Benevento

comune italiano, capoluogo dell'omonima provincia in Campania
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Template:Comune Benevento (Beneviénto in dialetto beneventano, Beneventum in Latino) è un comune italiano di circa 62.289 abitanti distribuiti tra il capoluogo comunale e numerose frazioni, capoluogo dell'omonima provincia in Campania.
Si tratta del quarto comune più popoloso tra i capoluoghi di provincia della regione. Contando l'area metropolitana intorno, la città arriva a circa 100.000 abitanti.

Città sannitica, romana, longobarda e poi pontificia, Benevento vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e un interessante patrimonio archeologico.

Geografia fisica

Territorio

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Panorama di Benevento, con la Dormiente del Sannio sullo sfondo

La città si trova nell'entroterra appenninico della Campania, nella parte meridionale della regione storica del Sannio, in una posizione quasi equidistante dai mari Tirreno e Adriatico.

È posta in una conca circondata da colline; ad ovest in particolare, oltre la Valle Vitulanese, si trova il massiccio del Taburno Camposauro: le sue cime, viste dalla città, disegnano la sagoma di una donna distesa, la Dormiente del Sannio.

Dalla parte più alta della città si possono scorgere le cime del Monte Mutria del Matese a nord-ovest, l'alta cortina del Partenio con il monte Avella a sud, il brullo Trimunzio montecalvese a sud-est e le appendici dei monti Dauni a est.

La città è attraversata da due fiumi: il Calore Irpino, affluente del Volturno, e il Sabato, che confluisce nel Calore in contrada Pantano, poco ad ovest del centro cittadino.

Il territorio su cui si estende la città è piuttosto ondulato. Il suo centro infatti si eleva su una collina nel mezzo della vallata, ed alcune contrade sorgono su altre colline circostanti. L'altezza media sul livello del mare è pari a 135 m, con una minima di 80 m ed una massima di 495 m, pari ad un'escursione di 415 m.

Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Benevento.

Il clima di Benevento ha tratti sensibilmente più continentali di quello, marittimo, del Casertano e del Napoletano. Nel semestre invernale la temperatura in genere è più bassa; le piogge sono relativamente frequenti, così come nebbia e brine. Le correnti umide australi provenienti dal Mar Tirreno incontrano qui i primi baluardi appenninici (il Taburno ed il Partenio), dietro ai quali si ha uno sbalzo di temperatura: a contatto con un ambiente meno caldo, la saturazione del vapore acqueo nell'aria viene facilitata e così le precipitazioni.

Benevento ha quindi un clima di tipo appenninico, con temperatura media annua di 15,8 °C. La temperatura media del mese più freddo (gennaio) è 7,1 °C,quella del mese più caldo (agosto) è di 24,7 °C.[1]. In inverno non sono rare le precipitazioni nevose. La temperatura più alta registrata in città fu di 42 °C al 18 luglio del 1884L'umidità nel periodo invernale è mediamente del 72% ed in quello estivo del 57%[2].

Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Temperatura media (°C) 7,1 8,4 10,7 13,9 17,8 22,2 24,5 24,7 21,7 16,6 12,3 9,6 15,8

Demografia

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Cittadini stranieri

Al 31 dicembre 2008 gli stranieri residenti in città sono 909. I maggiori gruppi sono quelli di:

fonte Istat

Storia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Benevento.

«Nulla in Italia è più antico di Benevento.»

(Edward Hutton, Naples and Campania revisited, London, Hollis and Carter, 1958)

Fondazione

La fondazione di Benevento risale a tempi remoti. Una leggenda narra che Benevento debba le sue origini all'eroe greco Diomede, sbarcato in Italia dopo la distruzione e l'incendio di Troia, e che avrebbe riservato per la città una zanna del mitico Cinghiale Calidonio (simbolo di Benevento) ucciso da suo zio Meleagro; secondo Procopio di Cesarea avrebbe anche ospitato l'incontro tra Diomede ed Enea. Una moneta del IV secolo a.C., attribuita alla città e recante impresso l'emblema del cavallo e la scritta Malies, avvalorerebbe la tesi dell'origine greca, in quanto il cavallo era il simbolo particolare di Diomede. In realtà, la fondazione si dovrebbe agli Osci, passando successivamente ai Sanniti. Inoltre, la parola Malies (o Malocis), nome probabilmente osco o sannita, sarebbe all'origine del primo nome della città che era Maloenton, da cui quello latino di Maleventum o Maluentum. Del periodo pre-romano la città offre ceramiche e bronzi del secolo VIII e VII. A tal proposito è interessante sottolineare che secondo lo studio linguistico dei Toponimi, la radice *Mal- (con possibile significato di "pietra") non sarebbe riconducibile ad una radice indoeuropea, per questo motivo si ritiene che questo toponimo (ricorrente in molti luoghi in Europa ed in particolare in Italia), sia una lascito nelle lingue indoeuropee (a cui appartengono l'Osco e il Latino), della lingua parlata prima dell'arrivo di questi popoli in età neolitica. Negli ultimi anni alcuni studiosi vanno ipotizzando un'origine diversa della città, che avrebbe preso nome di Civitate Beneventana, così come si chiamò una zona dell'attuale territorio cittadino nel corso del Medioevo.

I Romani

Per la prima volta nella storia romana nel 314 a.C., Maleventum, definita a proposito della prima guerra sannitica quale fiorente centro del Sannio Meridionale. Nei suoi pressi, le legioni di Papirio Cursore e di Bibulco sconfissero, nel corso della seconda guerra sannitica, le truppe sannitiche. Nelle vicinanze della città, nel 297 a.C., il console romano Publio Decio Mure, avrebbe sconfitto durante la terza guerra sannitica gli Apuli, impedendo in tal modo il ricongiungimento con i Sanniti.

Nel 275 a.C., i Romani vinsero Pirro, venuto in Italia con i suoi elefanti: questo fatto si dimostrò fondamentale per lo sviluppo della città. Per assicurarsi il possesso di Benevento, vennero dedotti nel 268 a.C. il primo stanziamento di coloni romani con diritto latino. A quest'epoca risale il nome di Beneventum, mutuato da Maleventum, considerato di cattivo augurio.

Durante la seconda guerra punica, vennero combattute due battaglie decisive: nel 214 a.C. il generale cartaginese Annone fu sconfitto da T. Gracco; nel 210 a.C., il campo di Annone venne assalito e preso dal console Q. Fulvio. Nel 209 a.C. fu una delle diciotto colonie latine a somministrare contingenti di uomini e denaro per continuare la guerra.

L'importanza della città crebbe con la realizzazione della via Traiana, nuovo tracciato della via Appia. Nell'86 a.C., i Romani la elevarono al rango di municipium. Verso la fine della Repubblica, Benevento viene descritta come una delle città più floride del Meridione. Augusto, nel 42 a.C., vi deduce una nuova colonia, mentre da Nerone viene dedotta una terza colonia, che prende il nome di Concordia, come è documentato anche nelle iscrizioni del regno di Settimio Severo: Colonia Julia Augusta Concordia Felix. Adriano poi la unì alla Campania.

Benevento trasse particolari benefici dall'essere situata su una importante arteria di comunicazione quale era al tempo la via Appia. Traiano la scelse quale punto di partenza per la via che prese il suo nome. Fu così che per tutto il III e IV secolo d.C. la città prosperò in modo particolare, arricchendosi di numerosi e splendidi monumenti. In quel periodo fu la città più popolosa del Meridione dopo Capua.

Medioevo

 
Il Ducato nell'VIII secolo

Sede vescovile a partire dal IV-V secolo, fu quasi interamente distrutta da un terribile terremoto nel 369 d.C., segnando il suo lento ed inesorabile declino, favorito anche dalla crisi dell'Impero romano d'Occidente.

Nel 410 d.C., subì l'invasione dei Visigoti e nel 455 quella dei Vandali. Poco tempo dopo, si verificò la caduta dell'Impero Romano d'Occidente. Nel 490 d.C. fu presa dai Goti, nel 536 o 537 liberata da Belisario e nel 545 conquistata e saccheggiata da Totila.

Nel 571 i Longobardi vi fondarono il ducato di cui Zottone fu il primo duca fino al 591. L'ultimo fu Arechi II, genero di re Desiderio, dal 778 al 787. Protetto dalla sua grandezza, dalla situazione appartata e dalle difficoltà di portarvi e sostenervi guerra, il ducato si mantiene incolume davanti alla minaccia dei Franchi e lo stesso Carlo Magno è costretto ad arrestarsi ai suoi confini. Nell'840, dopo la morte violenta di Sicardo, il dominio fu diviso nei due principati di Benevento e Salerno e nella contea di Capua. Seguì la serie dei principi indipendenti di Benevento da Radalgisio a Landolfo VI. Nel 969, papa Giovanni XIII innalzò Benevento a Chiesa metropolitana. Il principato finì nel 1053 con la battaglia di Civitate e la presa di Benevento da parte di Riccardo I di Aversa e Roberto il Guiscardo. Nel 1077, Enrico III la cedette alla Chiesa.

