Utente:Syrio/Bozzetti

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I draghi sono una razza immaginaria dell'universo di Warcraft creato da Blizzard Entertainment. Vengono introdotti in Warcraft II: Tides of Darkness, e la loro storia viene molto sviluppata nel videogioco World of Warcraft e in altro materiale della serie di Warcraft, come fumetti e romanzi. Sono fra le creature più potenti di Azeroth, e sono dotati di una spiccata intelligenza.

Descrizione

I draghi dell'universo di Warcraft sono chiaramente ispirati ai draghi della mitologia classica. Diversamente dai draghi di altre ambientazioni, i draghi di Warcraft non hanno la caratteristica di accumulare tesori, come invece fano ad esempio quelli di Dungeons & Dragons, né di rapire fanciulle, mentre sono in grado di sputare fiamme. Sono divisi in stormi, di cui cinque principali caratterizzati da diversi colori (rosso, verde, blu, nero e bronzo)[1], ed altri stormi inferiori di aspetto anche più distante dagli altri. Ognuno dei cinque stormi principali è dominato da un Aspetto, ovvero un drago che ha il dominio su qualche aspetto della realtà di Azeroth[1]. I draghi sono molto più intelligenti delle razze mortali, e ogni stormo di draghi ha i propri segreti ed aderisce a differenti ideologie[1], mentre dal punto di vista puramente anatomico i membri dei cinque stormi sono molto simili fra di loro, con minime differenze[1].

I draghi raggiungino la maturità entro cento anni dalla nascita[1]. In World of Warcraft cuccoli di drago vengono chiamati whelp (che significa appunto "cucciolo", "piccolo") o whelpling. Con l'aumentare dell'età i draghi vengono classificati progressivamente come drake (nome alternativo per indicare i draghi della tradizione classica, in World of Warcraft indica un drago giovane che, come il whelp, ha l'abitudine di volare e non posarsi a terra), dragon ("drago", in World of Warcraft indica un drago adulto) e wyrm (forma inglese arcaica per indicare un drago, che in World of Warcraft denota un esemplare molto anziano e potente). Il manuale dei Mostri di Azeroth per il gioco di ruolo fornisce un passaggio in meno, distinguendo fra draghetto, drago maturo e dragone[1]. La morte di un drago, a causa della sua profonda connessione con il mondo stesso, non passa mai inosservata, soprattutto agli altri draghi, e può causare anche disastri naturali[1].

Cambiamento di aspetto

Caratteristica importante dei draghi è quella di essere mutaforma: essi sono infatti in grado di assumere una "forma mortale", ovvero camuffarsi da un membro di una delle altre razze di Warcraft, per poter agire tra di essere con più comodità. Una delle forme più diffuse in origine era quella di elfo della notte, che è tuttora quella più usata da gran parte dello stormo verde. Gli altri stormi hanno preso col tempo ad utilizzare altri aspetti, in primis quello di elfo alto (molto usato da parte dello stormo rosso e in parte dagli stormi blu, bronzeo e verde) e quello di umano (quasi l'unico utilizzato dallo stormo nero e condiviso anche dagli stormi blu e bronzeo). Altri aspetti utilizzati sono quello di gnomo, goblin, elfo del sangue e mezzelfo.

Mentre sono nella loro forma mortale, i draghi occasionalmente abbreviano o cambiano il loro vero nome, che suonerebbe altrimenti troppo alieno alla cultura della razza di cui assumono l'aspetto. Esempi di questo comportamento sono:

  • Chromie, membro dello stormo bronzeo di nome Chronormu in guisa di gnoma.
  • Kalec, forma mezzelfa del drago blu Kalecgos.
  • Krasus, alter ego elfo alto del drago rosso Korialastrasz.
  • Mordenai, forma da elfo alto del drago netherwing Mordenaku.
  • Rhea, aspetto da goblin della rossa Rheastrasza.
  • Tyry, aspetto da elfa alta della blu Tyrygosa.
  • Lord Daval Prestor, alter ego umano del signore dei draghi neri Deathwing.
  • Lady Katrana Prestor, disguisa umana della figlia di Deathwing, Onyxia.
  • Lord Victor Nefarius, alter ego umano del figlio di Deathwing, Nefarian.
  • Lady Sinestra, aspetto da elfa del sangue di Sintharia, consorte di Deathwing.

Storia

Le origini e la concessione dei poteri

I draghi furono fra le prime forme di vita intelligenti a comparire su Azeroth. In World of Warcraft: Wrath of the Lich King è stato rivelato che tutti i draghi hanno un progenitore comune, chaiamato Galakrond[2], i cui resti riposano attualmente nel Dragonblight, a Northrend. I diretti discendenti di Galakrond erano chiamati "proto-draghi"[2]. Secondo alcuni resoconti, da essi i Titani crearono i cinque principali stormi[2], ovvero rossi, blu, verdi, neri e bronzei. In altri casi, viene suggerito che i draghi si siano evoluti indipendentemente dai Titani, e che in origine gli stormi fossero più numerosi, di diversi colori; col tempo, solo i cinque principali sarebbero rimasti.

