Sukhoi Su-7

cacciabombardiere monomotore a getto

Template:Aereo militare

Il Sukhoi Su-7B (da non confondere con il Sukhoi Su-7, caccia ad elica prototipo derivato dal Su-6 ma poi scartato), era un cacciabombardiere a getto monoposto monomotore con ala a freccia, progettato dall'ufficio tecnico di Pavel Osipovich Sukhoi (Пабел Осипобич Сухой, OKB 51) negli anni 50'. La designazione ASCC (Air Standards Coordinating Committee) NATO era Fitter, aggiustatore.


Sviluppo

Il prototipo, designato S-1 (la sigla S per gli aerei di Sukhoi indicava i prototipi con ala a freccia, strela in russo), compì il primo volo il 7 settembre 1955, e fece la sua prima apparizione pubblica durante la giornata dell'aria sull'aeroporto di Tushino. La forma in pianta dell'ala fu ideata durante la guerra di Corea dal centro ricerche TsAGI (Центральный Аэрогидродинамический Институт - Istituto Centrale di Aeroidrodinamica). Era un ala con una freccia di 62° con degli ipersostentatori di tipo Fowler, coda convenzionale e freni aerodinamici in coda con quattro petali. La fusoliera, costruita con la regola delle aree (la famosa Coca-Cola), era progettata attorno al potente turbogetto Lyulka AL-7, con i sui 88 kN di spinta in postcombustione. A dispetto delle dimensioni, il volume interno per il combustibile e l'avionica era estremamente ridotto. Il motore era alimentato da una presa d'aria a cono, montata in punta, il quale ospitava un radar SRD-5M (ASCC NATO: High Fix).

Il Su-7B, a cui la NATO diede nome Fitter-A, era originariamente concepito come caccia controparte del North American F-100 Super Sabre e del McDonnell F-101 Voodoo, in servizio nell'aeronautica statunitense (USAF). Era armato con due NR-30, un cannone da 30 mm progettato da Nudelman e Rikhter, alloggiati nelle radici alari, con 70 colpi per arma. Il Su-7B entrò in servizio nel 1958, ma già nel 1959 fu deciso che il caccia alla base dell'aeronautica sovietica fosse il MiG-21 e la produzione del Su-7 fu abbandonata dopo poco meno di 200 esemplari usciti di fabbrica. Come Su-7B (Bombardirovschik, ovverosia bombardiere) il Fitter trovò presto i suoi meriti come cacciabombardiere tattico, entrando in servizio con l'aeronautica frontale nel 1961. Per i sovietici, lo scopo principale della macchina era quello di vettore di arimi nucleari tattiche.

Le capacità di combattimento del Su-7B erano limitate. Con un esigua capacità inerna di combustibile, di appena 2940 l, il suo raggio d'azione, anche con i serbatoi esterni, era poco più di 300 km, mentre invece a pieno carico era praticamente inutilizzabile. Inoltre le velocità di decollo e di atterraggio erano molto alte e quindi richiedevano piste lunghe. Il Su-7BKL era provvisto di razzi per l'assistenza al decollo (speciali razzi posizionati sotto la fusoliera, che venivano accesi alla fine del decollo per coadiuvare il motore principale aumentando la spinta), ma questa soluzione rese la componente logistica ancora più difficoltosa e così furono raramente impiegati. Un altro problema era che il postbruciatore impiegava 6 o 7 s per accendersi, una penalizzazione in combattimento.

Viceversa, le qualità del Fitter risiedevano nella facilità di pilotaggio, nella docilità delle caratteristiche di volo. I controlli erano notoriamente pesanti, ma prevedibili e semplici. L'assetato motore (8 minuti di autonomia a massima potenza) forniva una velocità variometrica eccezionale e una velocità considerevole anche a bassa quota. In più l'intera cellula era molto robusta, e la manutenzione era semplice ed economica (tralasciando i consumi). A dispetto delle limitazioni, fu un aereo molto popolare tra i piloti. Il Su-7 vide il battesimo del fuoco nella guerra dei sei giorni nel 1967, dove una trentina di aerei egiziani combatterono, perdendo 12 dei loro ma se non altro concedendosi il lusso dell'abbattimento di un Mirage israeliano. Partecipò anche alla guerra tra India e Pakistan, nel 1971. Sebbene utilizzato principalmente per l'attacco al suolo un Su-7B indiano abbatté uno Sheniang F-6 (copia su licenza del MiG-19) nel 1971. I reparti aerei indiani avevano ottenuto un centinaio di macchine e nel corso delle battaglie aeree di tale guerra eseguirono quasi un migliaio di missioni, subendo tra le 15 e le 32 perdite, a seconda delle "versioni" ufficiali delle 2 parti. Quello che è certo, è che il Su-7 potenziò molto le capacità dell'IAF (aeronautica indiana) nel campo dell'attacco al suolo, nonostante il ridotto carico utile trasportabile.

