Giuseppe Fenocchio
Mons. Giuseppe Fenocchio, nacque a Molini di Prelà (Italia, provincia di Imperia) il 13 agosto 1904 e morì ad Albenga (Italia, provincia di Savona) il 16 aprile 1996.
Dopo aver frequentato gli studi liceali, filosofici e teologici presso il Seminario della sua Diocesi d'origine, in Albenga, fu ordinato sacerdote il 5 dicembre 1928, da Mons. Angelo Cambiaso, Vescovo di Albenga-Imperia. Dopo un periodo di insegnamento delle materie letterarie classiche presso il seminario minore diocesano, fu designato Parroco di Diano Castello (1932-1949) e, nel frattempo, conseguì presso la Pontificia Università Gregoriana in Roma il dottorato in teologia.
Nel 1947, Mons. Raffaele De Giuli, Vescovo di Albenga-Imperia, lo designò Vicario Generale, docente di teologia dogmatica nel corso teologico del seminario, assistente diocesano dell'Azione Cattolica e canonico teologo del Capitolo della Cattedrale di San Michele, in Albenga.
Eletto, dal papa Pio XII, Vescovo di Pontremoli, fu consacrato l'11 febbraio 1955 dal Vescovo di Ventimiglia-San Remo, Mons. Agostino Rousset, nella Cattedrale di Albenga.
Nella Diocesi di Pontremoli, potenziò gli studi, in particolare il liceo classico vescovile; fu vicino ai fedeli che numerosi, in quegli anni, emigravano alla ricerca di migliori condizioni di vita, portando in un trentennio la popolazione della Lunigiana da oltre 70.000 abitanti a circa 37.000. Partecipò al Concilio Vaticano II e ne curò la prudente attuazione nella vita diocesana. Nell'anno 1983 si ritirò, per raggiunti limiti d'età, sostituito da Mons. Bruno Tommasi.
Ritornò ad abitare ad Albenga, nel seminario diocesano: il Vescovo, Mons. Alessandro Piazza, lo designò suo Vicario Episcopale per la formazione permanente del Clero e lo incaricò di numerosi impegni pastorali, specialmente in occasione di feste, celebrazioni e S. Cresime. Dopo la morte, per sua volontà, fu sepolto nella chiesa Cattedrale di Pontremoli "ai piedi della Madonna del Popolo".
La comunità ecclesiale di Albenga, lo ha onorato con una lapide marmorea nella Chiesa di S. Maria in Fontibus, di cui fu l'ultimo Prevosto. La comunità pontremolese, gli ha dedicato un busto marmoreo, opera di Floriano Bodini, nella seconda cappella destra della sua chiesa Cattedrale.