Template:Comune Casale Monferrato (Casal in piemontese comune, Casà in dialetto monferrino) è un comune italiano di 35.993 abitanti[1] della provincia di Alessandria, in Piemonte. Risulta essere il secondo comune della provincia dopo il capoluogo.

Geografia fisica

Territorio

Sorge sul fiume Po, principalmente in riva destra, presso un'area pianeggiante situata ai piedi delle colline del Monferrato, celebre regione vitivinicola della quale è considerata la capitale storica.

Casale Monferrato è situata all'interno del triangolo industriale Torino-Genova-Milano. Da Casale sono facilmente raggiungibili importanti centri come Vercelli (23 km), Alessandria (30 km), Asti (40 km) e Novara (42 km).

Distanza dalle principali città italiane


Clima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Casale Monferrato.
CASALE MONFERRATO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 4,06,912,516,922,026,028,727,623,817,010,34,55,117,127,417,016,7
T. min. media (°C) −3,2−2,02,56,710,714,516,715,812,87,93,9−1,2−2,16,615,78,27,1

Storia

Dalle origini ai romani

I primi abitanti delle terre casalesi furono i Liguri, i quali si insediarono sulle rive del Po. Erano divisi in tribù: gli Stazielli, gli Insubri, i Libui, i Dutunini, gli Jadatini e i Gabieni. In seguito si stanziarono i Celto-Galli i quali lasciarono vocaboli ancora oggi usati nel dialetto piemontese.

Vennero successivamente conquistati dai Romani che fondarono un municipium sulla zona dell'insediamento chiamato Vardacate.[2] Qui i Romani sconfissero i Cimbri e i Teutoni intorno al 100 a.C.

Dal Medioevo al Rinascimento

 
Immagine di sant'Evasio

In seguito alle invasioni barbariche e alla fine dell'impero, si stanziarono, sulla zona del municipium, i Longobardi intorno al 568 circa.

Successivamente, il vescovo di Asti sant'Evasio convertì al cristianesimo il borgo, e fondò la chiesa di San Lorenzo (edificata sul luogo dell'attuale cattedrale).[3]

Il nome di Casale appare per la prima volta in un documento di donazione del diacono Andrea alla canonica di Sant'Evasio, datato 15 agosto 988[4] Dopo il 1000 Casale ritornò ad essere popolato e nello stesso tempo iniziò ad assumere un assetto istituzionale tipica di un Comune.[4] A partire dalla fine dell'XI secolo, però, iniziarono i contrasti con il comune di Vercelli, che culmineranno nel 1215 con la distruzione di Casale ad opera dell'allenza tra i comuni di Milano, Vercelli, Asti e Alessandria.[4] Nonostante ciò, il borgo e le mura furono ricostruite in tempi brevi.[4] Alla fine del XIII secolo, diventato un comune abbastanza potente, si ofrrì l'incarico di Capitano generale prima a Guglielmo VII Alemarico e successivamente a Matteo Visconti.[4]

All'inizio del XIV secolo, a causa delle contese tra le diverse famiglie comunali, si decise di nominare paciere Teodoro I Paleologo, giurandogli fedeltà.[5] Successivamente, intorno al 1352, Giovanni II Paleologo ordinò la costruzione di un castello per rafforzare la precedente cinta muraria;[5] nel 1370 i Visconti occuparono Casale, restituendola a Tedoro II Paleologo (assieme al Monferrato) nel 1404.[5]. Nel 1434 Gian Giacomo Paleologo trasferì la capitale del Marchesato del Monferrato a Casale.[5] Durante il regno di Gian Giacomo gli ospedali cantonali di Casale furono riuniti tutti nell'Ospedale di Santo Spirito[5] e, durante il regno del suo successore Guglielmo VIII Paleologo il borgo conobbe la sua massima fioritura:[5] Casale divenne il centro dell'amministrazione del marchesato, furono aperti numerosi istituti formativi e fondate nuove chiese.[5] Nel 1474, tramite una bolla di Papa Sisto IV, la chiesa di Sant'Evasio fu elevata a Cattedrale, nacque la Diocesi di Casale e il borgo fu elevato a Città.[5]

