19. Panzer-Division
La 19. Panzer-Division[2] (19ª divisione corazzata) fu una formazione corazzata tedesca della seconda guerra mondiale creata dalla 19. Infanterie-Division nel novembre 1940.
19. Panzer-Division | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1 novembre 1940 - 8 maggio 1945 |
Nazione | Germania |
Servizio | Heer (Wehrmacht) |
Tipo | divisione corazzata |
Carri utilizzati | Nel corso del tempo: Panzer II Panzer III Panzer IV Panzer V |
Battaglie/guerre | Operazione Barbarossa Battaglia di Mosca Battaglia di Kursk Battaglia di Kiev Sacca di Kamenets-Podolsky Rivolta di Varsavia |
Simboli | |
Variante | ![]() |
Simbolo usato a Kursk (1943) | ![]() |
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Combattè in Unione Sovietica nel settore centrale del fronte fino al dicembre 1942, data in cui fu trasferita nel settore sud. Spinta indietro attraverso l'Ucraina e la Polonia, finì la guerra in Cecoslovacchia.
Storia
Luogo | Periodo |
Germania | nov 1940 - giu 1941 |
Fronte orientale, settore centro | giu 1941 - dic 1942 |
Fronte orientale, settore sud | dic 1942 - giu 1944 |
Olanda | giu 1944 - lug 1944 |
Polonia | ago 1944 - feb 1945 |
Cecoslovacchia | feb 1945 - mag 1945 |
Le origini e l'operazione Barbarossa
La storia della 19. Panzer-Division ebbe inizio il 1° novembre 1940 ad Hannover, nell'11° distretto militare, in seguito alla riorganizzazione della 19. Infanterie-Division. Quando gli organici furono considerati completi, il 15 marzo 1941, all'unità venne dato l'ordine di trasferirsi dalla Germania al fronte orientale per prendere parte all'operazione Barbarossa.
In seno al LVII corpo d'armata motorizzato del generale Adolf Kuntzen (Gruppo d'armate Centro), l'unità penetrò in territorio sovietico dall'attuale cittadina polacca di Suwałki. Alla fine di luglio ci furono scontri con l'Armata Rossa a Velikie Luki e lungo l'alta Daugava, che videro la divisione tedesca spingere indietro il nemico, quindi a settembre le azioni di fuoco si spostarono lungo il fiume Neva prima del trasferimento a Smolensk avvenuto ad ottobre nella riserva del Gruppo d'armate Centro[1].
Da Mosca a Kursk
Nell'ottobre 1941 la divisione affrontò la battaglia di Mosca ancora con il LVII corpo d'armata motorizzato. L'avanzata comportò duri combattimenti fino alla periferia estrema della capitale nemica, ma non si riuscì ad andare più avanti perchè l'Armata Rossa costrinse gli attaccanti alla difensiva nel settore di Juchnow e Suchinitschi, dove la 19ª Panzer combatteva ancora nel gennaio 1942. Le azioni di contrasto dei soldati di Stalin tennero gli uomini e i mezzi dell'unità impegnati fino a marzo, quando giunse l'ordine di eliminare i partigiani sovietici presenti nell'area di El'nja, compito assolto da aprile a maggio in organico al XXXXIII[3] corpo d'armata. Tornata in prima linea a giugno, dopo aver combattuto attorno a Brjansk fu posta nella riserva della 4ª armata per un periodo di riposo tornando in attività a Orël e Kromy fino a dicembre (a novembre intanto erano disponibili per i carristi 7 Panzer II, 8 Panzer III e 13 Panzer IV[4]).
