Sambiase

frazione del comune italiano di Lamezia Terme
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati di Sambiase, vedi Sambiase (disambigua).

Corso Vittorio Emanuele e monumento a G. Nicotera durante la nevicata dell'8 marzo 2005 abitanti

Introduzione

Sambiase è uno dei comuni che nel 1968 insieme a Nicastro e Sant'Eufemia Lamezia si sono uniti per formare la città di Lamezia Terme, della quale adesso è un quartiere. Il paese è situato ai piedi di una collina ed è attraversato dal torrente Cantagalli, nel territorio di Sambiase sono numerose le frazioni montane (oggi frazioni di Lamezia Terme): Acquadàuzano, Mitoio, Vonio, Acquafredda, San Minà, Gabella. Alcuni storici quartieri sono: Craparizza,Cafaldo, Miraglia. Il patrono è San Francesco di Paola. Il duomo è intitolato a San Pancrazio. Il nome del ex comune deriva da San Biagio. Gli abitanti si chiamano sambiasini. Chiamato in origine Due Torri, ha origini antichissime.

Economia

Settore primario

L'economia del quartiere di Lamezia Terme è fondata principalmente sull'agricoltura. Lamezia Terme è rinomata in Italia per vino ed olio, prodotti in Sambiase, l'antica università è famosissima per questi elementi sin dall'epoca latina, tra le più economicamente (settore Primario) potenti nel regno normanno, angioino e aragonese. Numerosi i storici e scrittori, stranieri e italiani che scrissero pagine importanti all'agricoltura sambiasina, il Lenormant, il Barrio, eccetera.

Settore secondario

Anche l'industria è rilevante nel quartiere ma la materia è sempre più o meno la stessa del primo settore, industria agraria e tessile.

Settore terziario

Turismo

Il turismo sambiasino è il più rilevante della città.

Turismo Termale

In Sambiase il quartiere "turistico" di Lamezia sono situate le antichissime terme di caronte rinomate da bruzi,greci,romani,bizantini,normanni e ispanicofrancesi. Le fonti termali di Sambiase esistono sin dall'antichità,grandi personaggi della storia italiana e soprattutto della soria europea classica e medievale,questi sono l'imperatore romano Antonino Pio,Roberto il Guiscardo e probabilmente suo fratello Ruggero,i più importanti. Le terme sono grossa fonte economico-turistica di Lamezia Terme per le grandi qualità curative.

Turismo Ambientale

Il turismo ambientale comprende tutta la parte collinare dell'ex comune. Il parco del Mitoio comprende il territorio soprastante alle terme. Nel parco del Mitoio si può ritrovare un antico anfiteatro e visitare l'abbazia bizantina dei SS Quaranta Martiri.

Turismo Culturale

L'anno teatrale del teatro Politeama e la visita dell'ecomuseo "luogo della memoria" .

Turismo artistico

Da visitare sono le chiese e le antiche case di diversi stili artistici e periodi storici come per esempio la facciata romanica del monastero del Carmine,le facciate neo classiche del santuario della Beata Vergine Addolorata e della chiesa di Maria Immacolata,la facciata araba della Chiesa dell'Annunziata e il barocco dell'interno del Carmine e delle antiche case e palazzi del centro storico.

Architerrura Sambiasina
Architettura Greca

In Sambiasel'architettura greca si manifesta nelle mura di Melea. Esse sono situate in via delle Rose e sono volgarmente chiamate "i mura siculari" o "u muru siculari" . La cultura architettonica greca si divide in due parti storiche,il primo e il secondo periodo,le antichissime mura greche di Melea fanno parte del primo periodo,il primo periodo comprende tutte le costruzioni formate da accostamenti di grossi massi di pietra.

Architettura Bizantina

L'archtettura bizantina è quella che ha lasciato la maggior impronta nella cultura sambiasina grazie all'infulenza monastica dei basiliani. Le grandi costruzioni bizantine sono numerosissime nel territorio dell'ex comune ed erano considerate grandi "corti" culturali e artistiche,esse sono,Santa Sofia,San Biagio (completamente distrutte nel tempo) ,Santi Quaranta Martiri (interamente compatta) ,Santa Venere,San Costantino (ruderi) ecc.

Architettura Romanica

L'arte romanica è compresa solamente in pochissimi edifici storici di Sambiase come per esempio,la facciata ed il campanile della chiesa del Carmine e palazzo Ruberto e la Santa Croce.

Architettura Rinascimentale

Essa nasce nel XIV secolo e il massimo esponente è la facciata della chiesa di San Francesco di Paola,interno chiese Immacolata e Annunziata,Santuario della Madonna di Portosalvo.

Architettura Manieristica

Essa nasce come la precedente nel 1500 precisamente nel 1530 e i grandi edifici storici sono: palazzo e vaglio Nicotera numerosi vagli di Sambiase,la facciata del duomo,facciata chiesa di Maria Immacolata facciata santuario Maria di Portosalvo ecc.

Architettura Barocca

Gli edifici sono: chiesa del Carmine (quasi rococò) ,chiesa di San Francesco (barocco leggero) .

Architettura Araba

Facciata chiesa Maria Annunziata.

Architettura Neoclassica

Facciata santuario della Beata Vergine Addolorata.