Fu per qualche anno in mano ai Normanni (1078 - 1081), rimanendo poi per secoli un'enclave pontificia nel Regno di Napoli, governata da rettori papali, pur fra alterne vicende: vi furono infatti tentativi di conquistarla da parte di Federico II e Manfredi di Svevia, che qui rimase ucciso in una battaglia contro Carlo d'Angiò. Fu sottratta alla Chiesa durante le lotte tra Angioini e Aragonesi.

Età moderna

 
Benevento Pontificia

Nel 1458, papa Callisto III, alla vigilia della sua morte, crea il nipote Pedro Luís duca di Benevento, infeudazione illusoria, in quanto la città è saldamente tenuta da re Ferrante.

Alessandro VI, per non essere da meno, confermando a Federico d'Aragona l'investitura del regno di Napoli, nel 1497 l'ottiene per il figlio Giovanni, già duca di Gandia, principe di Tricarico, conte di Garinola e di Claromonte, nonché Gonfaloniere della Chiesa. Benevento fu poi turbata dalle lotte intestine sorte tra la fazioni di Castello e quella della Fragola (Fravola), concluse con la pace del 1530.

Nel Seicento, però, pestilenzie, carestie e terremoti annientarono gli sforzi compiuti e impoverirono sempre più la città. Benevento ritrova serenità sotto il papa, salvo un breve assedio operato dagli spagnoli dal 4 settembre al 28 settembre 1633.

Nel 1688 fu distrutta da un terremoto. Si salvò dalle rovine del suo palazzo il cardinale arcivescovo Orsini, il futuro Benedetto XIII, che non solo ricostruì la città, ma ne incrementò tutte le attività. Nel 1702, Benevento fu però squassata da un nuovo cataclisma e il Pastore non desisté dalla sua opera, tanto da essere celebrato come Alter Conditor Urbis ("nuovo fondatore della città").

Con l'arrivo in Italia di Napoleone Bonaparte nel 1798, Benevento fu dapprima occupata da Ferdinando IV di Borbone. In seguito, Napoleone la fece sede di un nuovo principato, retto dal Talleyrand (1806). Tornata alla Chiesa con la Restaurazione, nel 1860 i garibaldini di Salvatore Rampone la sottrassero al dominio pontificio, e fu così annessa al nascente Regno d'Italia.

Cominciava così una nuova vita per la vetusta città, che riprendeva nel Mezzogiorno d'Italia la sua funzione, sviluppandosi notevolmente nel suo complesso urbano ed abbellendosi di edifici interessanti e di bei monumenti, progredendo nell'agricoltura, specie nella coltivazione dei tabacchi e dei cereali, nelle famose industrie dolciarie, meccaniche, dei liquori, del legno, dei laterizi, nei suoi floridi commerci, nelle istituzioni assistenziali e culturali.

Né tale fervore poteva essere spento dall'immane distruzione del secondo conflitto mondiale, allorché la cittadinanza diede tale prova di coraggio e di abnegazione, da meritare la Medaglia d'Oro al Valor Civile (15 giugno 1967). La città fu bombardata dagli Alleati nel 1943: duemila abitanti morirono e oltre la metà della città rimase distrutta. Solo il 2 ottobre 1943 gli americani entrarono nella citta'.

Ingenti danni furono poi causati da un'alluvione nel 1949. Da allora ad oggi Benevento si è notevolmente espansa, ed è tuttora oggetto di grandi interventi di riqualificazione.

Simboli

 
Gonfalone della città

Lo stemma cittadino, concesso con D.P.R. del 27 dicembre 1990, ha la seguente blasonatura:

«scudo ennagonale a testa di cavallo, inquartato di rosso e di argento, al capo d'oro, caricato dal cinghiale al naturale, fermo sulla linea di partizione, cinghiato di rosso. Lo scudo è sormontato dalla corona di principe; sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante d'oro, la sigla S.P.Q.B. nella prima riga, le parole CONCORDES IN UNUM nella seconda riga, sigla e parole in lettere maiuscole di nero.»

Il gonfalone consiste in un drappo di rosso mentre la bandiera cittadina, che riprende gli smalti del blasone civico, è un tricolore giallo, bianco e rosso.

Quartieri

La città di Benevento è suddivisa in diversi quartieri e rioni:

Centro storico

  Lo stesso argomento in dettaglio: Centro storico di Benevento.

   

Il centro storico di Benevento si trova su un'altura fra il corso dei fiumi Calore e Sabato, digradante verso la loro confluenza, ad ovest. È attraversato da un asse viario principale costituito dal Corso Dante e dallo spazioso Corso Garibaldi, sul quale si aprono alcune piazze (Cardinal Pacca, Duomo, Orsini, Roma, Matteotti). Nel punto più alto si trova il castello, la Rocca dei Rettori.

Nei due corsi confluisce un'irregolare rete di vicoli, nella quale sono distinguibili alcuni rioni storici, fra cui i medievali Trescene e Triggio, situati rispettivamente all'estremo nordorientale e sudoccidentale. I longobardi eressero una cinta muraria che includeva tutta la zona, della quale oggi rimangono oggi solo alcuni tratti. L'acropoli di Benevento conserva una cospicua quantità di monumenti, di cui i principali sono posti su Corso Garibaldi.

Quartiere Mellusi-Atlantici

  Il Palazzo degli uffici in via Mascellaro, sede dell'ASL 1 di Benevento  

La zona nuova del centro cittadino sorge ad est del centro storico, continuando la salita della stessa collina. Lo attraversano due lunghi viali alberati: Viale Antonio Mellusi, costruito nel dopoguerra, e Viale Atlantici, prosecuzione ideale di Corso Garibaldi, completato nel 1932 su progetto dell'ingegnere Gennaro De Rienzo e dedicato ai "Trasvolatori Atlantici".

All'inizio dei due lunghi viali si trovano, rispettivamente: la grande Piazza Risorgimento, in cui si trova la sede della Banca d'Italia e si tiene il mercato della frutta; e Piazza IV Novembre, su cui si apre l'ingresso della rinomata Villa Comunale.

Il quartiere è costituito principalmente da palazzi, ingentiliti da molto verde. Risalendo Viale Atlantici si trovano la sede della Soprintendenza ai Beni Archeologici (nell'ex convento di San Felice), il Seminario Arcivescovile, la Scuola Allievi Carabinieri. Circa a metà del viale, sulla destra vi è un crocefisso posto nel XIX secolo[4]. Nel quartiere si trovano inoltre il Teatro-Auditorium Nicola Calandra, il Palazzo di Giustizia, in Via Raffaele De Caro, e gli uffici dell'ASL1, in Via Patrizia Mascellaro.

I viali Mellusi ed Atlantici ad est si ricongiungono tramite Via Almerico Meomartini, che porta ad un piazzale sopraelevato, dove si trova il Convento dei Cappuccini.

Pacevecchia

 

Proseguendo lungo l'altura seguendo Via delle Puglie, si incontra la zona residenziale di Pacevecchia. Qui si trova l'ospedale cittadino, il Gaetano Rummo. Il quartiere presenta graziose villette e fabbricati di nuova costruzione, e si sviluppa attorno al magnifico parco di Villa dei Papi, residenza del vescovo Orsini. A Pacevecchia si trova lo stadio in cui gioca il Rugby Benevento.

Il quartiere prende il nome dalla pace che fu qui firmata dalle fazioni cittadine nel 1530, dopo quasi un secolo di avversità. Visto il contributo fornito dal padre cappuccino Lodovico da Napoli per la sottoscrizione dell'accordo, il Comune volle ringraziare i frati permettendo loro di costruire un convento. La costruzione originaria sorse in una collocazione diversa da quella odierna: distrutta da un terremoto, fu sostituita dalla villa dell'Orsini.