L'età moderna

 
Casale nel 1745

In seguito al il Trattato di Cateau-Cambrésis del 1559 Casale passò sotto il dominio dei Gonzaga di Mantova,[6] che, alla fine del secolo, con il duca Vincenzo I, ingrandirono la struttura difensiva della città e costruirono una delle più potenti e prestigiose cittadelle europee.[6] Durante il periodo della Controriforma la città mutò notevolmente: i cittadini, infatti, capeggiati da Oliviero Capello, si ribellarono al potere assolutista che aveva instaurato Guglielmo I Gonzaga, duca di Monferrato, che, tuttavia, dopo alcuni anni riuscì ad imporsi sui cittadini e a togliere alla città tutte i beni e le libertà.[6]

Durante il XVII secolo subì numerosi assedi di spagnoli e francesi,[7]. Durante questo periodo, intanto, la cittadella fu costantemente rinforzata e aggiornata con le più recenti tecniche difnsive dell'epoca.[7] Nel 1708 Ferdinando Carlo Gonzaga fu accusato di fellonia contro l'Impero, perse tutti i poteri e i possedimenti, lasciandoli al successore Vittorio Amedeo II, duca di Savoia.[8] L'occupazione di gallo-ispani nel 1745 causa gravi danni a chiese e conventi. Il passaggio completo di Casale sotto i domini di Casa Savoia avvenne nel 1713, e, avendo perso la funzione di capitale, in città terminarono anche le spinte innovative in campo artistico e militare.[8] Dal 12 dicembre 1798 al 17 maggio 1799 Casale, seguendo i fermenti rivoluzionari che in quel periodo si stavano avvicendando in Europa, instaurò la repubblica, issando l'albero della libertà.[9] Successivamente la città fu occupata dagli austriaci e dai russi e rimase in loro possesso fino alla battaglia di Marengo (14 giugno 1800), quando tornò di nuovo nei domini francesi.[9]

L'età contemporanea

Forte della sconfitta di Novara, resistette ad oltranza alle truppe austriache e, nella seconda guerra di indipendenza, fu una zona altamente strategica.

Alla fine dell'Ottocento la città divenne un centro industriale di rilevante importanza.

Nota è la presenza dello stabilimento Eternit di lavorazione dell'amianto, il quale dagli anni cinquanta ad oggi ha causato più di mille morti tra i lavoratori e la popolazione, e che probabilmente fino al 2020-2030 continuerà ad aumentate l'incidenza di asbestosi a causa del lungo tempo che trascorre prima dell'insorgere delle malattie asbesto correlate.

Il 15-16 ottobre 2000 il quartiere Oltreponte, situato nella parte nord della città, venne completamente sommerso da un'esondazione insieme alla frazione Casale Popolo e Terranova; anche i comuni limitrofi di Balzola, Morano sul Po, Trino vennero travolti da un'eccezionale piena del Po, subendo notevoli danni.

Simboli

File:Casale Monferrato-Stemma.png
Lo stemma della città

Colori: argento, azzurro, rosso, oro.