Detti

O Shambiasi dammi pani ca Nicastru è mùartu i fhami Tra i due centri prima dell'unificazione c'è sempre stato attrito. Questo antico detto oramai in disuso dice O Sambiase dammi pane che Nicastro muore di fame

A gatta presciàrola fha figli orbi Ciò vuol dire letteralmente La gatta frettolosa fa figli ciechi

Terra terra,mari mari,'nduvi schappi i cca 'a passari

I vennari e di luni nescinu i spiruni

I luni e di marti,nè si shpusa e nè si parti (nè si metti manu all'arti)

Paga caru ca sta 'mparu

Campa cavallu ca l'erva crisci

Ahi Gina mia past'e suraca esclamazione

Storia

La millenaria storia del quartiere di Lamezia Terme,Sambiase si può dividere in...

Il territorio sambiasino era abitato sin dalla preistoria. Anni fa durante lo scoppio di una mina nella cava del Sant'Elia sono stati ritrovate delle rocce con disegni neolitici.

In Lamezia Terme nelle frazioni Sambiase e Sant'Eufemia Lamezia sono state ritrovate le rovine dell'antica subcolonia di Kroton , Terina e gioielli, monete di origini greche come il tesoretto di Acquafredda e tesoro di Sant'Eufemia. La colonia greca di Terina,fu fondata nel VII sec a. C.. Fra il V ed il IV sec a.C. venne conquistata dai siracusiani di cui si pensa il demanio dei gioielli ritrovati,precisamente del sovrano di Siracusa. Nel III sec. a.C. venne conquistata dalla lega Bruzia. Nel 272 a.C. venne definitivamente conquistata dai romani e annessi quindi all'impero,a Taranto. Venne rasa al suolo durante le guerre puniche da annibale nel 203 a.C.per evitare che una tra le più potenti e importanti città alleate di cartagine venne occupata da cittadini o addirittura soldati romani,il famoso militare rase al suolo la bella Terina. Molti famosi studiosi ipotizzarono che dopo la distruzione della polis,gli abitanti fondarono più tardi una sorta di terina montana,odierna Tiriolo,sul Reventino. Tra le massime polis della Magna Grecia, per molti anni si è pensato che fosse collocata nella marina di Nocera Terinese, mentre negli ultimi anni le rovine della colonia greca sono state ritrovate a Lamezia Terme . Secondo la legenda terinea la sirena Ligea morì nella piana di S. Eufemia fondando la grande polis,lì infatti bagnata da torrente sambiasino dei Bagni "inquinato" positivamente dalle terme di Sambiase vi era situata la tomba di lei. A confermare l'ipotesi che Terina fosse situata in contrada Terravecchia (Sant'Eufemia Lamezia) erano e sono molti,italiani,calabresi e stranieri,come l'Orsi,il Milligen,e il sambiasino professore Enrico Borrello che a riguardo della storia sambiasina e limitrofa scrisse importanti libri tra cui "Sambiase ,storia della città e del suo territorio". Secondo il prof. Borrello la principale prova è l'incisione dell'abbazia di S.Eufemia XVII sec.. Enrico Borrello diceva che le rovine in epoca normanna erano maestose ed evidentissime al punto che Roberto il Guiscerdo fece inscrivere in ricordo alla città,nell'abbazia benedettina fatta edificare da egli,vetus civitas. Molti gli scrittori dell'època latina ed ellenica che rivolgono importanti pagine alla ormai perduta Terina,come lico fronte (greco) e Plinio (romano). Di terina non solo la ricchezza economica,politica e sociale era conosciuta,ma anche per le terme importanti anche in epoca romana. Le antiche terme del vulcano Caronte in Sambiase erano conosciute come Aghes,infatti il Milligen,grande studioso della storia,fece della secolare ipotesi che nella moneta simbolo delle rovine,non fosse scritto Ares sulla pietra ma Aghe o Aghes. Come già detto la fonte sulfurea dell'ora remoto vulcano di Sambiase sfociava nel torrente dei bagni che dalla contrada Caronte di Sambiase scendeva fino a controda terravecchia a Sant'Eufemia dove bagnava e purificava la tomba della fabciulla con i piedi d'uccello (Ligea). Inoltre durante lavori per il monastero della Madonna del Carmine nel rione Cafaldo del centro storico di Sambiase sono stati ritrovati resti di un mosaico di una villa greca. Un altro e sottovalutato esponente della magna Grecia del quartiere di Lamezia Terme,è il così detto "i mura siculari" considerato da molti importante complesso monumentale. Secondo le teorie che fondano la storia della tecnologia delle costruzioni l'eccostamento e la sedimentazione (fase naturale) di grossi cocci di pietra,superficialmente elementari e ruvide,quindi non lavorate,caratterizzano il primo periodo della cultura architettonica dell'antica Grecia. Secondo il Borrello queste ed altre mura derivano da un famoso villaggio della magna Graecia.