Infatti, l'8 dicembre 1942 all'unità fu ordinato di dirigersi a Kup'jans'k, in Ucraina, territorio di competenza del Gruppo d'armate Sud. Nel gennaio del 1943 ci furono scontri a Millerovo con l'aiuto degli italiani dell'ARMIR, a cui peraltro la divisione tedesca era in organico in questo periodo. Già un mese dopo comunque i tedeschi dovettero ritirarsi lungo il Donec e l'Izium dove arrivarono però i resti della 27. Panzer-Division, ormai sciolta, e altri rinforzi grazie ai quali Belgorod ritornò in mano alla Wehrmacht nel giugno 1943; tuttavia, l'unità venne sconfitta nella battaglia di Kursk e dovette ripiegare riuscendo per poco a sfuggire all'accerchiamento a Grajvoron, fatto che la spinse a collaborare, nell'agosto, alla Panzergrenadierdivision Großdeutschland per sopportare meglio gli attacchi sovietici. A settembre, in linea a Kiev con il XXXXVIII corpo d'armata corazzato, la divisione combattè fino alla fine dell'anno a Žytomyr, Kamjanec'-Podil's'kij e poi di nuovo a Kiev[1].
La ritirata
Nel primo mese del 1944, dopo un breve periodo di riposo, ritornò in linea sulla difensiva presso Shepetivka, dove si trovava ancora alla fine di marzo stazionando a Luc'k, momento in cui rimase isolata nella sacca di Kamenets-Podolsky mentre era accorpata alla 1ª armata corazzata. Ancora a maggio fu duramente impegnata all'interno della sacca per arrivare a Bučač, e una volta scampato il pericolo ricevette a Kolomyja rimpiazzi provenienti dalla 233. Reserve-Panzer-Division con i quali a giugno fu mandata in Olanda per un periodo di riorganizzazione. A luglio tuttavia era già in Prussia Orientale e poi a Hrodna e Białystok. Ad agosto, insieme alla 9ª Armata, tornò ad affrontare i sovietici a sud-est e sud-ovest di Varsavia, in particolare a Magnuszew (dove era stata stabilita una testa di ponte), e poi a Radzymin riuscendo a distruggere numerose unità corazzate nemiche.
La rivolta di Varsavia, scoppiata nei primi di agosto, fece sì che la divisione corazzata accorresse nella città a settembre per aiutare le Waffen-SS a domare i rivoltosi, quindi fu posta nella riserva dell'OKH prima e del Gruppo d'armate A poi[1].
Gli ultimi combattimenti
Agli inizi del 1945 la 19. Panzer-Division affrontò gli uomini di Stalin a Baranów subendo ancora una volta ingenti perdite e venendo costretta alla ritirata in Slesia, senza però fermare gli scontri che proseguirono a Kalisz, Leszno e Wadowice (febbraio), Breslavia e Opava (marzo, con gli ultimi 29 Panzer IV e 16 Panzer V operativi[5]), in Moravia, a Legnica, Sobótka e sull'alto Oder (aprile).
L'ormai decimata divisione fu inviata in seguito, a maggio, nella zona attorno a Brno dove si registrarono i suoi ultimi combattimenti: ciò che rimaneva di essa infatti si arrese ai sovietici a sud-ovest di Olomouc[1].