Quando i Titani decisero che era giunto il momento di lasciare Azeroth al suo destino, infusero nei capi dei cinque stormi il dominio sui diversi aspetti del mondo, dalla terra al tempo stesso, così da vegliare sull'ordine di Azeroth. Questi cinque draghi divennero noti come Aspetti Draconici:

I vari stormi presero così a lavorare attivamente per mantenere stabile il nuovo mondo di Azeroth, diventando così una presenza costante, in special modo i rossi, i blu e i neri (bronzei e verdi, avendo domini più "occulti", non erano una visione così frequente come gli altri)[2]. I cinque Aspetti erano soliti ritrovarsi in una grande stanza, detta appunto Camera degli Aspetti, situata sotto al Wyrmrest Temple (nell'attuale Dragonblight), per prendere le decisioni[2]. L'assemblea dei cinque stormi è detta Wyrmrest Accord.

La Guerra degli Antichi

Quando ebbe inizio la Guerra degli Antichi, dapprima i draghi non si preoccuparono eccessivamente, mantenendo lo stesso comportamento, del resto, che avevano avuto durante la guerra fra i troll e gli aqir[2]. Solo più tardi, gli Aspetti Draconici si resero conto che la situazione era più grave di quanto si aspettassero.

Neltharion, l'Aspetto Draconico della Terra, propose così agli altri quattro (fra cui Saridormi in vece di Nozdormu, che era impegnato a combattere gli Antichi Dei che stavano cercando di modificare la continutà del tempo) di creare un potente manufatto infuso dei poteri di tutti e cinque gli stormi[6]. In realtà, Neltharion era stato condotto alla follia dagli Antichi Dei intrappolati nel sottosuolo di Azeroth: ingannò gli altri Aspetti facendo donare parte del loro potere per il manufatto, che chiamò Anima dei Draghi (Dragon Soul in lingua inglese), ma non donò il potere dei draghi neri[6]. Il manufatto era magicamente schermato, così essi non si accorsero dell'inganno né intuirono il suo scopo[3]. Poi, quando i draghi si decisero ad agire per terminare la guerra in corso, Neltharion usò l'Anima dei Draghi per sterminare allo stesso modo sia i demoni della Legione Infuocata che - con sommo orrore degli altri Aspetti - gli elfi della notte e i loro alleati[3]. Quando i draghi verdi, rossi, blu e bronzei tentarono di fermarlo, Neltharion colpì anche loro, uccidendone in gran numero; in particolar modo lo stormo blu di Malygos subì gravissime perdite[3][7], fra cui anche la prima consorte dell'Aspetto Sindragosa[6][7]. L'Anima dei Draghi venne così rinominata Anima dei Demoni, e Neltharion divenne noto come Deathwing[6].

In seguito alla Frattura

Nonostante la sconfitta sia della Legione che di Deathwing, i draghi furono costretti a ritirarsi dopo la fine della guerra, a causa dei pesanti danni subiti[6]. In particolar modo lo stormo blu era stato tragicamente decimato e il suo signore, Malygos, gravemente colpito dall'Anima dei Demoni e col peso della morte dei suoi figli e della sua consorte, si auto-recluse senza dare più notizie di sé[7]. Gli altri draghi passarono gli anni successivi a dare la caccia ai draghi neri e ai demoni rimasti ad Azeroth, ma col loro numero talmente diminuito, non sarebbero più stati in grado di riprendere il controllo su Azeroth che avevano un tempo[6]. Gli Aspetti Draconici Alexstrasza, Ysera e Nozdormu, poco dopo la Frattura, crearono l'Albero del Mondo Nordrassil[6], che garantiva l'immortalità agli elfi della notte[4]. L'Anima dei Demoni venne rinchiusa in maniera tale che Deathwing non potesse più servirsene[6]. Si sa che, in un periodo non precisato dopo la Frattura, Malygos creò la grotta di Mazthoril nell'attuale Winterspring, a guardia dei poteri magici sottostanti monte Hyjal[7].

Nel periodo successivo alla Guerra degli Antichi, i draghi verdi sotto il comando di Ysera intervennero per fermare i troll Atal'ai e Hakkari che, nella Swamp of Sorrows, stavano cercando di evocare il dio del sangue Hakkar, facendo sprofondare il loro Tempio di Atal'Hakkar nella palude.

La Guerra delle Sabbie Mobili

Circa 1000 anni prima della Prima Guerra, gli elfi della notte furono coinvolti in un conflitto contro le orde insettoidi dei qiraji guidate dall'Antico Dio C'Thun, che verrà poi ricordato come Guerra delle Sabbie Mobili (più nota col nome inglese di War of the Shifting Sands). Inizialmente i draghi bronzei, convocati da Fandral Staghelm, rifiutarono di aiutare gli elfi[4], ma ritornarono sui loro passi quando i qiraji, presa Silithus, si espansero prima a Un'goro Crater e poi a Tanaris, attaccando le Caverne del Tempo[4].

Convocati dallo stormo bronzeo, i draghi rossi, blu e verdi presero parte anch'essi alla guerra, che costo ai draghi diverse perdite, fra cui quella del drago bronzeo Grakkarond (dal nome simile a quello del progenitore Galakrond)[4]. Dopo la fine della guerra, con il sigillamento della barriera che rinchiuse il regno di Ahn'Qiraj, tre draghi rimasero chiusi all'inteno: il blu Arygos[7], il rosso Caelastrasz[6] e la verde Merithra[8], rispettivamente figli degli Aspetti Malygos, Alexstrasza e Ysera. In World of Warcraft è possibile la loro liberazione ad opera dei giocatori.

