Dialetto alvernese

dialetto della lingua occitana

Il dialetto alvernese o alverniate, conosciuto come auvernhat in lingua occitana, auvergnat in lingua francese, è un dialetto della Lingua occitana parlato nella maggior parte dell'Alvernia, nella sezione settentrionale dell' Occitania, ovvero una parte del Massiccio Centrale[3][4].

Alverniate
Auvernhat
Parlato inFrancia
Parlanti
Totale1,5 milioni [1]
Altre informazioni
TipoSVO, Lingua sillabica
Tassonomia
FilogenesiOccitano settentrionale
 Alverniate
Codici di classificazione
ISO 639-1oc[2]
ISO 639-2oci[2]
ISO 639-3[2] oci[2] (EN)
Linguist Listoci-auv (EN)
Glottologauve1239 (EN) e auve1240 (EN)
Linguasphere51-AAA-gi
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
(vedere il testo in francese)
  • Norma classica :
    • Totas las personas naisson lieuras e egalas en dignitat e en drèit. Son dotadas de razon e de consciéncia mas lor chau agir entre guessas dinc un eime de frairessa.
  • Norma bonnaudiana :
    • Ta la proussouna neisson lieura moé parira pà dïnessà mai dret. Son charjada de razou moé de cousiensà mai lhu fau arjî entremeî lha bei n'eime de freiressà.
  • Norma mistraliana :
    • Toutos las persounos naissou lieuros e egalos en dinhitat e en drèit. Sou doutados de razou e de counsciéncio, mas lour chau agi entre guessos dinc un eime de frairesso.

Diffusione del dialetto alvernese

Il dialetto ha assunto notorietà internazionale attraverso le composizioni folk di Joseph Canteloube.

Il dialetto viene collocato tra i dialetti del gruppo nord occitano, insieme al limosino e al vivaro-alpino.

Si distinguono due sottodialetti dell'alvernese:

  • Alvernese settentrionale, o bas-auvernhat
  • Alvernese meridionale, o haut-auvergnat

La definizione di « lingua d'Alvernia » era peraltro utilizzata nel medioevo, dall'università di Parigi, per designare gli scolari; dall'Ordine del Tempio, poi di Malta[5] per raggruppare i cavalieri del Nord e dell'Est del Massiccio centrale.

Classificazione

L'alverniate è un dialetto dell'occitano[6] classificato nell'insieme occitanico settentrionale : in effetti condivide con il limosino e il vivaro-alpino parecchie caratteristiche, tra cui la palatalizzazione di ca/ga in cha/ja. Alcuni linguisti includono l'alveniate in un gruppo dialettale alverno-limosino in comune con il limosino[7][8][9][10].

Esiste nell'Alvernia una corrente regionalista, intorno al Cercle Terre d'Auvergne[11][12], che difende la tesi in base alla quale l'alverniate sarebbe una lingua originale, fortemente differenziata dall'occitano. Questa corrente ha sviluppato una specifica ortografia, la cosiddetta norma bonnaudiana.

Estensione e variazione interna

 
Delimitazioni dell'alverniate.
Secondo P. Bonnaud, tra linee rosse e arancioni.
Secondo R. Teulat, tra linee rosse e verdi (comprese quelle tratteggiate).
Secondo J. Roux, estensione a Sud fino alla linea verde continua.
 
Variazione dialettrometrica dell'occitano secondo Hans Goebl : l'alverniate viene associato a una parte del vivaro-alpino (parte in giallo vivo al nord e a nord-est del dominio)

I confini dell'alverniate non coincidono con quelli dell'attuale regione d'Auvergne, né con quelli della tradizionale provincia d'Auvergne. Se la frontiera linguistica con le parlate d'oïl a Nord, e il francoprovenzale, a Est, è stata chiaramente delimitata[13][14][15], quella con gli altri dialetti o variazioni del diasistema occitano varia a seconda degli autori :

