Alexander Levitzki

biochimico israeliano

Alexander Levitzki (Ebraico: אלכסנדר לויצקי) (nato nel 1940) è un biochimico israeliaco e professore di biochimica alla “Hebrew University of Jerusalem”.

Alexander Levitzki

Nascita ed educazione

Alexander Levitzki nacque nel 1940 in Palestina. Si laureò in chimica presso “Hebrew University of Jerusalem” in Israele. Fece un master in biochimica e biofisica presso la stessa università ed il “Weizmann Institute of Science” nel 1968. Dal 1968 al 1971 fece un dottorato presso il dipartimento di biochimica dell’università di Berkeley in California, con il professor Daniel E. Koshland Junior.

Carriera accademica

Nel 1970 Alexander Levitzki divenne un “Senior Scientist” al Dipartimento di biofisica Weizmann Institute of Science. Nel 1974 divenne professore associate dello stesso istituto.

Nel 1974 divenne un professore associate dell’Università Ebraica di Gerusalemme. Nel 1976, fu promosso professore di biochimica presso la stessa università. Fu uno scienziato estero al National Cancer Institute nel Maryland ed in California, Oregon, San Francisco. Fu anche membro dell’Israel Academy of Sciences and Humanities e fu preside della sua sezione scientifica.

Ricerca

Alexander Levitzki è noto per aver sviluppato inibitori chimici specifici per la kinase che induce il cancro. Fu inoltre il primo a sviluppare sistematicamente degli inibitori di tirosine contro un largo spettro di proteine kinase. Levitzki dimostrò (1993) che l’inibitore del Bcr-Abl kinase induce ad una morte cronica delle cellule della leucemia mieloidica. Questo lavoro lo portò allo sviluppo del Gleevec di Novartis (1996) che è attualmente usato, con grande successo, per la terapia di pazienti affetti da questa malattia. Levitzki ha inoltre sviluppato gli inibitori dei recettori EGF, PDGF, Her-2/neu, Jak-2, VEGFR e degli inibitori delle cellule a base peptidica permeabile PKB/Akt. Levitzki dimostrò che gli inibitori del PDGFR kinase rilasciati delle nanoparticelle o dai farmaci possono essere usati per inibire restenosi dopo angioplasite.

Nel 2006 la sua squadra di ricerche sviluppò un metodo di induzione di cellule di tumore cerebrale, per “commettere suicidio”.

Onorificenze

Nel 1990 gli fu riconosciuto l’Israel Prize per le scienze naturali (seguento il padre, Jacob Levitzki, che ricevette il premio nel 1953).

Nel 2005 ricevette il Premio Wolf per la medicina per "le sue ricerche sulla terapia di transduzione e per aver sviluppato gli inibitori del tirosine kinase come agenti effettici contro il cancro ed altre malattie".