Rione Ferrovia

  Vista notturna di viale Principe di Napoli Il Rione Ferrovia si trova a nord del fiume Calore; il principale collegamento con il centro è costituito dal Ponte Vanvitelli. Subito dopo il ponte si incontra piazza Leonida Bissolati da cui a sinistra si aprono via Valfortore (già Francesco Paga), che conduce ale vie di collegamento con i Comuni del Fortore, e il Lungocalore Manfredi di Svevia (ove si ritiene che un tempo sorgesse la chiesa di San Marciano, già diruta nel XVIII secolo, nella quale papa Adriano IV diede a re Guglielmo I di Sicilia l'investitura di Duca di Puglia e di Sicilia, come si legge nelle cronache).

Il rione è attraversato dal viale Principe di Napoli, che porta dal ponte alla stazione ferroviaria (da cui il nome). Lungo il suo corso si trovano la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e l'Ospedale Sacro Cuore di Gesù, tenuto dall'ordine religioso dei Fatebenefratelli.

L'abitato non si protrae molto profondamente nelle traverse che partono dal viale: ad est del rione si trova la zona industriale di Pezzapiana. Nel Rione hanno inoltre sede le due principali industrie dolciarie della città: le Fabbriche Riunite Torrone di Benevento e la Strega Alberti (di fronte alla stazione).

Poco dietro la stazione si trova la rotonda dei Pentri, al centro della quale è stato eretto un monumento a Padre Pio.

Porta Rufina

 

La collina del centro storico presenta una forte pendenza verso sud, ai piedi della quale vi è la zona di Porta Rufina, detta così da un ingresso della città andato distrutto. Il collegamento con la zona alta avviene principalmente tramite Piazza Orsini e Via delle Puglie, lungo la quale si trova la Facoltà di Scienze Economiche dell'Università. Nel rione si apre piazza Commestibili, sede del mercato alimentare fino ad inizio Novecento, dalla fine del 2007 adibita a galleria commerciale. Vi è inoltre l'ufficio postale centrale della città.

Rione Libertà

   

Il Rione Libertà, intitolato alla liberazione nazionale nella seconda guerra mondiale, presenta la tipica forma a scacchiera delle zone periferiche, con ampii viali alberati e grandi condomini. Il Rione libertà, nato, oltre il corso del fiume Sabato, durante il ventennio fascista e fortemente ampliatosi nel secondo novecento, è oggi il quartiere più popoloso della città. Rappresentativa è soprattutto la parte ad ovest di via Napoli, che presenta strade ortogonali, in cui si aprono vasti spiazzi liberi. Molti dei palazzi per abitazioni, dall'aspetto sobrio e massiccio, sono in cattive condizioni e fra di essi si trova la chiesa di San Modesto. Le zone ad est di via Napoli presentano una topografia meno regolare, poiché i palazzi non sono stati costruiti secondo un piano unico; qui si trova un'altra chiesa moderna, dedicata alla Madonna Addolorata. Il settore nord-est assume in genere un altro nome, Santa Colomba. Vi si trovano il moderno Centro Servizi Amministrativi della Provincia di Benevento, lo stadio Santa Colomba e diversi plessi scolastici. Attorno allo stadio si svolge, il sabato, il più grande mercato cittadino. Procedendo via Napoli dal ponte Santa Maria degl'Angeli, oltre l'allacciamento con la tangenziale si trova San Vito, una zona accresciutasi tra gli anni novanta e l'inzio del duemila ed affermatasi come nuova zona commerciale della città.

Monumenti e luoghi di interesse

 

È non solo il massimo monumento della città, ma uno dei migliori esemplari dell'arte traianea ed il più insigne arco onorario romano. Ha un solo fornice. Fu eretto, come attesta l'iscrizione ripetuta sull'attico delle due fronti, dal senato e dal popolo romano nel 114 all'inizio della nuova via Traiana, per ricordare ed esaltare il governo dell'optimus princeps, e terminato nel 117. I piloni sono decorati con bassorilievi; in particolare la faccia dei piloni rivolta verso la città presenta scene di pace, l'altra scene militari. L'Arco fu inserito nel Medioevo nella cinta di mura della città, della quale costituì la Porta Aurea. Alto 15,60 metri, con fornice di oltre 8 metri, ha una ossatura costituita da massi di calcare ed un rivestimento di marmo.

 

Il Ponte Leproso era l'attraversamento sul fiume Sabato tramite il quale la via Appia arrivava in città. Restaurato sotto Settimio Severo e Marco Aurelio Antonino, fu più volte rimaneggiato nel corso dei secoli. Allo stato attuale ha quattro arcate. Chiamato originariamente Ponte Marmoreo, deve probabilmente il nome attuale ad un vicino lebbrosario del Medioevo. Nelle sue vicinanze sorge l'antico cimitero di Santa Clementina.

 

Il nuovo prevalere, sulla severa arte traianea, delle correnti elleniche promosse da Adriano trovò in Benevento il suo documento aulico nel grandioso Teatro, dalla scena che si stagliava preziosa di marmi policromi verso il virgiliano Taburno, dalla cavea candida e luminosa, dagli atri scintillanti di mosaici e di stucchi. Fu costruito sotto l'imperatore Adriano (inaugurato nel 126) ed ingrandito da Caracalla tra il 200 e 210. Realizzato in opus latericium, ricorda il Teatro di Marcello di Roma. Misura 90 metri di diametro e può contenere circa 10.000 spettatori. Si è perso gran parte del rivestimento marmoreo; sono giunti fino a noi la cavea, la scena, il primo e parte del secondo dei tre ordini di arcate.

 

La chiesa di Santa Sofia è un edificio longobardo che risale circa al 760, di piccole proporzioni: si può circoscrivere con una circonferenza di diametro 23,50 m. Si tratta di una delle chiese più importanti della Langobardia Minor giunta fino ai giorni nostri, notevole soprattutto per la sua originalissima pianta stellare e la disposizione anomala dei pilastri e delle colonne (un esagono circondato da un decagono).

Fu quasi completamente distrutta dal terremoto del 1688 e ricostruita in forme barocche per volere dell'allora cardinale Orsini di Benevento (poi divenuto papa Benedetto XIII). Le forme originarie furono nascoste, e furono riscoperte solo con il discusso restauro del 1951.

La chiesa è parte di un più ampio complesso monumentale di cui fanno parte l'ex monastero, ora sede del Museo del Sannio, il campanile settecentesco e la fontana al centro della piazza, che si affaccia sul Corso Garibaldi.

La chiesa è candidata ad entrare nel Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO: il sito, chiamato Italia Langobardorum, centri di potere e di culto (568-774 d.C.), include altre opere longobarde a Brescia, Cividale del Friuli, Castelseprio, Spoleto, Campello sul Clitunno e Monte Sant'Angelo. L'8 ed il 9 ottobre 2007 si sono riuniti nel capoluogo sannita i referenti istituzionali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e delle altre città coinvolte nel progetto. La candidatura è stata ufficializzata il 9 gennaio 2008.

La Rocca dei Rettori

Il castello di Benevento, meglio conosciuto come Rocca dei Rettori, si trova nel punto più elevato della città, a dominare le valli dei fiumi Sabato e Calore, e le due importanti e antiche via Appia e via Traiana. Il sito era già stato utilizzato dai Sanniti, che vi avevano costruito una serie di terrazzi difensivi, e dai Romani, che vi costruirono un edificio termale (Castellum aquae), i cui resti possono ancora essere visti nel giardino del castello. I benedettini vi ebbero un monastero. La Rocca ricevette il nome attuale nel Medioevo, quando divenne sede dei governatori per conto del papa, i Rettori.

Il castello è di fatto costituito da due edifici distinti: il Torrione, costruito dai Longobardi a partire dall'871, e il Palazzo dei Governatori, costruito dai papi a partire dal 1320.

 

Sorto nel 780, fu ampliato nel XII secolo: a quell'epoca risale la facciata in stile romanico pisano, a tre portali, sormontate da un ordine di arcate e da una loggia. Il massiccio campanile in stile gotico è invece del 1280. Nel XVIII secolo il Duomo fu ulteriormente arricchito. Fu quasi completamente distrutto durante i bombardamenti alleati del 1943: ne rimasero soltanto il campanile, la facciata e la Cripta con i suoi affreschi, nonché la porta di bronzo del XII secolo, la Janua Major, composta da 72 formelle con bassorilievi (citata tra l'altro nel film Hannibal con Anthony Hopkins), recentemente restaurata. Il Duomo attuale, ricostruito nel dopoguerra, ha 5 navate. Sono in corso lavori di ripristino dell'aspetto antecedente la distruzione del 1943.[5]

L'Hortus conclusus era l'orto del convento medievale dei Padri Domenicani. Dal 1992 ospita un'installazione permanente dell'artista beneventano Mimmo Paladino, uno dei più grandi esponenti della Transavanguardia. L'Hortus vuole essere una sorta di galleria d'arte libera e immersa nel verde. Le opere dell'artista (il Cavallo, il Disco, la Testa equina, il Teschio) si alternano a resti dell'epoca romana (pezzi di colonne, di capitelli e di frontoni) creando un contrasto che comunica la complessa cultura del Sannio, e che rimane aperto a diverse interpretazioni.