Lo stemma della città di Casale è diviso in quattro quarti: il primo ed il quarto sono formati da una croce d'oro in campo rosso, la croce è circondata da quattro beta o secondo altre fonti da quattro acciarini, non è lo stemma dei Paleologi, come generalmente viene considerato, bensì quello di Maria di Serbia, figlia del despota di Serbia Stefan III Branković, moglie del marchese di Monferrato Bonifacio III Paleologo (si confronti con lo scudetto centrale dello stemma dell'attuale repubblica di Serbia). Al secondo e terzo la balzana di Monferrato d'argento al capo di rosso dei marchesi Aleramici. Al centro dello stemma vi è un'ostia azzurra con dodici raggi, con la scritta IHS (Iesus Hominum Salvator in italiano Gesù Salvatore degli Uomini) sormontata dalla croce. La stessa ostia era cucita sul saio del frate francescano San Bernardino da Siena venuto a predicare a Casale Monferrato agli inizi del 1400 ed essendosi riconciliati, grazie alla sua predicazione, le due famiglie antagoniste della città, i Cani ed i Bariani (o Grassi), i casalesi decisero di inserirlo al centro dello stemma cittadino. Lo stemma è stato riconosciuto ufficialmente il 17 dicembre 1936.

Onorificenze

 
La Medaglia

La città di Casale Monferrato è la 13ª tra le 27 città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento. Periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima Guerra Mondiale nel 1918.

In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nell'assedio del 23, 24 e 25 marzo 1849. L'episodio si riferisce alla difesa della città contro le truppe austriache del maresciallo von Wimpffen, che incalzavano i piemontesi dopo la sconfitta di Novara. Lo stesso 23 marzo, gli austriaci furono accolti a Casale da cannonate, sparate dalla guarnigione cittadina (un solo reggimento e alcuni profughi. Un ruolo di particolare rilievo nella difesa della città ebbe Cesare Cobianchi, colonnello della Guardia Nazionale. Nonostante i ripetuti attacchi, Casale non cedette: fu infatti la notizia dell'armistizio a porre fine alle ostilità. Casale Monferrato per ricordare l'impresa, ha intitolato a Cesare Cobianchi una via della città.

Monumenti e luoghi d'interesse

Città ricca di arte e storia, Casale possiede un centro storico ricco di monumenti barocchi, romanici e rinascimentali, chiese e palazzi storici, alcuni dei quali inseriti nel sistema dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte (come ad esempio il Palazzo di Anna d'Alençon, la Torre Civica, il Palazzo municipale e l'ex convento di Santa Croce):

  Lo stesso argomento in dettaglio: Duomo di Casale Monferrato.
 
La facciata del Duomo di Casale
  • Il Duomo è il più antico monumento della città di Casale Monferrato e una delle più importanti cattedrali in stile romanico-lombardo del Piemonte.

Dedicato ai santi Evasio, Proietto, Natale e a San Lorenzo fu consacrato il 7 gennaio dell'anno 1107 dal papa Pasquale II, sul luogo ove esisteva già nel I secolo d.C., un tempio dedicato a Giove e successivamente una chiesa di epoca liutprandea dedicata al martire Lorenzo. Incendiata nel 1215, a seguito della guerra fra i Casalesi e gli Alessandrini, i Vercellesi, i Pavesi ed i Milanesi, fu restaurata completamente negli anni cinquanta del XIX secolo dall'architetto vercellese conte Edoardo Arborio Mella, per volere del vescovo Lugi Nazari di Calabiana, dell'architetto ed archeologo Luigi Canina e dell'abate Antonio Rosmini, contro il parere dell'Antonelli. La monumentale facciata a capanna, è asimmetrica e incorniciata da due campanili laterali. Ai lati del portone d’ingresso principale vi sono due colonne su cui sono collocate le copie ottocentesche di due statue raffiguranti rispettivamente il re longobardo Liutprando e la regina Teodolinda. Opera importante ed unica il Nartece, non consueta in zona. Costruzioni similari si trovano in Armenia ed in Georgia. Secondo la teoria di alcuni studiosi tale opera è dovuta all'impiego di mano d'opera saracena, venuta in è Monferrato quale prigioniera di guerra al seguito dei marchesi aleramici o secondo altri ai cavalieri templari, che avevano all'epoca sede in Santa Maria del Tempio, località vicina a Casale Monferrato. Nel nartece interessanti capitelli messi in luce dai recenti restauri. Lo spazio è suddiviso in cinque navate. Ai muri perimetrali della chiesa sono addossati gli altari laterali, che hanno subito, nel tempo, numerose modifiche. Il presbiterio presenta nella volta e nel catino absidale i dipinti murali eseguiti da Costantino Sereno nel 1860-61 in stile neobizantino.