Nell'epoca latina, monaci basiliani si insediarono nel nostro territorio,sia dall'oriente che dalla Sicilia scacciati dagli arabi,fondando numerosi cenobi tra cui quella di San Biagio. Nel VII secolo contadini diretti in bassa collina ("Cafaldo, Miraglia, Caronte rioni di Sambiase) da tutti i monti del Reventino ma soprattutto del Mancuso si insediarono attorno al monastero basiliano di San Biagio ampiando la popolazione. Ciò avvenne per l'offerta dei monaci di protezione in cambio di prestazioni lavorative nei propri campi. Durante il dominio romano della Calabria l'odierna Sambiase di lamezia Terme era chiamata Le Torri,Ad Turres ,in latino. Il nome Due Torri è dato per le due maestose torri che erano situate nel territorio, precisamente nella frazione Caronte,di esse non è rimasto niente. L'antica Le Torri era citata anche nell'antica tabula peuntigeriana insieme alle Aque Ange oggi Terme di Caronte denominate così dai romani,e l'abbazia dei Santi Quaranta Martiri presso le terme romane stesse. Ciò che rimase dell'antica terina ai romani venne sfruttata al massimo,stiamo parlando delle terme di Caronte Aghe in greco e Aque Ange in romano. Antonino Pio fece inscrivere nella tabula sia le terme che l'importante villaggio Le Torri luogo di "ristoro" per i carri in cui passava la vioa Popilia. Gl'antichi itinerari romani erano di due tipi picta (illustrava le vie e le stazioni graficamente) e scripta (che descriveva le vie e le stazioni testualmente). La più importante strada romana nel meridione era la via Appia che partiva da Roma,non questa però interessa la storia dell'antico quartiere di Lamezia ma l'importante via Popilia che partiva da Capua fino a Reggio di Calabria passando dalle due stazioni di zambiase. Non solo la via Popilia passava per la Calabria ma anche via Traiana che passava le coste calabre, queste due stade si congiungono subito dopo le stazioni di Sambiase presso l'Angitola. Alcuni dati arrivati ai nosti tempi degli itinereri romani che riguardano Sambiase (Ad Turres e Aquae Angae):

A Mediolano-Regium Da Sabbatuma flumen ad Turres ,Da Turres ad flumen Angitulam

Ab Urbe ad Columnam Da Sabbatum ad Turres ,Da Turres ad Vibonam

'2º Itineramno t. Teodosiana' Aquae Angae................miglia 8

Molti erano gli scrittori ed i poeti che conobbero Ad Turres di persona, descrivendola cittadina serena e prospera nel settore agrico spezialmente, famosissima nella regione bretta-lucana e in tutt'Italia sfruttata tantissimo dai romani per il suo olio e il suo vino (famosissimi ancora oggi) ma anche per i cereali.

Nel VII secolo torna a Le Torri sotto i greci di Bisanzio la cultura e la lingua greca. I Basiliani fugiti dall'oriente e dalla Sicilia in balia degli arabi si stanziarono nel territorio di Calabria e di Sambiase per l'agio della vita in solitudine e preghiera egli tagliarono i boschi e roassodarono le terre.Il nome dell'insediamento rurale divenuta rilevante città dell'impero nel tema religioso,spirituale ed ecomico,cambiò da Due Torri a San Biagio (per variazioni dialettari passò a Sambiase, oggi).. Molte famiglie,visti i bizantini salvezza dai magnati che li sopprimevano si depositarono a torno i monasteri basliani (si ebbe dunque il ripopolamento della nuova San Biagio) nei numerosi monasteri sambiasini molti contadini dal Mancuso dal Reventino e dalla vicina Neocastrum (Nicastro) si spostarono a San Biagio istituendo presso di esso e dei suoi numerosi e bellissimi monasteri veri e propri casali,fattorie,villaggi agricoli e veri centri industriali nella nuova e prosperosa città di purezza e religione,il vasto territorio di San Biagio colmo di cittadini e monasteri fu diviso e le varie divisioni chiamati come i santi bizantini (riassunto dal libro classico del Rodotà <<origine e sviluppo del rito graco in Italia>>) .a impedito il riconoscimenti di vanità,anche se la ricchezza è arrivata fino a qua solo da scrittori del tempo e dal Rodotà. Tutto ciò è avvenuto anche grazie alla profonda amicizia che univa San Biagio con Taranto ed amalfi che esportavano nel Mediterraneo. Da qui inizia la grande attività di esportazione dei prodotti san blasei che continua e aumanta nel corso della ricca storia del quartiere lametino,infatti lo sviluppo del mercato portò San Biagio grande potenza mercantile marittima,non è conosciuta in tutt'Italia,ora,ma non perché la storia era irrilevante ma perché l'umiltà dei grandi monaci bizantini. I numerosi monasteri bizantini non solo arricchivano l'economia e la demografia di San Biagio ma precedevano la futura corte culturale dei grandi paesi monarchici come,Francia,Regno di Sicilia,Regno di Napoli ecc. L'unica differenza è che i monasteri nella città erano moltissimi quindi le attività culturali erano dello stesso numero dei luoghi di culto,centri luminosi di cultura letteraria e scientifica. Del paese bizantino in tanti ne scrivono le doti come il Marafioti in "cronache et antichità di Calabria", il Barrio, l'Alberti ecc. "cum mele optimo ,et io soggiongo l'abondanza dell'oglio ,delli lini ,della seta et del vino ,tutte di gran bontà e perfezione ,essendone anche il territorio fertilissimo di grani ,di orzi et legumi d'ogni sorta. Vi nascono i giunipari et ogli sorta d'erbe medicinali , vi sono in questo territorio li bagni d'acque calde e sulfuree perfettissime ,dei quali si servono uomini et donne in rimedi di diverse malattie ." scrive il Marafioti per il periodo bizantino di Sambiase me le qualità non scomparvero nei secoli,le scritture dicono così,infatti fino alla nascita del paesello latino ad ora si scrive. i centri culturali quindi i monasteri bizantini che erano nel territorio nell'odierna Sambiase erano San Pietro, San Filippo, Sant'Ermì, Sant'Elia, San Nicola, SS Quaranta Martiri, Santa Venere, Santa Trada, una gigantesca chiesa di ordine ortodosso e infine San Biagio. Quest'ultima chiesa venne edificata su un edificio ellenistico costruito forse dagli antichi terinei,questo avvenne nel VII sec. ,San Biagio divenne quindi protettore del luogo e darà luogo alla fiera che si tiene ancor'oggi "Santu Vrasu" ,la fiera risale dunque a quell'epoca ha quindi circa 1410 anni. Nel territorio sono situate numerosi resti di monasteri basiliani. Sambiase in quel periodo si espanse ancora e conobbe un periodo di rinascita dopo la riconquista di Giustiniano.