Musei

Museo del Sannio

Il principale museo di Benevento è il Museo del Sannio, allestito nella Rocca dei Rettori, che ospita la sezione storica, e nel chiostro della chiesa di Santa Sofia: qui si trovano importanti reperti di epoca sannitica, romana, longobarda, e una serie di opere d'arte dei secoli dal XVI al XX; inoltre una raccolta numismatica e di volumi e documenti antichi.Nel Museo del Sannio sono conservati molti reperti provenienti dall'antico Egitto riguardanti soprattutto il culto della dea Niside che a Benevento era molto sentito. Oltre al Museo Egizio di Torino il Museo del Sannio è il più fornito ,per quanto riguarda i reperti egizi , in Italia.

Museo Diocesano

Il Museo Diocesano è una raccolta di quanto è stato possibile salvare dalla distruzione del duomo di Benevento durante la seconda guerra mondiale. È situato nella sua cripta, che in realtà è la prima chiesa su cui poi fu elevata la cattedrale. Oltre a conservare antichi affreschi, ospita la cattedra vescovile detta di San Barbato, e quanto rimane dei tumuli dei principi longobardi una volta situati in piazza Duomo.

Museo d'Arte Contemporanea Sannio

Il Museo d'Arte Contemporanea Sannio (ARCOS), inaugurato il 25 giugno 2005, si trova nel piano seminterrato del Palazzo del Governo; oltre a possedere un'esposizione permanente, organizza periodicamente mostre tematiche con opere dei grandi dell'arte contemporanea. Vi sono esposizioni anche al Palazzo Paolo V.

M.U.S.A. (Museo della tecnica e del lavoro in agricoltura)

Aperto da poco si trova nella contrada San Cumano. Oltre a ricostruzioni degli ambienti di una casa contadina, esso è principalmente una mostra dei macchinari usati in agricoltura nel corso della storia.

Altri monumenti

  • Palazzi nobiliari costruiti tra Seicento ed Ottocento: Palazzo De Simone
    Palazzo Terragnoli
    Palazzo Mosti
    Palazzo Annubba
    Palazzo Andreotti Leo
    Palazzo Isernia (oggi dei Collenea Isernia e dei de Antonellis)
    Palazzo Pedicini (oggi dei marchesi Polvere Jelardi)
    Palazzo Pacca (oggi dei Mazzella).
  • Altre chiese: Sacro Cuore
    San Modesto (prende il nome da una chiesa distrutta)
    Santa Lucia
    San Nicola (trasformata in auditorium)
    San Cristiano
    SS. Cosma e Damiano
    San Vittorino
    Santa Maria Degli Angeli
    San Gennaro
    Santa Rita.

Aree naturali

  • La Villa Comunale, all'estremità più elevata del centro storico, fu realizzata fra il 1875 ed il 1880 su progetto di Alfredo Dehnardt. È assai armoniosa nelle sue linee strutturali, che assecondano la conformazione naturale del luogo. Le aiuole sono ornate da busti di illustri personaggi sanniti: è notevole il monumento al patriota Salvatore Rampone, realizzato dallo scultore Nicola Silvestri nel 1925. La flora del luogo è costituita da alberi secolari, pini, cedri ed ippocastani. Nel 2003 è stata ristrutturata completamente. Bello il laghetto, con cigni e varie specie di pesci.

   

  • I giardinetti Francesco Pepicelli si trovano all'estremità alta del viale Atlantici. Abbelliti negli anni novanta, sono un belvedere che guarda sulla zona bassa della città, e sulla vallata del Sabato. Costeggiano un quadrivia oltre il quale si trova la caratteristica chiesetta dell'Angelo, di recente restaurata.
  • Fido park è l'unico parco giochi per cani in Campania, inaugurato il 22 settembre 2007.
  • Belvedere del sannio sito nella frazione di San marco ai monti dal belvedere è possibile godersi tutto il panorama della valle del calore e della città di Benevento.

Cultura

Istruzione e ricerca

Logo dell'Università del Sannio  

Università degli studi del Sannio

Dal 1990 Benevento è sede dell'Università degli Studi del Sannio, ospitata in varie strutture cittadine. L'ateneo è rinomato soprattutto per la formazione nel campo dell'informatica. Uno dei migliori Atenei d'Italia secondo i dati del sole24ore.

Corsi di laurea

 
Palazzo dell'Aquila-Bosco Lucarelli, sede degli uffici della Facoltà di Ingegneria dell'Università
Facoltà di Giurisprudenza*
  • Giurisprudenza (magistrale a ciclo unico)
  • Scienze Politiche (interateneo con la Seconda Università degli Studi di Napoli)

Denominazione dal 1° novembre 2010*

Facoltà di Ingegneria
  • Ingegneria Civile
  • Ingegneria Energetica
  • Ingegneria Informatica
  • Ingegneria Elettronica per l'Automazione e le Telecomunicazioni

Specialistica (2 anni):

  • Ingegneria dell’Automazione
  • Ingegneria Civile
  • Ingegneria Energetica
  • Ingegneria Informatica
  • Ingegneria delle Telecomunicazioni
Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali S.E.A.
  • Economia Aziendale
  • Economia dei Servizi
  • Scienze Statistiche ed Attuariali

Magistrale (2 anni):

  • Economia e Management
  • Economia e Governance
  • Scienze Statistiche ed Attuariali
Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
  • Biotecnologie
  • Scienze Biologiche
  • Scienze Geologiche

Magistrale (2 anni):

  • Biologia
  • Scienze e Tecnologie Geologiche
  • Scienze e Tecnologie Genetiche

Università telematica Giustino Fortunato

Un'ulteriore polo universitario è dato dalla presenza in città dell'università telematica Giustino Fortunato

Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala"

A Benevento si trova inoltre il Conservatorio Statale di Musica Nicola Sala, nell'ex palazzo De Simone in Piazza Arechi II.

Università cattolica del Sacro Cuore

A Benevento è presente il Centro di Cultura Raffaele Calabrìa, nel Palazzo Arcivescovile,il quale è legato all'Università Cattolica.

Istituto superiore di scienze Religiose

L'Istituto superiore di scienze religiose "Redemptor hominis"[6], istituto accademico eretto dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica, che rilascia i titoli di Laurea in Scienze Religiose abilitanti all'insegnamento della religione cattolica nelle scuola di ogni ordine e grado, nonché offre una serie di percorsi di approfondimento della fede per laici e religiosi.

Per quanto riguarda la formazione professionale, ente storico della città è la Scuola La Tecnica.

Biblioteche

 

La Biblioteca Provinciale Antonio Mellusi è ospitata dal 1975 nel Palazzo Terragnoli. Nata come raccolta di libri, documenti e riviste di valore storico, oggi è incentrata su testi didattici, scientifici, riguardanti il mondo moderno, i beni culturali in generale e in particolare quelli locali. Con la ristrutturazione del 1999 è stata creata inoltre una sezione Mediateca.

La Biblioteca Capitolare e la Biblioteca Arcivescovile Pacca si trovano nel palazzo arcivescovile; conservano una cospicua quantità di documenti storici dal Cinquecento in poi.

Di seguito le altre biblioteche.

Scolastiche:

  • Biblioteca del Conservatorio di musica
  • Biblioteca del Liceo classico P. Giannone
  • Biblioteca Michele Orlando, Liceo scientifico statale G. Rummo

Ecclesiastiche:

Di altre istituzioni:

A queste vanno aggiunte le biblioteche dell'Università del Sannio (vedi).

Scienza e tecnologia

A Benevento si trova l'Osservatorio Astronomico del Sannio, il più grande d'Italia per ospitalità e recettività. Ideato e realizzato dall'astronomo Antonio Pepe a cui ne è affidata anche la direzione, si trova a Pacevecchia, la zona alta della città, presso il Centro congressi la Pace.

File:MARSec.png

Sempre a Pacevecchia, nella Villa dei Papi, è stato installato il MARSec (Mediterrean Agency for Remote Sensing and Environmental Control), ovvero la centrale di controllo di una rete di satelliti per il monitoraggio ambientale che guardano sull'intero bacino mediterraneo, realizzata in collaborazione con l'Università del Sannio. I dati vengono messi a disposizione per il monitoraggio dell'agricoltura e delle acque, il riliveo cartografico, il rilevamento degli incendi. Sono in progetto collaborazioni con la NASA. Degno di nota il "camuffamento" artistico dell'antenna ricevente, opera di Salvatore Paladino.