  • Jules Ronjat[7] raggruppa l'alverniate con il limosino (seguito in questo dominio da Jacques Allières[16]), ritagliando immediatamente questo insieme in tre sotto-gruppi: basso alverniate, alto alverniate e limosino. Questo raggruppamento tra alverniate e limosino può essere discutibile, in modo particolare in termini di dialettrometria : gli studi di Hans Goebl separano nettamente il limosino da un insieme raggruppando l'alverniate e una parte del vivaro-alpino[17].
  • Roger Teulat[18] insiste sul fatto che la denominazione alverniate alimenta la confusione con il nome dell'antica provincia, e tenta di definire un “occitano del centro-nord” secondo le isoglosse (zone 1 e 2 sulla carta).
  • Pierre Bonnaud si basa sulla geografia (toponomastica, confini amministrativi) per definire uno spazio alverniate ben più esteso (linea arancione sulla carta)[19]. Egli ha suggerito particolarmente la nozione di “croissant alla rovescia” [20] per includere nell'alverniate, similmente alle parlate del Croissant del Burbonese, un insieme di dialetti generalmente classificati nel linguadociano (essenziale del gevaudanese)[7][21] malgrado la loro posizione a nord dell'isoglossa ca~cha. Egli annette anche all'alverniate il vivaro-alpino parlato nella regione d'Yssingeaux (Alta-Loira) e la regione limitrofa della Loira (altopiano di St Bonnet). Dopo aver presentato l'alverniate come un mosaico di dialetti [22], li divide, nelle sue ultime pubblicazioni[23], in tre sotto-dialetti : alverniate del nord, del centro e del sud.
  • Jean Roux[24][25] da parte sua ritorna sulla bipartizione tra basso e alto alverniate. La sua delimitazione, che è la stessa di Étienne Coudert[26], riprende quella di R. Teulat estendendola verso sud (zone 1, 2 e 2a della cartina).
  • Fa anche discutere la delimitazione con il limosino. Mentre la maggior parte delle pubblicazioni includono nell'alverniate un terzo del sud-est della Creuse[27], la regionalizzazione spinge i movimenti per il rinascimento del Limosino a includere tutto il dipartimento sotto la denominazione di limosino[28].

Vi è dunque consenso sull'inclusione nell'alverniate delle zone seguenti :

  • tutto il dipartimento del Puy-de-Dôme ;
  • una parte del dipartimento del Cantal : nel grosso distretto di Saint-Flour e Murat, la valle di Cheylade, le planèzes
  • la maggior parte dell'Alta-Loira
  • i comuni di Noirétable e La Chamba, à ovest del dipartimento della Loira ;
  • il nord-ovest del dipartimento dell'Ardèche.

La maggioranza dei linguisti vi aggiungono :

  • un terzo del sud-est del dipartimento della Creuse
  • il nord-est della Corrèze (Ussel, Bort-les-Orgues)
  • una frangia settentrionale della Lozère

Pierre Bonnaud include anche nell'alverniate :

  • una parte più grande della Lozère e dell'Ardèche
  • l'Yssingelais (Alta-Loira)
  • la regione di Saint Bonnet (Loira)
  • Vi vede inoltre anche un prolungamento dell'alverniate nel Croissant.

L'attuale regione d'Auvergne è dunque interamente di lingua d'oc, salvo il nord dell'Allier che è di lingua d'oïl.

Variazione

 
Alcune isoglosse utilizzate per la delimitazione dell'alverniate.
    Variazione interna:
1 basso-alverniate
2) medio alverniate secondo Bonnaud
2a) alverniate meridionale secondo Bonnaud
2+2a) alto alverniate
    Abreviazioni:
fr) francese
frp) francoprovenzale
lg) linguadociano
lm) limosino
m) marchois
va) vivaro-alpino

Si distinguono in generale due varietà principali d'alverniate :

  • il nord-alverniate (o basso-alverniate) nel Puy-de-Dôme e l'Allier (Burbonese) e l'Alta-Loira al nord di Brioude.

Il sud dell'Allier (Burbonese) costituisce la parte orientale del Croissant, zona interferenziale che ha ricevuto influenze particolarmente forti dal francese. A parte l'accento tonico e la fonetica, i tratti linguistici alverniati vi restano dominanti. Il Croissant ingloba anche la frangia nord del dominio limosino. Vedi anche dialetto burbonese.

  • l'alverniate meridionale (o alto-alverniate) nel Cantal, l'Alta-Loira (con una parte dell'Ardèche e quella più grande della Lozère)

Nella sua grammatica[7], Jules Ronjat insiste sul carattere di transizione, verso il linguadociano (aurillacois) e il limosino (basso-limosino), del dialetto di Pleaux. Pierre Bonnaud, da parte sua, propone una tripartizione tra alverniate settentrionale, mediano e meridionale[23].

