon e Punta al Top 2! Diebuster. Infine, Shin'ya Hasegawa, direttore delle animazioni, collaborerà anche alle animazioni di Neon Genesis Evangelion e La rivoluzione di Utena. Infine, è da segnalare che tre di questi professionisti, Ikuhara, Enokido ed Hasegawa, si sono uniti a formare un progetto chiamato Be-Papas.
Temi
Tematiche yuri
All'interno degli ambienti yuri, Haruka Ten'ō e Michiru Kaiō sono da sempre considerate uno dei massimi esempi di coppia omosessuale femminile da parte degli appassionati del genere. Considerando i tentativi di censura delle diverse emittenti televisive (tanto in italiano, quanto in inglese), due interventi dell'autrice Naoko Takeuchi hanno posto fine alla diatriba.
Significativa è l'intervista rilasciata nel settembre del 1996 alla rivista italiana Kappa Magazine, della Star Comics. Alle domande sulla relazione fra le due guerriere, l'autrice risponde così:
Nel 1998, alla San Diego International Comics Convention, di fronte ad una domanda diretta sulla natura della relazione di Haruka e Michiru, l'autrice risponde senza mezzi termini che le due erano una coppia. Esaminando con più attenzione la loro relazione, si nota subito che le due ragazze agiscono in tutto e per tutto come una vera coppia; anche esteticamente ricordano lo stereotipo della coppia composta da un maschiaccio e da una femme. Ciò non corrisponde comunque alla realtà, perché si può facilmente notare come nessuna delle due sia dominante sull'altra.
Per quanto riguarda tutti quegli indizi disseminati nelle varie serie che hanno portato i fan yuri a vedere nelle due una coppia effettiva, ancor prima dell'ufficializzazione avvenute da parte dell'autrice, si possono notare i giochi con le dita delle mani che le due compiono spesso tanto nella terza serie, quanto nella quinta, come a tradire una perfetta intimità non solo mentale, ma anche fisica. Più avanti gli accenni di gelosia di Haruka nei confronti di Michiru: una delle scene più famose (censurata in Italia) riguarda la consegna di un mazzo di rose da parte di un ammiratore segreto. Alla vista delle rose Haruka sembra rabbuiarsi, tant'è che Michiru le chiede se sia o meno preoccupata e, quando la ragazza glissa sull'argomento, l'altra non può far a meno di notare come la guerriera di Urano non diventi poi gelosa così spesso.
L'ultimo segno riguarda i rapporti, e tradimenti, nei confronti delle altre protagoniste: si ha la sensazione che le due possano affrontare qualsiasi difficoltà, purché agiscano insieme. Durante tutta la prima parte della terza serie, ad esempio, è evidente come Haruka e Michiru perseguano un obiettivo differente dal resto delle guerriere e a loro incomprensibile. Negli ultimi episodi della quinta serie è storico il loro falso tradimento così come anche la scena in cui, private del loro seme di stella, cercano di sfiorarsi le mani in punto di morte.
Distribuzione
Giappone
In Giappone l'anime è stato edito in vari formati ovvero vhs, laserdisc e infine in DVD. La collezione di vhs comprendeva in tutto 52 videocassette, 12 per la prima serie, 11 per la serie R, 10 per la S, 10 per la SuperS ed infine 9 per la Sailor Stars, la medesima divisione è stata mantenuta per la successiva edizione in laserdisc. La successiva edizione in dvd, comprendeva: 8 dvd per la prima e per la seconda serie, 7 per la terza e la quarta ed infine 6 per la quinta, per ogni serie era presente un box per racchiudere i dvd di cui erano composte. Alla fine del 2009 è iniziata l'uscita dei dvd in cofanetto: due cofanetti per serie. L'edizione in cofanetto presenta gli episodi con la stessa qualità audio video della precedente edizione.
Italia
In Italia, le prime due serie sono state trasmesse per la prima volta su Canale 5 al pomeriggio all'interno Bim Bum Bam, mentre le ultime tre su Rete 4 di sera nella trasmissione Game Boat, e successivamente in repliche su Italia 1 sempre al pomeriggio. L'ultima serie, a differenza delle altre, è stata replicata una sola volta apportando oltretutto maggiori censure rispetto alla prima volta che è stato trasmesso.
In Italia parte dell'anime, contenenti l'edizione televisiva, è stata distribuita in videocassette dalla Medusa Film nella collana Bim Bum Bam Video, con allegati gadget come modellini o vestiti per le bambole delle guerriere. La Fabbri Editori inoltre pubblicò, per il solo circuito delle edicole, una collana di videocassette con gli episodi "migliori" delle prime due serie.
