Assessore
In passato era detto assessore (dal latino assessor, "chi siede accanto", da assidere) il funzionario che ne affiancava uno superiore per coadiuvarlo nell'esercizio delle sue funzioni. Era altresì detto assessore (o savio o consigliere) il giurista al quale il giudice si rivolgeva per un parere sulla causa da decidere, secondo una prassi invalsa a partire dal XII secolo.
Attualmente, nell'ordinamento italiano, il termine è utilizzato per designare un componente dell'organo esecutivo di un ente territoriale locale, in particolare della giunta regionale, provinciale o comunale, diverso dal presidente (che, nel caso del comune, è il sindaco). Il termine viene talora utilizzato anche per tradurre la denominazione attribuita in altri ordinamenti a funzionari che hanno un ruolo simile agli assessori degli enti territoriali italiani, quali l'adjoint (aggiunto) del sindaco in Francia oppure l'échevin o schepen (scabino) in Belgio.
Sempre nell'ordinamento italiano, dal 1931 al 1951, erano detti assessori anche i cinque giudici non togati della corte d'assise, ora denominati giudici popolari e portati a sei. L'uso del termine assessore per designare i giudici laici che affiancano un giudice togato (ad esempio, gli assessori popolari degli stati comunisti) o il funzionario che assiste un giudice si ritrova anche in altri ordinamenti.
In Germania il titolo di Rechtsassessor ("assessore legale") è attribuito a coloro che hanno superato il secondo degli esami di stato per l'accesso alle professioni legali, al quale si è ammessi dopo aver superato il primo esame e svolto due anni di tirocinio legale (Rechtsreferendariat). Il superamento del secondo esame consente di esercitare la professione di avvocato o accedere, nel limite dei posti disponibili, alla carriera di giudice o alla professione di notaio.
Negli Stati Uniti l'assessore (assessor) è un funzionario locale (della contea, municipalità ecc.), nominato o elettivo, con il compito di determinare il valore dei beni immobili al fine della loro tassazione.