Storia

Vitalità e consapevolezza linguistiche

Ortografie

Riviste

Letteratura[4][29]

Raccolte antiche

(in ordine cronologico)

Poeti

Note

  1. ^ Una precedente edizione di Ethnologue.com fornisce, per l'alveniate, un numero di 1.315.000 parlanti nel 2004, numero messo in dubbio nel l'Atlante interattivo UNESCO delle lingue in pericolo nel mondo (aggiornato al dicembre del 2008), in questi termini :
    «1 315 000 (2004 Ethnologue figure without source reference, perhaps grossly inflated)»
    .
  2. ^ a b c codice generico
  3. ^ (FR) http://www.larousse.fr/encyclopedie/nom-commun-nom/occitan/74321 Larousse online, articolo occitan]
  4. ^ a b (FR) Albert Dauzat, "Les parlers auvergnats anciens et modernes. Bibliographie critique (jusqu'en 1927)", Revue de linguistique romane, IV (1928), 62-117, online sul sito Gallica
  5. ^ (FR) Page de l'Ordre de Malte
  6. ^ (FR) Pierre Bec, La langue occitane, Paris, PUF, 1994
  7. ^ a b c d (FR) Jules Ronjat, Grammaire istorique des parlers provençaux modernes, Montpellier, 1930-1941 Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "ronjat" è stato definito più volte con contenuti diversi
  8. ^ (FR) Jacques Allières, Manuel de linguistique romane, Paris, Honoré Champion, 2001
  9. ^ (FR) A. Dauzat, Étymologie des patronymes de France
  10. ^ (FR) A. Dauzat, Les patois
  11. ^ (FR) Precedentemente Cercle occitan d'Auvergne Auvernhà Tarà d'Oc, poi Cercle terre d'Auvergne, cfr. Presentazione del CTA sul sito del CTHS
  12. ^ (FR) Sito web del CTA
  13. ^ (FR) Charles de Tourtoulon e Octavien Bringuier, Étude sur la limite géographique de la langue d’oc et de la langue d’oïl (avec une carte), Paris: Imprimerie Nationale - rééd. 2004, Masseret-Meuzac: Institut d’Estudis Occitans de Lemosin/Lo Chamin de Sent Jaume
  14. ^ (FR) Simone Escoffier, La rencontre de la langue d’oïl, de la langue d’oc et du franco-provençal entre Loire et Allier: limites phonétiques et morphologiques [thèse], Mâcon: impr. Protat [ed. identica dello stesso anno: coll. Publications de l’Institut de Linguistique Romane de Lyon-vol. 11, Paris: Les Belles Lettres]
  15. ^ (FR) Dany Hadjadj, Parlers en contact aux confins de l'Auvergne et du Forez, Presses universitaires Blaise Pascal, Clermont-Ferrand, 1983, ISBN 978-2-87741-023-6
  16. ^ (FR) Jacques Allières, Manuel de linguistique romane, Paris : Honoré Champion, 2001
  17. ^ (FR) Hans Goebl, Regards dialectrométirques sur les données de l'Atlas linguistique de France (ALF): relations quantitatives et structures de profondeur et Site sur la dialectrométrie à l'Université de Salzbourg
  18. ^ (FR) Roger Teulat, "Per una definicion d'un espaci occitan del centre-nòrd (auvernhat)", Quasèrns de Lingüistica Occitana 10, Beaumont d'Auvergne, 1981, ISSN 0338-2419
  19. ^ (FR) Pierre Bonnaud, "Géographie linguistique. L'exemple de l'Auvergne" in Revue d'Auvergne, 87, 4, 1973 pp 287-339
  20. ^ (FR) Pierre Bonnaud, le “Nord-Occitan”, in Notre langue maternelle, Orthez: Per Noste, 1975
  21. ^ (FR) Charles Camproux, Essai de géographie linguistique du Gévaudan, Publications de la Faculté des lettres et sciences humaines de l'Université de Montpellier, 1962
  22. ^ (FR) per esempio nell'introduzione del suo Grand dictionnaire français-auvergnat, vedere la bibliografia
  23. ^ a b (FR) in Pierre-François Aleil, Pierre Bonnaud, Eric Bordessoule, Caroline Roux, Pierre Charbonnier, Auvergne, Bonneton, 2005
  24. ^ (FR) Jean Roux, Vocabulaire occitan d'Auvergne et du Velay, Clermont-Ferrand : IEO et CREO Auvergne, 1984
  25. ^ (FR) Jean Roux, L'auvergnat de poche, Chennevières-sur-Marne : Assimil, 2005
  26. ^ (FR) Étienne Coudert, Parlem occitan, Aurillac : Ostal del libre, 2005
  27. ^ (FR) Atlante della Creuse, online su sito del Consiglio generale della Creuse
  28. ^ Vedere il numero speciale sulla letteratura occitana nel Limousin di la Machine à feuilles, pubblicato dal centro regionale del libro nel Limosino
  29. ^ (FR) Capitolo sulla letteratura di Jean Roux, L'auvergnat de poche, Assimil, 2002