Nel 2003, la casa editrice Shin Vision aveva pubblicato in Dvd il film Pretty Soldier Sailor Moon R: The Movie e aveva pianificato un ridoppiaggio completo della prima serie, con un nuovo cast di doppiatori e un nuovo adattamento, più fedele all'originale e senza le censure televisive, ma a causa del blocco dei diritti internazionali e il successivo fallimento della società tutto il materiale pubblicato venne ritirato dal mercato.
Nel 2010 avviene lo sblocco dei diritti internazionali, e di conseguenza anche dei diritti per l'home video[15]; in questa occasione i fan hanno aperto su Internet un sondaggio[16] e una petizione[17] in cui richiedono un ridoppiaggio completo dell'anime senza censure e più fedele all'originale. Successivamente i diritti sono stati acquistati dalla Dynit[18].
In occasione del rilancio della serie seguito allo sblocco dei diritti, la Toei animation ha fatto realizzare una nuova style guide internazionale curata da Kappa edizioni con la collaborazione di Marco Albiero[19].
Accoglienza
Il fenomeno Sailor Moon
Venduta dopo qualche anno in diversi paesi esteri, Sailor Moon diventa una serie nota in tutto il mondo, sia nei paesi dell'Asia Orientale, che negli Stati Uniti e infine in Europa.
L'anime di Sailor Moon era stato inizialmente pensato per essere una serie di soli sei mesi, ma grazie alla sua crescente popolarità, la serie continuò ad essere allungata, fino ad arrivare a cinque stagioni che ricoprirono cinque anni di trasmissione [20]. In Giappone fu trasmessa in ogni sabato sera in prime time[8][21], con uno share complessivo che ruotava intorno 11-12% per tutta la durata della serie[8][22].
Sailor Moon è stata una delle serie di successo più importanti del Giappone, fruttando più di 1.5 miliardi di dollari durante i primi tre anni[23]. Dieci anni dopo, la serie era ancora in testa al sondaggio della sua rete principale, il TV Asahi's Top 100 Anime polls del 2005 e 2006[24][25]. La serie animata si aggiudicò il premio dell'Animage Anime Grand Prix nel 1992.
Sailor Moon ha avuto un grande successo anche internazionalmente. La prima versione ad essere adattata in un'altra lingua fu quella francese, a cura del Club Dorothée nel dicembre 1993[26]. Altri paesi, come la Spagna, l'Italia e la regione amministrativa di Hong Kong seguirono l'esempio della Francia. In seguito la serie sbarco nel Nord America[23].
Il manga vinse il Kodansha Manga Award nel 1993 per la categoria shōjo[27].
Tuttavia, la sua forte connotazione di prodotto giapponese, ha portato, da una parte a forti polemiche da parte di associazioni dei genitori che giudicano l'anime "poco adatto ai bambini", dall'altra a interventi di adattamento da parte delle emittenti televisive, volti a eliminare gli aspetti meno accettabili a un pubblico non giapponese. Negli ultimi anni l'autrice Naoko Takeuchi ha bloccato i diritti in tutto il mondo (secondo alcuni, per via delle troppe censure).
In Italia (come altre serie animate di successo) Sailor Moon conobbe molta popolarità anche attraverso il vario merchandising, come i giocattoli (bambole, scettri e pupazzi) e tre linee scuola, tutti distribuiti dalla Giochi Preziosi. Testimonial pubblicitaria era Elisabetta Ferracini, all'epoca conduttrice del programma per ragazzi Solletico.
Dopo anni di lunga attesa, l'anime verrà di nuovo trasmesso in Italia sul canale di Mediaset Premium Hiro, a partire dal 1º marzo 2010 e su Italia1 da Autunno 2010. Secondo un'intervista a Fabrizio Margaria, il responsabile dell'animazione di Mediaset, verranno ritrasmesse tutte le cinque serie senza censure video e con il vecchio doppiaggio e le sigle "storiche" di Cristina D'Avena[28]. Backstage ha negoziato con La Toei Animation per lo sfruttamento del marchandise della serie sul territorio italiano, così come aveva fatto in precedenza con Dragon Ball e I Cavalieri dello zodiaco[29][30][31][32], compresi i diritti per l'home video[15], e sarà la Dynit a occuparsi dell'edizione in Dvd della serie. Al momento non è stata ancora annunciata una possibile ristampa del manga.
Critiche
Gli elementi di Sailor Moon sono stati spesso giudicati poco opportuni dalle associazioni per la salvaguardia dell'infanzia, dalle emittenti televisive e dalla Chiesa. Vengono citati per tre motivazioni:
- Eccessiva violenza
I combattimenti in cui le protagoniste e i loro antagonisti sono implicati si risolvono spesso in contatti fisici forti o mortali. Particolarmente negativa viene inoltre giudicata la rappresentazione del sangue. È comunque da ricordare che nel manga ci sono molte più morti che nella versione animata, dove molti personaggi passano al bene, al posto di morire come nel manga.