  • Castello dei Paleologi: Importante esempio di architettura militare del Quattrocento, il castello che si trova lungo il fiume Po, ha pianta esagonale asimmetrica con torrioni angolari ed è circondato da un fossato. Costruito per volontà di Giovanni il Paleologo, marchese del Monferrato, l’edificio è al centro di numerose imprese belliche e, nel corso del tempo, è stato soggetto a numerose trasformazioni. Molto affascinanti da visitare sono i cammini di ronda e gli spettacolari sotterranei dell´ala occidentale ricostruiti nel Settecento.
 
La Torre civica
  • Torre civica o Torre di Santo Stefano: a pianta quadrata, domina con i suoi 62 metri di altezza tutta la città risultandone il suo simbolo più caratteristico; venne elevata probabilmente nel X secolo quale torre di difesa della città fino all'altezza della parte costruita in mattoni, Avendo perso alla fine del XV secolo il suo ruolo difensivo fu sopraelevata ed abbellita nel 1510 dai marchesi Guglielmo IX Paleologo e dalla moglie Anna d'Alençon con l'apposizione della torre campanaria, mentre la cupola barocca è posteriore (epoca sabauda).In cima banderuola raffigurante lo stemma della famiglia Gonzaga: croce attornata da 4 aquile. Sulla torre 2 affreschi raffiguranti lo stemma di Casale Monferrato. Subì importanti restauri nel 1928 ad opera del casalese ingegner Vittorio Tornielli. Durante la Seconda guerra mondiale una sirena posta sulla torre avvisava in cittadini degli incombenti bombardamenti aerei.
 
Chiesa di San Domenico
  • Chiesa di San Domenico: è la più importante chiesa cittadina dopo il Duomo;voluta dai Marchesi Paleologi a seguito di un voto fatto per ottenere la nascita di prole maschia, fu terminata nel 1506 ed affidata alla cura dei Padri Predicatori = Domenicani, che la mantennero fino all'anno 1802, data della soppressione napoleonica. La chiesa è divisa in tre navate con alte colonne - una quarta navata è stata soppressa nel 1700 per rendere la chiesa simmetrica. La facciata è in cotto; al centro portale in arenaria locale attribuito a Matteo Sammicheli comprendente nel rosone i segni dello zodiaco. Nell'interno tomba del cavaliere gerosolimitano Benvenuto Sangiorgio dei Marchesi di Biandrate, storico e presidente del Senato Casalese e tomba di alcuni principi Paleolgi e Gonzaga. Possiede diversi dipinti di notevoli dimensioni: Il miracolo del libro di San Domenico, la resurrezione da parte di San Domenico del nipote del cardinale Colonna, la battaglia degli Albigesi di Pier Francesco Guala (fine XVII inizio XVIII secolo), la Battaglia di Lepanto di Giovan Battista Caire, la Madonna del Rosario fra San Domenico e Santa Caterina di Nicolò Musso (XVI secolo) e dipinti attribuiti a Giorgio Alberini raffiguranti i misteri del Rosario e Padre Eterno di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (XVI secolo) - Sul lato destro della chiesa chiostro in cotto recentemente restaurato.
  • Chiesa di San Paolo: iniziata nel 1586 su disegno dell'architetto milanese Lorenzo Birago, padre barnabita, la chiesa a croce greca, fu terminata con una bella cupola il 21 novembre 1594. La chiesa fu officiata con l'annesso collegio, ora scuola elementare di Stato, fino al 1802, anno della soppressione napoleonica dai padri Barnabiti . Sulla facciata statue della Madonna di Loreto, di San Pietro, San Paolo, San Carlo Borromeo e Sant'Alessandro Sauli. L'altar maggior in marmo e ornamenti in bronzo dorato è opera di Vincenzo Pelagatta di Viggiù (1744). All'interno opere pittoriche di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo (sec. XVII): Decollazione di San Paolo, Assunta, San Matteo e l'Angelo e la Vocazione di Matteo; del casalese Giorgio Alberini (Sec XVII): la Conversione di San Paolo con stemma araldico della famiglia Gonzaga e ritratto del donatore, duca Vincenzo II Gonzaga; di Vaan Casteel detto il Fiammingo (1598) la vocazione di San Matteo, è l'unica opera ancora conosciuta del pittore; del bolognese Ercole Graziani:San Carlo Borromeo che consegna la nomina a vescovo di Aleria a Sant'Alessandro Sauli (1745). Dietro all'altar maggior formella in marmo bianco , dai tratti molto fini, quasi raffaelliani, raffigurante la Vergine con il Bambino. Sul lato destro della chiesa, ma a parte, riproduzione della piccola casa di Loreto.
 
