NTL Translohr

sistema di trasporto su gomma a guida vincolata

Il Translohr è un sistema di trasporto a guida vincolata su gomma (spesso chiamato tranvia su gomma o più raramente impropriamente monorotaia[1]) e, per estensione, il relativo veicolo (spesso chiamato "tram su gomma"). È prodotto in Francia dalla Lohr.

STE modulare
Vettura tipo STE4 in servizio a Clermont-Ferrand
Descrizione generale
Costruttorebandiera  Lohr Industrie
Tipoveicolo su gomma a guida vincolata
Allestimentourbano
Produzionedal 2006
Dimensioni e pesi
Larghezza2,2 m
Altezza2,89 m
Altre caratteristiche
Casseda 3 a 6, a seconda della versione
Portetraslanti

Il sistema

L'infrastruttura è essenzialmente composta da una piattaforma di cemento armato larga 2,2 m, dotata di una rotaia centrale di guida e di linea aerea per l'alimentazione elettrica con ritorno via rotaia. Il veicolo è dotato di pneumatici (prodotti esclusivamente dalla Michelin e montati su ruote in alluminio forgiato prodotte dall'Alcoa[2]) per la trazione e il sostentamento del mezzo e di una serie di coppie di ruote metalliche, disposte a V, che insistono sulla rotaia, guidando quindi la vettura; per ogni coppia di pneumatici sono presenti due coppie di ruote metalliche. Le ruote metalliche sono ricoperte di un materiale composito; in questo modo viene evitato il contatto diretto ruote-rotaia che permette di garantire una silenziosità maggiore e minori vibrazione oltre a evitare l'usura della rotaia[3].

Il sistema di frenatura è di tipo stradale poiché ogni ruota è dotata del sistema ABS[3].

Il veicolo non ha nessuna possibilità di circolare svincolato dalla rotaia ed è pertanto privo di sterzo; per l'alimentazione elettrica dalla linea aerea è presente un normale pantografo di tipo tranviario. Il Translohr di Padova per un breve tratto funziona grazie a delle batterie (con il pantografo quindi abbassato) che si ricaricano durante il tragitto.

Il sistema, ovviamente, prevede scambi ed incroci. Gli scambi sono realizzati in due diversi modelli: un modello presenta una coppia di spezzoni rigidi di rotaia, uno per il corretto tracciato e l'altro per la deviata; l'altro modello è invece costituito da un unico spezzone flessibile. Gli incroci presentano invece un breve tratto di rotaia girevole, che può quindi allinearsi lungo uno o l'altro percorso a seconda delle esigenze.

 
La rotaia in verde e le ruote metalliche delle vetture STE in rosso
 
Scambio a rotaia unica flessibile.
 
Scambio a due rotaie rigide.
 
Incrocio.

Il veicolo

 
L'interno del Translohr di Padova. Le variazioni tra le varie versioni, oltre al numero di elementi, sono i colori

È in produzione un solo veicolo, denominato STE, di concezione modulare: ogni veicolo presenta un elemento dotato di cabina di guida ad ogni estremità (essendo bidirezionali) più un certo numero (o nessuno) di elementi centrali, il tutto collegato da articolazioni. Le combinazioni possibili sono:

  • STE3 (3 elementi, 25 m)
  • STE4 (4 elementi, 32 m)
  • STE5 (5 elementi, 39 m)
  • STE6 (6 elementi, 46 m)

La versione STE2 (2 elementi, lunghezza 18 m) non è commercializzata.

 
Il Translohr STE4 di Clermont-Ferrand

Inoltre è possibile accoppiare in doppia trazione a comando multiplo due STE3, ottenendo un treno con lunghezza totale di 51 m. Larghezza ed altezza sono rispettivamente di 2,20 m e 2,89 m, mentre il pianale ha un'altezza di 25 cm da terra. Il complesso di pneumatici e ruote di guida è posto sotto ad entrambe le cabine di guida ed in corrispondenza di ogni articolazione. Completa la dotazione del veicolo un gruppo di accumulatori che permette la circolazione del mezzo a pantografo abbassato per brevi tratte. Tutte le vetture STE hanno un raggio di curvatura pari a 10,5 m considerando la rotaia (considerando l'ingombro delle carrozze il raggio di curvatura è pari a 11,92 m)[4]. La superficie vetrata dei mezzi STE è pari al 70%.

