Esaco
Esaco (Aesacus o Aisakos) è un personaggio della mitologia greca, figlio di Priamo re di Troia e Arisbe, sua prima moglie.
Secondo Apollodoro e altri Esaco era anche un veggente che aveva appreso l'interpretazione dei sogni dal nonno Merope.

Nel mito
Nella metamorfosi di Ovidio, Esaco è il primogenito del re Priamo e della sua prima moglie Arisbe, secondo altri la madre di Esaco sarebbe stata la ninfa Alexirhoe figlia del fiume Granico. Si innamora di Asterope figlia del fiume Cebreno; dopo la morte di questa non riesce a darsi pace, cercando più volte la morte, mai trovandola, gettandosi in mare da un'erta rupe. Alla fine, mossi a compassione gli dei lo tramutano in un uccello pescatore; in tal modo può abbandonarsi alla sua ossessione, senza offendere il creato.
Prima della guerra di Troia
Prima della nascita di Paride, Ecuba sognò di generare una fascina di legna piena di serpenti, di svegliarsi e gridare che Troia era in fiamme. Priamo subito consultò Esaco per comprendere quel sogno, egli esclamò: "Il bimbo che sta per nascere sarà la rovina della nostra patria! Ti supplico di liberartene!" Pochi giorni a seguire Esaco fece una nuova profezia: "Le principesse troiane che partoriranno oggi dovranno essere uccise, e così i loro figli!". Infatti Priamo uccise sua sorella Cilla e il figlio di lei Munippo, nato quella mattina. Anche Ecuba partorì quel giorno ma Priamo non li uccise
Secondo alcune tradizioni, Esaco fu partecipe alla guerra di Troia, ma dopo essersi distinto in battaglia, venne ucciso per mano di Agamennone.[1]
Note
- ^ Ditti Cretese, libro III, 7.
Voci correlate
Fonti
- Robert Graves, i miti greci
- Ovidio, metamorfosi
- Pseudo-Apollodoro, III 12 5
- Igino, Fabula 91
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