Acido solforoso
L'acido solforoso è un ossiacido ottenuto per idratazione del diossido di zolfo; è un composto dello zolfo tetravalente, la cui formula molecolare è H2SO3.
Acido solforoso | |
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Nome IUPAC | |
acido triossosolforico (IV) | |
Nomi alternativi | |
solfito di idrogeno | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | H2SO3 |
Massa molecolare (u) | 82,07 |
Aspetto | liquido incolore |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 231-973-1 |
PubChem | 1100 |
SMILES | OS(=O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,03 (20 °C) |
Costante di dissociazione acida a 298 K | Ka1 = 1,70×10−2 Ka2 = 6,20×10−8 |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
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Frasi R | 20-34 |
Frasi S | 26-36/37/39-45 |
Viene prodotto secondo la seguente reazione:
- SO2 (g) + H2O (l) → H2SO3 (aq)
I suoi sali sono chiamati solfiti e sono caratterizzati dal radicale SO3. Ad esempio il solfito di sodio è di formula Na2SO3.
A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore pungente e caratteristico. È un composto nocivo e corrosivo.
Nel secolo scorso alcuni scienziati (Louis Pasteur e Antonio Carpenè) hanno studiato gli effetti dei composti solforosi sui fermenti di liquidi alcoolici come vino e birra per migliorarne la conservazione.
Non tenete conto della figura per quanto riguarda la formula Lewis, perché lo zolfo possiede un doppietto libero necessario ad espandere l'ottetto in modo da poter raggiungere la configurazione dell'argon.