- Riferimenti sessuali
Per alcuni personaggi sono suggerite inclinazioni omosessuali, un elemento tipico di manga e anime (vedi shōnen'ai e yuri) indirizzati al pubblico femminile. I due casi sono l'omosessualità di Michiru e Haruka (Sailor Neptune e Sailor Uranus), che viene descritta in seguito, mentre l'altro caso è quello delle Sailor Starlights che, soltanto nella versione animata, sono ritratti come ragazzi, che ritornano al loro status naturale di sesso femminile unicamente quando si trasformano in guerriere. Da notare che la stessa Naoko Takeuchi rimase sconvolta nel vedere il trattamento che la Toei Animation decise di apportare riguardo le modifiche del sesso di queste guerriere[33].
Riferimenti in altri media
- Anime e manga
- Nel volume 10 di Keroro al capitolo 79 appare la squadra delle domestiche di casa Nishizawa, formata da cinque componenti disegnate in maniera simile alle prime cinque guerriere Sailor apparse, con la differenza che "Usagi" e "Minako" sono more mentre "Rei" è bionda. Nella versione animata di questo capitolo (episodio 49), questa somiglianza si nota molto di meno perché le ragazze hanno un look leggermente diverso (per esempio "Usagi" ha i capelli castano chiaro).
- Sempre in Keroro nell'episodio 146 "Non dimenticatevi di Plutone", appare Angol Mois vestita da Sailor Pluto, seppur i colori del costume e della chiave sono diversi (rispettivamente viola e oro) e sulla fronte non vi è la tiara ma solo il simbolo del pianeta.
- Altro riferimento in Keroro, ma solo nella versione italiana, nell'episodio 18 Keroro nell'indossare la tuta da terrestre urla: "Costume da pekoponiana, vieni a me!"
- Nell'episodio 17 di Slayers, Gourry, dovendosi travestire da donna, appare con un'acconciatura identica a quella di Sailor Moon e un vestito rosa con un vistoso fiocco davanti;
- Nell'episodio 10 di Slayers Next Lina si rivolge ad un medico per curare i suoi poteri sigillati da un demone. Questo medico è una ragazzina molto somigliante a Chibiusa, con tanto di capelli rosa, fatta eccezione per gli odango che sono rotondi e non a forma di orecchie di coniglio.
- Nell'episodio 17, Animation USA, della serie Excel Saga, Excel prende le sembianze di Usagi Tsukino: nel doppiaggio originale la voce di Excel è di Kotono Mitsuishi, la stessa seiyū di Usagi. Nell'edizione italiana Excel è doppiata da Federica De Bortoli che è stata la doppiatrice di Usagi nella versione non censurata del primo film della saga edito da Shin Vision.
- In Armitage III: Poly-Matrix il personaggio di un automa è modellato sulle fattezze di Usagi Tsukino. Nell'adattamento italiano il personaggio è anche doppiato da Elisabetta Spinelli, doppiatrice di Usagi per la Mediaset.
- In uno degli ultimi episodi della serie Yu Yu, tratta dal manga nel marito della Taukeuchi (autrice di Sailor Moon) Yoshiro Togashi, il personaggio del Piccolo Enma (Koenma in originale e nell'adattamento del manga, poiché il Ko nel suo nome significa proprio piccolo) appare nella sua forma adulta, vestito come Tuxedo Kamen.
- In Chi ha bisogno di Tenchi?, episodio 12 della seconda serie di OAV, compare Pretty Sammy che, a differenza dello spin-off a lei dedicato, indossa un vestito molto più simile a Sailor Moon e un gatto parlante al suo fianco;
- In Cosplay Complex, nell'episodio 3, Chako si veste da Princess Serenity e Tukasa da Queen Serenity;
- In Hayate no gotoku!, episodio 3, Nagi diventa un mix tra Sailor Moon e Tuxedo Kamen;
- Nell'anime di Bleach, episodio 25 della seconda stagione, Kon si traveste da Sailor Chibi Moon;
- In Wedding Peach, episodio 3, appaiono due personaggi tra la folla uguali ad Ami Mizuno e Rei Hino;
- In Love Hina, episodio 8, arriva un'infermiera la cui trasformazione è simile a quella di Sailor Moon, e fa anche il medesimo discorso;
- In Fushigi Yūgi, primo episodio, Miaka utilizza il discorso introduttivo, e stesse movenze, di Sailor Moon modificandolo in alcune parti: Il cielo vi perdoni, ma non Miaka Yuki! In nome del cielo, ti punirà!;
- In Pucca, episodio 21, Pucca si trasforma in Sailor Moon.