Santa Caterina
  • Chiesa di Santa Caterina: Molto importante è la chiesa di Santa Caterina che affaccia nella grande Piazza Castello, progettata agli inizi del settecento questa chiesa è considerata uno dei capolavori del barocco piemontese. Richiama subito l'attenzione la sua imponente cupola e la facciata a due ordini. L'interno a croce greca vanta di un altare maggiore con il gruppo scultoreo in marmi policromi che raffigura la Vergine Assunta (opera di Giovanni Battista Bernero). Bellissimi affreschi ricoprono interamente l'interno della chiesa e soprattutto la sua ovale cupola.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Sinagoga di Casale Monferrato.
 
La Sinagoga di Casale
  • Sinagoga di Casale Monferrato: situata nel caratteristico ghetto ebraico, mimetizzata all'esterno per ragioni di sicurezza, vanta un interno interamente decorato con pitture e stucchi dorati tanto da essere riconosciuta, per queste sue particolarità, come una delle più belle e interessanti d'Europa; è sede inoltre di un importante Museo Ebraico che custodisce reperti di particolare pregio come le Tavole della Legge, in legno dorato e risalenti al secolo XVIII, numerosi Rimonim (terminali per rotoli della Legge) e Atarot (corone per i rotoli della Legge) sbalzati, cesellati o in filigrana d'argento.
  • Palazzo di Anna d'Alençon: risalente al (XV secolo), è una antica costruzione caratterizzata da un notevole cortile rinascimentale, circondato da colonne circolari di laterizio con capitelli cubiformi, un porticato con archi a sesto acuto, tipicamente rinascimentali e decorazioni a stemmi e tavolette dipinte rappresentanti personaggi della famiglia paleologa; al suo interno nelle ampie sale spiccano soffitti a cassettoni.
  • Palazzo Sannazzaro: barocco ma di origine più antica, come dimostrano le monofore in cotto presenti sulla facciata, è uno dei palazzi più interessanti del centro storico.
 
Palazzo Treville
  • Palazzo Treville: sicuramente il palazzo più importante della città, è in stile Barocco piemontese e si affaccia Via Mameli creando un notevole impatto visivo con la sua imponenente facciata curvilinea.
  • Palazzo San Giorgio: oggi sede dell'amministrazione comunale, ha una facciata ripartita in tre ordini con finestre contornate da stucchi. Il portale, formato da colonne binate, è sormontato da un balcone con balaustra in pietra.
  • Palazzo Magnocavallo: si caratterizza per lo scalone che si avvita intorno a due colonne che crea un certo effetto monumentale, nonostante sia stato ricavato in uno spazio ristretto.
  • Palazzo Morelli: sito in Via Lanza e in Via Morelli, fu riedificato nel 1750; particolarmente degna di nota è l'elegante torre.
  • Casa Tornielli: situata al termine di Via Mameli, è la più importante architettura gotica cittadina.
  • Teatro Municipale: risalente al 1791 (ma restaurato verso la fine XIX secolo), dispone di un prezioso interno con cinque ordini di palchi e loggione decorati con stucchi, dorature e velluti.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[10]