Ordine di battaglia
1940 - 1941
- Stab (Quartier generale)
- 19. Schützen-Brigade (19ª brigata di fanteria motorizzata)
- 73. Schützen-Regiment
- Schützen-Bataillon I (1° battaglione di fanteria motorizzata)
- Schützen-Bataillon II
- 74. Schützen-Regiment
- Schützen-Bataillon I
- Schützen-Bataillon II
- 19. Kradschützen-Bataillon (19° battaglione motociclisti)
- 73. Schützen-Regiment
- 27. Panzer-Regiment (27° reggimento corazzato)
- Panzer-Abteilung I
- Panzer-Abteilung II
- Panzer-Abteilung III
- 19. Artillerie-Regiment (19° reggimento di artiglieria)
- Artillerie-Abteilung I
- Artillerie-Abteilung II
- Artillerie-Abteilung III
- 19. Aufklärungs-Abteilung (19° battaglione da ricognizione)
- 19. Panzerjäger-Abteilung (19° battaglione cacciacarri)
- 19. Pionier-Bataillon (19° battaglione del genio militare)
- 19. Nachrichten-Abteilung (19° battaglione comunicazioni)
- 19. Versorgungstruppen (unità di supporto)
1943
- Stab
- 73. Panzergrenadier-Regiment (73° reggimento panzergrenadier)
- Panzergrenadier-Bataillon I
- Panzergrenadier-Bataillon II
- 74. Panzergrenadier-Regiment
- Panzergrenadier-Bataillon I
- Panzergrenadier-Bataillon II
- 27. Panzer-Regiment
- Panzer-Abteilung I
- Panzer-Abteilung II
- 27. Panzer-Artillerie-Regiment (27° reggimento di artiglieria corazzato)
- Panzer-Artillerie-Abteilung I
- Panzer-Artillerie-Abteilung II
- Panzer-Artillerie-Abteilung III
- 19. Panzer-Aufklärungs-Abteilung
- 272. Heeres-Flak-Artillerie-Abteilung (272° distaccamento FlaK dell'esercito)
- 19. Panzerjäger-Abteilung
- 19. Panzer-Pionier-Bataillon
- 19. Panzer-Nachrichten-Abteilung
- Unità di supporto
Decorazioni
Nove appartenenti a questa divisione ricevettero la Spilla per il combattimento corpo a corpo in oro, altri 118 la Croce Tedesca d'oro e 4 quella d'argento, 29 la Spilla d'Onore dell'Esercito e 45 videro appuntarsi la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro, delle quali quattro con Fronde di Quercia e una con Fronde di Quercia e Spade[6].
Comandanti
Nome | Grado | Inizio | Fine | Note |
Otto von Knobelsdorff | Generalleutnant | 1 novembre 1940 | 6 gennaio 1942 | lasciò il comando per malattia |
Gustav Schmidt | Oberst | 6 gennaio 1942 | 20 aprile 1942 | |
Gustav Schmidt | Generalleutnant | 20 aprile 1942 | 7 agosto 1943 | Si suicidò a Grajvoron per evitare di essere catturato |
Oskar Sörgel | Oberst | 8 agosto 1943 | 17 agosto 1943 | |
Hans Källner | Oberst | 18 agosto 1943 | 31 ottobre 1943 | |
Hans Källner | Generalmajor | 1 novembre 1943 | 24 marzo 1944 | lasciò il comando per malattia |
Walter Denkert | Oberst | 24 marzo 1944 | 30 aprile 1944 | |
Hans Källner | Generalleutnant | 1 maggio 1944 | 20 marzo 1945 | |
Hans-Joachim Deckert | Generalmajor | 20 marzo 1945 | 8 maggio 1945 |
Dati tratti da: [6]
Note
- ^ a b c d e okh.it, http://www.okh.it/units/frameunits.htm . URL consultato il 28 giu 2010.
- ^ Lo Heer utilizzava come ordinale nel numero delle sue divisioni il punto "." piuttosto che la ª
- ^ Nella Wehrmacht erano proprio scritti così gli opportuni numeri per distinguere i corpi corazzati, pertanto le quattro "X" non sono un errore
- ^ Movimenti di mezzi della Wehrmacht nel novembre 1942, in okh.it. URL consultato il 4 lug 2010.
- ^ Mezzi della Wehrmacht, in okh.it. URL consultato il 4 lug 2010.
- ^ a b (EN) 19. Panzer-Division, in axishistory.com. URL consultato il 4 lug 2010.
Collegamenti esterni
- (EN) 18. Panzer-Division su Axis History Factbook
- (EN) 18. Panzer-Division su feldgrau.com
- (EN) Decorati della 19. Panzer-Division con la Croce Tedesca in Oro
- (EN) Decorati della 19. Panzer-Division con la Croce Tedesca in Argento
- (EN) Decorati della 19. Panzer-Division con la Spilla per il Combattimento corpo a corpo in Oro
- (EN) Decorati della 19. Panzer-Division con la Spilla d'Onore dell'Esercito
- (EN) Decorati della 19. Panzer-Division con la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro
- Unità della Wehrmacht su okh.it