Megres

personaggio de I Cavalieri dello zodiaco
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«Forte della virtù dell'Ametista lode a te Megres, Cavaliere di Asgard. È il taglio dell'ametista viola che è capace di splendida ma fatale bellezza.»
«Alberich, dotato dell'ammaliante scintillio dell'ametista! A te conferisco la Toga Divina di Megres, della stella Delta!»
Megres
File:Megres.jpg
Megres
UniversoI Cavalieri dello zodiaco
Nome orig.δ星メグレスのアルベリッヒ (δ-Megrez no Alberich)
Lingua orig.Giapponese
AutoreMasami Kurumada
StudioToei Animation
Voce orig.Shigeru Nakahara
Voci italiane
  • Massimiliano Lotti (ep. 78, 82)
  • Flavio Arras (ep. 86-90)
  • Enrico Maggi (ep. 99)
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio
Luogo di nascitaAsgard

è un personaggio dell'anime I Cavalieri dello zodiaco. È uno dei sette Cavalieri di Asgard fedeli al dio Odino e alla sacerdotessa Ilda di Polaris; il suo cosmo rappresenta l'ametista viola e la stella dell'Orsa maggiore che gli corrisponde è Megrez.

Il suo nome originale deriva dal personaggio della mitologia norrena Alberich, re dei nani, guardiano del tesoro dei Nibelunghi, tuttavia il suo carattere infido e l'abilità nell'inganno richiamano il dio della mitologia vichinga Loki.

Personaggio

Megres era il discendente di un'importante famiglia di saggi guerrieri Asgardiani, ed era famoso per la sua intelligenza e astuzia. Era il solo Cavaliere di Asgard a conoscenza della possessione di Ilda di Polaris da parte dell'anello del Nibelungo, e cercava di sfruttare la guerra contro Atena per conquistare il mondo. Prima della possessione di Ilda aveva infatti letto nella sua biblioteca di famiglia un libro in cui veniva narrata la storia degli zaffiri di Odino e il loro ruolo nel richiamo di Balmug, che Odino aveva lasciato nel caso un potente nemico avesse minacciato Asgard. Megres capì il potere che avrebbe avuto lui (e attraverso di lui la sua famiglia) se fosse riuscito ad impadronirsi di Balmug, usurpando il posto di Hilda e sottomettendo i Cavalieri di Asgard per poi controllare il pianeta Terra. Cosa però resa impossibile dal fatto che le armature del nord erano sigillate e con esse gli zaffiri, almeno fino alla possessione di Ilda da parte dell'Anello del Nibelungo.

Nella battaglia contro i Cavalieri di bronzo combatté contro Castalia, giunta ad Asgard in aiuto di Pegasus, sconfiggendola e rinchiudendola nella Teca viola dell'ametista per usarla come esca per gli altri Cavalieri. Fece poi lo stesso con Pegasus, aiutandosi con la spada di ametista e servendosi di castalia, per far abbassare la guardia al bronze; mette in difficoltà Cristal il Cigno, ( il sacro Aquarius non ebbe ragione perché cristal era peroccupato per gli amici), ma non riuscì a rinchiuderlo nella Teca dell'ametista per il sopraggiungere di Sirio che, come Cristal viene messo in difficoltà dalle "Anime della natura", con la quale il Cavaliere di Asgard richiamava gli spiriti della foresta.

Megres rivelò al suo avversario che il Maestro dei Cinque Picchi aveva in passato sconfitto il suo antenato di 7 generazioni Megres 13° [1], e per questo aveva un conto in sospeso con Sirio, suo allievo; il Cavaliere del Dragone combatté ferocemente contro Megres, riuscendo infine a sconfiggerlo con il Colpo segreto del drago nascente. Togliersi l'armatura era l'unico modo per spingere Megres a non lanciare le "Anime della natura" con la quale Dragone era costretto all'immobilità, mentre Megres non aspettava altro che rinchiudere l'avversario con la teca d'ametista visto che Sirio si era privato dello scudo. Dragone infatti usa l'intelligenza per ingannare l'astuto Megres, in quanto non è possibile utilizzare due colpi insieme spinge Megres a sferrare il colpo d'ametista visto che Sirio, privo dello scudo e dell'armatura, non poteva difendersi, ma nel momento in cui sferra il colpo Sirio usa il Drago Nascente che centrando Megres lo sconfigge. Fa uso di trucchi, armi e ricatti per combattere, proprio per la sua poca propensione alla lotta e alla sua scarsa potenza, benché usando adeguatamente i propri poteri può rivelarsi parecchio pericoloso.

