Polydor Records
Template:Infobox Azienda La Polydor Records è un'etichetta discografica con sede in Inghilterra; attualmente[quando?] è di proprietà dell'Universal Music Group. La sede italiana si trovava invece a Milano.
Storia
La Polydor nacque nel 1924 come sottomarca indipendente della Deutsche Grammophon Gesellschaft tedesca dedicata alle importazioni dalla Germania. In seguito agli accordi di resa alla fine della seconda guerra mondiale, la DGC perse ogni diritto sul marchio in favore della EMI.
Nei primi anni sessanta la Polydor mise sotto contratto, grazie a Bert Kaempfert, gli sconosciuti "Tony Sheridan and the Beat Brothers", il cui leader, Tony Sheridan fu uno dei primi collaboratori dei famosi Beatles, allora formati da John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Pete Best.
Nel 1972 la Polydor fu acquistata dalla Phonogram, proprietaria della casa discografica Philips, che si unirono, negli Stati Uniti, nel nuovo marchio Polygram, mentre in Europa per un altro decennio rimase invece la dizione Phonogram (mantenendo la distinzione tra le due etichette discografiche, la Philips e la Polydor).
Negli anni ottanta, la Polydor continuò la sua attività.
Nel decennio successivo, la Polydor rallentò le sue operazioni americane, costringendo la Polygram a spostare molto del suo staff nel progetto Polygram Label Group, una specie di coordinamento per le sottolabels minori del gruppo Polygram.
Nel 1998 la Universal ha comprato la Polygram e tra le operazioni del nuovo colosso c'è stato lo smantellamento delle operazioni oltreoceano della Polydor. In Europa, comunque, essa continua a essere attiva con buoni risultati, avendo con artisti di successo come Kaiser Chiefs e Sophie Ellis-Bextor.
Curiosità
Nel 1984 la Polydor venne "presa in giro" dal film This Is Spinal Tap, dove "Polymer Records" era l'etichetta della band protagonista, gli inesistenti Spinal Tap.
La Polydor in Italia
Le vicende della Polydor in Italia seguono una storia sostanzialmente diversa da quelle della casa madre per almeno tre decenni (come avveniva spesso in questi casi di multinazionali presenti sul mercato discografico italiano con aziende, in realtà, dotate di una certa autonomia).
Nel periodo tra le due guerre mondiali i dischi Polydor erano distribuiti in Italia dalla Fonit; nel dopoguerra, fino al 1963, la Polydor fu distribuita dalla Siemens: ma all'inizio di quell'anno l'azienda decise di avere una presenza autonoma nella penisola, e decise quindi di coordinare le attività con un'altra casa discografica che nello stesso periodo aveva programmato di entrare nel mercato italiano, l'olandese Philips.
Quest'ultima casa discografica fino al 1957 era stata distribuita in Italia dalla Melchioni; da quell'anno fino al 1963 invece la distribuzione fu rilevata dalla Melodicon (casa discografica fondata da Manlio Baron), ma, come la Polydor, anche la Philips all'inizio del 1963 decise di creare degli uffici in Italia.
Le due aziende, quindi, creando il marchio Phonogram, crearono degli uffici in via Benadir 14 a Milano, e nominarono Alain Trossat direttore artistico di entrambe le case discografiche che, seppure legate per quel che riguarda la distribuzione, mantenerono l'autonomia per quel che riguarda il catalogo.
Inoltre la Phonogram assunse la distribuzione per l'Italia di alcune case discografiche estere, come la Deutsche Grammophon e la RSO di proprietà di Robert Stigwood.
Tornando alla Polydor, la prima operazione conclusa da Trossat fu quella di mettere subito sotto contratto una giovane cantante emiliana che incideva per la Karim, Orietta Berti, che riscosse subito molto successo.
Tra gli altri artisti più rappresentativi della Polydor sono da citare Angelo Branduardi, Il Balletto di Bronzo, Umberto Balsamo e Zucchero.
I dischi pubblicati in Italia
Per la datazione ci siamo basati sull'etichetta del disco, o sul vinile o, infine, sulla copertina; qualora nessuno di questi elementi avesse una datazione, ci siamo basati sulla numerazione del catalogo; se esistenti, abbiamo riportato oltre all'anno il mese e il giorno (quest'ultimo dato si trova, a volte, stampato sul vinile).
Nel corso degli anni la numerazione del catalogo ha subito vari cambiamenti, mantenendo comunque all'interno di ogni standard la progressione numerica cronologica.
78 giri
Numero di catalogo | Anno | Interprete | Titoli |
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ES 50003 | 11 luglio 1953 | Helmut Zacharias | Moulin Rouge/Ein walzer für zwei |
H 64530 | 1957 | Piero Umiliani | Memories Are Made For This/Volo del calabrone |
H 64531 | 1957 | Piero Umiliani | Me And You And The Moon/Sarà sempre domenica |
H 64532 | 1957 | Piero Umiliani | 'o ciuciariello/Serenatella sciuè sciuè |
33 giri
45 giri
Catalogazione NH 66 (fino al 1962)
Numero di catalogo | Anno | Interprete | Titoli |
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NH 66 558 | 1961 | Gemelle Kessler | Pollo e champagne/Concertino |
NH 66 570 | 1961 | Kessler Sisters | Da-da-un-pa/Monoton blues |
NH 66 575 | 1962 | Gemelle Kessler | Champagne twist/Leopardo blues |
NH 66 582 | 1962 | Roberto Delgado | Percolator/Jambalaya |
NH 66 586 | 1962 | Quartetto Cetra | Tin Kon Kin/Eva |
NH 66 588 | 1962 | Quartetto Cetra | Madison Dance/Ciabattino twist |
NH 66 591 | 1962 | Quartetto Cetra | Nella vecchia fattoria/Musetto |
Catalogazione NH 54 (1963-1969)
Catalogazione 2060 (1970-1983)
Catalogazione 8 (1983-1989)
Bibliografia
- I dati concernenti le emissioni discografiche della casa sono stati tratti dai supporti fonografici emessi e conservati (come tutti quelli pubblicati in Italia) alla Discoteca di Stato a Roma.
- Vari numeri delle riviste Musica e dischi (annate dal 1959 in poi), Il Musichiere (annate 1959-1960), TV Sorrisi e Canzoni (annate dal 1959 in poi), Ciao 2001, Qui giovani, Big, Music, e molte altre riviste di argomento musicale.
- Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, edizioni Lato Side, Roma, 1982
- Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, edizioni Musica e Dischi, Milano, 2008