Anachronos, figlio di Nozdormu, consegnò lo scettro necessario per spezzare la barriera a Fandral Staghelm[4]: il figlio di questi, però, era stato ucciso dai qiraji per il mancato intervento inziale dei draghi bronzei e Fandral, offeso e furioso, spezzò o scettro[4]. Anachronos raccolse i tre pezzi e li consegno ai draghi Eranikus[8], Vaelastrasz e Azuregos, degli stormi verde, rosso e blu[4].

La Prima e la Seconda Guerra

Verso la fine della Prima Guerra, il cavaliere della morte Teron Gorefiend venne contattato da Deathwing, che in cambio dell'aiuto di alcuni suoi draghi si fece aiutare a trasportare delle uova di drago a Draenor, nei monti Blade's Edge[9][10], dove molte vennerò però distrutte dai gronn e dalle forze dell'Allenaza[10]. Le restanti vennero abbandonate al loro destino quando Deathwing lasciò il pianeta in procinto di collassare alla fine della Seconda Guerra[9]. Da tali uova, mutate dal cataclisma magico che devastò Draenor, nacquero i primi membri dello stormo di netherwing[10].

A parte ciò, draghi non presero parte attivamente allo svolgersi della Prima Guerra, e non lo avrebbero fatto nemmeno durante la Seconda, se l'Anima dei Demoni non fosse stata improvvisamente riportata alla luce[6][11]. Deathwing riuscì infatti a spezzare l'incantesimo che gli teneva nascosta l'Anima dei Demoni, e sebbene non potesse comunque usarla, lo fece fare agli orchi del clan Dragonmaw[11]: in questo modo essi, guidati da Nekros Skullcrusher e Zuluhed, riuscirono a schiavizzare Alexstrasza e i draghi rossi per otto anni. Mentre la regina dei draghi rossi veniva tenuta rinchiusa a Grim Batol, nelle Wetlands, e obbligata a riprodursi in continuazione[9], i suoi figli erano costretti a fungere da cavalcature volanti per l'Orda. In questo periodo l'anziano consorte di Alexstrasza, Tyranastrasz, morì in combattimento contro Deathwing[11].

Dopo la Guerra, Alexstrasza venne liberata da un gruppo di avventurieri guidati dal suo altro consorte Korialastrasz e da Rhonin, e l'Anima dei Demoni venne distrutta[9], facendo così ritornare ai legittimi proprietari i poteri rinchiusi all'interno[11], e i quattro aspetti Alexstrasza, Ysera, Malygos e Nozdormu riuscirono a scacciare Deathwing da Azeroth[9][11]. I draghi rossi presero il controllo di Grim Batol e Alexstrasza, al pieno dei suoi poteri della vita, aiutò i draghi blu a rinfoltire le proprie fila[11].

Lo stesso Deathwing, nel corso della guerra, fingendo di morire dopo aver attaccato la città di Dalaran, si presentò alla neonata Alleanza sotto le spoglie di lord Daval Prestor[9], un nobile proveniente da un regno lontano. Estremamente carismatico, divenne ben presto un fidato consigliere di re Terenas Menethil II di Lordaeron, e impressionò molto anche Daelin Proudmoore di Kul Tiras, Genn Greymane di Gilneas e Thoras Trollbane di Stromgarde[9]. Il piano di Deathwing era di distruggere l'Alleanza da dentro, ma dopo la cacciata da parte degli altri Aspetti Draconici, lord Prestor svanì nel nulla[9]. Non molto tempo dopo il figlio di Deathwing, Nefarian, prese il controllo dell'Orda Oscura nel monte Blackrock[9].

La Terza Guerra

Come per la Prima Guerra, i draghi si tennero al di fuori anche dalla Terza Guerra, limitandosi a stazionare dei guardiani sul monte Hyjal dopo la distruzione di Nordrassil. In seguito, inoltre, rifiutarono all'arcidruido degli elfi della notte Fandral Staghelm la benedizione per costruire il nuovo Albero del Mondo, Teldrassil[11], forse a causa del fato sia dello stesso Nordrassil sia di quello peggiore di Vordrassil, nelle Grizzly Hills a Northrend, di cui almeno i draghi verdi erano al corrente[8]. Sette anni dopo la Terza Guerra, i draghi rossi furono costretti ad abbandonare Grim Batol[11].

La figlia di Deathwing, Onyxia, impegnata a produrre uova nel suo covo a Dustwallow Marsh per ripopolare lo stormo nero, riuscì anche ad infiltrarsi con successo nel Concilio dei Nobili di Stormwind, sotto l'identità di lay Katrana Prestor, distraendoli dalle attività di suo fratello Nefarian a Blackrock Spire. Onyxia riuscì anche a rapire re Varian Wrynn e a dividerlo in due entità distinte, una facilmente manovrabile che tenne con sé a Stormwind, l'altra combattiva e tenace che venne catturata dagli orchi[9]. Con una serie di eventi narrati nel fumetto di World of Warcraft, le due metà riuscirono però a riunirsi e ad uccidere la dragonessa[9].

Ciò lascio Nefarian scoperto, ma nel frattempo lui era riuscito a creare un nuovo stormo di draghi sotto il suo assoluto controllo: lo stormo cromatico, generato dalle uova prodotte da Onyxia alterate con l'essenza degli altri quattro stormi[9]. Sia Nefarian che i draghi cromatici vennero però sconfitti da avventurieri dopo la morte di Onyxia[9].