Carattere del personaggio

Questo cavaliere avrebbe potuto, se fosse stato buono e non malvagio, impedire o arrestare la guerra tra i Cavalieri d'Atena ed i Cavalieri di Asgard; quando Ilda di Polaris viene imprigionata da Nettuno nella maledizione dell'Anello del Nibelungo Megres assiste alla scena da poco lontano. Intuisce l'accaduto che il malvagio operare di Ilda rende poi palese, ma non ne fa parola con nessuno dei Cavalieri suoi compagni: il suo unico fine in questo è la calcolata ambizione di impossessarsi della Spada di Balmung.

È un personaggio apertamente sleale: le sue strategie di lotta si basano principalmente sul ricatto (sconfigge Pegasus dicendogli che se uccide lui perde anche Castalia precedentemente imprigionata), sulla provocazione fatta a scopo di disorientare l'avversario, e in special modo sull'aperta menzogna (ha detto a tutti i suoi avversari che con la sua morte le vittime racchiuse nelle teche di ametista vi rimarranno per sempre, non è assolutamente vero dato che con la sua sconfitta le teche si dissolvono nel nulla). Egli arriva a mentire persino alle Anime della Natura da lui stesso evocate dicendo che Sirio il Dragone (da cui viene sconfitto) è una persona malvagia. È chiaro che stiamo parlando di una persona malvagia, abbastanza vigliacca, ambiziosa e priva di scrupoli capace di cospirare anche alle spalle di Ilda di Polaris, per ottenere la Spada di Odino, Balmung, deducendo che se la spada era in grado di distruggere l'Anello del Nibelungo sotto il cui influsso agiva Ilda di Polaris, allora la Spada doveva essere ancora più potente.

La sua astuzia è comunque eccezionale, appena incontra Castalia con pochissime domande e molto intuito intuisce tutto di Castalia, ossia che è una sacerdotessa guerriera di Atene, che ha a cuore uno dei cavalieri giunti ad affrontare Ilda e che questi è Pegasus, prima domanda a Castalia se è ateniese, la foga nel negare di quest'ultima rende certo Megres della sua bugia ed intuisce le prime due cose summenzionate, in quanto i rischi che ha corso giungendo lì si corrono solo per le persone a cui si tiene molto, poi fingendo sicurezza che il cavaliere per cui è giunta sia Sirio spinge Castalia a dire che l'errore commesso nella deduzione è il più importante, facendogli capire in un attimo che è Pegasus il cavaliere, altrimenti non avrebbe ritenuto l'errore così importante.

Colpi

  • Teca Viola dell'Ametista (Amesty Shield): Megres sprigiona una luce viola abbagliante da tutto il corpo, che va a colpire l'avversario, ibernandolo in un cristallo di ametista, in maniera abbastanza simile al Freezing Coffin di Camus; a differenza di quest'ultima, la tecnica non conserva il corpo imprigionato per l'eternità, ma uccide lentamente chi vi è rinchiuso. Se Megres viene scnfitto, l'effetto del colpo cessa istantaneamente.
  • Anime della Natura (Nature Unity): Costituisce l'attacco più potente a disposizione di Megres, tramite il quale è in grado di controllare a piacimento l'ambiente circostante.
  • Spada di Ametista: Non si tratta di una tecnica vera e propria, ma di un'arma che Megres usa in combattimento; è una spada di cristallo molto tagliente e ad ogni colpo sprigiona fiamme. La spada è stata forgiata da Artax e benedetta da Ilda.

Notizie dall'Outer Saint File

Secondo le notizie ripostate nell'Outer Saint File[2] l'armatura di Megres rappresenta l'ametista viola perché nella mitologia nordica la pietra e il vetro sono sostanze legate all'eternità e si dice che al loro interno dimorino gli spiriti dei morti.

Note

  1. ^ nella versione italiana, invece, il Maestro dei Cinque Picchi rivela a Sirio di aver combattuto contro il padre di Megres (fatto cronologicamente improbabile)
  2. ^ L'outer Saint File è un inserto comparso nei n° 17 e 18 del manga Saint Seiya rispettivamente relativi agli Shot n°29 e 30 pubblicati entrambi da Star Comics nell'Ottobre e nel Novembre 2001