Istruzione

Scuole Superiori

  • Artusi: Istituto Alberghiero
  • R.Jaffe: Istituto Professionale per i Servizi Commerciali
  • V.Luparia: Istituto Tecnico Agrario
  • C.Balbo: Liceo Classico, Liceo Linguistico, Liceo di Sienze Sociali, Liceo Socio-Psicopedagogico
  • Leardi: Geometra, Grafica Pubblicitaria, Ragioneria, Impresa Turistica
  • Palli: Liceo Scientifico
  • Sobrero: Chimica, Meccanica, Elettronica, Informatica

Università

  • Facoltà di Economia: Sede di Casale Monferrato

Musei

Il polo museale cittadino è composto dal Museo Civico (ricco di opere di artisti monferrini quali il Guala e il Moncalvo), la Gipsoteca Bistolfi e il Museo Ebraico. I primi due sono ubicati nell'antico convento di Santa Croce, il cui chiostro è decorato con dipinti del Moncalvo. L'ultimo sorge nella all'interno della sinagoga.

Personalità legate a Casale Monferrato

 
Anna d'Alençon
File:Lanza iii.jpg
Giovanni Lanza
 
Ascanio Sobrero
 
Facino Cane
 
Umberto Caligaris
 
Natale Palli con Gabriele d'Annunzio
 
Vittorio Accornero de Testa
 
Roberto Bolle

Eventi

  • Mostra mercato di San Giuseppe (intorno a metà marzo)
  • Riso&Rose (quattro fine settimana di maggio)
  • Mercatino dell'Antiquariato (ogni secondo week-end del mese, escluso agosto)
  • Festa del Vino e del Monferrato (intorno a metà settembre)
  • Casale Città Aperta (monumenti aperti e visita guidata gratuita ogni secondo week-end del mese)
  • Il Paniere (mercatino di prodotti biologici e gastronomia locale, ogni terzo weekend del mese)
  • OyOyOy (Festival internazionale di cultura ebraica)
  • La bisaccia del Pellegrino
  • Krumiri e Tartufi ( festa eno-gastronomica che si svolge tra l'ultima settimana di novembre e la prima di dicembre)
  • Casale Monferrato ospitò due puntate dell'edizione 1992 di Giochi senza frontiere.

Economia

Casale è situata in un'area pianeggiante dove prevale la coltivazione del riso, ma comprende anche una splendida zona collinare limitrofa produttrice di pregiati vini (Barbera, Dolcetto, Grignolino,...) e sede di grandi aziende vitivinicole.
La città è anche sede di una nota industria dolciaria: la Bistefani.
Notevole è anche l'industria delle macchine rotative con l'importante azienda Cerutti.

Da ricordare inoltre la grande importanza che raggiunse la città come capitale del cemento per quasi tutto il '900 in quanto sede sino alla metà degli anni ottanta della nota industria Eternit (subendone purtroppo ancora oggi le nefaste conseguenze con un'alta mortalità dovuta all'esposizione da amianto); vi hanno, tra gli altri, sede oggi gli uffici direzionali della multinazionale del cemento Buzzi Unicem.

Molto importante per la città di Casale risulta essere il settore della refrigerazione, con circa 10 aziende di primissimo livello occupate nel settore. Si ricordano le vetrine refrigerate, i banchi frigo e i camion refrigerati con piastre eutettiche tra i prodotti che escono dall'industria del freddo di Casale. Da qualche tempo si parla anche di Distretto del Freddo Casalese, ma ad oggi ancora non si è raggiunti una intesa per la sua formazione. A Casale Monferrato nasce inoltre nel 1975 la più importante scuola di refrigerazione e di condizionamento d'Italia, migliaia di tecnici del freddo vengono ogni anno a Casale per partecipare ai periodici corsi di formazione del Centro Studi Galileo.

