Vincenzo Consolo
Vincenzo Consolo (Sant'Agata di Militello, 18 febbraio 1933) è uno scrittore e saggista italiano. È considerato uno tra i maggiori narratori italiani di questo ultimo ventennio. È un autore sui generis perché non scrive romanzi, convinto com'è che "non si possono scrivere romanzi perché ingannano il lettore", ma predilige una narrazione orientata verso la poesia.
Biografia
Nato a Sant'Agata di Militello (Messina) nel 1933, dopo le scuole superiori, si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica di Milano, ma si è laureato, con una tesi in filosofia del diritto, all'Università di Messina, dopo aver assolto il servizio militare.
Conclusi gli studi universitari, ritorna in Sicilia, dove si dedica all'insegnamento nelle scuole agrarie. Nel 1963 esordisce con il suo primo romanzo, La ferita dell'aprile, squarcio sulla vita di un paese siciliano movimentato dalle lotte politiche dei primi anni del dopoguerra. I suoi riferimenti umani e letterari, in quella stagione, sono lo scrittore Leonardo Sciascia e il poeta Lucio Piccolo.
Nel 1968, avendo vinto un concorso alla Rai, si trasferisce a Milano, dove tuttora vive e lavora[1] svolgendo un'intensa attività giornalistica, concedendosi lunghi soggiorni nel paese d'origine.
La sua vera rivelazione arriva nel 1976, con Il sorriso dell'ignoto marinaio, singolare ricostruzione di alcuni eventi svoltisi nel nord della Sicilia al passaggio dal regime borbonico a quello unitario e culminati nella sanguinosa rivolta contadina di Alcara Li Fusi nel maggio 1860. Un anno dopo, nel 1977, diviene consulente editoriale della Einaudi per la narrativa italiana, insieme, tra gli altri, a Italo Calvino e Natalia Ginzburg.
Significative, tra le altre opere, sono Retablo (1987), Nottetempo, casa per casa (1992), L'olivo e l'olivastro (1994), Lo Spasimo di Palermo (1998), Di qua dal faro. Tra i racconti: Le pietre di Pantalica (1988), Per un pò d'erba ai limiti del feudo (in Narratori di Sicilia a cura di L. Sciascia e S. Guglielmino, 1967), Un giorno come gli altri (in Racconti italiani del Novecento a cura di E. Siciliano, 1983), il racconto teatrale Lunaria (1985), Catarsi.
I suoi libri sono tradotti in francese, inglese, tedesco, spagnolo, portoghese, olandese, rumeno. Nel 1992 ha vinto, con Nottetempo, casa per casa, il prestigioso Premio Strega e nel 1994 il Premio Internazionale Unione Latina per l'insieme della sua opera.
Opere
Romanzi e racconti
- La ferita dell'aprile, romanzo, Milano: Mondadori, 1963; Torino, Einaudi, 1977.
- Per un po' d'erba ai limiti del feudo, racconto, in Narratori di Sicilia, a cura di Leonardo Sciascia e S. Guglielmino, Milano, Mursia, 1967.
- Il sorriso dell'ignoto marinaio, romanzo, Torino, Einaudi, 1976; Milano: Mondadori, 1987.
- Un giorno come gli altri, racconto, in Racconti italiani del Novecento, a cura di Enzo Siciliano, Milano, Mondadori, 1983.
- Lunaria, racconto teatrale, Torino, Einaudi, 1985; Milano, Mondadori, 1996.
- Retablo, romanzo, Palermo: Sellerio, 1987.
- Le pietre di Pantalica, racconti, Milano, Mondadori, 1988.
- Catarsi, racconto pubblicato nel volume Trittico insieme a La panchina di Gesualdo Bufalino e Quando non arrivarono i nostri di Leonardo Sciascia e A. di Grado, Catania, Sanfilippo, 1989.
- Nottetempo, casa per casa, romanzo, Milano, Mondadori, 1992.
- Nerò metalicò, Genova, Il Melangolo, 1994.
- Fuga dall’Etna, Roma, Donzelli, 1993.
- L’olivo e l’olivastro, Milano, Mondadori, 1994.
- Lo Spasimo di Palermo, Milano, Mondadori, 1998.
- Di qua dal faro, Milano, Mondadori, 2001.
- Il corteo di Dioniso Roma, La Lepre Edizioni, 2009.
Saggi
- Nfernu veru. Uomini e immagini dei paesi dello zolfo, Roma, Edizioni del Lavoro, 1985.
- La pesca del tonno in Sicilia, Palermo, Sellerio, 1986.
- Il barocco in Sicilia, Milano, Bompiani, 1991.
- Vedute dallo stretto di Messina, Palermo, Sellerio, 1993.
Contributi
- Introduzione a C. Charle, Letteratura e potere, Palermo: Sellerio, 1979.
- Un castello di vigilia, post-fazione a Giovanni Verga, Le storie del castello di Trezza, Palermo: Sellerio, 1982.
- Introduzione a "Correva l'anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile" di Maria Attanasio, Palermo: Sellerio, 1994.
Collaborazioni
Numerose le collaborazioni con giornali e riviste.
- Nel 2006 ha partecipato al documentario Oltre Selinunte leggendo alcuni passi dal suo romanzo Retablo.[2]
Premi
- 1992, Premio Strega, con Nottetempo, casa per casa, Mondadori.[3]
- 1999, Premio Brancati.
- 1999, Premio Flaiano.[4]
- 2000, IX Premio Feronia, con Di qua dal faro, Mondadori.[5]
Referenze
Bibliografia
- G. Compagnino, La talpa e la lumaca. Vincenzo Consolo narratore, in Narratori siciliani del secondo dopoguerra, a c. di S. Zappulla Muscarà, Catania, Maimone, 1990.
- G. Traina, Vincenzo Consolo, Fiesole (Firenze), Cadmo, 2002.
- Ferroni, Giulio. 1991. Storia della letteratura italiana. Torino, Einaudi.
Note
- ^ Scheda su Vincenzo Consolo, con bibliografia
- ^ Oltre Selinunte Scheda film di Cinecittà Luce Filmitalia. URL consultato il 7 luglio 2010
- ^ Vincenzo Consolo, Premio Strega 1992. URL consultato il 7 luglio 2010
- ^ Vincitori del Premio Flaiano - Narrativa, 1999. URL consultato il 7 luglio 2010
- ^ Vincitori del Premio Feronia. URL consultato il 7 luglio 2010
Altri progetti
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- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Vincenzo Consolo
Collegamenti esterni
- Cultura e mezzogiorno, intervista dell'11 maggio 1999 dall'Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche RAI.
- Scheda su Vincenzo Consolo, con bibliografia
- Intervista a Consolo su Italialibri
- Rai Educational ha dedicato una puntata a Vincenzo Consolo [1]