  • Regno Normanno

Nel XI secolo scesero in Italia per pellegrinaggio popolazioni barbariche dalla scandinavia,esse trovarono nel mezzogiorno fortuna grazie all'alleanza di Melo,marchese di Bari,contro i greci di Bisanzio,ad entrare nella storia del sud furono i figli di Tancredi D'Altavilla (in particolare Roberto il Guiscardo) ,questi scesero e conquistarono numerosi territori bizantini e longobardi. L'unico esponente del potere che ebbe il coraggio di dichiarare guerra ai normanni fu papa Leone IX,che pagò con la prigionia. Lo stesso papa dopo la discordia che caratterizzò il proprio rapporto con Roberto si alleo con egli per latinizare la liturgia meridionale. I normanni quindi conquistarono Campania,Lucania e Puglia scesero in Calabria dove trovarono ripetute difficoltà,conquistarono Cosentia e tutto il territorio della Calabria del nord. Continuarono la spedizione contro il più potente baluardo bizantino,Reggio,essa non ebbe esito positivo per loro che sconfitti furono costretti ad accontentarsi di Martirano,Nicastro e Maida. Il più importante esponente della cultura normanna dell'epoca,grande "storico dei normanni" ,il Malaterra ci racconta della sosta di due giorni a San Biagio (come detto prima odierna Sambiase) ,precisamente alle terme di Caronte,delle truppe del Guiscardo che le rafforzò. Iuxta aquas calidas,biduo permansit,cosi scrisse lo storico dei normanni delle terme di Sambiase. Nell'anno 59 dell'XI sec. il Guiscardo diede incarico al fratello Ruggero di conquistare la ricca Calabria promettendogli l'intero territorio della regione. Nel 1060 L'ultimo baluardo bizantino cadde nelle mani dei normanni,roberto divenne duca di Puglia e di Calabria,Ruggero,dopo dissensi col fratello conte di Calabria con capitale Mileto. Egli fece sorgere a Mileto la più grande diocesi del meridione. Roberto orgoglioso del fratello gli assegnò la campagna del califfato di Sicilia e dopo la conquista Ruggero divenne conte di Sicilia e gran conte di Calabria. Durante il periodo d'oro che il Ducato di Calabria attraversò con i normanni la regione venne divisa in castri,e Sambiase venne annessa al castro di Nicastro . Sambiase venne infeudata ai Sanseverino di Martirano nel XII e conobbe un lunghissimo periodo di prosperità quando Giacomo Sambiase (era Sanseverino) parente del duca di Calabria e Puglia e conte di Sicilia,Roberto il Guiscardo, " prese potere " tutto concesso dalla grande imperatrice Costanza d'Altavilla per evitare persecuzioni del Malo a dicapito della famiglia Sanseverino,l'Imperatrice dell'impero svevo e regina del regno normanno che nel grande universo imperiale non dimenticò mai le proprie radici normanne difendendo sempre l'Italia normanna. La nostra università era amministrata come:podestà regia,podestà baronale,parlamento,amministrazione della giustizia. Sambiase non cedette alle forti pressioni di Nicastro e divenne una potente università di gran lunga superiore (economicamente e culturalmente) al castro stesso,risiedevano qui molte e importanti cariche istituzionali del regno degli Altavilla e degli svevi che ammiravano il grande patrimonio faunistico e naturale di Sambiase. Federico II fece costruire un castello a Nicastro per trascorrere le vacanze nella piana,particolarmente nei boschi dell'antica università per le sue amate battute di caccia,egli rivalorizzò l'antica badia dei ss Quaranta Martiri e soprattutto del grande monastero di San Costantino arricchendoli di tesori. L'università di Sambiase fu esempio di grande organizzazione poilitica e sociale,infatti nonostante le enormi perdite subite a causa dell'annessione a Nicastro,Sambiase era e restò sempre grande potenza economica della Terra Giordana nella sua semplicità,la ricchezza di Sambiase era costituita dalle prelibatezze del suo territorio,amate da chiunque fosse passato da lì fin dalla fondazione della città graca.

  • Periodi Angioini e Aragonesi

Il feudo di Sambiase durante il dominio francese fu tra i più ricchi dell'intero regno,il Regno di Napoli come entità politica riconosceva la potenza di Sambiase che aveva il monopolio per la coltivazione dell'olio e dell'uva nell'intera Calabria,Basilicata e Puglia, e tra i primi paesi del meridione. Quando Ferrante d'Aragona passò Nicastro a contea l'università di Sambiase prese ancora più potere ed ebbe sempre più influsso politico su Napoli. Nel 1806 Giuseppe Bonaparte insediò al sud la politica napoleonica abbolendo i feudi,nella seconda metà del XIX Sambiase diviene comune autonomo,ciò però peggiorò le condizioni del neo nato comune. Nel 1848 si svolse una lacerante battaglia rivoluzionaria per la liberazione della Calabria dal regno borbonico delle due Sicilie. La Battaglia dell'Angitola che segnò per sempre la storia spagnola in Calabria era capeggia dai più grandi patrioti sambiasini.