- In Bakugan il Bakugan guardiano di Marucho, Elfin, ricorda molto Sailor Moon in aspetto, movenze e poteri, da notare che con il suo attacco Moon Rainbow, oltre a trasformare il cielo del campo di battaglia in un cielo stellato con uno spicchio di luna crescente, utilizza la posa di presentazione di Sailor Moon.
- In Shin Chan vi è una parodia del genere maho shojo chiamata "Mary, la maga dai mille poteri" d'aspetto simile a quello di Sailor Moon.
- Sempre in Shin Chan, in un episodio nel secondo ciclo di trasmissione italiana si è visto che Kokushi (Yoshirin Hatogaya in originale) possiede vari pupazzi di eroi, tra cui una bambola simile a Sailor Moon.
- Telefilm
- In una puntata della prima serie di Sabrina, vita da strega, Hilda e Zelda ammettono di aver fatto una fortuna vendendo lo scettro magico a Sailor Moon.
- In un episodio della serie TV Nati ieri una bambina di nome Alice gioca ad essere Sailor Moon andando in giro con una bacchetta magica.[34]
- Cartoon e fumetti americani
- Nella sigla di un episodio della quindicesima stagione dei Simpson nella scena del gag del divano i membri della famiglia sono vestiti da eroi degli anime; Lisa è vestita come Sailor Moon e diffonde cuoricini rosa nell'aria con uno scettro (simile al Pink Sugar Heart Attack di Chibiusa).
- Nel centesimo albo della serie Simpsons Comics in una tavola appare la copertina di un manga immaginario che narra le avventure di Mister Brillio (inesistente detersivo giapponese, apparso in un episodio della serie animata) contro una parodia di Sailor Moon soprannominata Sailor Muffa.
- Spot
- Nello spot Pompea del 2010, la protagonista di tale spot, Alessia Piovan, si cimenta in una sorta di balletto le cui movenze riprendono quelle di Usagi mentre si trasforma in Sailor Moon durante la prima serie, posa finale ed iniziale incluse. Inoltre anche la musica di sottofondo ricorda quella della prima trasformazione.[35]
- Programmi TV
- Nella sigla del programma satirico Super Ciro, andato in onda su Italia 1, apparivano le teste dei comici che prendevano parte al programma sui corpi di personaggi dei fumetti, tra cui Simonetta Guarino e Gabriella Germani rispettivamente sui corpi di Sailor Mercury e Sailor Moon[1].
- Nell'edizione 2008 di Veline una candidata ha imitato la presentazione di Sailor Moon[36]
Bibliografia
- Kappa Magazine 51, Settembre 1996
Note
- ^ a b c Naoko Takeuchi, Materials Collection, Kodansha, ottobre 1999, ISBN 4-06-324521-7.
- ^ the oracle :: bssm encyclopaedia
- ^ il termine battaglia in originale è scritto Batoru, translitterazione giapponese dell'inglese Battle
- ^ The Compleat Sailor Moon CD List, su www3.telus.net. URL consultato il 18 febbraio 2007.
- ^ eternal.legend, su sera-myu.com. URL consultato il 6 marzo 2007.
- ^ Sailor Dream, su sailordream.com. URL consultato il 23 marzo 2007.
- ^ il video promo della Sailor Moon della Saban
- ^ a b c Grigsby, Mary (1998). "Sailormoon: Manga (Comics) and Anime (Cartoon) Superheroine Meets Barbie: Global Entertainment Commodity Comes to the United States" The Journal of Popular Culture 32 (1) 59-80 DOI: 10.1111/j.0022-3840.1998.3201_59.x
- ^ Ken Arromdee's Sailor Moon FAQ, su sailormoon.org. URL consultato il 3 marzo 2007.
- ^ Sailor Moon (Working Title) (Japan Version) - GAME - NAMCO - Free International Shipping, in Games, YesAsia.com. URL consultato il 18 marzo 2007.
- ^ unica eccezione è nel secondo episodio dove si fa riferimento al "quartiere di Juban"
- ^ Solo nelle prime due stagioni, a partire dalla terza sono state mantenute come è accaaduto nelle repliche precedenti
- ^ Naoko Takeuchi, Bishoujo Senshi Sailor Moon Original Picture Collection Volume Infinity, Naoko Takeuchi, giugno 1997.
- ^ Naoko Takeuchi, Materials Collection, Kodansha, ottobre 1999, ISBN 4-06-324521-7.
- ^ a b Backstage conferma, Sailor Moon per il mercato home video italiano!
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Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sailor Moon
Collegamenti esterni
- Sailor Moon World Risorsa italiana su Sailor Moon
- (EN) Scheda sul manga Sailor Moon, Anime News Network.
- Sailor Moon, su Il mondo dei doppiatori.
- Fansite italiano sull'intera saga di Sailor Moon
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