Sintharia e lo stormo del crepuscolo

Dopo la riapertura del Portale Oscuro in The Burning Crusade, molti draghi di netherwing hanno cercato di raggiungere Azeroth, ma sono stati sterminati dai draghi blu[12]. Uno di essi, però, di nome Zzeraku, venne catturato dalla consorte di Deathwing e madre di Onyxia e Nefarian, e portato a Grim Batol[12]. Qui Sintharia aveva trovato i resti dell'Anima dei Demoni e l'aveva ricostruita, utilizzandola per creare da Zzeraku e da altre uova di draghi un nuovo stormo, lo stormo del crepuscolo[12]. I primi due draghi del crepuscolo furono distrutti da Korialastrasz e Kalecgos ma il terzo, Dargonax, sopravvisse e crebbe sotto lo sguardo attento di Sintharia[12]. Un nuovo manipolo di avventurieri raggiunse Grim Batol, e l'Anima dei Demoni venne nuovamente distrutta, stavolta da Vereesa Windrunner. Non più controllato da Sintharia, Dargonax si rivoltò contro di lei in una lotta che fece collassare Grim Batol e uccise sia lui[12] che, apparentemente, lei.

I draghi verdi e l'Incubo di Smeraldo

Di recente il Sogno di Smeraldo, dominio dei draghi verdi, è stato infettato da un male di origine ignota chiamato "Incubo di Smeraldo" (Emerald Nightmare, occasionalmente abbreviato solo a Nightmare). L'Incubo si sta dimostrando una sfida enorme per essi, tanto da riuscire a contaminare i quattro draghi che controllano i portali per il Sogno di Smeraldo: Lethon, Ysondre, Emeriss e Taerar[5], che sorvegliano alternativamente i portali di Dream Bough (a Feralas), Bough Shadow (ad Ashenvale), Twilight Grove (a Duskwood) e Seradane (nelle Hinterlands); un quinto portale si trova nella Crystalsong Forest. In aggiunta Ysera aveva spedito il suo consorte Eranikus e suo fratello Itharius a interrompere nuovamente i piani dei troll Atal'ai e Hakkari nella Swamp of Sorrows, che stavano cercando ancora di evocare il dio Hakkar[8]. Eranikus, infiltratosi nel tempio, è stato sottomesso dal potere di Hakkar, e in una seguente visione di Malfurion Stormrage la corruzione di Eranikus si è rivelata legata a quella portata dall'Incubo[8].

Le Caverne del Tempo

Introdotte con The Burning Crusade, le Caverne del Tempo sono situate nel deserto di Tanaris, nel sud di Kalimdor, e sono la base principale dello stormo bronzeo. Da esse si accede ad una serie di istance che permettono ai giocatori di rivivere eventi del passato di Warcraft quali la fuga di Thrall da Durnholde Keep o la battaglia del monte Hyjal. La ragione per cui i draghi bronzei, guardiani del tempo, permettono ciò è che la linea temporale di Azeroth è sotto il pesante attacco dello stormo infinito, che cerca di sconvolgere la storia com'è stata scritta[13]. Lo stormo bronzeo, in particolare la fazione guidata da Soridormi, i Custodi del Tempo, cerca l'aiuto delle razze mortali per respingere le incursioni.

In Wrath of the Lich King

Nonostante la morte di Sintharia e la quasi totale distruzione delle uova di draghi del crepuscolo, Deathwing, dalla sua tana in Deepholm, è riuscito a salvarne diverse[12], e ha riconvertito l'Obsidian Sanctum, santuario dei draghi neri situato sotto al Wyrmrest Temple nel Dragonblight, in un terreno di schiusa per le uova, sorvegliate dal drago nero Sartharion e da tre draghi del crepuscolo[12]. In Wrath of the Lich King, i giocatori ricevono il compito di uccidere i quattro draghi e distruggere le uova[12].

La Guerra del Nexus

Apparentemente grazie agli studi di Tyrygosa sui draghi netherwing[14], che fatto ritorno a Northrend ne portò alcuni con sé[14] infuse parte del loro potere in Malygos, questi ritornò completamente sano[14][15]. Come spiegato negli eventi dell'espansione di World of Warcraft Wrath of the Lich King Malygos, visto cosa le razze mortali erano riuscite a combinare con la magia nella Guerra degli Antichi, arrivando alla conclusione che essa era troppo pericolosa nelle loro mani[16]. Anche se il ragionamento di Malygos non era del tutto insensato[16], neppure per gli altri stormi di draghi[11], il metodo con cui cercò di metterlo in atto rischiava di compromettere l'equilibrio stesso del mondo, provocando terremoti e altre catastrofi. Malygos rifiutò anche di discutere della cosa con gli altri stormi al Wyrmrest Temple, arrivando anzi ad attaccarlo[16]. Gli altri Aspetti, così, si trovarono costretti ad opporsi a lui, aiutando infine degli avventurieri ad uccidere l'Aspetto della Magia stesso[11][16]. La sua morte, la prima nella storia di un Aspetto Draconico, lascia molte domande senza risposta, ad esempio chi fungerà da guardiano per la magia, e se ci sarà un sostituto per Malygos. Dopo la morte di Malygos, comunque, i rapporti fra gli stormi sembrano essersi risollevati, dato che Kalecgos si trova al Wyrmrest Temple come ambasciatore di quello blu[16].