Sono inoltre esistenti altri due modelli, non commercializzati, denominati S e ST. Il modello S ha la particolarità di poter circolare svincolato dalla rotaia ed è pertanto dotato di sterzo; inoltre è stata anche studiata la possibilità di dotarlo di coppie di aste analogamente ai filobus per poter circolare comunque a trazione elettrica al di fuori della via guidata, analogamente al TVR di Nancy (Francia)[5].

Linee attive

Clermont-Ferrand

La linea di Clermont-Ferrand (denominata A) è stata inaugurata ufficialmente il 14 ottobre 2006, mentre l'esercizio regolare è cominciato il 13 novembre sul percorso da Champratel al capolinea provvisorio di Chu Gabriel-Montpied. Infine, il 27 agosto 2007, la linea A è stata completata con l'apertura della tratta Chu Gabriel-Montpied - La Pardieu Gare raggiungendo una lunghezza di 14 km. Attualmente il parco comprende 20 veicoli tipo STE4. Il gestore è T2C.

Padova

La prima linea di Padova, denominata SIR1 (Sistema Intermedio a Rete), è stata inaugurata il 24 marzo 2007 sul percorso Stazione FS - Capolinea Sud, della lunghezza di circa 6,7 km. All'inizio il servizio fu limitato ad una corsa ogni 35 minuti con due vetture in servizio e con l'attività sospesa nei festivi. La linea è entrata a regime il 29 ottobre 2007 con corse ogni 8 minuti. Il parco attualmente comprende 16 veicoli tipo STE3. Dal 5 dicembre 2009 è stata prolungata la tratta dalla stazione FS al capolinea nord - Pontevigodarzere, e la frequenza portata a 7 minuti. Attualmente sono in progetto altre 4 linee, di cui una, la SIR2 è in fase di finanziamento. [6]

  Lo stesso argomento in dettaglio: Tranvia di Padova.

Shanghai

Shanghai è stata la seconda città cinese a dotarsi di una linea Translohr[7], con una linea di 9 km nel nuovo High Technology Park di Zhangjang. La flotta è composta da 9 vetture STE3[8]. Il pre-esercizio è iniziato nell'agosto del 2009. L'entrata effettiva in esercizio è avvenuta il 31 dicembre 2009[9][10][11][12].

Tianjin

La linea di Tianjin, chiamata Dongting Street Test Line, è stata inaugurata il 6 dicembre 2006[13]. Lunga circa 8 km, collega la stazione TEDA con la cittadella universitaria ed è servita da 8 vetture tipo STE3. È prevista l'estensione della linea per un totale di 30 km.