Infrastrutture e trasporti

 
Stazione di Casale Monferrato

Casale Monferrato è collegata alla rete autostradadale tramite la   Autostrada dei Trafori (Voltri - Gravellona Toce) tramite i caselli di pedaggio Casale Nord e Casale Sud.

La città è servita da una stazione FS che si trova in piazza Vittorio Veneto.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di Casale Monferrato.

Sport

Lo sport a Casale è molto importante. Il calcio è rappresentato dall'Associazione Sportiva Casale Calcio fondato nel 1909. I nerostellati (soprannome dato dal colore nero delle maglie con una stella bianca sul cuore) furono la prima società a sconfiggere una squadra inglese professionistica, il Reading. Il Casale vinse uno storico campionato di serie A nel 1913/1914 sconfiggendo la Lazio per 7-1 a Casale e 2-0 in trasferta. Il Casale giocò sino al 1934 in Serie A e dopo alcune puntate in Serie B (campionato che vinse nel 1930) giocherà quasi sempre tra 3° e 4° serie nazionale. Nel 1977-78 sfiorò per l'ultima volta il calcio che conta arrivando seconda alle spalle dell'Udinese che salì in Serie B. Il Casale disputerà la stagione 2010/2011 nel girone A di Seconda Divisione della Lega Pro. A Casale esiste una seconda squadra calcistica, la U.S.D. Junior Calcio il cui impianto sportivo si trova a Oltreponte. La Junior Calcio milita, nella stagione 2010/2011, nel campionato di Prima Categoria.

La squadra di basket, la Junior Casale Monferrato, milita attualmente in Legadue, secondo campionato pofessionistico italiano.

Impianti sportivi

Amministrazione

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Gemellaggi

La città è gemellata con:

Galleria fotografica

Galleria storica

Note

  1. ^ Dati Istat al 31/12/2009, su demo.istat.it. URL consultato il 31-7-2010.
  2. ^ Castelli, Roggero, p.10.
  3. ^ Castelli, Roggero, p.17.
  4. ^ a b c d e Castelli, Roggero, p.21.
  5. ^ a b c d e f g h Castelli, Roggero, p.29.
  6. ^ a b c Castelli, Roggero, p.36.
  7. ^ a b Castelli, Roggero, p.40.
  8. ^ a b Castelli, Roggero, p.47.
  9. ^ a b Castelli, Roggero, p.50.
  10. ^ Dati tratti da:

Bibliografia

Template:Bibliografia

  • Aldo di Ricaldone, Stemmario comunale dell'antica provincia di Casale Monferrato Ediz. Piazza D. ISBN 88-7889-029-4
  • Aldo di Ricaldone, Annali del Monferrato Vol I e II L. Fornaca editore, Asti
  • Aldo di Ricaldone, Monferrato tra Po e Tanaro Gribaudo Lorenzo Fornaca editore Asti 1999
  • «Studium», Blasonario Casalese, Instituto International de genealogia y heraldica, Madrid, Studium Accademia di Casale e del Monferrato, a cura di Pier Felice degli Uberti e Marco Canova 1985, 62 tav, tiratura 500 copie
  • R. Grigliè, Invito al Monferrato, Andrea Viglongo & C. Editori, 1976
  • V.DE Vit, "Il Lago Maggiore, Stresa e le Isole Borromee", vol.IV, Prato 1878
  • Carlo Ibano, "Iscrizione del Can.teol.Cav.Carlo Albano pei solenni funerali dell'Avv.Cav.Cesare Cobianchi, celebrati il 1 luglio 1867, nella chiesa di San Filippo in Casale Monferrato", Tip.Corrado - 1867

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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