Il Cataclisma

Con l'uscita della terza espansione di World of Warcraft, Cataclysm, Deathwing tornerà improvvisamente dalla sua tana a Deepholm[17], il piano elementale della terra, attraverso il Maelstrom. Il suo violento passaggiò provochera un Cataclisma gigantesco che coinvolgerà tutto il mondo di Azeroth, portando notevoli cambiamenti[17]. Risolti i problemi a Northrend, gli stormi rosso, verde, blu e bronzeo dovranno tornare a fare i conti con i draghi neri: Kalecgos si sposterà ad Azshara, dove assieme ad Azuregos cercherà di impedire che ciò che rimane dello stormo blu venga eliminato da quello nero. Sintharia, sopravvissuta al crollo di Grim Batol, è ritornata alla carica con i suoi draghi del crepuscolo, contro cui lo stormo rosso sarà impegnato nelle Twilight Highlands.

Stormi di draghi

Stormo blu

Prima della Guerra degli Antichi, i draghi blu erano numerosi tanto quanto gli altri. Lo stormo blu fu però quasi sterminato dalla furia di Deathwing e della sua Anima dei Draghi[18]: solo Malygos e pochi altri draghi, fortunatamente protetti dalla sua magia, riuscirono a scampare alla strage[7]. La morte dell'amata consorte Sindragosa e di molti dei suoi figli e la consapevolezza di essere stato un gran sostenitore dell'idea di creare l'Anima dei Draghi, convincendo anche gli altri aspetti, pesarono enormemente sulla psiche di Malygos, inducendolo a ritirarsi per migliaia di anni[7]. Addirittura, fece in modo di separare il suo dominio di Coldarra dal resto della Borean Tundra per garantirsi un isolamento completo[7]. Con il loro signore sull'orlo della crisi, i draghi blu non riuscirono a resistere agli attacchi dei draghi neri contro di loro, e molti ancora vennero uccisi[7]. Durante un'enorme battaglia fra i membri dei due stormi, l'enorme quantità di magia rilasciata trasformò la Crystalsong Forest da una foresta normale al surreale paesaggio cristallino che è ora.

Nonostante le perdite, i draghi blu non si ritirarono completamente, e molti continuarono il loro compito di vegliare sulla magia di Azeroth[15]. Il drago blu Arygos, ad esempio, prese parte alla Guerra delle Sabbie Mobili, rimanendo infine intrappolato all'interno di Ahn'Qiraj[15]. Un altro drago, Arcanagos, diede battaglia a Medivh a Karazhan, rimanendo ucciso nello scontro per poi risorgere come non-morto col nome di Nightbane[15]. Più avanti, il drago Kalecgos, inviato ad investigare sul fato del Pozzo Solare di Quel'Thalas dopo la razzia del Flagello, scoprì che il suo restante potere si era reincarnato nella giovane umana Anveena Teague, votandosi quindi a proteggerla e finendo probabilmente per iniziare con lei una relazione[15].

Non tutti i draghi blu hanno partecipato alla Guerra del Nexus, e anche se non hanno opposto attivamente Malygos, alcuni di essi erano in disaccordo con lui, in special modo quelli che hanno operato attivamente fianco a fianco dei mortali. Durante la guerra stessa, alcuni dragonkin blu erano ancora presenti a proteggere la base del Wyrmrest Temple. In seguito alla guerra, Kalecgos è tornato come ambasciatore dello stormo blu presso il tempio[16], e dopo il Cataclisma si è spostato ad Azshara, dove assieme ad Azuregos aiuta i giocatori dell'Orda a respingere i draghi neri.

I draghi blu sono creature pacifiche, sagge e solitarie, che tendono a preferire i luoghi freddi<re name=mostri27>Rebecca Borgstrom, Eric Brennan, Genevieve Cogman e Michael Goodwin I Mostri di Azeroth, p. 27.</ref>.Estremamente territoriali, reagiscono molto male ad intrusioni non autorizzate nei loro territori[19], e in tali casi possono diventare violenti tanto quanto i draghi neri[18]. Sono essenzialmente studiosi, sempre alla ricerca di nuova conoscenza[19], e sono incantatori eccezionali, con un'intuitività verso la magia che si manifesta fin da piccoli[19]. Possiedono un'innata resistenza agli attacchi magici, e il loro soffio può assorbire la magia altrui, un effetto che essi chiamano "revocare il favore di Malygos"[18]. I nomi dei draghi blu tendono per la maggioranza a seguire uno stesso schema: quelli maschili terminano con -gos, mentre quelli femminili con -gosa. Vi sono però delle eccezioni, come nel caso di Andorgos, che nella sua forma mortale appare come una femmina gnoma.

Fra i membri più prominenti dello stormo blu vi sono:

