King Arthur (film)

film del 2004 diretto da Antoine Fuqua

King Arthur è un film del 2004 diretto da Antoine Fuqua, interpretato, tra gli altri, da Clive Owen e Keira Knightley. Il film è uscito nelle sale negli Stati Uniti il 7 luglio 2004 con anteprima a Los Angeles il 28 giugno 2004, mentre in Italia il film è uscito nelle sale il 1 ottobre 2004.

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I cavalieri riuniti attorno alla Tavola Rotonda
Paese di produzioneStati Uniti
Durata126 min / 134 min Director's cut
Rapporto2,39:1
Genereazione, avventura, storico
RegiaAntoine Fuqua
SoggettoMilo Addica, Jean-Claude Carrière, Jonathan Glazer
SceneggiaturaDavid Franzoni
ProduttoreJerry Bruckheimer
FotografiaSławomir Idziak
MontaggioConrad Buff IV, Jamie Pearson
MusicheHans Zimmer
ScenografiaDan Veil
Interpreti e personaggi
Logo ufficiale del film

Trama

Il giovane Artorius Castus, da tutti chiamato Artù, di padre romano e madre britanna, ha al suo fianco i cavalieri sarmati, gloriosi combattenti, condannati dopo la sconfitta in una epica e passata battaglia a servire l'Impero Romano per 15 anni quando arrivano alla pubertà; Lancillotto, Galvano, Galahad, Bors, Tristano e Dagonet, che poi diverranno i mitici Cavalieri della Tavola rotonda, seguono con affetto e rispetto Artù.

Ma proprio allo scadere della servitù proprio il vescovo Germanius che da Roma porta i salvacondotti gli impone un'ultima missione: prima di abbandonare il Vallo di Adriano devono risalire verso nord per soccorrere Marius, nobile romano e la sua famiglia, dall'imminente invasione sassone.

Artù si trova di fronte ad uno spettacolo raccapricciante: Marius rende schiavo il suo popolo e tortura vecchi e Woad nel nome di Dio e di Roma; disgustato, Artù trae in salvo il popolo, (nonostante i Sassoni siano vicini e questo rallenti la ritirata), Marius, la famiglia e i due superstiti Woad ritrovati in una sorta di inquisitorio murato, la bella Ginevra e un bambino.

Durante la strada verso casa Marius muore da vile qual è, ma Artù perde un cavaliere (Dagonet) e si trova a dover stringere un'alleanza con Merlino, il mago a capo della tribù e padre di Ginevra, per salvare la Britannia dall'invasione. Lei risveglia in lui il sangue britannico e, disilluso sull'idea di una Roma democratica, decide di non farvi ritorno ma di rimanere e combattere contro i sassoni, a fianco dei suoi fedeli cavalieri e degli Woad (Ginevra compresa).

Produzione

Le riprese del film sono iniziate il 23 giugno 2003 in Irlanda gli esterni sono stati girati nel Country Wicklow mentre gli interni a Dublino. Le riprese sono terminate a dicembre dello stesso anno. Il budget del film è stato di circa 90.000.000 dollari.

Tematiche

Il film riprende i temi del ciclo arturiano (in particolare l'ascesa al trono di re Artù e la nascita della Tavola rotonda), inquadrandoli però in una cornice storica insolita, in cui lo stesso Artù viene descritto come un romano-britannico ingenuamente convinto del ruolo civilizzatore di Roma, maestra di civiltà e di libertà. L’incontro con la realtà di un popolo fatto "schiavo" dalla stessa civilizzazione cristiana lo libera da questa illusione convincendolo ad assumere la guida dei britanni come re di quella che è diventata ormai la sua vera patria. Lo stesso Artù non è solo un militare; è anche un uomo religioso, ma di una religiosità piuttosto eterodossa; è infatti un seguace di Pelagio, lo storico avversario di Sant'Agostino, che il film presenta come un sostenitore dell’uguaglianza tra gli uomini ed un predicatore della necessità dell’uomo di forgiare il proprio destino.

Pretese di storicità

Sebbene la sequenza introduttiva del film faccia riferimento esplicitamente a "recenti scoperte archeologiche" che giustificherebbero questa collocazione temporale, la questione è quanto meno controversa (vale la pena ricordare che gli storici non sono neppure concordi nel ritenere che sia esistito un personaggio storico riconducibile alla figura di Artù). Ad ogni modo in una recente edizione della Storia di Re Artù e dei suoi cavalieri di Thomas Malory, gli stessi curatori all'edizione italiana nella prefazione specificano che la leggenda sembra sia stata ispirata dalle gesta di un condottiero britanno del V secolo che contrastò l'avanzata sassone in Britannia.

Collegamenti esterni

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