Linee in costruzione o in progetto

 
Vettura tipo STE4 a Mestre
  • Mestre-Venezia: due linee, una lunga 14 km che collegherà Favaro Veneto (a est di Mestre) a Mestre e a Venezia e un'altra linea lunga 6 km che collegherà Mestre a Marghera (a sud di Mestre).
    Si prevede di realizzare entro fine 2010 le tratte Favaro-Mestre della linea 1 e Mestre-Marghera della linea 2, mentre per il prolungamento a Venezia si prevede la conclusione dei lavori entro fine 2014, a causa della necessità di costruire un cavalcavia. Sono previste 20 vetture tipo STE4.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Tranvia di Mestre.
  • L'Aquila: una linea con percorso Coppito - Centro storico - Terminal Collemaggio per una lunghezza di 7,5 km. Sono previste 7 vetture tipo STE3, alcune già acquistate. I lavori hanno subito diversi blocchi prima per problemi con la Soprintendenza poi per una procedura d'infrazione dell'Unione Europea[14]. Attualmente i lavori (sono già stati realizzati il deposito, la posa della rotaia, della linea aerea, delle pensiline nella maggioranza del percorso[15]) sono bloccati a causa di problemi finanziari e per modifiche progettuali al percorso originariamente previsto[16][17]. Il terremoto del 2009 ha ulteriormente bloccato la situazione[18].
  • Latina: è in progetto una linea Translohr, conosciuta come metro leggera, di circa 15 km per collegare la stazione di Latina al centro di Latina e ai quartieri litoranei di Nuova Latina (Q4) e Nascosa (Q5)[19]. Il colore esterno dei mezzi Translohr sarà l'azzurro costiero[20]. Saranno utilizzati mezzi STE3[21]. I finanziamenti statali per il progetto sono stati richiesti già dal 2005, nell'ottobre 2009[22]. invece sono stati richiesti quella della eventuale altra linea dai nuovi quartieri al lido.
  • Parigi ha scelto il Translohr[23] per la sua prima linea di tram su gomma, denominata linea T5, che unirà Saint-Denis con Sarcelles con un percorso di 6,6 km[24]; a Saint-Denis vi saranno le coincidenze con la linea tranviaria T1 (Saint-Denis - Noisy-le-Sec) e con la linea D del RER (Réseau Express Régional d'Île-de-France). La flotta sarà composta da 15 vetture STE3, che dovrebbero entrare in servizio nel 2011.
    Inoltre è in avanzata progettazione la linea T6 di 14 km (2 km in galleria) che utilizzerà la tecnologia Translohr e collegherà Châtillon e Viroflay[25]. L'entrata in servizio è prevista per il 2014[26][27]; a Châtillon è previsto l'interscambio con la linea 13 della metropolitana. Sono previsti 28 veicoli STE6[3][28].

Linee di prova

Tratte di prova esistono nello stabilimento della Lohr a Strasburgo ed a Sakai (Giappone)[29][30]. Un'altra tratta di prova era presente nei pressi di Parigi, utilizzata per testare il modello S (che ha la particolarità di poter circolare svincolato dalla rotaia ed è pertanto dotato di sterzo).

Altre applicazioni: Neoval

  Lo stesso argomento in dettaglio: Véhicule automatique léger.

Per la nuova generazione, chiamata Neoval (Cityval per le reti urbane, Airval per brevi collegamenti con gli aeroporti), della metropolitana leggera automatica su gomma della Siemens Transportation Systems, la cosiddetta VAL, sarà utilizzato la stessa infrastruttura del Translohr per quanto riguarda l'uso di un'unica rotaia centrale e la disposizione a 45° delle ruotine guida metalliche presenti nei veicoli[31]. Inoltre, come i Translohr, i Neoval sono modulari e possono essere composti da uno a 6 elementi. I veicoli, prodotti congiuntamente dalla Siemens e dalla Lohr, sono ancora allo stato di prototipo. Nel 2011 dovrebbe essere presentato il veicolo definitivo.[32]

Evoluzioni: linea aerea WIPOST

 
Animazione schematica di un Translohr in movimento con il sistema WIPOST

Nel sistema WIPOST l'infrastruttura della linea aerea è costituita da fili di contatto disposti non in modo continuo come tutte in le linee aeree attuali ma da fili di contatto disposti in modo perpendicolare ai veicoli. La struttura formata dai due fili di contatto, uno per direzione, e dal palo unico di sostegno (nel caso in cui il palo che sorregge il filo sia disposto al centro delle 2 piattaforme, una per direzione) avrà così la forma di un T.

I veicoli invece per captare l'energia dai fili di contatto nel sistema WIPOST non hanno pantografi ma un filo disposto sopra il veicolo e disposto per tutta la lunghezza del veicolo.

I fili di contatto devono essere disposti in modo tale che ci sia sempre il contatto Translohr-filo di contatto.

Il sistema WIPOST non è mai stato applicato ma è solo stato presentato, attraverso un modellino, alla Semaine de l'innovation en Alsace del 2009.[33]

Precursori

Sistema Larmanajat e Ewing

La cosiddetta monorotaia[34] di Larmanjat prevedeva una rotaia centrale di guida e due piste in cemento laterali su cui correvano normali ruote non vincolate: nella locomotiva, che era a vapore, la trazione era fornita da queste ultime. Le ruote che agivano sulla rotaia centrale erano di tipo ferroviario a doppio bordino. Questa monorotaia è stata costruita a partire dal 1868 e il sistema si presenta simile a quello Translohr pur differendo nel tipo di rotaia usato, nella tecnologia generale e nella trazione. Le monorotaie Larmanajat sono state chiuse definitivamente nel 1875.