  • Malygos il Tessitore d'Incantesimi, Aspetto della magia e signore dello stormo, deceduto in seguito alla Guerra del Nexus.
  • Arcanagos, combatté e perì contro Medivh a Kharazan, attualmente in forma non-morta col nome di Nightbane.
  • Arygos, figlio di Malygos, intrappolato all'interno di Ahn'Qiraj fin dalla Guerra delle Sabbie Mobili.
  • Azuregos, guardiano delle rovine di Eldarath ad Azshara, custode di un frammento dello Scettro delle Sabbie Mobili.
  • Cyanigosa, consorte di Malygos, da lui inviata a Dalaran per liberare i prigionieri di Violet Hold e seminare il panico nella città; viene uccisa dai giocatori di World of Warcraft che completano quell'istance.
  • Kalecgos (Kalec), uno dei protagonisti del fumetto Warcraft: The Sunwell Trilogy, protettore di Anveena Teague ed ambasciatore al Wyrmrest Accord dopo la Guerra del Nexus.
  • Sapphiron, drago ucciso da Arthas Menethil negli eventi di Warcraft III: Reign of Chaos e divenuto il primo drago dei ghiacci.
  • Saragosa, consorte di Malygos e guardiana dell'isola di Coldarra, nella Borean Tundra, uccisa in World of Warcraft nel corso della missione Saragosa's End.
  • Sindragosa, ex prima consorte di Malygos, deceduta durante la Guerra degli Antichi e resuscitata dal Flagello dei non-morti come drago dei ghiacci.
  • Tyrygosa (o Tyrigosa, Tyry), inizialmente compagna di Kalecgos, compare sia in Warcraft: The Sunwell Trilogy che nel fumetto Dragons of Outland, attualmente situata nelle Terre Esterne per studiare i draghi di netherwing.

Stormo bronzeo

Come per altri stormi, anche i nomi dei draghi bronzei hanno una terminazione generalmente uguale, con -ormu per i maschi e -ormi per le femmine. Come nel caso di Andorgos per i draghi blu, è presente un a possibile eccezione (non è infatti chiaro se sia una femmina con un nome maschile o, meno probabile, un maschio che si trasforma in femmina) in Chronormu, che nel suo travestimento mortale appare come la gnoma Chromie.

Fra i draghi più noti di questo stormo si annoverano:

  • Nozdormu il Senzatempo, Aspetto del tempo e signore dei draghi bronzei.
  • Alurmi, quartiermastra dei Custodi del Tempo.
  • Anachronos, figlio ed erede di Nozdormu, leader della fazione "Brood of Nozdormu".
  • Andormu, uno dei leader dei Custodi del Tempo con sua sorella Nozari.
  • Chronormu (Chromie), protettrice delle linee del tempo e ambsciatrice dei draghi bronzei per il Wyrmrest Accord.
  • Nozari, una dei leader dei Custodi del Tempo con suo fratello Andormu.
  • Soridormi (o Saridormi), prima consorte di Nozdormu che lo ha rappresentato durante la Guerra degli Antichi, leader della fazione "Scale of the Sands".
  • Zidormi, membro dei Custodi del Tempo presente a Dalaran.

Stormo nero

I Titani avevano scelto saggiamente di porre qualcuno a guardia dei luoghi profondi di Azeroth, dando a Neltharion il dominio sulla terra. Avevano però dimenticato, o giudicato poco importante, che anche gli Antichi Dei fossero incatenati sotto terra, e che il loro potere non era da sottovalutare[3]: Neltharion ne venne infatti sopraffatto, cominciando non solo a diffidare degli altri stormi, ma anche del proprio[3]. Neltharion cambiò anche fisicamente in seguito al tradimento, il suo corpo aperto grondante fuoco e lava (tenuto assieme da un'armatura forgiata dai suoi servi goblin), e occhi incendiati, e prese il nome di Deathwing[3]. I suoi tentativi di accoppiamento con le sue consorti dopo la trasformazione portarono alla morte di ciascuna di esse eccetto Sintharia, che rimedio comunque metà volto sfigurato[12].

Dopo la Guerra degli Antichi, di Deathwing non si seppe più nulla per quasi diecimila anni: il suo stormo, intanto, era stato colpito dalla stessa pazzia che aveva preso Deathwing, e i draghi neri abbandonarono i loro poteri della terra in favore di quelli del fuoco[3]. Anche se temporaneamente privati di un leader, i draghi neri continuarono a perpetrare azioni malvagie, ma senza nessuno a controllarli lottavano anche fra di loro per ottenere il dominio dello stormo[3].

Diversamente dai membri degli altri stormi, i nomi dei draghi neri non sembrano seguire uno schema preciso, anche se alcuni maschi, fra cui Neltharion, terminano in -rion. Tra i più noti vi sono:

  • Neltharion il Guardiano della Terra, Aspetto della Terra, poi divenuto Deathwing il Distruttore, signore dei draghi neri.
  • Emberstrife, antico drago al servizio di Onyxia a Dustwallow Marsh.
  • Hemathion, drago presente nei monti Blade's Edge.
  • Kalaran, drago presente nelle Burning Steppes, assolda avventurieri per distruggere i nani Dark Iron lì presenti.
  • Nalice, ambasciatrice dello stormo nero al Wyrmrest Accord.
  • Nefarian (lord Victor Nefarius), figlio maggiore di Deathwing, signore del monte Blackrock, creatore dello stormo cromatico, governava l'Orda Oscura fino alla sua sconfitta per mano di avventurieri.
  • Onyxia (lady Katrana Prestor), tentò di distruggere il regno di Stormwind dall'interno, uccisa da Varian Wrynn.
  • Sartharion, guardiano dell'Obsidian Sanctum sotto al Wyrmrest Temple.
  • Searinox, drago ucciso da Arthas Menethil vicino a Strahnbrad, nei monti Alterac.
  • Sintharia (lady Sinestra), prima consorte di Deathwing, creatrice dello stormo del crepuscolo.