Bibliografia

  • (FR) Henri Doniol, Les patois de la Basse Auvergne, leur grammaire et leur littérature, Maisonneuve, 1877. (Livre intégral sur archive.org)
  • (FR) Jules Ronjat (1930-1941), Grammaire istorique [sic] des parlers provençaux modernes, 4 vol. [rééd. 1980, Marseille: Laffitte Reprints, 2 vol.]
  • (FR) Louis Péroux-Beaulaton (1940) Les parlers populaires en le Centre de la France: pays de Combrailles, voisinages du Berry, du Limousin et de l'Auvergne, sn.: Montluçon [1e éd. sd., vers 1907]
  • (FR) Simone Escoffier (1958) La rencontre de la langue d’oïl, de la langue d’oc et du franco-provençal entre Loire et Allier: limites phonétiques et morphologiques, coll. Publications de l’Institut de Linguistique Romane de Lyon-vol. 11, Paris: Les Belles Lettres
  • (FR) Simone Escoffier (1958) Remarques sur le lexique d’une zone marginale aux confins de la langue d’oïl, de la langue d’oc et du francoprovençal, coll. Publications de l’Institut de Linguistique Romane de Lyon-vol. 12, Paris: Les Belles Lettres
  • (FR) Pierre Bonnaud, Pour aider à lire et à écrire le nord-occitan, Toulouse, Section pédagogique de l'institut d'études occitanes, 1969.
  • (FR) Marcel Bonin (1984) Dictionnaire général des patois bourbonnais, Moulins: impr. Pottier
  • (FR) Wolfgang Dahem (1985) Étude de la situation dialectale dans le Centre de la France: un exposé basé sur l’‘Atlas linguistique et ethnographique du Centre’, Paris: CNRS
  • (FR) Pierre Bonnaud (1992 [date non indiquée]) Grammaire générale de l’auvergnat à l’usage des arvernisants, coll. Eubransa / Travaux, Chamalières: Cercle Terre d’Auvergne
  • (FR) Pierre Bonnaud, Nouveau dictionnaire général français-auvergnat, Éditions Créer, 1999, ISBN 9782909797328. (aperçu limité en ligne)
  • (FR) Jean-Pierre Chambon, Philippe Olivier (2000) “L’histoire linguistique de l’Auvergne et du Velay: notes pour une synthèse provisoire”, Travaux de linguistique et de philologie 38: 83-153
  • (FR) Jean Roux, L'auvergnat de poche, Assimil, 2002, ISBN 2700503198.
  • (FR) Pierre Bonnaud, De l'Auvergne, Éditions Créer, 2003, ISBN 9782848190013. (aperçu limité en ligne)
  • (FR) Pierre-François Aleil, Pierre Bonnaud, Eric Bordessoule, Caroline Roux, Pierre Charbonnier, Auvergne, Christine Bonneton, 2005, ISBN 9782862533315. (aperçu limité en ligne)
  • (FR) Étienne Coudert, Parlar Occitan - Auvergne et Velay, 2004, ISBN 2-914662-02-5.
  • (FR) Karl-Heinz Reichel, Dictionnaire général auvergnat-français, Éditions Créer, 2005, ISBN 9782848190211. (aperçu limité en ligne)

Voci correlate

Collegamenti esterni