Roccabernarda
Template:Comune Roccabernarda è un comune di 3.385 abitanti della provincia di Crotone.
Attraversato dal fiume Tacina, il paese si è sviluppato dal centro storico, in collina, ed oggi ha raggiunto la pianura e continua ad espandersi alle due estreme periferie. Oggi il centro è gradualmente spopolato da un'inevitabile emigrazione dovuta alla mancanza di lavoro[senza fonte].
Architetture storiche
Storicamente ricco, anche se presenta documentazione archeologica completamente inesplorata, il centro mostra i ruderi di un castello poco studiato dal punto di vista archeologico di cui, pare, rimangono però i sotterranei (Roccabernarda trae il nome proprio dal Castello appartenuto al "Re pagano"[1]: Rocca perché vi era il castello e Bernardi è il cognome tuttora esistente di una famiglia del paese; l'origine del nome è tuttavia controversa) e poco lontano dal paese i ruderi del convento medioevale di San Francesco di Paola, fondato da Giovanni Cadurio dopo il ritorno dalla Corte del Re di Francia, Luigi XIV, detto il Re Sole, dove aveva accompagnato San Francesco di Paola. I ritrovamenti archeologici sono stati sporadici e casuali. È stato rinvenuto, ad esempio, un busto di Dioniso nei sotterranei del castello. Recentemente sono state individuate, lungo il fiume Tacina, le Grotte di Vitale, il romitorio dove San Vitale da Castronuovo (sec. X) trascorse due anni di ritorno da un pellegrinaggio a Roma. Nelle adiacenze sorgono i ruderi del Monastero di San Pietro.
Cultura popolare
La poesia di tradizione folcloristica è stata raccolta dal professore Raffaele Calzone nel libro Storia di Roccabernarda-Poesia e società. Lo stesso è autore anche di una raccolta sui caduti della prima guerra mondiale originari di Roccabernarda, testo che dà ampie notizie sulla storia e la società del centro tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento.
Raffaele Calzone è altresì maestro e responsabile della banda musicale intitolata a Francesco Cilea, la seconda più antica in Calabria. Qualche tempo fa fu fondata un'altra banda, intitolata a Giuseppe Verdi, sotto la guida del maestro Francesco Castagnino. Di recente le bande, per far fronte alla scarsità di giovani suonatori, parecchi dei quali lasciano il paese per gli studi universitari, si sono fuse, costituendo un unico gruppo musicale intitolato al maestro Francesco Cilea.
Feste
Il patrono del paese, cui il convento è intitolato, viene festeggiato in più giorni (in origine tre, poi quattro, poi sette) a ridosso dell'ultima domenica di maggio. Viene svolta una fiaccolata dal convento fino alla chiesa del paese con canti popolari recitati dai fedeli, si fa festa e, tramite le offerte è tradizione ingaggiare, per il giorno finale della festa, un cantante di fama nazionale[senza fonte].
Il centro è anche sede della Fiera di Mulerà, che si svolge nella parte periferica del paese individuata dal toponimo "E Fere", testimone di una lunga tradizione di questa manifestazione. La fiera, tradizione tramandatasi fin oggi ma attualmente limitata alla durata di mezza giornata del giorno 1 settembre, un tempo era addirittura la fiera più grande del Regno delle due Sicilie[senza fonte], attirava gente da ogni dove e durava più giorni. Gli anziani portano ancora il ricordo del periodo di preparazione a questo evento, periodo durante il quale il paese era frequentato da molte comunità di "zingari" che vendevano manufatti porta a porta. La fiera, in tempi passati, rivestiva una grande importanza commerciale (riguardo al bestiame soprattutto) e di apertura esterna del territorio.
Amministrazione
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Note
- ^ Antonio de Rito, La leggenda del re pagano, 1992.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.