Le limitazioni del Su-7, in particolare l'eccessiva corsa di decollo, portarono i sovietici a modificare la cellula, costruendo un ala a geometria variabile, il Su-7IB (изменяемой геометрии, ovvero geometria variabile), poi ridenominato Su-17. Ciononostante il Su-7B rimase in servizio fino agli anni 80'. Fu esportato in centinaia di esemplari in molti Paesi del Patto di Varsavia:

Varianti

Su-7 Fitter-A

Prima produzione di serie, meno di 200 esemplari.

Su-7B Fitter-A

Il Su-7B (Bombardirovschik, ovverosia bombardiere) versione da appoggio tattico, molto più fortunata della precedente. Il prototipo era lo S-2-2.

Su-7BM Fitter-A

Il Su-7BM (Bombardirovschik Modifikatsirovannij, ovverosia bombardiere modificato) in produzione dal 1962 (S-2-2-4) dotato di un nuovo motore, lo AL-7F1-150 con 98 kN (10 000 kgf) di spinta. Fu la prima variante a poter trasportare un ordigno nucleare.

Su-7BMK Fitter-A

Il Su-7BKL (Kolyesa i Lyzhi, carrelli e pattini) in produzione dal 1965, migliorava la capacità del cacciabombaridere di servirsi di piste semipreparate attraverso l'uso di gomme più larghe e di pattini montati sul carrello principale. Era altresì provvisto di due razzi SPRD-110 da 29,4 kN che lo assistevano nel decollo. Montava anche due parafreni gemelli (paracadute che fungono da freno aerodinamico in atterraggio, molto usati ancor oggi in russia) montati in una gondola sul timone. Adottava un nuovo motore AL-7F1-250 e, a partire dal 1969 anche due piloni aggiuntivi in fusoliera che potevano sostenere 250 kg di carico (anche qualche modello precedente venne modificato in tal senso). Il BKL fu il modello di maggior produzione con circa 500 apparecchi costruiti al 1971.

Su-7BMK Fitter-A

Il Su-7BMK era il modello da esportazione del Su-7BKL, in linea di montaggio dal 1965, per gli utilizzatori che non appartenevano al Patto di Varsavia. Derivato dal prototipo S-2-2MK.

Su-7U Moujik

Il Su-7U (Uchebnij, addestratore), addestratore biposto.

Su-7UMK Moujik

Versione addestrativa biposto del Su-7UMK.

Su-7IG

Prototipo con ala a geometria variabile del 1966 dal quale venne sviluppato il Su-17.

Caratteristiche tecniche del Su-7BKL

Caratteristiche generali

  • Equipaggio: un pilota
  • Lunghezza: 17,38 m
  • Apertura alare: 9,313 m
  • Altezza: 4,8 m
  • Superficie alare: 27,6 m²
  • Peso a vuoto: 8 360 kg
  • Peso tipico: 12 000 kg
  • Peso massimo al decollo: 13 500 kg
  • Motori: un turbogetto Ljulka AL-7F1 da 68,6 kN a secco e 98,1 kN con postcombustione

Prestazioni

  • Velocità massima: 2 150 km/h
  • Velocità a bassa quota: 1 150 km/h
  • Velocità ad alta quota: 1 700 km/h
  • Raggio d'azione: 1 450 km
  • Tangenza pratica: 15 160 m
  • Velocità variometrica: 152 m/s
  • Carico alare: 434,8 km/m²
  • Rapporto spinta peso: 0,58

Armamento

  • 2 cannoni NR-30 da 30 mm (70 colpi per canna)
  • 2 o 4 piloni alari e 2 piloni in fusoliera per 2 000 kg di carico che tipicamente includevano:
FAB-250 bombe da 250 kg
FAB-500 bombe da 500 kg
S-24 razzi
UB-16-57U razzi da 57 mm
bombe nucleari attaccate al pilone di fusoliera sinistro.