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«Ricordo una foto di Arcore negli anni cinquanta: all'orizzonte una distesa di ville su un dolce altopiani; giù un borgo compatto di case, recinte dai campi infiniti, che si stendono fino a Oreno e Villasanta e si perdono poi nelle prime alture della Brianza. Ieri.
Oggi, a cinquant'anni di distanza, è tutto cambiato il paesaggio: una densità quasi pesante di case, opifici, strade, ma sempre un insieme fortemente composto.»


Arcore è un comune di 16.202 abitanti in provincia di Milano (ma compreso nella istituenda Provincia di Monza e Brianza), nella regione storica della Brianza, noto anche in quanto all'interno del suo territorio si trova la ex Villa Casati Stampa, ora Villa San Martino, residenza di Silvio Berlusconi.

Storia

Sull'origine di Arcore non esiste documentazione certa: dall'etimologia si può dedurre un'origine romana, probabilmente con contaminazioni celtiche. L'etimologia del nome Arcore è infatti controversa: alcuni lo ricollegano al semidio Ercole, per il cui culto forse sorgeva un tempio in suo onore, altri lo associano ad un arco eretto dai romani.

I documenti più antichi finora ritrovati risalgono al IX secolo e sono relativi a donazioni alle chiese locali da parte di abitanti di "vico Arcole" o "loco Arculi". Arcore, nel medioevo, appartiene alla pieve di Vimercate ed è segnalata la presenza di due monasteri: il monastero benedettino di S. Martino e la casa delle Umiliate a Sant'Apollinare.

Nel trecentesco Liber Sanctorum di Goffredo da Bussero è citata la Chiesa di Sant'Eustorgio che diverrà la Parrocchia della comunità ai tempi di San Carlo Borromeo.

Dal XVI secolo diverse famiglie nobiliari lombarde (i Casati, i Durini, i Giulini, i d’Adda, i Barbò) spostano la propria residenza lungo tutta la Valle del Lambro e la Bassa Brianza e vi edificano importanti ville di delizia, tra cui ad Arcore la Villa Borromeo d'Adda, la Villa "La Cazzola" e la Villa San Martino (già Casati-Stampa), favoriti dalla buona collocazione geografica e dalle agevoli comunicazioni. La costruzione dell'attuale chiesa parrocchiale risale al 1716.

Il comune ebbe una discreta crescita industriale e demografica in conseguenza della realizzazione stazione della linea ferroviaria Milano-Monza-Lecco, con l'insediamento della Falck e di altre industrie legate alla lavorazione dei metalli e dei macchinari.

Sindaci Dall'Unità d'Italia

Monumenti principali

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Eustorgio, originaria del XIV secolo ma ricostruita nel 1716;
  • Villa Borromeo-D'Adda con attiguo parco, oggi sede comunale e area pubblica;
  • Villa San Martino (già Casati-Stampa) con attiguo parco, proprietà privata;
  • Villa "La Cazzola", proprietà privata;
  • Villa Ravizza;
  • Villa Buttafava, (fine XVIII secolo), notevolmente compromessa;
  • Palazzo Durini, nella frazione di Bernate;

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Amministrazione comunale

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Voci correlate

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  1. ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.