Gruppo da battaglia di una portaerei

flotta a supporto di una portaerei

Il gruppo da battaglia di portaerei (Carrier battle group o CVBG) è la flotta di navi e sottomarini in supporto ad una portaerei. Questo tipo di formazione è caratteristica della US Navy, che schiera ben 12 gruppi da battaglia nei vari teatri navali del globo. La loro esistenza costituisce una importante proiezione della potenza militare americana e ne consente l'intervento rapido ed efficace ovunque nel mondo.

Il gruppo da battaglia Abraham Lincoln durante le esercitazioni RIMPAC del 2000

L'alto numero di gruppi da battaglia riflette l'impegno preso dagli Stati Uniti coi propri alleati durante la guerra fredda di avere il controllo degli oceani per salvaguardare le linee di approvvigionamento tra l'america ed i suoi alleati europei.

Struttura del gruppo da battaglia di portaerei

La necessità della costituzione dei gruppi da battaglia nasce dal fatto che le portaerei posseggono una grande potenza nella guerra aerea, ma sono vulnerabili agli attacchi portati loro da altre navi o sottomarini. Il CVBG ha quindi il compito di proteggere la portaerei mentre essa effettua le proprie operazioni aeree per adempiere alla missione assegnata.

Il gruppo da battaglia non ha una formazione predefinita, ma si forma e varia a seconda delle necessità, ed ognuno è diverso dall'altro. Un tipico CVBG include comunque:

  • una portaerei, in genere di classe Nimitz o di classe Kitty Hawk. La portaerei può svolgere diversi ruoli. Da semplice deterrente ad attacchi con truppe aereotrasportate, attacchi a naviglio o ad obiettivi a terra. La portaerei opera in acque internazionali, i suoi aerei quindi non hanno bisogno di avere un aereoporto amico a terra. La portaerei è la nave ammiraglia del gruppo da battaglia.
  • due incrociatori lanciamissili, in genere della classe Ticonderoga, equipaggiati con missili Tomahawk con capacità di attacco a lungo raggio.
  • da due a tre cacciatorpedinieri lanciamissili , di solito di classe Arleigh-Burke, usati principalmente per scongiurare attacchi dall'aria (AAW) od attacchi sottomarini (ASW).
  • alcune fregate, normalmente della classe Oliver Hazzard Perry, usate per la guerra anti-sottomarini (ASW).
  • due sottomarini d'attacco classe Los Angeles, utilizzati in supporto alla ricerca e distruzione di naviglio ostile navigante sopra e sotto la superficie.
  • una nave appoggio per rifornimeti delle classi Sacramento o Supply.

Storia

Il gruppo da battaglia di portaerei fu usato per la prima volta durante la seconda guerra mondiale, in particolare nelle operazioni di guerra tra gli Stati Uniti ed il Giappone nel Pacifico. I gruppi da battaglia di allora erano composti da un più alto numero di navi degli attuali. Quelle battaglie, in particolare la Battaglia di Midway, costituiscono anche tuttora gli unici esempi di combattimenti tra gruppi da battaglia di portaerei.

Durante la guerra fredda il ruolo principale dei CVBG in caso di conflitto con l'Unione Sovietica, sarebbe stato la protezione dell'Atlantico per tenere aperte le vie di comunicazione navali con l'Europa. Poichè l'URSS non disponeva di grosse portaerei, un duello tra forze aeree imbarcate non sarebbe stato molto probabile. Un pericolo maggiore per i CVBG sarebbe potuto venire da massicci attacchi con missili antinave, come quelli lanciati dall'Argentina alle forze navali britanniche durante la Guerra delle Falklands.

Lo scenario maggiormente a rischio di conflitto in cui si è trovato ad operare un gruppo da battaglia di portaerei negli ultimi anni è sicuramente lo stretto di Taiwan, dove è utilizzato come deterrente all'annessione con la forza dell'omonima isola da parte della Cina.

Il futuro

Esiste un dibattito aperto tra gli esperti di guerra navale sull'utilità dei gruppi da battaglia di portaerei nel 21° secolo. Da un lato si pone rilievo sulla loro capacità di proiettare una notevole forza militare in luoghi lontani, dall'altro si nota come la loro vulnerabilità sia aumentata nei riguardi del moderno arsenale navale. In particolare con i missili da crociera a volo supersonico e con capacità di repentini cambi di rotta per evitare i sistemi antimissile.