Proiezione di Peters
La Carta di Peters è stata pubblicata da Arno Peters nel 1973, in contrapposizione a quella, più utilizzata, di Mercatore, (disegnata da Gerard De Kremer) e concepita essenzialmente per agevolare il tracciamento di rotte sulla superficie terrestre ma che, per le sue modalità di costruzione, non mantiene le effettive proporzioni tra le superfici dei vari continenti.

La Carta di Peters è realizzata per mantenere tali proporzioni, attraverso una scomposizione del mondo in 100 parti orizzontali e 100 verticali per un rapporto di scala di 1:635.500.000 (ossia un centimetro quadrato equivale a 63.550 km quadrati di superficie reale) e a una rappresentazione che mantiene sempre ortogonali, su un piano a due dimensioni, i meridiani e i paralleli, a scapito però della precisione nella rappresentazione delle distanze verticali.
In essa tutti gli elementi hanno una superficie davvero proporzionale alla loro vera estensione reale sono quindi confrontabili. Senza che ce ne rendessimo conto, le carte del passato davano un'immagine distorta dello spazio. Se si pensa, ciò è inevitabile, in quanto è impossibile rappresentare fedelmente su una carta piana una superficie sferica, qual è quella della Terra. per convincersene, basta sbucciare un' arancia e provare a premere un pezzo di buccia su un piatto, che si deforma e si spezza. In parte, però la distorsione, era di tipo ideologico: i criteri con cui la superficie sferica veniva trasferita sulla carta geografica, erano tali da privilegiare l'Europa e gli USA. La distorsione, risale alla proiezione di Mercatore. IN questa, i paesi nordici, appaiono più estesi e quelli vicino all'equatore molto più piccoli. La proiezione, andava quindi bene per i paesi europei. Essa , aveva però il pregio di rispettare gli angoli tra ogni segmento che unisca due punti sulla carta: meridiani e paralleli. Era quindi ideale per la navigazione, bastava che i marinai, misurassero sulla carta l'angolo della rotta e poi con il timone, tenessero esattamente quell'angolo, perché la nave arrivasse al porto di destinazione. Arno Peters, modificò questa buona qualità della classica carta di Mercatore, e in più, pur deformando anche lui i contorni dei continenti, è riuscito a mantenere la proporzionalità delle aree; la sua insomma, è stata la prima carta del mondo a rispettare sia gli angoli, come quella di Mercatore, sia le superfici. Cade così anche la vecchia distorsione eurocentrica, cara ai colonialisti. Tutti i paesi nel suo planisfero sono rappresentati democraticamente, i in base alle loro reali dimensioni. Il fatto che il sud nella carta di Arno Peters non venga sottovalutato, ha determinato non solo il suo successo popolare, ma anche politico. Tra gli sponsor della carta di Arno Peters, troviamo innanzitutto ONU e poi UNICEF-Italia, la Caritas di vari paesi, tra cui anche quella Italiana. Per stano che possa sembrare, Peters, quanto a formazione culturale, non è un geografo, ma uno storico. Sua è una curiosa storia del mondo otticamente sincronico. Nella quale ha voluto mostrare la contemporaneità dei fatti storici nelle diverse parti del mondo, in modo da renderli paragonabili obbiettivamente nella loro importanza. Anche quello, era un modo di correggere vecchie distorsioni scolastiche, cadevano la centralità di Roma e di Atene, la centralità dell'europa nel medioevo e nell'epoca moderna, acquistavano un certo rilievo civiltà di solito misconosciute come quella cinese e quella Indiana. Con una scelta provocatoria, cero anch'essa ad alto tasso ideologico. Peters ha poi voluto portare la sua rivoluzione anche nella geografia. Non si è fermato neppure davanti alle estreme conseguenze: nel suo planisfero, scompare il meridiano di Greenwich. Non solo: scompare persino la millenaria divisione tra meridiani e paralleli, a favore di una griglia a divisione decimale. Testo di Giada Ferrari
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