Da poco attivo, infine, il GeoBioLab (Laboratorio Europeo Naturalità), in contrada Pontecorvo. Esso è un museo e laboratorio didattico dedicato alla geologia e alla biologia, strutturato in percorsi di esposizione.

Vita notturna

Grazie al costante aumento della popolazione studentesca, ha subito una svolta anche la vita notturna della città. Sono sempre di più gli imprenditori che decidono di aprire un locale nel capoluogo sannita, da pub a discoteche, passando per ristoranti, pizzerie o semplici bar.Molto frequentato è il centro storico dove generalmente nei week-end comitive di giovani ragazzi e non solo si trattengono fino a tarda notte per i vicoli e per i locali presenti a gran numero tra Piazza Piano di Corte, Piazzetta Vari,fino ad arrivare alla piazzetta ove è ubicato il famoso arco di Traiano. A Benevento ogni anno giungono molti ragazzi stranieri grazie al progetto erasmus che gemella l'Università del Sannio con i più famosi atenei europei.

Dialetti

  Lo stesso argomento in dettaglio: Dialetto beneventano.

Iniziative per il sociale

  • La Banca del tempo, realizzata in collaborazione con la cooperativa ", punta a coinvolgere cittadini ed istituzioni nelle problematiche dei giovani che vivono situazioni di disagio, consentendo a coloro che lo desiderano di investire qualche ora fornendo sostegno ai diversamente abili. In sostanza si tratta di una nuova forma di volontariato, in cui è facilitato l'incontro tra le necessità dei disagiati e le disponibilità dei volontari. [1]
  • Il Comune di Benevento ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Casa Circondariale, l'Ufficio esecuzione penale esterna del Ministero di Grazia e Giustizia e la cooperativa sociale per l'avvio di un progetto con cui alcuni detenuti della casa circondariale di Benevento saranno impiegati in lavori di manutenzione del verde pubblico. Vengono così coniugati il loro reinserimento nella società e la tutela del verde cittadino.

Sanità

A Benevento sono presenti 3 strutture ospedaliere:

  • Azienda ospedaliera Gaetano Rummo : è il più grande ospedale della provincia e uno dei più importanti della Campania. Composto da vari padiglioni, ospita presso le sue strutture corsi di laurea in scienze infermieristiche della Seconda Università degli Studi di Napoli. Accanto all'ospedale è presente un eliporto riservato agli elicotteri del 118 per i trasporti urgenti e speciali.
  • Clinica di Santa Rita: è il terzo presidio ospedaliero della città, sito in Viale Mellusi, è rinomato soprattutto per la cura delle malattie cardiovascolari.

Oltre al servizio del 118, in tutta la provincia sono presenti volontari e medici della Croce Rossa Italiana e della Misericordia che effettuano soccorsi con ambulanze.

Feste e tradizioni

La "città delle streghe"

  Lo stesso argomento in dettaglio: Streghe di Benevento.
«Sotto l'acqua e sotto u viento, Sotto a noce e Beneviento»

Benevento è comunemente nota come la "città delle streghe" (o, più propriamente, delle janare). La fama, consolidatasi grazie al libro De nuce maga beneventana del protomedico Pietro Piperno, è dovuta con tutta probabilità ai riti pagani che i longobardi svolgevano nei pressi del fiume Sabato: alcune donne urlanti saltavano intorno ad un albero di noce da cui pendevano serpenti, oppure dei guerrieri a cavallo infilzavano una pelle di caprone appesa ad un albero. Questi riti apparvero come demoniaci ai beneventani cattolici, che forse credettero di vedere dei sabba stregoneschi. Altri fanno risalire la fama ai riti della tribù dei Samentes che in origine furono adoratori dei boschi nei quali, di notte, celebravano feste e riti religiosi; poiché chi officiava tali riti erano sacerdotesse, a cui venivano attribuiti poteri magici e divinatori, si creò tale leggenda che, ai tempi in cui operava la Santa Inquisizione, fu causa di persecuzioni ed esecuzioni capitali.

Più tardi i dominatori capirono che era molto più conveniente accettare la religione dei beneventani. Questa valutazione politica, forse ancor più della perseveranza di San Barbato, portò dunque i nuovi padroni a convertirsi nel 664. Ciò garantì una lunga e stabile prosperità alla città e ai suoi governanti, e portò all'abbattimento dell'albero sacro da parte di San Barbato. In questo luogo egli fece erigere un tempio intitolato a Santa Maria in voto.

Ma nei secoli successivi la credenza non si sopì, anzi si arricchì di nuovi elementi. Streghe provenienti da ogni dove, volando come il vento, si sarebbero riunite sotto un noce, ovvero l'albero dei longobardi inspiegabilmente risorto. Qui si sarebbero tenuti banchetti e orge con la partecipazione del demonio, dopo i quali le streghe avrebbero attuato sortilegi contro la popolazione. Numerose furono le donne processate per stregoneria che riferirono dei sabba sotto il noce di Benevento. Ancora oggi la credenza sopravvive come superstizione popolare.

Canti popolari

Canto della luna
Luna, Luna nova Luna, Luna nuova
mèname quatt' ove buttami quattro uova
menammellè nzino, buttamele in braccio,
che te faccio i tagliulini; che ti faccio i tagliolini;
e t'e faccia c'a ricotta, e te li faccio con la ricotta,
trasettènne ca è fatto notte. rientra che è fatto notte.
 
Alle Lucciole
Cucciola ova anna cca Lucciola vieni qua
ca te voglie mmaretà che ti voglio maritare
e te mette dinto la cito e ti voglio mettere nell'aceto
e te trove nu bello marito. così ti trovo un bel marito.

THE BLUEPRINT 3

Feste religiose

Nelle feste religiose del Sannio Beneventano vi sono ancora alcuni riti tradizionali di evidente origine pagana: di carattere pastorale quelle dei paesi transcalorini confinanti con la campania, e di carattere greco-orgiastico quelle dei paesi ciscalorini confinanti con la Campania; da circa un secolo vi è stato abolito in alcuni di essi qualche avanzo di sacrificio cruento con l'uccisione di un agnello o di un maiale. Le principali feste religiose di Benevento sono:

Economia

Produzioni

 
Una bottiglia di Liquore Strega

Il Beneventano è tradizionalmente una zona a vocazione agricola. Sebbene l'attività agricola interessi soprattutto i comuni della provincia, Benevento non fa eccezione, avendo nel suo territorio comunale ampie zone rurali. Tra le principali coltivazioni, l'uva, le olive e il tabacco.

Il settore secondario è piuttosto dinamico, soprattutto al livello delle piccole imprese. L'industria più sviluppata è quella alimentare, che comunque non raggiunge grandi dimensioni: in particolare sono importanti le industrie dolciarie (produzione del famoso torrone), ma vi è anche lo storico pastificio Rummo. Sono presenti inoltre industrie tessili, edili, metalmeccaniche, di lavorazione delle pelli e del legno. Presente anche l'attività artigianale.

Terziario

Il settore terziario è indubbiamente la leva dell'economia cittadina. Tuttavia, il commercio al dettaglio nel centro cittadino ha registrato nell'ultimo periodo una flessione non trascurabile, dovuta principalmente all'apertura di due centri commerciali negli ultimi anni.

Per il suo sviluppo economico, Benevento punta sulla valorizzazione delle produzioni tipiche locali, sulla conquista di un ruolo centrale in ambito nazionale per le vie di comunicazione e la ricerca scientifica, e soprattutto sullo sviluppo del turismo. La città vuole sfruttare pienamente il suo patrimonio storico e quello naturalistico dell'hinterland. Mentre il centro storico viene ristrutturato e sorgono nuovi musei, stanno, quindi, moltiplicandosi esercizi di ristorazione, alberghieri ed agrituristici.

Prodotti tipici

  • Cucina: i primi piatti sono a base di pasta (condita con sugo di agnello o ragù). Tipici di tutto il Sannio sono i cecatielli, le lasagne, i cavatelli con i broccoli, le fiavole preparate con pasta sfoglia con ripieno di uova e formaggio e i panzerotti di San Giuseppe (a base di pasta sfoglia con ripieno di ceci e cannella). Altri piatti tipici sono il mugniatiello, involtino a base di fegato, polmone, prezzemolo, aglio, avvolti con budella di agnello e di legumi, preparati in vari modi, e il natalizio cardone, a base di germogli di carciofo opportunamente trattati.

