Qasr Azraq
Qasr al-Azraq (in lingua araba قصر الأزرق}}, "fortezza blu") è una grande fortezza situata, oggi, nell'est della Giordania. Essa è uno dei castelli del deserto, ubicato nelle vicinanze della città di Azraq, circa a 100 km. da Amman.
Il suo valore strategico derivava dalla vicina oasi, unica fonte d'acqua in una vasta regione desertica. Il nome della fortezza e della città associata provenivano da questa. Gli antichi Romani furono i primi a fare un uso militare di questo sito e successivamente al suo centro venne edificata una moschea. Essa assunse la forma attuale dopo una vasta ristrutturazione ed espansione realizzata dagli Ayyubidi nel XIII secolo, utilizzando la pietra di una locale cava basalto che rende il castello più scuro rispetto alla maggior parte degli altri edifici della zona.
Più tardi, sarebbe stato utilizzato dagli eserciti dell'Impero Ottomano durante l'egemonia che l'impero ebbe su tutta la regione. Durante la Rivolta Araba, T.E. Lawrence basò la sua attività qui nel 1917-18, una esperienza che ha scritto nel suo libro I sette pilastri della saggezza. Il collegamento con "Lawrence d'Arabia" è stato uno dei principali poli di interesse del castello per i turisti.
Architettura
Il castello è costuito con la locale pietra nera di basalto ed ha una forma pressoché quadrata con circa 80 metri di lato. Le mura perimetrali racchiudono un ampio cortile centrale al centro del quale è situata una piccola moschea che risale ai tempi del periodo degli Omayyadi. Ad ogni angolo del muro esterno, vi è una torre di forma oblunga. L'ingresso principale è composto da un unico massiccio battente in lastra di granito, che porta ad un vestibolo dove si può vedere scolpito nel pavimento un gioco da tavolo romano.[1]
Anche se molto pesante - 1 tonnellata per ciascuna delle ante del cancello principale, 3 tonnellate per anta le altre - queste porte di pietra possono facilmente essere spostate, grazie ai cardini lubrificati da olio di palma. La scelta inusuale della pietra può essere spiegata dal fatto che non ci sia, nelle vicinanze, alcuna disponibilità di legno, oltre alla palma, legno molto morbido e non idoneo alla costruzione.
Storia
L'importanza strategica del castello è quella di trovarsi nel bel mezzo dell'oasi di Azraq, l'unica fonte permanente di acqua in circa 12.000 kmq di deserto. Diverse civiltà sono note per avere occupato il sito, per il suo valore strategico, in questa sperduta e arida zona desertica.
La zona fu abitata dai Nabatei ed intorno a circa l'anno 200 cadde sotto il controllo dell'Impero Romano. I Romani costruirono una struttura utilizzando il basalto locale, basalto che costituì la base per le costruzioni successive realizzate sul sito, una struttura che è stata utilizzata anche dai bizantini e dagli Omayyadi .
Qasr al-Azraq subì la sua ultima importante modifica nel 1237, quando 'Izz al-Din Aybak, un emiro ayyubide, ridisegnò e fortificò il castello. La fortezza, nella sua forma attuale, risale a questo periodo.[1]
Nel XVI secolo gli Ottomani turchi vi impiantarono una guarnigione, e T. E. Lawrence (Lawrence d'Arabia) ne fece il suo quartier generale nel deserto durante l'inverno del 1917, durante la Grande Rivolta Araba contro l'Impero ottomano. Il suo ufficio era una stanza sopra il corpo di guardia dell'ingresso.[1] Aveva un ulteriore vantaggio nella guerra moderna: il deserto piatto intorno era il luogo ideale per costruire un campo di aviazione.[2]
Oggi
Qasr al-Azraq è spesso incluso in gite di un giorno da Amman verso i castelli del deserto, insieme a Qasr al-Kharana e Qasr Amra, tutti ad est della capitale sono raggiungibili attraverso l'autostrada 40. I visitatori possono esplorare la maggior parte del castello, sia al piano di sopra che di sotto, ad eccezione di alcune sezioni chiuse, poichè la roccia è puntellata. C'è poco materiale interpretativo al momento.
Note
- ^ a b c Qasr Azraq, su roughguides.com, Rough Guides.
- ^ Cyril Falls, Armageddon: 1918, Philadelphia, University of Pennsylvania Press, 1964, p. 104, ISBN 9780812218619.