Powerillusi

gruppo musicale italiano
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I Powerillusi sono un gruppo torinese di rock demenziale.

Powerillusi
File:Powerillusi2007.jpg
I Powerillusi (formazione 2007)
Paese d'origineItalia (bandiera) Italia
GenereRock demenziale
Periodo di attività musicale1987 – in attività
EtichettaToast Records, Mercury Records
[powerillusi.com Sito ufficiale]
«Lui è un bambino povero... oh oh oh oh...

(...) La sua mamma è morta... oh oh oh oh...
La sua mamma è morta, il fratello è spastico,
la sorella è sifilitica, si buca di già.
E lui ruba le autoradio... oh oh oh oh...
(...) Ed è un bambino povero... oh oh oh oh...»

Storia del gruppo

I Powerillusi sono un gruppo di rock demenziale (anche se loro hanno inventato, per il loro stile, la definizione di "cabarock"[1]), fondato a Torino nel 1987 da Vince Ricotta, chitarrista e cantautore che aveva pubblicato un LP l'anno precedente, e dal bassista Vito Vita, autori di tutto il repertorio futuro del gruppo. Completa la formazione il batterista Filippo Provenzano.

L'obiettivo del loro fare musica è evidenziato dallo slogan da loro coniato[2]"Meglio un miliardo di idee senza una lira, che un miliardo di lire senza un'idea".

I tre iniziano in pochi mesi l'attività concertistica, e nel 1988 pubblicano il loro primo 45 giri, intitolato appunto Il nostro primo 45 giri, con sul lato B una cover solo voci di una celebre canzone dei Beatles, Let It Be, che diventa Lato B.

In seguito alla pubblicazione del disco, il gruppo appare per la prima volta in televisione, a Jeans 2, condotto da Fabio Fazio e Simonetta Zauli, su Raitre.

Sempre nel 1988 vengono scelti per rappresentare la città di Torino alla seconda "Biennale delle arti giovanili e dello spettacolo" che si tiene a Bologna; nella compilation che viene pubblicata l'anno successivo (a cura della Attack Punk Records, l'etichetta di Helena Velena) sono presenti con La nostra "song" in inglese.

Il 1989 è l'anno dell'ingresso nel gruppo di Alberto Albertin, chitarrista e saxofonista di Ivrea, obiettore di coscienza (come gli altri componenti della band), con cui incidono in un 45 giri una canzone antimilitarista di Enzo Jannacci, Il monumento[3].

L'anno successivo il gruppo si esibisce durante la riproposizione di Lascia o raddoppia su Raiuno, presentato da Giancarlo Magalli e Bruno Gambarotta, cantando a cappella Lato B.

 
I Powerillusi insieme alle Sorelle Bandiera al Teatro Spazio Zero di Roma

Il 1990 è anche l'anno del primo festival di Sanscemo, vinto da Marco Carena; i Powerillusi partecipano con Quella del papà, che viene inserita nella compilation pubblicata dalla Polygram con le migliori canzoni del festival; poco dopo il festival Provenzano abbandona il gruppo, che per qualche tempo continua in tre.

In luglio vengono chiamati per cinque giorni come orchestra fissa della rassegna Riso in Italy, che si tiene al Teatro Spazio Zero di Roma, e lavorano insieme alle Sorelle Bandiera[4].

La formazione a tre (Albertin, Ricotta e Vita) è quella che vince nel 1991 il secondo festival di Sanscemo (a pari merito con un altro gruppo storico torinese, i Camaleunti[5]) con la canzone Il bambino povero; dopo la vittoria entra il nuovo batterista Enrico Torretta, e riprendono gli spettacoli dal vivo, centinaia in tutta Italia[6]: da ricordare l'esibizione alla festa del giornale Cuore insieme ai Timoria e ai Gang.

A Sanscemo partecipano come ospiti l'anno successivo[7].

Sempre nel 1992 partecipano al Cantamare con Cuore di gelataio[8], inclusa nella compilation Cantamare '92[9].

Il 1993 è l'anno del primo album, Omonimo, contenente oltre a Il bambino povero e Quella del papà altre canzoni già presentate dal vivo con successo come Non siamo mica musicisti, Quella della radio e Il superpezzo.

Il titolo del disco, "Omonimo", nasce dall'idea di far sì che ogni volta che venga trasmessa una canzone per radio, lo speaker possa annunciarla come "tratta dal disco Omonimo" in maniera tale che l'ascoltatore meno informato possa pensare che i Powerillusi abbiano inciso 14 dischi (tanti quante sono le tracce dell'album).

Sempre nel 1993 partecipano nuovamente come ospiti al festival di Sanscemo, vinto da Tony Tammaro[10][11].

Nel 1995 presentano lo spettacolo "I Beatles siamo noi", legato alla loro passione beatlesiana, in cui hanno occasione di presentare le versioni originali di alcune canzoni che loro sostengono essere state rubate dai quattro ragazzi di Liverpool, come Muuu (Girl) o Lavami tu (Love me do).

I Powerillusi sono anche apparsi (insieme a Patty Pravo, Claudio Villa e Gianni Morandi fra gli altri) sempre nel 1995 nella compilation Gli italiani cantano i Beatles (con Lato B, definito da Alessandro Rosa su La Stampa il brano piu' spassoso dell'album[12]), prodotta dal giornalista Vincenzo Mollica[13].

L'anno successivo viene pubblicato il secondo cd, Qualcuno ci spieghi il jazz[14]; nel corso del tour promozionale hanno l'occasione di esibirsi con Alberto Camerini[15].

Nel 1999 la loro versione di Let It Be viene pubblicata in Inghilterra, nella compilation Exotic Beatles III pubblicata dalla Exotica Records[16][17][18][19], preceduta da un'introduzione parlata di Paul McCartney[20].

