Fulgencio Batista
Il generale Fulgencio Batista y Zaldívar (16 gennaio 1901 – 6 agosto 1973) fu dittatore di Cuba dal 1933 al 1940 e presidente ufficiale del paese dal 1940 al 1944, e dal 1952 al 1959. Fu rovesciato da Fidel Castro, che iniziò un governo comunista dopo un periodo di corruzione e di violenza provocato da Batista.

Infanzia e prima dittatura
Fulgencio Batista nacque nel 1901 da genitori ricchi e benestanti, e molto presto iniziò a fare carriera nell'esercito diventando generale di brigata nel 1931, a soli 30 anni.
Nel 1933 rovesciò insieme ad altri militari, il governo di Gerardo Machado (1871-1936), e tentò di nominarsi dittatore; però trovò la concorrenza di altri protagonisti del golpe che puntavano alla stessa carica, così fini che nessuno riuscì a diventare dittatore, e nel 1940 si ritornò a una finta democrazia, detta democrazia delle banane per l'alto livello di corruzione. Batista grazie alla corruzione, nel 1940, a soli 39 anni, divenne presidente della repubblica e grazie all'appoggio dell'esercito, riuscì a far condannare a morte dai giudici i suoi principali oppositori.
Ma la corruzione che ci fu durante la presidenza, i favori dati agli Stati Uniti, e la crescente povertà provocarono un forte malcontento contro Batista, che finì per perdere l'appoggio dello stesso esercito, così quando nel 1944 ci furono le elezioni, Batista perse nettamente, ma continuò a stare nell'esercito.
Seconda dittatura
Batista non perse le speranze di diventare nuovamente dittatore, e soprattutto riuscì a conquistare, grazie ai soldi, molti appoggi nell'esercito. Fallì però il suo tentativo di candidarsi alle elezioni del 1948 per l'opposizione della sinistra, ma nel 1950 fu fatto generale di divisione e l'anno dopo, generale d'armata.
Quando ritenne di avere sufficienti appoggi, nel 1952, durante le elezioni Batista fece il colpo di stato, si proclamò presidente a vita con poteri straordinari e sciolse le forme democratiche, iniziando una dittatura corrotta. Batista aumentò i privilegi dei latifondisti, proibì gli scioperi, tolse i diritti al popolo e permise agli USA di sfruttare il paese.
Nel 1954 un plebiscito che chiedeva la riconferma di Batista a presidente a vita ottenne il 100% dei voti. D'altra parte, Batista era l'unico candidato e il voto era obbligatorio.
Morte
A Fidel Castro, all'epoca un giovane avvocato, questo parve profondamente ingiusto e nel 1953 tentò di rovesciare il regime; ma il suo tentativo non riuscì: parecchi guerriglieri furono uccisi e Fidel fu condannato a 15 anni di carcere, ma nel 1955 fu liberato per le pressioni internazionali e fu mandato in esilio.
Intanto il malcontento contro Batista diveniva più acceso e Fidel Castro, nel 1956, ritornava a Cuba e iniziava la guerriglia con poche centinaia di uomini, contro il regime; Batista condannò a morte in contumacia i guerriglieri. Ma nel 1958 scoppiò l'insurrezione generale, e Batista il primo gennaio del 1959 fuggì da Cuba, dove fu proclamato capo Fidel Castro.
Batista si rifugiò prima in Portogallo dove però non fu accolto bene dopo che Antonio Salazar (1889-1970) nel 1968 aveva abdicato. Per questo andò nella Spagna di Francisco Franco, dove morì il 16 gennaio 1973 a Guadmaldina.