Eventi

Spettacoli

  • Benevento Classica: Festival Internazionale di Musica da Camera organizzato dall'Accademia Musicale del Sannio.
  • SanniOpera Festival: festival annuale di musica classica, lirica e sinfonica organizzato dall'Associazione EufoniArchE.
  • Quattro notti e...più di luna piena (a luglio): 6 giorni di concerti organizzati in contemporanea nelle piazze della città, rappresentazioni teatrali, eventi culturali.
  • Festival internazionale di musica classica e lirica (a luglio)
  • Colori Sonori (luglio - agosto): rassegna organizzata dalla compagnia stabile Solot in collaborazione con la provincia. Attraverso la musica si va alla riscoperta di etnie e culture.
  • Sannio Fest (giugno): rassegna dei gruppi musicali beneventani che si svolge annualmente in Piazza Roma.
  • Benevento Città Spettacolo (a settembre): festival di teatro, musica e cinema, accompagnato da mostre ed incontri culturali.
  • BENgio Festival (a dicembre): Festival Promozione Giovani Cantanti Artisti di Musica Leggera.
  • Stagione teatrale Palcoscenico Duemila (novembre - aprile), promossa dal Teatro Pubblico Campano in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune, e con il patrocinio della Regione Campania e dell'Ente Teatrale Italiano. La rassegna nasce nel 1988, ed insieme alla "Città Spettacolo" ha segnato la nascita e la crescita della tradizione teatrale di Benevento.

Premi

  • Concorso Nazionale di Flauto Emanuele Krakamp concorso Nazionale di Flauto "Emanuele Krakamp" considerato uno dei maggiori concorsi sul territorio nazionale, organizzato dall'Accademia Musicale del Sannio "F. Devienne" è giunto nel 2008 alla 20º edizione.
  • Premio Gladiatore d'Oro per le personalità che hanno dato lustro al Sannio.
  • Premio Strega (a giugno/luglio): premio letterario a cui possono concorrere le opere edite in Italia nell'anno appena trascorso.
  • Premio "a prescindere" (ad inizio luglio): spettacolo ispirato alla figura di Totò e presentato da Pippo Baudo; il premio vuole essere un riconoscimento attribuito a personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, e dell'imprenditoria che si sono distinti per meriti artistici, sociali ed economici oltre che per l'impegno civico.

Altri appuntamenti

  • Città Spettacolo,rassegna teatrale nella prima metà di settembre
  • Beach Volley Cup (a giugno)
  • Ben Torrone: rassegna prenatalizia, svoltasi per la prima volta agli inizi di dicembre 2004, dedicata al dolce simbolo della tradizione culinaria sannita: il torrone. La manifestazione, organizzata dal Comune di Benevento, si svolge nel centro storico. La rassegna riunisce i maggiori produttori di torrone sia del Sannio che provenienti da varie regioni italiane.

Arte

Pittura

Tra gli artisti locali è da menzionare innanzitutto Perinetto da Benevento, che decorò la chiesa dell'Annunziata, dipingendo nell'aprile 1456 le Sette Gioie della Vergine, nel marzo 1457 Storia di San Giorgio e della Donzella, Sant'Antonio, La Madonna, San Michele con quattro Angeli.

Nel secolo successivo l'artista di maggior spicco fu Donato Piperno. Nel 1589 nella chiesa di San Domenico dipinse su legno San Vincenzo Ferreri e forse il Rosario; sono suoi, inoltre, il Martirio di San Gennaro nella chiesa dell'Annunziata, la Pace nell'aula delle riunioni dell'ex Seminario, la Deposizione nella chiesa di Sant'Agostino, Sant'Orsola anacoreta con Sant'Onofrio e Sant'Antonio abate nella chiesa di Santa Sofia.

Nel XVIII secolo Basilio Alvano dipingeva il quadro di Elia e Daniele, fatto collocare dall'arcivescovo Landi nella navata maggiore dell'antica chiesa Metropolitana, mentre il sacerdote Giuseppe Cassella nel 1786 dipingeva la Parrocchia di Santa Maria della Verità con una serie di affreschi, successivamente perduti nella guerra e nel terremoto nel 1980.

Nel XIX secolo svariati artisti furono attivi in città. Giuseppe Salvetti realizzò nel 1840, nel centro della volta della crociera dell'antica Chiesa Metropolitana, un grande dipinto dei santi Bartolomeo, Gennaro e Barbato, voluto dal cardinale Bussi.

Achille Vianelli nel 1850 fece apparire alla chiesa Santa Sofia un'aula di disegno che vide cultori come l'acquarellista Luigi Petrosini, Giuseppe Petrosini, il caricaturista Vincenzo Romano. Giuseppe Chiarotti (m. 17 gennaio 1905) dipinse San Pantaleone nell'estinta cappella omonima in piazza Piano di Corte. Suo anche un quadro perduto della Desolata in via Episcopio (già calata Olivella). Francesco Pastore (m. 22 dicembre 1907) dipinse Un brutto quartodora, negli uffici dell'Economato del Palazzo Provinciale; il cardinale Di Rende gli commissionò inoltre una rappresentazione di San Barbato per la cappella del Convitto Arcivescovile, ed a lui l'avv. Ignazio Pilla fece eseguire il ritratto del cardinale Donato Maria Dell'Ollio e quello del patriota Federico Torre.

Da ricordare inoltre: Gaetano De Martini, Maurizio Barricelli, Raffaele Maienella, Cesare Mainella, Attilio Zanchelli, Nicola Silvestri.

Il più autorevole esponente beneventano della pittura contemporanea è Mimmo Paladino, ex-docente del Liceo Artistico, assurto agli allori della fama mondiale con mostre in America ed in Cina. È tra i massimi esponenti della Transavanguardia. Attualmente vive e lavora a Benevento.

Musica

Giovanni De Vita in Thesaurus Antiquatarum menzionava, tra i collegi di arti e mestieri esistenti in epoca romana a Benevento, quelli dei tibicines e degli artifices organorum, ovvero suonatori e costruttori di strumenti. A conferma di ciò nel 1912, durante i lavori di costruzione della ferrovia Benevento-Cancello, nelle vicinanze della chiesa dei SS. Cosma e Damiano furono rinvenuti reperti che attestavano l'esistenza di un collegio musicale romano.

Per quanto riguarda il Medioevo, la Biblioteca Capitolare di Benevento raccoglie numerosi codici musicali risalenti al IX secolo, scritti in notazione neumatica. Essi costituiscono la più grande raccolta di musica antica a disposizione oggi.

Nel XVI secolo si ha notizia di un primo organo in città, costruito fa Fabio Scoppa e Carlo Scala, posto nella scomparsa chiesa di Santo Spirito, all'inizio dell'odierno corso Garibaldi. Questo secolo e il successivo vedono numerosi contributi alla musica da parte di artisti locali. Domenico Scorpione, insegnante di musica al seminario, compose i Sacra Modulamina (1672), completa da cappella dedicata a Gioacchino Monti. Caratterizzata dal basso continuo dell'organo, comprende quattro "antifone" e "litanie della Beata Vergine" a cinque voci. Scorpione scrisse inoltre testi teorici come le Istituzioni Corali, dedicata al vescovo Orsini e un Introduttorio musicale. In questo periodo si annoverano poi Don Prisco Della Porta, maestro di cappella nella chiesa Metropolitana, che diede alla stampa Arianna Musicale, operetta dedicata al De Nicastro; e Sipontino, arciprete della Metropolitana.

Nel XIX secolo è famosa l'accademia poetica e musicale celebrata nel convitto delle Orsoline il 1º novembre 1849, in onore di papa Pio IX in visita a Benevento. In questo periodo si annoverano l'agostiniano Beniamino Arena, vissuto ai primi del secolo, compositore di canti sacri per il popolo, fra cui un famoso Miserere. Giuseppe Petrosini, ritrattista e musicista, fondatore della società mandolinista e del circolo filodrammatico, scrisse parecchie suonate, valzer (fra cui La vallata del Sabato, scherzo con tamburelli) e sinfonie (fra cui Aurora). Alla sua morte lasciò il suo harmonium al tempio della Madonna delle Grazie. Antonio De Maria fu un altro musicista, capo opera per circa 40 anni della schola cantorum del seminario. Anche il clinico Gaetano Rummo non ancora ventenne, appena diplomatosi in pianoforte al conservatorio di San Pietro a Maiella, musicò Iarba di Salvatore Cosenza, in 3 atti, eseguita il 17 marzo 1900 nel Teatro Comunale Vittorio Emanuele.

