Nuraghe Orolo
Il nuraghe Órolo è senza dubbio tra i più importanti del Marghine (probabilmente secondo solo al Nuraghe Losa)[senza fonte], sia per il suo ottimo stato di conservazione che per l'imponenza delle sue strutture. Si trova nella catena del Margine, in territorio del comune di Bortigali, ed è edificato proprio al limite dell’altopiano basaltico ad una quota di 785 m s.l.m., da dove domina una vastissima porzione di territorio della Sardegna centrale, affacciandosi sulla piana di Abbasanta e Borore, e sulla Media Valle del Tirso fino al Massiccio del Gennargentu.
Struttura
Il sito presenta un’architettura estremamente interessante; in particolare, degna di nota è la parete del monumento che si mostra particolarmente liscia e formata da conci squadrati grossolanamente. Nonostante sia stato edificato con conci apparentemente grezzi, questi sono molto ben allineati ed i punti di giunzione tra di essi sono ridotti al minimo, al punto che il muro risulta formare, nel complesso, una perfetta sezione di cono. Il nuraghe è del tipo trilobato, con la torre centrale alta 14 metri, e presenta, su un lato, due tholos sovrapposte; una al piano terra, sul lato destro dell’ingresso del nuraghe, ed una al primo piano. Risultano collegate tra loro da una scala elicoidale, tuttora ben conservata e percorribile, che sale all'interno del monumento nell’intercapedine tra i due muri e porta fino al terrazzo attuale, posto al secondo piano. Ai lati dell'ingresso si trovano altre due piccole torri a camera semplice, inglobate in un bastione. Il monumento è costruito con grandi blocchi di basalto. È caratterizzato da un mastio a tre piani di cui due ancora perfettamente conservati, cui è stato frontalmente aggiunto un corpo bilobato rappresentato da due torri laterali raccordate da una cortina dall'andamento lievemente concavo. L'interno del monumento è raggiungibile da un breve corridoio su cui si aprono le due torri laterali delle quali la sinistra integra e la destra svettata. Questa si collega senza soluzione di continuità con il più antico corridoio del mastio. Qui si aprono, rispettivamente sulla destra e sulla sinistra di chi entra, la scala e la nicchia d'andito. La camera interna si articola in tre grandi nicchie disposte a croce e altre quattro piccole nicchiette. Conserva quasi integra la copertura a tholos fatta eccezione di uno squarcio attraverso il quale è possibile ammirare la tholos del secondo piano. La camera superiore, accessibile dalla scala interna, mostra un bel finestrone aperto verso sud, preceduto da un breve corridoio sopraelevato rispetto al piano pavimentale. La camera, di pianta sub circolare è marginata da due grandi nicchie contrapposte. Di particolare interesse è la presenza di due vani a pozzo contrapposti ("camere segrete"), ricavati entro lo spessore murario e aperti sul pavimento in prossimità del finestrone. Doveva trattarsi di ripostigli accessibili solo con elementi retrattili[senza fonte]. Sul piano sommitale si osservano i resti del terzo piano, conservati per un'altezza massima di circa 50 centimetri. Intorno al monumento, sparsi per una vasta area, sono leggibili le tracce del villaggio di capanne, racchiuso dentro un ampio antemurale ancora individuabile per brevi tratti.
Il nuraghe oggi è visibile da gran parte del centro Sardegna. È raggiungibile da Bortigali percorrendo il Sentiero Natura o seguendo le indicazioni lungo la vecchia strada provinciale per Mulargia. Ad una quota di poco inferiore sorgono il complesso nuragico di Carrarzu Iddia ed il nuraghe Tintirriolos.
Bibliografia
- Alberto Moravetti, Ricerche archeologiche nel Marghine-Planargia: il Marghine: monumenti: parte prima (PDF), Sassari, Carlo Delfino editore, 1998, pp. 242-247, ISBN 88-7138-169-6. URL consultato il 07-11-2009.