Utente:Franz van Lanzee/Sandbox 2

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Napoleone Bonaparte

Con l'Austria messa fuori gioco e l'esercito russo scacciato dall'Europa centrale, Napoleone sperò che il nuovo governo britannico del Primo Ministro lord Grenville fosse ormai pronto ad accettare un trattato di pace che riconoscesse la posizione di predominio acquisita dalla Francia sul continente, ma queste speranze rimasero presto disilluse: non fu possibile stipulare alcun accordo con i britannici, mentre una proposta preliminare d'intesa venne seccamente respinta dal governo di San Pietroburgo nell'agosto del 1806. Con la Russia ancora in armi contro la Francia, la preoccupazione principale di Napoleone divenne quella di costituire un cordone sanitario per difendere i confini francesi. Come prima cosa, Napoleone si dedicò a neutralizzare la minaccia potenziale rappresentata dalla Prussia: nonostante le provocazioni dei francesi e le lusinghe dei coalizzati, il regno di Federico Guglielmo III era rimasto neutrale durante il precedente conflitto, principalmente perché il sovrano puntava ad assicurarsi il controllo dell'Hannover, stato tedesco il cui sovrano era lo stesso re d'Inghilterra Giorgio III, e che per questo era stato occupato dai francesi già nel 1803; con la convenzione di Schönbrunn del 15 dicembre 1805, la Prussia ottenne l'Hannover, ma in cambio cedette i principati di Cleves, Ansbach e Neuchâtel, rinunciando di fatto ad un ruolo di predominio nelle questioni tedesche. Con la Prussia diplomaticamente umiliata, Napoleone si dedicò a riorganizzare gli stati tedeschi: il 12 luglio 1806 venne costituita la Confederazione del Reno, riunendo sotto un unico organismo saldamente controllato dalla Francia tutte le nazioni tedesche più importanti. Con il fratello Luigi Bonaparte saldamente insediato sul trono dei Paesi Bassi, ed il figliaccio Eugenio di Beauharnais su quello d'Italia, i confini della Francia erano ora protetti contro un attacco russo da est.



La quarta coalizione (1806 - 1807), fra Prussia, Sassonia e Russia contro la Francia si formò solo un mese dopo la sconfitta della terza coalizione. Nel luglio del 1806, Napoleone aveva creato la Confederazione del Reno, ignorando i minuscoli stati della valle del fiume e dell'interno della Germania. Molti degli stati più piccoli si annetterono ad elettorati, ducati e regni più grandi. I maggiori stati furono Sassonia e Baviera i cui governanti furono elevati al rango di re, da parte di Napoleone.

In agosto, il re di Prussia Federico Guglielmo III prese la decisione di andare alla guerra indipendentemente dalle altre grandi potenze. Il corso degli avvenimenti più sensato sarebbe stato dichiarare guerra l'anno precedente ed unirsi ad Austria e Russia. Questo avrebbe potuto contenere Napoleone ed evitare il disastro alleato nella battaglia di Austerlitz. Stando così le cose, l'esercito russo, alleato della Prussia, si trovò abbastanza lontano quando Guglielmo fece la sua scelta. In settembre, Napoleone lanciò tutte le forze francesi sul Reno, circa 160.000 uomini che aumentarono man mano che la campagna si sviluppava, contro la Prussia e si mosse con tale velocità che annichilì l'esercito prussiano forte di circa 250.000 uomini. La Prussia dovette sopportare la morte di 25.000 di essi, 150.000 furono fatti prigionieri ed i francesi si appropriarono di circa 4.000 pezzi di artiglieria e 100.000 moschetti che furono immagazzinati a Berlino. L'esercito prussiano fu definitivamente sconfitto da Napoleone nella battaglia di Jena e dal maresciallo Davout nella battaglia di Auerstädt (14 ottobre del 1806). Quest'ultima battaglia venne combattuta fra un semplice corpo d'armata francese ed il grosso dell'esercito prussiano, mentre a Jena Napoleone lottò contro un distaccamento dell'esercito prussiano.

Napoleone entrò a Berlino il giorno 27, e visitò la tomba di Federico II il Grande, ordinando ai suoi marescialli di togliersi il cappello e dicendo: «Se egli fosse vivo, noi non staremmo qui oggi». In totale, Napoleone aveva impiegato solamente 19 giorni dal principio del suo attacco alla Prussia fino alla conclusione della guerra con la caduta di Berlino e la distruzione dei suoi principali eserciti a Jena ed Auerstädt. Quella Prussia che aveva lottato per tre anni nella guerra della prima coalizione.

A Berlino, Napoleone promulgò una serie di decreti che entrarono in vigore il 21 novembre del 1806, portando a termine il blocco continentale che pretendeva di eliminare la minaccia britannica attraverso misure economiche. Il Regno Unito manteneva un esercito regolare di soli 220.000 uomini nel momento algido delle guerre napoleoniche, quando le forze francesi superavano la cifra di un milione e mezzo, oltre agli eserciti di numerosi alleati e molte centinaia di migliaia di guardie civili che potevano essere aggregate agli eserciti in caso di necessità. La Royal Navy era un problema per i commerci extra europei della Francia, ma non poteva fare niente contro il commercio francese continentale, e non costituiva una minaccia per il territorio francese. D'altra parte, la popolazione e la capacità di produzione francese erano notevolmente superiori a quelle britanniche; tuttavia, il dominio dei mari da parte del Regno Unito permise a questo di consolidare una considerevole forza economica sufficiente ad assicurare che la Francia non potesse consolidare mai la pace fra le coalizioni che l'Inghilterra realizzava contro di lei. I governanti francesi, invece, credettero che isolare l'Inghilterra dal continente avrebbe determinato la fine della sua influenza economica sull'Europa. Questa era la base del blocco continentale.

La seguente tappa della guerra portò all'espulsione di truppe russe dalla Polonia e la creazione del nuovo Ducato di Varsavia. A questo punto Napoleone fece rotta verso nord per affrontare i resti dell'esercito russo e cercare di invadere la nuova capitale prussiana di Königsberg. Un movimento tattico nella battaglia di Eylau, tra il 7 e l'8 febbraio, costrinse i russi ad una successiva resa. Napoleone portò allora un attacco all'esercito russo nella battaglia di Friedland, il 14 giugno. Dopo questa sconfitta, Alessandro I si vide obbligato a firmare la pace con Napoleone con il Trattato di Tilsit, il 7 luglio del 1807.

Nel Congresso di Erfurt (1808), Napoleone e lo zar Alessandro I di Russia si accordarono che la Russia doveva conquistare la Svezia ed unirsi al Blocco Continentale. Alessandro guidò i russi alla Guerra finlandese ed alla divisione della Svezia attraverso il golfo di Botnia. La parte orientale fu annessa alla Russia nel Granducato di Finlandia.