Stormo rosso

Come per i draghi blu e bronzei, anche i rossi hanno i nomi che terminano allo stesso modo, in questo caso con -strasz per i maschi e -strasza per le femmine; fra i draghi rossi più noti vi sono:

  • Alexstrasza l'Orditrice di Vita, Aspetto della vita e regina dei draghi rossi.
  • Afrasastrasz, drago incaricato della difesa del Wyrmrest Temple.
  • Caelastrasz, figlio di Alexstrasza che rimase bloccato ad Ahn'Qiraj in seguito alla Guerra delle Sabbie Mobili.
  • Cielstrasza, quartiermastra del Wyrmrest Accord.
  • Keristrasza, agente del Wyrmrest Accord che ha provocato la morte di Saragosa, ed è stata catturata per ciò da Malygos per fungere da nuova consorte. Impazzita, dev'essere uccisa dai giocatori di World of Warcraft.
  • Korialastrasz (Krasus o anche Borel), attuale primo consorte di Alexstrasza, coinvolto in diversi eventi, patrono di Rhonin.
  • Rheastrasza (Rhea), inviata da Alexstrasza nelle Badlands, riesce a purificare un uovo di drago nero e si sacrifica poi per proteggerlo da Deathwing.
  • Tyranastrasz (o Tyrannastrasz), ex primo consorte di Alexstrasza, catturato assieme a lei ucciso a Grim Batol da Deathwing.
  • Vaelastrasz, figlio di Alexstrasza e custode di un frammento dello Scettro delle Sabbie Mobili, inviato al monte Blackrock per fermare i piani di Nefarian, da questi soggiogato. Può essere ucciso dai giocatori di World of Warcraft.

Stormo verde

I draghi verdi, guidati da Ysera la Sognatrice, sono quelli che si occupano della stabilità del Sogno di Smeraldo, una dimensione profondamente connessa col mondo di Azeroth. Prima della Guerra degli Antichi, alcuni draghi verdi avevano stretto alleanza con gli elfi della notte di Loreth'Aran (sull'attuale Bloodmyst Isle), formando i Cavalieri di Draghi di Loreth'Aran[5]. La città, e i cavalieri con essa, vennero distrutti dai draghi neri dopo il tradimento di Deathwing[5].

Come nel caso dei draghi neri, i nomi dei draghi verdi non sembrano seguire una linea specifica, anche se alcuni fra quelli femminili terminano in -era. Tra i più importanti vi sono:

  • Ysera la Sognatrice, Aspetto del sogno, maestra di Cenarius.
  • Emeriss, uno dei luogotenenti di Ysera corrotti dall'Incubo di Smeraldo.
  • Eranikus, consorte di Ysera e custode di un frammento dello Scettro delle Sabbie Mobili, corrotto dall'Incubo di Smerado e successivamente purificato da Tyrande Whisperwind.
  • Itharius, fratello di Eranikus, ambasciatore dei draghi verdi al Wyrmrest Accord.
  • Lethon, uno dei luogotenenti di Ysera corrotti dall'Incubo di Smeraldo.
  • Merithra, figlia di Ysera intrappolata ad Ahn'Qiraj da dopo la Guerra delle Sabbie Mobili.
  • Nishera, guardiana dell'Emerald Dragonshrine nel Dragonblight.
  • Risera, stalliera dei Wyrmrest Temple.
  • Taerar, uno dei luogotenenti di Ysera corrotti dall'Incubo di Smeraldo.
  • Valithria Dreamwalker, intrappolata dal Flagello dei non-morti nella cittadella di Icecrown, può essere salvata dai giocatori di World of Warcraft.
  • Ysondre, una dei luogotenenti di Ysera corrotti dall'Incubo di Smeraldo.

Stormo di netherwing

Lo stormo di netherwing (netherwing dragonflight, traducibile come "ala degli inferi") nacque dai draghi neri e dalle loro uova rimasti a Draenor durante il cataclisma che lo trasformò nelle Terre Esterne; la loro prima apparizione è stata in Warcraft III: The Frozen Throne[10], come una delle tante razze di creature selvatiche presenti nelle mappe e nella campagna. Molti di essi tentarono di attraversare il Portale Oscuro dopo la sua seconda apertura, ma vennero quasi totalmente sterminati dai draghi blu[12]. Da Zzeraku, uno dei draghi sopravvissuti catturato e portato a Grim Batol, Sintharia creò lo stormo del crepuscolo[12]. I draghi di netherwingdi netherwing rimasti nelle Terre Esterne sono stati quasi completamente schiavizzati dagli orchi dell'Orda Demoniaca. La dragonessa blu Tyrygosa ed il paladino Jorad Mace si sono stabiliti nella Shadowmoon Valley per studiarli meglio[14]. Con l'essenza di questi draghi, Tyrygosa è stata poi in grado di risanare completamente l'Aspetto della Magia Malygos[14][15].

I draghi netherwing rimasti nelle Terre Esterne hanno passato tutta una serie di problemi. Quelli che vivono nei monti Blade's Edge sono minacciati dai nativi mok'nathal che vogliono scacciarli e dagli gnomi di un accampamento vicino che ne vogliono studiare le presunte proprietà terapeutiche[14]. Buona parte di quella che abitano Shadowmoon Valley sono stati schiavizzati dagli orchi della parte del clan Dragonmaw rimasta a Draenor, per essere utilizzati come cavalcature volanti[14], situazione a cui i giocatori di World of Warcraft: The Burning Crusade possono mettere fine[14].

