Controtenore
Contratenore, o controtenore è un termine che designa il contralto adulto di sesso maschile.
Cenni storici
Nella prima polifonia, il contratenor era una voce aggiunta al tenor; intorno alla metà del Quattrocento, con la diffusione della scrittura polifonica a quattro voci, il contratenor era una voce che si trovava più in alto (contratenor altus) o più in basso (contratenor bassus) rispetto al tenor, ma comunque più bassa rispetto al discantus. L'odierno contralto, così come il basso, derivano l'etimologia del termine da questa antica pratica. Il tenor non era assimilabile al tenore moderno, quanto piuttosto a una voce maschile che canti su un registro centrale, normale. L'altus (o contratenor altus) sfruttava le note acute della voce maschile molto più del tenor, ma il ricorso al falsetto poteva anche essere parziale o assente.
Dalla polifonia alla monodia del periodo barocco, il contratenor ovviamente modificò caratteristiche e repertorio rispetto a quello originario. Nell'affollato panorama musicale italiano tra la fine del Rinascimento e il primo Seicento, oltre ai falsettisti uomini e alle donne si aggiunsero i castrati, generando una certa confusione di ruoli; oggi si identificano con il brutto termine 'controtenore', tutti i maschi adulti che cantino sia nell'estensione del soprano che in quella del contralto. Ad esempio, Radu Marian canta prevalentemente arie per soprano, ed è un falsettista sopranista, mentre Philippe Jaroussky, utilizza una tecnica vocale con suoni più oscurati nelle tessiture medio-basse.
Una menzione a parte riguarda i cantori evirati. I castrati usavano il registro di petto e di falsetto, come si può ascoltare nelle incisioni storiche di Alessandro Moreschi, ultimo evirato della Cappella Sistina che registrò all'inizio del Novecento sui primi supporti fonografici. Questi cantori, a causa della mutilazione a cui erano sottoposti, conservavano l'estensione acuta della voce prepuberale, senza sviluppare le note profonde del maschio adulto; cantavano perciò il soprano. I contralti della Cappella Sistina erano solitamente tenori acuti, e uomini integri; «questa tesi è supportata, tra l’altro, dalle dimissioni volontarie presentate dal contralto Lorenzo Sanci. Risulta infatti dal diario della Cappella «che [il 10 dicembre 1626] il Signore Iddio lo chiamava ad altro stato essendosi risoluto di pigliar moglie»[1]. Viceversa le fonti sono prodighe di notizie su eunuchi al servizio delle cappelle musicali o presso munifiche famiglie aristocratiche, che cantavano come soprani[2].
Note
- ^ ANTONELLA NIGRO, Considerazioni sulla tecnica del canto italiano dal sec. XVI ai giorni nostri, in CLAUDIO DALL'ALBERO, MARCELLO CANDELA, «Celebri arie antiche», Rugginenti, Milano, 1998, p. VII.
- ^ La pratica della castrazione con finalità di canto, è documentata dalla fine del XVI secolo. Il periodo aureo per questi autentici virtuosi delle scene teatrali fu però dal XVII al XVIII secolo. Come è noto, il primo trattato ufficiale sulla tecnica del canto, Opinioni de’ Cantori Antichi e Moderni, pubblicato a Bologna nel 1723, fu scritto da Pier Francesco Tosi, celebre castrato. Una fonte interessante sui cantanti del Seicento, falsettisti, donne ed eunuchi, è costituita dal famoso 'Discorso' di Pietro della Valle, Della musica dell'età nostra, del 1640.
Bibliografia
- Peter Giles, voce 'Countertenor', in New Grove Dictionary.
- Antonella Nigro, Considerazioni sulla tecnica del canto italiano dal sec. XVI ai giorni nostri, in CLAUDIO DALL'ALBERO, MARCELLO CANDELA, «Celebri arie antiche», Rugginenti, Milano, 1998, ISBN 88-7665-144-6.
- Pier Francesco Tosi, Opinioni de’ Cantori Antichi e Moderni, Lelio dalla Volpe, Bologna, 1723 – Rist. con note ed esempi di Luigi Leonesi, Di Gennaro & Morano, Napoli, 1904; rist. anast. Forni ed., Bologna, 1985.
- Pietro della Valle, Della musica dell’età nostra che non è punto inferiore, anzi è migliore di quella dell’età passata (16 genn. 1640), in G. B. Doni, Trattati di musica, Gori, Firenze, 1763, in ANGELO SOLERTI, «L’origine del melodramma», Bocca, Torino, 1903; cfr. in particolare da p. 161 e segg.
Alcuni interpreti del passato recente e contemporaneo
Alfred Deller
Il cantante inglese Alfred Deller, a metà del XX secolo, ha contribuito alla diffusione e alla rinascita dell'interesse nei confronti di questa figura di esecutore e del suo repertorio, grazie anche al suo gruppo, Deller Consort, principalmente nel periodo fra il 1950 e il 1960 . Benjamin Britten scrisse per Deller il ruolo di Oberon nel Sogno di una notte di mezza estate. Il cantante inglese fu il primo controtenore moderno a raggiungere ampia celebrità, ma non sarà il solo; Russell Oberlin diventerà il suo omologo americano.
Link
- Julio Cesar Fioravanti
- Fabio Anti
- Michele Andalò
- Viktoras Gerasimovas
- Brian Asawa
- Gianluca Belfiori Doro
- Razek François Bitar
- Robin Blaze
- James Bowman
- Charles Brett
- Daniel Bubeck
- Alessandro Carmignani
- Jay Carter
- Mark Anthony Carpio
- Max Emanuel Cencic
- Michael Chance
- Brian Cummings
- David Daniels
- Alfred Deller
- Paul Esswood
- Benjamin Farrelly