Anche il sistema monorotaia[34] Ewing era simile al sistema Translohr. Il sistema Ewing era formato da veicoli dotati di ruote, che insistevano sulla rotaia centrale e da altre due ruote esterne, poste su un solo lato, per mantenere l'equilibrio. Il sistema può considerarsi simile a quello di Larmanjat e Translohr, con la differenza che il sistema Ewing è asimmetrico, in quanto i veicoli hanno le ruote di appoggio su un solo lato, mentre il sistema Larmanjat e Translohr le prevedono su entrambi i lati. Tuttavia nella ferrovia Ewing solamente il 4-5%[35] del peso cadeva sulle ruote di appoggio, mentre il restante 95/96% veniva scaricato sulla rotaia per ridurre l'attrito volvente. Nei veicoli Translohr, invece, il peso è totalmente scaricato sulle ruote gommate. L'unica monorotaia Ewing fu la Patiala State Monorail Trainways situata nel Punjab in India che fu attiva dal 1910 al 1927.

 
Sistema Larmanajat
 
Sistema Ewing

L'Autoguidovia

  Lo stesso argomento in dettaglio: Autoguidovia della Madonna della Guardia.

Il 28 luglio del 1929 venne inaugurata in Liguria l'autoguidovia, la quale collegava San Quirico di Genova al santuario della Madonna della guardia sul monte Figogna, rimasta attiva fino al 1967. L'infrastruttura dell’autoguidovia era costituita da due cordoli in calcestruzzo, larghi 25 cm, con delle rotaie che fungevano da guide. Le automotrici, con motore a benzina, erano dotate di ruote in gomma piena dotate di bordino come quello delle ruote ferroviarie: le gomme, che sopportavano il peso dei veicoli, rotolavano sui cordoli in calcestruzzo posti esternamente alle rotaie; le rotaie invece, a scartamento metrico, guidavano le vetture, permettendo di mantenere la traiettoria costante come nelle classiche ferrovie grazie al bordino delle ruote. L'autoguidovia, pur con le sostanziali differenze tecnologiche (ad esempio la presenza di ruote in gomma piena con bordino), può essere considerata anch'essa una precorritrice del Translohr.

Tranvia e Translohr a confronto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Tranvia.

Il Translohr viene proposto dalla casa costruttrice soprattutto come un'alternativa più economica e di più rapida realizzazione rispetto alla tranvia classica; tali vantaggi però, finora, non sono stati dimostrati, anche perché all'atto pratico la costruzione di una linea di Translohr ha lo stesso impatto di una linea tranviaria.

 
La vettura 14 del sistema di Padova trainata dal mezzo di soccorso 57 dopo il deragliamento del 29 ottobre 2007 avvenuto al capolinea Stazione FS.

L'ingombro di due Translohr affiancati è minore rispetto a due tram affiancati (5,41 metri contro 6,50 metri), potendosi quindi realizzare una rete Translohr anche in strade strette[36].

I raggi di curvatura sono più stretti (10.5 m) rispetto a quelli di una tranvia classica. Questo permette di costruire linee Translohr anche in particolari strade ed inoltre di costruire, a parità di numero di mezzi, depositi più piccoli.[3]

Nella nevicata (accumulo di 15 cm) del 19 dicembre 2009[37] i veicoli Translohr hanno circolato senza problemi a Padova.[38][39]

Altri vantaggi, secondo le asserzioni della Lohr, sarebbero:

 
Translohr a Padova durante una nevicata
  • la possibilità di affrontare rampe ripide (fino al 13%, ma in realtà anche i tram possono superare pendenze molto elevate, seppur inferiori, come a Sheffield o Tenerife[40] dove vengono raggiunte pendenze rispettivamente del 10% e 9.5%);
  • l'impossibilità per il veicolo di essere soggetto a deragliamenti: ma quest'ultimo punto è stato smentito dai fatti, dato che deragliamenti sono avvenuti sia a Clermont-Ferrand (2 ottobre 2006), sia a Padova (per 6 volte; tra le cause anche problemi agli scambi[41][42]), sia a Tianjin (20 agosto 2007);
  • le opere di armamento sono ridotte e questo implica scavi meno profondi (circa 100 cm per le tranvie classiche, circa 30 cm per il Translohr[36]). Questo dato però non tiene conto di eventuali lavori per spostare i sottoservizi che interferiscono;
  • la rumorosità e le vibrazioni sono ridotte;
  • il consumo di energia è inferiore del 5% rispetto a una tranvia classica[36].

GLT e Translohr a confronto

  Lo stesso argomento in dettaglio: Bombardier Guided Light Transit.

Un sistema per certi versi simile al Translohr è il GLT (Guided Light Transit) della Bombardier. Entrambi i sistemi sono definiti come tram su gomma in quanto presentano ruote gommate e una rotaia guida. Tuttavia due sono le differenze principali: la disposizione delle ruotine guida metalliche (disposte a 90° per il GLT e a 45° per il Translohr) e la possibilità di circolare svincolati dalla rotaia che è prerogativa solo del GLT.

Svantaggi e problemi

  • Un evidente svantaggio del Translohr risiede nel fatto che è un sistema proprietario, prodotto esclusivamente da un'azienda a cui è necessario rivolgersi nel caso si decida di ampliare la rete e il parco veicoli; ciò impedisce ai gestori di indire appalti aperti a tutti i costruttori di tram e tranvie[40].
  • Un altro problema riscontrato è la pericolosità della rotaia per i ciclisti: la presenza di due gole affiancate, anziché di una sola come nella rotaia tranviaria tradizionale, e la loro eccessiva larghezza creano notevoli problemi di stabilità alle biciclette quando queste incontrano la via del Translohr quasi parallelamente.
  • Non sono stati dichiarati i costi per la manutenzione e la sostituzione programmata degli pneumatici, prodotti esclusivamente dalla Michelin. In ogni caso gli pneumatici del Translohr di Clermont-Ferrand devono essere sostituiti ogni 600.000 km[40].
  • Inoltre, siccome le ruote agiscono, in strada, sempre sulle medesime "piste", si produrrà un notevole deterioramento, in tali "piste", della piattaforma; ciò è già stato riscontrato nell'esercizio dei Bombardier GLT ed ha reso necessarie ampie riparazioni, di costo rilevante per il gestore.[40] Il deterioramento è avvenuto anche nella rete Translohr di Clermont-Ferrand[43]. A tal proposito, per il Translohr, ad esempio nelle nuove tratte di Padova e in tutta la rete di Mestre, le "piste" sono realizzate in cemento armato irruvidito superficialmente, il che dovrebbe permettere di evitare un rapido deterioramento delle stesse e la formazione di ormaie (avvallamenti)[44]. Le "piste" (o piattaforme o solette) di Mestre sono larghe 2,1 metri e spesse 28 cm[45].
 
La piattaforma del Translohr di Mestre.
 
La piattaforma del Translohr di Padova segnata dall'usura degli pneumatici.