Nel 1980 è sorto anche a Benevento un Conservatorio musicale, situato nell'antico palazzo De Simone (già Collegio La Salle), e dedicato nel 2006 al compositore sannita Nicola Sala. Il Conservatorio dispone di una notevole biblioteca musicale con un patrimonio musicale di oltre 4.000 volumi ed opuscoli, di circa 300 dischi e di sei periodici correnti.

Sport

 
La coreografia giallorossa dei tifosi del Benevento allo Stadio Santa Colomba

Strutture

Il principale stadio della città è il Santa Colomba, inaugurato il 9 settembre 1979, che può ospitare 25.000 spettatori. Vi sono anche lo Stadio Pacevecchia e un campo da gioco minore, il Campo Meomartini.

Calcio

Il Benevento Calcio, erede del fallito Sporting Benevento fondato nel 1929, è la squadra più importante della città, promossa nel campionato 2007-2008 in serie C1. Altre squadre sono l' A.S.D. Forza e Coraggio Benevento,neo-promossa in serie D nel campionato 2008-2009, e la G. Ferrini Benevento che milita in eccellenza. Per quanto riguarda il calcio a 5, il Benevento Calcio a Cinque milita in serie B2 e il Benevento Futsal in C1.

Rugby

Il Rugby Benevento, nato nel 1966, è stato campione italiano under15 nel campionato 2005/2006 e campione italiano under19 nel 2006/2007. L'Unione Rugby Sannio, nata nel 1998 dalla scissione di alcuni soci del Rugby Benevento, attualmente in serie B, nella stagione agonistica 2001/2002 è stata l'unica squadra del Sud Italia ad entrare nella top ten under21.

Il 4 giugno del 2009, il rugby sannita si è federato nella nuova franchigia chiamata Gladiatori Sanniti: a fondare i Gladiatori sono gli 8 club rugbystici cittadini e provinciali: U.S. Rugby Benevento, Rugby San Giorgio del Sannio, Polisportiva Libertà, Rugby IV circolo, Unione Rugby Sannio, Rugby Le Streghe, Junior Rugby F.C. e Unione R. Sannio Junior [2]. La squadra dei Gladiatori Sanniti milita attualmente in serie A.

Pallavolo

Le squadre cittadine principali sono entrambe femminili:la A.S. Benevento Volley e l'Accademia Volley Benevento,che giocano entrambe in serie B.

Pallamano

La squadra maschile cittadina gioca attualmente in serie A2.

Basket

Anche la pallacanestro ha un buon seguito le principali società cestistiche sono la Coim Magic Team 92 Benevento che nella stagione 2009-2010 approda in Serie B, seconda promozione consecutiva avendo ottenuto la promozione in serie C1 nella precedente stagione 2008-2009. Poi seguono la Meomartini Benevento e la Pallacanestro Benvento che militano nella serie C2. Nel recente passato, la città di Benevento ha anche conosciuto il Basket di alto livello, ai tempi dell'A.P. Benevento, militando stabilmente nel campionato B d'Eccellenza (e più volte sfiorando la promozione in serie A2).

Atletica

La principale società è la Libertas Amatori Atletica Benevento, nata nel 1978, presieduta da Giovanni Caruso; ci sono poi altre associazioni sportive dilettantistiche tra cui la Amatori Podismo Benevento, la Astro 2000 e la Podisti Alto Sannio. Due sono le maggiori manifestazioni di atletica: la Strabenevento che si svolge il 1º maggio (organizzata dalla Podismo Amatori Benevento) e la Mezza Maratona del Sannio che si svolge la seconda domenica del mese di ottobre ed è organizzata dalla Podisti Alto Sannio.

Ciclismo

Per diverse volte Benevento è stata sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1925, l'ultima nel 2009.

Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Benevento
Anno Tappa Partenza km Vincitore di tappa Maglia rosa
1925 Bari 234   Costante Girardengo   Alfredo Binda
1965 Rocca di Cambio 239   Adriano Durante   Albano Negro
1971 Potenza 177   Ercole Gualazzini   Enrico Paolini
1973 11ª Lanciano 230   Roger De Vlaeminck   Eddy Merckx
1978 Silvi Marina 237   Giuseppe Saronni   Johan De Muynck
2002 10ª Maddaloni 118   Robbie McEwen   Jens Heppner
2009 18ª Sulmona 182   Michele Scarponi   Denis Menchov

Amministrazione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Benevento.

Template:ComuniAmministrazione

Gemellaggi

Benevento è gemellata con la seguente città:

Onorificenze

«Sottoposta a violenti bombardamenti terrestri ed aerei e all'infuriare di combattimenti nelle vie cittadine, subiva con impavida fierezza gravi distruzioni, disagi e pericoli di ogni sorta. Duemila dei suoi cittadini sacrificavano la vita alla causa della Patria e della Libertà.»
— 1940 - 1945

Media

Elenco dei media di diffusione locale fruibili a Benevento:

Cinema e teatri

Infrastrutture e trasporti

Collegamenti stradali

La città è collegata rispettivamente all'autostrada A16 "Napoli-Bari", tramite il raccordo autostradale RA09 dal casello di Benevento, e all'autostrada A1 "Napoli-Milano", tramite la SS 372 Telesina che raggiunge Caianello. La Strada Statale 87 Sannitica raggiunge Campobasso, e Termoli, permettendo di proseguire verso i paesi abruzzesi, tra cui San Salvo, Vasto e Pescara e di allacciarsi alla rete autostradale A14. Benevento, tuttavia, si trova al centro di una rete viaria ancora migliorabile: in particolare si avverte la mancanza di una via comoda e diretta per raggiungere il Napoletano, dato che attualmente la via più diretta è la Strada Statale 7 Via Appia, percorrendo la quale però è necessario uscire su strade secondarie nei pressi di Arienzo e immettersi poi nella rete viaria della provincia di Napoli.

Raccordo autostradale di Benevento

  Lo stesso argomento in dettaglio: Raccordo autostradale RA9.

Anello tangenziale di Benevento

L'Anello tangenziale di Benevento rappresenta l'asse di attraversamento principale della città, collegando i vari quartieri in modo abbastanza rapido e consentendo di evitare il traffico arginando gli importantissimi monumenti del centro storico.

L'arteria ha una estensione di 13.5 km, di cui 1 km della galleria Avellola, con due corsie per senso di marcia e con 8 uscite che gravitano intorno la città. L'arteria è gestita dall'ANAS.

Tuttavia l'ANAS denomina solo il tratto ovest come tangenziale, mentre il resto dell'anello è classificato diversamente, pur facendo parte dello stesso anello: Raccordo autostradale RA9, Strada Statale 372 Telesina e Via Appia, che si uniscono senza soluzione di continuità creando un vero e proprio anello tangente la città.

Percorso
ANELLO TANGENZIALE di BENEVENTO
Tipo Indicazione ↓km↓ ↑km↑ Strada
    A16 - Benevento 0.0 13.5  
  Benevento Est
 Azienda ospedaliera G. Rummo
Viale Mellusi
Viale Atlantici
0.0 13.5  
  Benevento Centro
Capodimonte
Centro storico di Benevento
File:Stub università.png Università degli studi del Sannio
2.3 11.2  
  Benevento Ovest
  Zona Industriale
  Stazione Centrale
  Ospedale Sacro Cuore di Gesù
Viale Principe di Napoli
Pietrelcina
4.4 9.1  
  Tangenziale Ovest di Benevento
 SS 372 Telesina
    Milano-Napoli
  Stazione Centrale
5.4 8.1  
  Benevento Santa Clementina
Ponte Leproso
8.5 5.0 TanOvest
  Benevento Libertà
Via Napoli
Via San Vito
9.4 4.1 TanOvest
  Benevento Santa Colomba
  Stadio Santa Colomba
PalaSannio
San Leucio del Sannio
Ceppaloni
10.4 3.1  
  Benevento Avellola
 Azienda ospedaliera G. Rummo
  Stadio Pacevecchia
Via Avellino
11.7 1.8  
    A16 - Benevento
    Napoli - Canosa
13.5 0.0  

Collegamenti ferroviari

 
La stazione centrale

Benevento è da sempre al centro dei collegamenti ferroviari tra Tirreno e Adriatico. La stazione, infatti, trovandosi sulla linea Caserta - Foggia, è uno snodo da e per Roma verso la Puglia. Il flusso medio annuo di viaggiatori si attesta intorno alle 990.000 unità. Il collegamento con Napoli è assicurato dalla linea Benevento - Cancello, la storica Ferrovia Caudina, costruita nel 1913, ora gestita da MetroCampania NordEst.
Benevento è collegata inoltre con Campobasso (verso la quale il servizio passeggeri di Trenitalia è ormai effettuato quasi totalmente da autobus sostitutivi) e Avellino.