Nel 2000 posano nudi per il calendario pubblicato sul sito Virgelio di Elio e le Storie Tese; sempre lo stesso anno, Pippo Baudo canta, durante la sua trasmissione Giorno per giorno, un pezzo dell'hit Il bambino povero[21].

Sempre nel 2000 cantano le sigle (diverse ad ogni puntata) del programma di Canale 5 "Link", a cura di Mimmo Lombezzi[22][23].

Nel 2001 pubblicano il cd single Complimenti per il singolo, contenente Complimenti per il sito (presentata a Sanscemo 2001[24][25]), Io mi quoto in borsa ed una versione dal vivo di Per fare un disco e di Quella della radio.

L'anno successivo partecipano come ospiti al festival di Sanscemo[26], presentando Io mi quoto in borsa[27].

Con l'abbandono del batterista Enrico Torretta diradano l'attività live, e si avvalgono di alcuni amici batteristi come session man (tra gli altri il jazzista Antonio Stizzoli e l'ex Statuto Mauro Ciancone).

Pubblicano poi un altro cd, intitolato "Il nostro primo 45 giri ed altre rarità" che raccoglie le canzoni uscite su singolo e compilation più alcune registrazioni alternative di brani usciti negli altri cd e qualche canzone live; inoltre rendono disponibili sul loro sito ufficiale gli mp3 delle loro incisioni presenti nei dischi precedenti.

Con l'inserimento di un nuovo batterista, Maurizio Cerutti e di un chitarrista, Stefano Fornasero[28], in un'inedita formazione a cinque, hanno festeggiato i 20 anni di attività riprendendo l'attività live[29].

Nel 2007 il periodico musicale XL del quotidiano La Repubblica[30] li inserisce tra i gruppi fondamentali del rock demenziale italiano, accomunandoli agli Skiantos, Elio e le Storie Tese, gli Squallor, i Camaleunti e Latte & i Suoi Derivati.

Formazione

Discografia

45 giri e single

33 giri

CD

Compilation

Video

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ http://www.grigiotorino.it/?p=9501
  2. ^ La Stampa del 16 novembre 1995, pag. 6
  3. ^ http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=169&lang=it
  4. ^ http://www.powerillusi.com/rassegna/1990_roma.html
  5. ^ Fabrizio Zampa, Powerillusi e Camaleunti vincitori ex-aequo, articolo pubblicato su Il Messaggero, di martedì 26 marzo 1991
  6. ^ http://www.grigiotorino.it/?p=9501
  7. ^ Mario Luzzato Fegiz, Bambini anti Zecchino d' oro e una ragazza "nonnicida". Sanscemo trionfa in sberleffi, pubblicato sul Corriere della sera del 22 marzo 1992 pag. 19
  8. ^ http://www.icbsa.it/index.php?it/168/opac-ricerca-semplificata/show/it-dds0000007592001000
  9. ^ http://www.icbsa.it/index.php?it/168/opac-ricerca-semplificata/show/it-dds0000007592000000
  10. ^ Alberto Campo, Demenziale in crisi?, pubblicato su La Repubblica del 23 marzo 1993 pag. 40
  11. ^ Gloria Pozzi, Sanscemo, pomodori per 23 demenziali, pubblicato sul Corriere della sera del 19 marzo 1993 pag. 36
  12. ^ Alessandro Rosa, I dischi, pubblicato su La Stampa del 31 luglio 1995, pag. 16
  13. ^ http://www.musicalnews.com/stampa.php?codice=297&sz=4
  14. ^ Stasera a Cervo I Powerillusi sono di scena al Babilonia, pubblicato su La Stampa del 4 novembre 1995, pag. 7
  15. ^ A Porto show di Camerini L'<Arlecchino del rock'n'roll> in concerto al Centro La Talpa, pubblicato su La Stampa del 9 marzo 1996, pag. 7
  16. ^ http://213.225.138.140/Buy/ProductInformation.aspx?StockNumber=464233
  17. ^ http://www.beatlescovers.nl/covers/item.php?this_artistID=95&sort=artist&nr=5
  18. ^ http://www.sonic-import.com/catalogue/show/id/689376
  19. ^ http://bubble.2ch.net/beatles/kako/1013/10138/1013869685.html
  20. ^ http://www.amazon.co.uk/Exotic-Beatles-Vol-3/dp/B00002559I
  21. ^ http://www.grigiotorino.it/?p=9501
  22. ^ Luca Dondoni, Storie di guerre, crimini, spionaggio su Canale 5 «Link», il meglio del peggio Scorrettezze e curiosita' in rete, pubblicato su La Stampa del 19 dicembre 2000, pag. 30
  23. ^ Le sigle sono riportate, in parte, su youtube http://www.youtube.com/watch?v=TZEhLs2i5LU&feature=related
  24. ^ Paolo Ferrari, Sanscemo colpisce ancora Il festival demenziale per eccellenza occupa piazza Vittorio alle 21 di sabato 28 aprile: con i big, da Carena agli Skiantos dai Powerillusi a Leone di Lernia, pubblicato su La Stampa del 27 aprile 2001, pag. 19
  25. ^ La Repubblica del 28 aprile 2001 pag. 8
  26. ^ La Repubblica del 9 maggio 2002 pag. 13
  27. ^ Tiziana Platzer, Nona edizione - Pioggia e cavoli su Sanscemo Il Festival della canzone «rock-demenziale», pubblicato su La Stampa del 12 maggio 2002, pag. 49
  28. ^ Daniele Cavalla, Musica dove, pubblicato su La Stampa del 6 aprile 2007. pag. 87
  29. ^ http://www.grigiotorino.it/?p=9501
  30. ^ Nel numero 17, gennaio 2007

Bibliografia

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