Paralisi sopranucleare progressiva
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La paralisi sopranucleare progressiva o PSP o malattia di Steele-Richardson-Olszewski, che si caratterizza per la degenerazione di alcune strutture del tronco encefalico, fu descritta per la prima volta nel 1963.[1][2]
Determina oftalmoplegia sopranucleare, instabilità posturale con distonia assiale, disartria molto grave e segni pseudobulbari. È rara, circa 1 caso ogni cento casi di morbo di Parkinson idiopatico, con cui spesso viene confusa nelle fasi iniziali. L'età d'esordio si colloca intorno ai 60 anni e la sopravvivenza media è di circa 5-7 anni. Le principali cause di mortalità sono rappresentate da disfagia con polmoniti ab ingestis e da insufficienza respiratoria.
Etiologia
Si cominciano da pochi anni a riconoscere diverse mutazioni geniche come causa della malattia che fa parte del gruppo delle tau-patie o (tauopathies).[3] La mutazione nel gene LRRK2 causa un parkinsonismo familiare di tipo autosomico dominate;[3] anche se non si possono escludere come concausa influenze ambientali.[3]
Un altro fattore di rischio genetico della malattia noto coinvolge il gene della proteina tau nell'aplotipo H1N1. [4]
Clinica
L'esordio può essere aspecifico, con una sindrome extrapiramidale spesso simmetrica e di tipo rigido-bradicinetico, ma nei 2/3 dei casi si ha disturbo dell'equilibrio con tendenza alla retropulsione, abolizione dei riflessi posturali e frequenti cadute a terra. Più di rado l'esordio avviene con oftalmoplegia e altri segni troncali. Comunque poi la comparsa della tipica oftalmoplegia sopranucleare rende il malato molto difficilmente confondibile: si ha paresi dello sguardo verso l'alto, e più tardi, ma più caratteristicamente, anche verso il basso. Nelle fasi tardive mancano i movimenti oculari volontari ma sono discretamente conservati quelli riflessi oculo-vestibolari (come ad esempioc il fenomeno degli occhi di bambola). Si hanno pure rarità di ammicamento ed aprassia oculo-palpebrale. Il tutto conferisce al paziente un aspetto attonito, esterrefatto e la necessità di muovere il capo per guardare intorno.
Ci sono poi i segni extrapiramidali di sindrome acinetico-ipertonica, generalmente simmetrica, e scarso tremore, poco responsiva alla levodopa. Invece della postura flessoria tipica dei parkinsiniani, nei malati di PSP, si ha un atteggiamento in estensione, con estrema rigidità del collo.
Altri segni sono di tipo "pseudobulbare" : disartria, disfonia, disfagia, riso e pianto spastico. Possono esserci riflessi vivaci e fenomeno di Babinski bilaterale. Comuni poi anche i segni di deterioramento cognitivo, generalmente di tipo sottocorticale, con buona conservazione della memoria ma perdita dell'orientamento visuo-spaziale e delle capacità esecutive frontali.
Decorso
Il decorso è inesorabilmente ingravescente. La malattia che appartiene alle patologie da proteina tau o taupatie, si diffonde progressivamente, attraverso le connessioni, tra i neuroni dal tronco cerebrale allo striato, in seguito all'area motoria e, infine, alle altre aree neocorticali.
Diagnosi
La diagnosi differenziale è agevole se il quadro è completo, in casi iniziali il dubbio si può porre con il morbo di Parkinson, la sindrome pseudobulbare, la sindrome di Parinaud. La risonanza magnetica nucleare può dimostrare atrofia del tronco encefalico, in particolare del tetto del mesencefalo. Il quadro più tipico, con l'assottigliamento di quest'ultima regione, dà un'immagine detta "a becco di colibrì".
Diagnosi differenziale con la M. di Parkinson
Specie nelle prime fasi della malattia le due patologie sono difficilmente distinguibili. Infatti entrambe le malattie hanno diverse caratteristiche comuni come l'insorgenza in età medio-avanzata, la bradicinesia (movimento lento), e la rigidità muscolare.
Le differenze più importanti sono:
- Sia PSP che la malattia di Parkinson danno: rigidità, difficoltà di movimento, e goffaggine; però generalmente le persone con PSP tendono ad inclinare la testa all'indietro (e tendono a cadere all'indietro), mentre quelle con malattia di Parkinson di solito si piegano in avanti.
- I disturbi del linguaggio e della deglutizione sono molto più comuni e gravi nella PSP che nella malattia di Parkinson e tendono a presentarsi più precocemente.
- I movimenti oculari sono anormali nella PSP, ma sono quasi normali nella malattia di Parkinson.
- Il tremore è quasi universale nei soggetti con malattia di Parkinson, mentre è raro nella PSP.
- I soggetti con malattia di Parkinson hanno notevoli benefici con la levodopa, invece le persone con PSP rispondono in modo adeguato a questo farmaco solo transitoriamente.
Terapie
Pochi farmaci sono utili nelle varie fasi della malattia, tra questi: i sali di litio, l'acido valproico e la nemantina.[5]
Terapie orfane
Con la designazione di farmaci orfani sono studiati:
Note
- ^ Richardson JC, Steele J, Olszewski J, Supranuclear ophthalmoplegia, pseudobulbar palsy, nuchal dystonia and dementia. A clinical report on eight cases of 'heterogeneous system degeneration', in Transactions of the American Neurological Association, vol. 88, 1963, pp. 25–9.
- ^ Steele JC, Richardson JC, Olszewski J, Progressive supranuclear palsy: a heterogeneous degeneration involving brain stem, basal ganglia and cerebellum with vertical gaze and pseudobulbar palsy, nuchal dystonia and dementia, in Archives of Neurology, vol. 10, April 1964, pp. 333–59.
- ^ a b c Ludolph AC, Kassubek J, Landwehrmeyer BG, et al., Tauopathies with parkinsonism: clinical spectrum, neuropathologic basis, biological markers, and treatment options, in Eur. J. Neurol., vol. 16, n. 3, March 2009, pp. 297–309, DOI:10.1111/j.1468-1331.2008.02513.x. URL consultato il 26 settembre 2010. Errore nelle note: Tag
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non valido; il nome "pmid19364361" è stato definito più volte con contenuti diversi - ^ Orphanet: Paralisi sopranucleare progressiva, su orpha.net. URL consultato il 26 settembre 2010.
- ^ a b Gozes I, Tau Pathology and Future Therapeutics, in Curr Alzheimer Res, August 2010.
- ^ a b Orphanet: Ricerca di un farmaco orfano, su orpha.net.