Nel 1968 Sambiase Sant'Eufemia e Nicastro si unirono per formare la nuova città di Lamezia Terme. Lamezia Terme ora è il terzo comune della Calabria per il numero dei cittadini.

Sambiase come quartiere di Lamezia Terme

Sambiase è il secondo nucleo abitato più popolato e più grande di Lamezia Terme . È sede del municipio di Lamezia Terme. Immersa negli uliveti, a 6 Km. dal mare Tirreno, sul Golfo di Sant'Eufemia, Sambiase è ricca di tradizioni locali e folkloristiche. Il paese è di estrazione agricola e, oltre ai già citati uliveti, è famosa la produzione di uva da cui si ottiene il vino Lamezia (molto caratteristica, a fine agosto, era la processione di carrette che portano l'uva alla cantina sociale).

Aque Ange

Millingen credette che non Ares dovesse leggersi nel testo del poeta, ma Aghes o Aghe, com'era scritto sulla moneta, e che tale parola stesse a significare proprio la fonte purificatrice di Terina. La quale sorgente doveva essere, secondo il Lenormant, l'acqua delle nostre Terme. Il Senatore ed archeologo Orsi ribadisce testualmente: "Le Terme di Sambiase furono conosciute anche nell'antichità per i loro effetti salutari, e tutto induce a credere s'abbiano a identificare con le Aquae Angae di cui vi è anche un ricordo nella bella monetazione terinese". E Ligea intanto sarà sbalzata presso Terina sputando acqua di mare; e i naviganti la seppelliranno nella sabbiosa spiaggia presso le rapide correnti dell'Ocinaro; e questo, forte nume dalla fronte cornuta, con le sue acque bagnerà il sepolcro e tergerà il busto dell'alata fanciulla. Le strutture termali publiche presentati sulla tabula Peutigeriana identificano delle costruzioni particolarmente adatte al ristoro ed ai rifornimenti. I viaggiatori, dal canto loro, potevano trovare alloggio all'interno o nei pressi degli stessi stabilimenti,ha sul diritto una testa di donna in una corona di alloro e, sul rovescio, una figura muliebre alata. Qui poteva sorgere una fontana sacra, e probabilmente dotata di virtù medicinali, che doveva esistere a Terina.

Da vedere

Le Grotte di Sant'Elia

Piazze importanti

  • Piazza Fiorentino

Piazza Fiorentino è situata tra il rione Cafaldo e il rione San Nicola posto a un lato della piazza e la nota piazza si affaccia su viale stazione. In piazza Fiorentino vi sono i monumenti a San Francesco di Paola e a Francesco Fiorentino. Lì è situato anche il teatro Politeama di Sambiase di Lamezia terme.

  • Piazza Diaz

Piazza Diaz è la piazza più larga del Lametino apre le porte al corso Vittorio Emanuele del centro storico. È il centro della vita quotidiana di Sambiase. Qui viene organizzata la fiera agricola, feste, sagre popolari, concerti ecc.

  • Corso Vittorio Emanuele

Il corso Vittorio Emanuele è tra i più antichi di Lamezia terme passa lungo il centro storico e lungo il percorso c si può scontrare nelle numerevoli chiese presenti "Annunziata" "Santa Lucia" "San Francesco di Paola" "Chiesa Madre (Duomo di San Pancrazio)" . Qui ha inizio la Marcia Longa di San Francesco è situata inoltre la delegazione municipale di Sambiase di Lamezia Terme.

  • Piazza Botticelli

Piazza Botticelli è dove è situato il mercato comunale ristrutturato nel 2009.

Monumenti

  • Monumento ai caduti
  • Monumento a Eleonora De Fonseca Pimentel
  • Piazzetta San Francesco

Piazzetta San Francesco è una piccolissima piazza che conserva il monumento a San Francesco di Paola e una lapide dedicata al Santo.

  • Le Mura Secolari

Le mura secolari attraversano gran parte dell'ex comune di Sambiase. Sono situate in via Prunia, in via Savutano, in via delle Rose (le più antiche di origine greca,mura dell'antica cittadina di Melea) ecc.

  • La Santa Croce

La Santa Croce è un monumento che raffigura la passione di Cristo. Dalla Santa Croce si tramandano detti popolari. Davanti il monumento si ferma la Processione dei Mestieri il venerdì Santo.

  • Le Statue dei "MISTIARI"

Le statue dei "MISTIARI" sono risalenti al XVII secolo. Sono tra le statue lignee più belle del mondo famosissime in tutta la provinci; esse sono conservate nella antica chiesa di Maria Annunziata su corso Vittorio Emanuele. Le statue sono:"Gesù che prega" "Ecce Homo" "Gesù che porta la croce" "crocifisso" "baretta" "Madonna dei sette dolori" San Giovanni . Escono dalla chiesa solamente durante la processione dei Mestieri.