Stazioni di Benevento

Trasporti extraurbani

Sono molte le aziende private che affettuano il collegamento via autobus con quasi tutti i comuni della provincia e con Avellino, Caserta, Campobasso, Napoli e Salerno (quest'ultimo collegamento concepito in particolare per gli studenti dell'università). Inoltre vi sono autobus a lunga percorrenza per Roma e la Toscana. Il terminal degli autobus si trova dietro Piazza Risorgimento.

Aeroporto

A 65km da Benevento è presente l'aeroporto intercontinentale di Napoli Capodichino

Trasporti Urbani

  Lo stesso argomento in dettaglio: AMTS.

TAXI

A Benevento è presente un servizio TAXI

Personalità legate a Benevento

 
San Giuseppe Moscati
File:FerdinandoMeomartini.jpg
Ferdinando Meomartini

Voci correlate

Note

  1. ^ Venanzio Vari, Il clima di Benevento, 1920, pag .64
  2. ^ Venazio Vari, Il clima di Benevento,1920 pag.65
  3. ^ Dati tratti da:
  4. ^ Sul piedistallo del crocefisso è incisa un'epigrafe dettata da padre Innocenzo Polcari, latinista e prefetto del Seminario Arcivescovile di Benevento: «BONE VIATOR / GRADUS QUAESO SISTE TUOS / UT CRUCEM VEREARIS / CUIUS SUPPLICIO / CHRISTUS / GENUS HOMINUM SERVITUTE LIBERAVIT / MCMVI», trad. «Buon viandante, di grazia, ferma i tuoi passi, affinché veneri la croce, soffrendo la quale Cristo liberò l'uomo dalla servitù».
  5. ^ Galleria fotografica dei ritrovamenti nel Duomo sul sito del giornale Il Quaderno
  6. ^ Istituto Superiore di Scienze Religiose "Redemptor hominis".

Bibliografia

Fonti e documenti

  • Bascetta A., Venticano di Civitate Beneventana, ABEdizioni, Avellino 2002.
  • De Blasio A., Memorie istoriche della città di Benevento, 1656 Ben. Arch. St. Prov.
  • De Nicastro Giordano, Memorie istoriche della città di Ben., 1688 ss. 3 tomi, Ben. Bibl. Arc.
  • De Nicastro Giovanni, Benevento sacro, Ricolo, Benevento.
  • Gianandrea de Antonellis, Storia di Benevento, Realtà Sannita, Benevento 2008
  • de Antonellis G., Per una storia religiosa del Sannio, Solfanelli, Chieti 2009
  • Mastrozzi Feoli, Memorie della Santa chiesa beneventana, Ben. Bibl. Cap.
  • Palmieri, N. Alvano, G. perrotti, Inventario generale dei monumenti ed oggetti antichi, mediovali e moderni nella provincia di Benevento, 1881, Roma Bibl. dell'ist. di Arch. e Storia dell'arte
  • Baldinucci F. Notizie dei professori del disegna ecc., Firenze 1681-1728, X, 157.
  • Sarnelli P., Memorie cronologiche dei vescovi ed arcivescovi della chiesa di Benevento, Napoli, Roselli,1691
  • De Vita Giovanni, Thesaurus antiquitatum Beneventanarum - Romae - 1754 - 1764;
  • Stefano Borgia, Storia della pontificia città di Benevento (in 3 volumi) Roma 1764
  • Raffaele Garrucci,, Le antiche iscrizioni di Benevento, Roma 1875
  • Enrico Isernia, Istoria della città di Benevento dalla sua origine fino al 1894, Benevento 1894
  • Achille Dina, L'ultimo periodo del principato longobardo, e le origini del dominio pontificio di Benevento, Benevento 1899
  • Almerico Meomartini, Gli statuti di Benevento, Benevento 1902
  • Antonio Mellusi, L'origine della provincia di Benevento, De Martini, Benevento, 1911;
  • Martini Ernesto Maria, L' assedio di Benevento del 1633 e le peripezie di don Fabrizio Carafa, Benevento-1915;
  • Fratel Venanzio Vari, clima di Benevento, Benevento 1917
  • Cangiano Andrea, Gli statuti di Benevento del XIII secolo - Benevento - 1918
  • Mario Rotili, Benevento e la provincia sannitica, Roma 1958;
  • Galasso Elio, tra i Sanniti in terra beneventana ed. G.Ricolo, benevento 1959;
  • Galasso Elio, Saggi di storia beneventana - Benevento - 1963;
  • Sangiulo Luisa, Il brigantaggio nella provincia di Benevento: 1860-1880, benevento, 1976
  • Giordano Giovanni, Aspetti di vita beneventana nei secoli XVII e XVIII - Napoli - 1976;
  • Daniello Maria Zigarelli, Storia di Benevento, Bologna 1979;
  • Intorcia Gaetana, Civitas Beneventana: genesi ed evoluzione delle istituzioni cittadine nei secoli XIII e XVI - Benevento - 1981
  • Alfredo Zazo, Benevento romana, 1985;
  • Roberti Roberto, Storia pastorale di benevento e provincia- stampa-1986;
  • Abbuonandi Alberto, Le streghe di Benevento, ed. C.EDI.M, Milano 1988;
  • Rampone Salvatore, Memorie politiche di Benevento, ed. Ricolo, Benevento, 1988;
  • de Antonellis Gianandrea, Il diritto penale negli statuti di Benevento - 1989;
  • Caruso Paola, Antiche fiabe beneventane, ed. Realtà Sannitica, Benevento 1994;
  • Caruso Paola, Santi spiriti streghe ed altre figure della storia e del folclore beneventano Realtà Sannita, Benevento 1999;
  • Pietronigro Alfredo, Benevento ed il Sannio, La Scarana, Benevento 1995
  • Andrea Jelardi, Benevento antica e moderna, Benevento 2000;
  • Menna Bruno, La Scarana, Viaggio nel Sannio, guida di Benevento e della sua provincia, Benevento 2002;
  • Lucia Gangale, Donne nel Sannio, Napoli 2004;
  • Guida d'Italia - Campania, Touring Club Italiano, Milano 2005;
  • Andrea Jelardi, Breve storia di Benevento, Pisa 2006;

Illustrazioni e guide

  • Salvatore De Lucia, Passeggiate beneventane, Benevento 1953.
  • Meomartini Almerico, Benevento, Bergamo, I.I.d.A.G, 1909.
  • Zuculin B. Benevento «Le vie d' It e dell' Amer lat» sett., 1931.
  • Zazo Alfredo, Benevento nel Medioevo, Benevento, 1937.
  • Rotili Mario, Benevento,Medaglione di città «Le vie d'It.» sett. 1951
  • Pedicini R., Benevento la regina del Sannio, Milano, Sonzogno, s.d.
  • Lilli Notari, Finestre del Cielo - Guida alle edicole votive di Benevento nel perimetro delle Mura Longobarde, Edizioni Il Chiostro, 1999
  • Zazo Alfredo, Benevento (guida) Ben., s.d.
  • Zazo Alfredo, Benevento Julia Concordia Augusta Felix, Ben., s.d.
  • Giuseppina Bartolini Luongo, Benevento, storia, arte, folkore, Gennaro Ricolo editore, Benevento 1990

Opere e scritti di carattere generale

  • Almerico Meomartini, I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento, Benevento 1899
  • Piccinato L., Urbanistica medioevale in L'urbanistica dell' antichità ad oggi, Firenze, sansoni, 1943.
  • Ducati P., L'arte classica, Torino, U.T.E.T., 1948
  • Lavagnino E., L'arte medioevale, Torino, U.T.E.T., 1949
  • Weidlè W., Le icone bizantine e russe, Firenze, Electa, 1950
  • Croce B., Sommario critico della storia dell'arte nel Napoletano,«Nap. Nob», 1892-1894
  • Schultz H. W., denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, Dresden, 1860
  • Garrucci G., Le monete dell'Italia antica, Roma, Salviucci, 1885

Enciclopedie e dizionari

  • Enciclopedia italiana, III (Via Appia), VI e Appendice I (Benevento), VIII (Campania: Arte, preistoria, vasi campani; caudio), XXIV (Arte neoclassica: F. Caggiano) XXVI (Pitone; Paleografia latina: scrittura beneventana), XXVII (battenti delle porte), XXX (Arte romanica; Saticula, S. Agata dei Goti; Telese) Appendice II (Piccinato)

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