Note

  1. ^ Il sistema Translohr è talvolta definito monorotaia in quanto utilizza una sola rotaia. Tuttavia le moderne monorotaie sono completamente diverse: infatti utilizzano travi generalmente in cemento armato, definite rotaie, dove i veicoli viaggiano o sopra (ferrovie a sella) o sotto (ferrovie sospese). Pertanto il sistema Translohr per le definizioni attuali è una tranvia su gomma e non una monorotaia.
      Lo stesso argomento in dettaglio: Monorotaia.
  2. ^ http://www.alcoa.com/alcoawheels/europe/pdf/it/December_Newsletter_Italian.pdf
  3. ^ a b c d http://www.lohr.fr/download/Translohr_IT.pdf
  4. ^ http://www.lohr.fr/transport-public-tech.htm
  5. ^ New Era Hi-tech Buses: the Translohr dal sito Citytransport.info
  6. ^ http://www.tramdipadova.it/index.php?option=com_content&task=view&id=66&Itemid=94
  7. ^ http://www.lohr.fr/transport-public-marches_gb.htm
  8. ^ http://www.lohr.fr/download/Book-commercial_GB.pdf
  9. ^ http://english.chinabuses.com/news/2009/0814/article_2055.html
  10. ^ Foto: [1] [2]
  11. ^ Articoli dell'inaugurazione: 1 e 2
  12. ^ http://www.lifeinshanghai.com/tag/zhangjiang-tramway
  13. ^ http://en.investteda.org/whyteda/___location/logisticssupport/trlo/t20050126_0638.htm
  14. ^ http://www.ilcapoluogo.com/e107_plugins/content/content.php?content.11641
  15. ^ http://www.graf.tv/gite/visgraf026.html?01
  16. ^ http://www.facoltadinotizia.it/node/1830
  17. ^ Problemi per il tram dell’Aquila dal sito MobilityTech
  18. ^ http://www.metrotram.it/index.php?vmcity=AQUILA&vmsys=tgo&ind=0&num=6&lang=ita
  19. ^ http://www.metrotram.it/index.php?vmcity=LATINA&vmsys=tgo&ind=0&num=6&lang=ita
  20. ^ http://www.comune.latina.it/news.php?id=3710
  21. ^ A pag. 15
  22. ^ http://www.regione.lazio.it/web2/main/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=3986
  23. ^ http://www.lohr.fr/transport-public-marches_gb.htm
  24. ^ http://www.metrotram.it/index.php?vmcity=ILEDEFRANCE1&vmsys=tgo&ind=0&num=6&lang=ita
  25. ^ A pag. 14
  26. ^ http://www.metrotram.it/index.php?vmcity=ILEDEFRANCE&vmsys=tgo&ind=0&num=6&lang=ita
  27. ^ Sito Ufficiale
  28. ^ http://www.webtrains.fr/actualites.php?article=5000014775
  29. ^ http://www.amtu.cat/joomla/infoweb/jornades/5aJornada/5aJornadaAMTUweb-TRANSLOHR-01.pdf
  30. ^ Foto del Translohr di Sakai
  31. ^ Brochure LOHR a pag. 19
  32. ^ [3], [4], [5] e [6]
  33. ^ Pag. 5; foto: A e B
  34. ^ a b Il sistema Larmanajat e Ewing sono definiti monorotaie in quanto utilizzano una sola rotaia ferroviaria. Tuttavia le moderne monorotaie sono completamente diverse: infatti utilizzano travi generalmente in cemento armato, definite rotaie, dove i veicoli viaggiano o sopra (ferrovie a sella) o sotto (ferrovie sospese). Pertanto i sistemi Larmanajat e Ewing per le definizioni attuali sono tranvie su gomma e non monorotaie, definizione storica per la quale sono conosciuti i due sistemi
      Lo stesso argomento in dettaglio: Monorotaia.
  35. ^ Don Dickens, The Patiala State Monorail Tramway, su irfca.org, IRFCA, 1998. URL consultato il 09-01-2010.
  36. ^ a b c http://www.amtu.cat/joomla/infoweb/jornades/5aJornada/5aJornadaAMTUweb-TRANSLOHR-01.pdf
  37. ^ http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/padova-e-provincia-sotto-la-neve-proteste-e-disagi-per-gli-spazzaneve/1808804
  38. ^ http://www.skyscrapercity.com/showpost.php?p=48768611&postcount=334
  39. ^ http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=147563&Data=20091220&CodSigla=PD
  40. ^ a b c d http://transclermont.itrams.net/letram/avant_inconv.html
  41. ^ I primi 5 deragliamenti
  42. ^ Notizia del deragliamento del 22 aprile 2010
  43. ^ http://transclermont.itrams.net/articles/ornieres_tram.html
  44. ^ http://www.netspa.com/prod.aspx?LNG=0&BNR=3&ID=184
  45. ^ http://www.euro-pa.it/premi07/iqu/progetti07_iqu/venezia_c_tram.pdf

Altri progetti

Collegamenti esterni

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Servizio di trasporto pubblico
 
Trasporto pubblico
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