Chiese

  • Duomo di Sambiase

La chiesa Madre è tra le chiese più belle e antiche della provincia di Catanzaro,paragonata anche per alcuni particolari alla Basilica di San Pietro. Il duomo è intitolato al santo romano Pancrazio vescovo e martire. La seconda Chiesa per importanza e grandezza di Lamezia Terme affaccia su corso Vittorio Emanuele tra i più meravigliosi posti dell'intera città. Sulla navata della chiesa matrice vi sono tre affreschi di grande rilevanza artistica (del Pallone e di Mattia Preti) . Fu più volte distrutta da vari terremoti e ricostruita grazie ai grossi contributi dei cittadini e alla grande organizzazione dell'antica università. La facciata è completamente in stucco decorata da tre mosaici, del Santo patrone,San Francesco di Paola e della Madonna. La grande basilica se così può essere chiamata è divisa in tre navate,meraviglioso è l'altare che copre le opere di un'arte ricchissima,della navata stessa. La navata di sinistra ospita una piccola cappella al Cristo Risorto,alla fine,ai lati decorata da statue,quadri e affreschi,come la navata destra,la piccola cappella di quest'ultima navata è invece dedicata al sacro cuore e a Maria Santissima. La parte superiore,il soffitto della chiesa,è adornato dalla cupola,bellissima nella sua semplicità ma un vero e proprio tesoro artistico e architettonico. La bellezza di questo luogo è particolare e caratteristica marcata dal forte silenzio e dalle statue che circonano i corridoi della chiesa.

  • Monastero di San Francesco di Paola

La chiesa di San Francesco è stata protagonista della storia sambiasina e da sempre molto legata al Duomo. La chiesa affaccia su corso Vittorio Emanuele ed è decorata all'esterno da affreschi e mosaici. I frati minimi hanno sempre organizzato feste religiose in onore del Santo di Paola. Piena di storia cultura e arte è molto bella da vedere, e lì è conservato il dito indice del patrono. All'interno sono vi vari presenti affreschi che narrano le vicende del Santo e della Madonna. Il busto del Santo è molto bello e rifinito nei minimi particolari è riposta in una cappella ristrutturata e frontalmente vi è la statua della Madonna del Miracolo. Ai lati della cappella vi sono dei bronzi rettangolari che raffigurano i miracoli del santo calabrese,sopra la statua un mosaico che raffigura il battesimo del Signore,nella parte destra della cappella un grosso quadro che raffigura San Francesco con cornice lignea scolpita ad arte. Il monastero sambiasino dell'ordine di San Francesco di Paola è il terzo edificato al Santo Paolano. La chiesa è composta da una sola navata,gli affreschi che adornano il soffitto riguardano i miracoli mentre quelli dei lati la Madonna a cui era nominata prima il monastero.

  • Monastero della Madonna del Carmine

La chiesa è anch'essa tra le più rilevanti della provincia e tra le più belle. Si trova nel rione Cafaldo. La facciata della chiesa è a forma di M e nel piazzale (piazza Garibaldi) è stato trovato un mosaico greco era probabilmente una villa di età greca. È come il duomo circondata da statue ma di straordinaria bellezza è quella della Madonna del Carmelo a cui è dedicato il monastero. Il soffitto è ricoperto da ricchi affreschi. La chiesa è formata da una sola navata. in età bizantina era centro urbano dell'allora San Biagio,infatti lì era posta la badia dedicata al santo bizantino.

  • Santuario di Maria SS di Portosalvo

La chiesetta divenne santuario durante l'ultimo giubileo. Il santuario conserva una bellissima statua, dedicata proprio alla Madonna, innalzata da un tronco di albero. Il portone è di particolare bellezza, illustra la madonna in varie rappresentazioni. Sulla facciata e sull'altare ci sono due magnifici affreschi che ritraggono la Madre di Dio. Molte leggende descrivono l'origine dell'antico santuario.

  • Santuario della Beata Vergine Addolorata

La chiesetta è situata nel rione Miraglia di origine antichissime. Conserva due bellissime e particolari statue della Madonna addolorata, la prima sull'altare,la principale è vestita da un particolare manto blu, mentre la seconda è di legno e le uniche parti rifinite sono quelle non coperte dal manto nero. Il più importante parroco a cui è stata affidata l'antica chiesetta, che era anche un grande storico, mons. Pasquale Caputo scrisse che dove è situata la chiesa vi era un romitorio di Maria dei sette dolori. Qui era conservata la statua dei Mestieri "la Baretta" . All'interno è ricoperta da marmo e all'esterno la parte laterale è di pietra,decorata da tre croci.

  • Chiesa di Maria SS delle Grazie

È situata nel rione stradella. Sull'altare della chiesa c'è una croce col redentore risorto di particolare significato e bellezza,gigantesca,e sul soffitto un affresco molto particolare. La chiesa è stata costruita pochi anni fa e ha una forma insolita. I lati della chiesa sono decorati con numerose vetrate tra cui quella della Madonna e di San Francesco.

  • Chiesa di Cristo Redentore

Si trova in via Savutano. Anch'essa è sorta pochi anni fa è di forma circolare e molto particolare e bella.

  • Chiesa dell'Annunziata

È tra le chiese più antiche di Sambiase. È molto conosciuta ed è tra le più belle e antiche della Calabria nonostante le piccole dimensioni. Nella chiesa sono conservate le sette statue dei "mestieri" e insieme alla chiesa quasi gemella di Santa lucia aprono le porte al centro storico e affaccia su corso Vittorio Emanuele.

  • Chiesa dell'Immacolata

È tra le più antiche conserva molti riconoscimenti da grandi cariche ecclesiastiche come papa e vescovo. Affaccia su corso Vittorio Emanuele e come la chiesetta dellAnnunziata è di grande rilevanza artistica.

  • Chiesa di San Rocco

La chiesetta di San Rocco fu ricostruita nel villaggio Kennedy in Sambiase. La prima chiesa di San Rocco era tra le più antiche ma venne distrutta, affacciava su piazza Diaz.