Di aspetto non troppo diverso da quello dei draghi degli stormi principali, i netherwing sono però in parte corporei ed in parte eterei, infusi di energie del Twisting Nether ed emanano una debole luce[10]. Buona parte dei nomi dei draghi netherwing terminano in -aku, sia quelli maschili che quelli femminili. Fra i membri noti di questo stormo vi sono:

  • Barthamus, il primo drago di netherwing ad essere nato.
  • Karynaku, matriarca dei netherwing, tenuta prigioniera da Zuluhed a Shadowmoon Valley.
  • Mordenaku (Mordenai), figlio di Karynaku e Neltharaku.
  • Neltharaku, patriarca dei Netherwing.
  • Zzeraku, rapito da Sinestra e utilizzato per creare i draghi del crepuscolo, si sacrifica per distruggerli.

Stormo del crepuscolo

Altri stormi

Fra fli altri stormi minori si ricorda quello cromatico (chromatic dragonflight), che venne generato dal drago nero Nefarian combinando le essenze dei cinque stormi principali assieme. I draghi cromatici vennero distrutti, e Nefarian sconfitto, non molto tempo dopo la morte di Onyxia.

Esistono inoltre i draghi dello stormo infinito (infinite dragonflight), di colore nero-grigio con striature azzurre, che sono impegnati a contrastare i draghi bronzei per stravolgere la linea temporale di Azeroth[13]. Non è chiaro né chi li comandi, né quale sia il loro scopo ultimo[13].

Altro stormo presene è quello piagato (plagued dragonflight), creato dal Culto dei Dannati per il Flagello a Scholomance, nelle Western Plaguelands[20], iniettando la piaga della non-morte in uova di drago nero prese nelle Burning Steppes[20]. Nonostante la loro distruzione a Scholomance stessa ad opera di avventurieri, lo stormo piagato ritorna alla luce nell'espansione di World of Warcraft Wrath of the Lich King: stavolta ad essere piagati sono i proto-draghi[20], i progenitori dei draghi ancora presenti a Northrend, utilizzati come cavalcature volanti dai vrykul fedeli al Re dei Lich[20].

I draghi piagati, pure classificati come non-morti, non vanno confusi con i draghi dei ghiacci (frost wyrms), ovvero scheletri di draghi resuscitati, fra le bestie più terrificanti impiegate dal Flagello. Il primo di essi fu Sapphiron, un drago blu che è successivamente rimasto con Kel'Thuzad a Naxxramas, e in seguito il Flagello ne ha resuscitati altri, fra cui anche Sindragosa, in origine prima consorte di Malygos. Altri tipi di draghi non-morti sono i magmawyrm, gli emberwyrm e i fel dragon.

I dragonkin

Note

  1. ^ a b c d e f g Rebecca Borgstrom, Eric Brennan, Genevieve Cogman e Michael Goodwin I Mostri di Azeroth, p. 26.
  2. ^ a b c d e f g Matthew Rossi, Know Your Lore: The Red Dragonflight, su wow.joystiq.com. URL consultato il 12-10-2010.
  3. ^ a b c d e f g h i Anne Stckney, Know Your Lore: The Black Dragonflight, su wow.joystiq.com. URL consultato il 12-10-2010.
  4. ^ a b c d e f g h Matthew Rossi, Know Your Lore: The Bronze Dragonflight, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  5. ^ a b c d Matthew Rossi, Know Your Lore: The Green Dragonflight, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  6. ^ a b c d e f g h i j Matthew Rossi, Know Your Lore: The Red Dragonflight, page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 12-10-2010.
  7. ^ a b c d e f g h i Matthew Rossi, Know Your Lore: The Blue Dragonflight, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  8. ^ a b c d e Matthew Rossi, Know Your Lore: The Green Dragonflight Page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  9. ^ a b c d e f g h i j k l m Anne Stickney, Know Your Lore: The Black Dragonflight, page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  10. ^ a b c d e Anne Stickney, Know Your Lore: The Netherwing, su wow.joystiq.com. URL consultato il 14-10-2010.
  11. ^ a b c d e f g h i j Matthew Rossi, Know Your Lore: The Red Dragonflight, page 3, su wow.joystiq.com. URL consultato il 12-10-2010.
  12. ^ a b c d e f g h i j k Anne Stickney, Know Your Lore: The Black Dragonflight, page 3, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  13. ^ a b c Matthew Rossi, Know Your Lore: The Infinite Dragonflight, su wow.joystiq.com. URL consultato il 14-10-2010.
  14. ^ a b c d e f g h Anne Stickney, Know Your Lore: The Netherwing, page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 14-10-2010.
  15. ^ a b c d e f Matthew Rossi, Know Your Lore: The Blue Dragonflight Page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  16. ^ a b c d e f Matthew Rossi, Know Your Lore: The Blue Dragonflight Page 3, su wow.joystiq.com. URL consultato il 13-10-2010.
  17. ^ a b Michael Sacco, Know Your Lore: World of Warcraft Cataclysm Deathwing, su wow.joystiq.com. URL consultato il 14-10-2010.
  18. ^ a b c Rebecca Borgstrom, Eric Brennan, Genevieve Cogman e Michael Goodwin I Mostri di Azeroth, p. 28.
  19. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore mostri27
  20. ^ a b c d Anne Stickney, Know Your Lore: The Plagued Dragonflight, Page 2, su wow.joystiq.com. URL consultato il 14-10-2010.

Collegamenti esterni