  • Abbazia dei Santi Quaranta Martiri

È di origini romano-bizantine è si trova in località Caronte vocino le antiche terme.

  • Monastero di San Costantino

È di origini romane come l'abbazia e si trova in località San Sidero (Sant'Isidoro).

  • Chiesa della Madonna del Miracolo
  • Chiesa di San Giovanni
  • Chiesa di Santa Rita da Cascia
  • Chiesa di Santa Teresa

Palazzi ed edifici storici

  • Palazzo Franzì
  • Palazzo Cataldi
  • Palazzo Cerra
  • Palazzo Fiore
  • Casa Majone
  • Palazzo Renda
  • Casa Giustino Porchia
  • Castello di viale stazione
  • Casa di Franco Costabile
  • Casa di Francesco Fiorentino
  • Casa di Giovanni Nicotera

Centro Storico

Miraglia

La Miraglia è un rione del centro storico. Padroneggia il rione la chiesetta dell’Addolorata con le tre croci della parte di pietra della chiesa. Per le vie del rione sono sparse piastrelle di terra cotta con incise le poesie scritte da Francesco Costabile e dedicate alla terra che lo ha cresciuto. Nella Miraglia è situata l’antica casa del poeta ed una lapide marmorea dedicata alla scrittrice De Fonseca Pimentel una delle grandi donne del risorgimento italiano. In questo rione c’è l’officina dell’arte che cura e ristruttura opere artistiche. Per le vie della Miraglia si svolge il presepe vivente durante le celebrazioni natalizie,la fine del tradimento di Giuda,e da lì passano le processioni dei “mestieri” di San Francesco di Paola di Maria Addolorata e la marcialonga.

Cafaldo

Il rione Cafaldo fa parte del centro storico di Sambiase ed è quello situato più in alto. Nel rione è situata la bellissima chiesa del Carmine che custodisce i più misteriosi segreti dell’ex comune. In più a Cafaldo c’è un'antichissima fontana risalente ai primi anni della nascita del borgo. Per le vie del rione l’1-2-3 febbraio si ha la fiera di Santu Vrasu (San Biagio) risalente al VII secolo e la festa del Carmine, passano le processione dei” mestieri”,di San Francesco di Paola della Madonna del Carmelo e la marcialonga. Ai piedi del colle di Cafaldo si estende il quartiere della Vignola.

Craparizza

La craparizza è uno dei rioni che costituisce il centro storico di Sambiase di Lamezia Terme. La Craparizza è ricca di affreschi di epoche diverse. Lì è nato il patriota Giovanni Nicotera e lì è situato il palazzo dove egli è cresciuto e nato. Per le vie del rione passano la processione dei “mestieri” di San Francesco di Paola e la marcialonga.

San Nicola

Il rione San Nicola fa parte del centro storico. Qui è nato e cresciuto il filosofo Francesco Fiorentino e qui è collocata la casa. Per le vie del rione passano le processioni dei “mestieri” di San Francesco di Paola e la marcialonga.

Patelli

Patelli è un rione del centro storico dove è situato l’ecomuseo “luogo della memoria” e da cui si ha un bellissimo panorama di corso Vittorio Emanuele e del rione Miraglia. Per le vie del rione passano le processioni dei “mestieri” di San Francesco di Paola e la marcialonga.

Natale e Pasqua

Natale

I giorni di Natale sono tra i più amati e festeggiati dell’anno. Dall’8 dicembre con la festa dell’Immacolata Concezione si scoprono i bellissimi presepi nelle chiese. Tutti i presepi sono diversi tra di loro e ognuno particolare, i più gran presepi sono allestiti nelle chiese dell’Annunziata (il più bello e grande,tra i più affascinanti di Lamezia Terme),di San Pancrazio,ma sono anche curiosi da vedere gli altri presepi che decorano le antiche e numerose chiese di Sambiase. Caratteristico e suggestivo è corso Vittorio Emanuele decorato e ricoperto di luci natalizie con sfondo la facciata della chiesa di San Francesco di Paola ed il campanile di palazzo Franzì. Il 24-25 dicembre e il 7 gennaio nelle vie del rione del centro storico sambiasino Miraglia si svolge da pochi anni a questa parte il presepe vivente con gli antichi mestieri e scene di vita quotidiana. La grotta con la Sacra famiglia è nella chiesetta dell’Addolorata completamente ricoperta di marmo. La vigilia di Natale a mezza notte si festeggia nella chiesa matrice di San Pancrazio la nascita di Cristo nostro Signore. La mattina di Natale è giorno di festa per tutti che passeggiano per le piazze del paese e su corso Vittorio Emanuele in visita alle chiese del centro storico e ai loro presepi. Il 6 gennaio è giorno di festa che chiude la catena gioiosa del Santo Natale. E’ l’ultimo giorno per visitare inoltre la via dei presepi e il presepe vivente con l’arrivo dei Magi.

Pasqua

  • Domenica delle Palme

La domenica delle palme le piazze ed il corso sono gremite di gente con ulivi e palme in mano. I veri festeggiamenti si svolgono la sera,infattiper le vie del quartiere di Sambiase si mette in scena il tradimento di Giuda,che va a finire con la crocifissione di Gesù e dei ladroni di fronte la parte in pietra della chiesa dell’addolorata con le tre croci.

  • Giovedì Santo

Il giovedì Santo giorno dell’ultima cena si scoprono i sepolcri delle chiese che resteranno aperte tutta la notte per omaggiare l’ultima cena fatta da Gesù. Le chiese illuminate danno l’aria di pace e di bellezza e riempiono i cuori di chi entra con i Santi sepolcri.

  • Venerdì Santo

Il venerdì Santo di sera escono dal duomo le statue dei “MISTIARiI” in processione. Queste statue sono tra le più belle statue lignee della Calabria. La processione prosegue per corso Vittorio Emanuele, Craparizza, Miraglia, Patelle, Cafaldo, piazza Fiorentino, viale stazione, Stradella, San Nicola, piazza Diaz. La processione si ferma al monumento “a santa cruci” e alle altre antiche croci che adornano il centro storico. Le statue si conservano nella chiesetta dell’Annunziata. La passione di Cristo è ricordata con canti di ringraziamento.

  • Pasqua

La mattina di pasqua dopo la messa del duomo piazza Diaz è colma di persone e coperta da. La messa nella chiesa madre dura tre ore per omaggiare e festeggiare la resurrezione di Gesù morto e risorto per noi. Nella chiesa madre come in tutte le altre chiese si decora l’altare con fiori e con la bellissima statua di Gesù risorto. In piazza spesso si organizzano sfilate di auto d’epoca o mostre.

I personaggi storici

Tra i personaggi storici di rilevanza nazionale, vanno ricordati il patriota Giovanni Nicotera ministro del governo Derpretis il filosofo Francesco Fiorentino che nacque Sambiase nel 1834 il poeta Franco Costabile, nato nel 1924

  • Enrico Borrello
  • Giovanni Maria Cataldi
  • Giuseppe Majone
  • Francesco Matarazzo
  • Nicola Sposato
  • Orazio Scalfaro
  • Achille Scalfaro
  • Alessandro Toja
  • Michele Matarazzo
  • Domenico Porchio
  • Amelia Colavita 1897-1985 (mammana "donna Popa")
  • Giovanni Renda (ultimo sindaco di Sambiase)
  • Gianni Renda (pres. ISEF, FIMPA, ecc.)
  • Basilio Sposato (Alto Magistrato)

Poeti, scrittori e pittori

  • Giovanbattista Molinaro
  • Salvatore Borelli
  • Felice Fiore
  • Edoardo Fiore
  • Fernando Cimorelli
  • Giorgio Caporale

Oreste Borrello (scrittore e filosofo)

Enrico Borrello (scrittore e storico)

Francesco Bartoletta (scrittore e pedagogista)

Umberto Bartoletta (scrittore)

Filippo D'Andrea (scrittore, filosofo, teologo)

Antonio Caporale (pittore, scultore, musicista)

Feste e sagre

Feste religiose

  • Festa di Maria Ss del Carmelo

il 16 luglio di ogni anno nel rione Cafaldo si ha una festa in onore della Madonna del Carmine. Questa festa è di profondo animo religioso.

  • Festa di San Francesco di Paola

La festa di San Francesco di Paola ha inizio con la Marcia Longa, una corsa lunga 7 km non a scopo competitivo, che attraversa Corso Vittorio Emanuele, il rione Miraglia, il Rione Patelle,Craparizza,Cafaldo, piazza Fiorentino,Caronte, il rione Braccio e piazza Diaz. Il 2 giugno è il giorno dedicato al santo....la mattina tutto il popolo si raduna nella chiesa madre dove alla presenza del sindaco vengono consegnate al santo le chiavi della città il pomeriggio è il momento della processione per le vie della città...tutto il fervore religioso si riversa per le vie del centro storico e non solo per accogliere alla venuta del santo tra applausi di mani e pianti di commozione...il tutto viene concluso con la benedizione in piazza al termine della processione e al seguito come consuetudine il concerto di cantanti famosi.

  • Festa della Madonna di Portosalvo

La festa della madonna di Portosalvo ricade nella seconda domenica di settembre....la chiesa eretta a santuario nel 2000 e in quel anno incluso nel circuito giubilare è situata tra i rigogliosi ulivi....posti vicino alle terme di Caronte.La chiesa anche se piccola è sede di continui fedeli che porgono le loro preghiere davanti alla vergine....la fondazione della chiesa è incerta ma secondo alcune fonti si suppone sia stata costruita come voto da un brigante riuscito a scappare dalla prigione oppure da un commerciante salvatosi dal mare in tempesta nel golfo di sant Eufemia

  • Festa di San Biagio

30-31 gennaio e 1-2-3 febbraio si festeggia il santo protettore della gola e del nome di Sambiase con la messa e la benedizione della gola il 3 febbraio e la fiera di "Santu Vrasu" San Biagio,fiera che attira numerose persone da tutti i paesi limitrofi x la sua imponenza (rione Cafaldo), la Fiera Agricola in piazza Diaz e le giostre per i ragazzi tutti i 5 giorni.

  • Festa di Maria Addolorata

Si festeggia la seconda o la terza domenica di settembre nel rione Miraglia con. La sera si ha un ricco e variegato buffet di dolci lungo la strada,frontale la chiesa accompaganto a ritmo da gruppi folkloristici locali.

  • Festa di Santa Lucia
  • Festa di Maria annunziata
  • Festa di San Pancrazio
  • Festa di San Rocco
  • Festa di Santa Maria Goretti
  • Festa del Redentore
  • Festa di Maria Ss delle Grazie
  • Corpus Domini

Sagre

  • Festa del Gelato

Dove vengono spesso invitati cantanti, personaggi comici ecc.

  • Festa della nutella
  • Sagra della porchetta
  • Altre feste

Voci correlate

Collegamenti esterni

  Portale Calabria: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Calabria