«Era mi voz antigua ignorante de los densos jugos amargos. La adivino lamiendo mis pies bajo los frágiles helechos mojados.
¡Ay voz antigua de mi amor, ay voz de mi verdad, ay voz de mi abierto costado, cuando todas las rosas manaban de mi lengua y el césped no conocía la impasible dentadura del caballo!»
(italiano) «Era la mia voce antica ignara dei densi succhi amari. La sento lambire i miei piedi sotto le fragili felci bagnate.
Ahi, voce antica del mio amore, ahi, voce della mia verità, ahi, voce del mio aperto costato, quando tutte le rose nascevano dalla mia lingua e il prato non conosceva l'impassibile dentatura del cavallo!.»
(F. G. Lorca, Poemas del lago Edem Mills, Poema doble del algo lago Edema, a Eduardo Ugarte)
Palahniuk
«Nella versione moderna della storia di Edipo è la madre che uccide il padre e si prende il figlio. E non è che puoi divorziare da tua madre. Oppure ucciderla.»
«Che è italiana non lo diresti, a prima vista. Non puzza d'aglio, e non ha quintali di pelo sotto le ascelle. È venuta qui per iscriversi alla facoltà di medicina. La stramaledetta facoltà di medicina. Nell'Iowa. La verità è che gli immigrati tendono ad essere più americani di quelli che qui ci nascono.»
«Lo facciamo tutti i giorni. Uccidiamo chi deve ancora nascere per salvare chi invecchia. […] Ogni volta che bruciamo un litro di benzina o un ettaro di foresta tropicale non stiamo forse uccidendo il futuro per salvare il presente?»
«È patetico come non siamo capaci di convivere con ciò che non comprendiamo. Come abbiamo bisogno di etichettare e spiegare e dissezionare tutto quanto. Persino le cose inspiegabili per definizione. Persino Dio.»
«Possiamo passare la vita a farci dire dal mondo cosa siamo. Sani di mente o pazzi. Stinchi di santo o sessodipendenti. Eroi o vittime. A lasciare che la storia ci spieghi se siamo buoni o cattivi. A lasciare che sia il passato a decidere il nostro futuro. Oppure possiamo scegliere da noi. E forse inventare qualcosa di meglio è proprio il nostro compito.»
«In un mondo dove si lavora sulla carta, dove si usano le macchine, dove il tempo e la fatica e i soldi ci passano accanto lasciando così poco di concreto, Denny che incolla le pietre sembra l'unico sano di mente.»
«Si capiva che aveva pensato più degli altri, e nel mondo intellettuale possedeva quell'oggettività quasi fredda, quella sicurezza di sapere e di pensiero che hanno soltanto gli uomini veramente dotati di spirito, i quali sono senza ambizione e non desiderano mai di brillare o persuadere gli altri o di avere ragione ad ogni costo.»
«Io non credo in nessuna cosa così profondamente, nessuna idea mi è sacra come quella dell'unità, come l'idea che la totalità del mondo è un'unità divina e che tutto il dolore, tutto il male consiste in ciò: che noi singoli non ci sentiamo parte inscindibile del tutto.»
«Si capiva che aveva pensato più degli altri, e nel mondo intellettuale possedeva quell'oggettività quasi fredda, quella sicurezza di sapere e di pensiero che hanno soltanto gli uomini veramente dotati di spirito, i quali sono senza ambizione e non desiderano mai di brillare o persuadere gli altri o di avere ragione ad ogni costo.»
«In principio non vi è innocenza né semplicità: tutto ciò che è creato, anche le cose apprentemente più semplici, sono già colpevoli, sono già molteplici, buttate nel sudicio fiume del divenire e non possono mai più, mai più risalire la corrente. [...] Ogni nascita è separazione dal tutto, è limitazione, distacco da Dio, nuovo doloroso divenire. Il ritorno al tutto, l'annullamento della dolorosa individuazione, il divenir Dio significa aver allargato talmente la propria anima da poter riabbracciare l'universo.»
«Nessuno meglio di me saprebbe mettere da parte i motivi di astio, e quando faccio valere il mio punto di vista, posso dire di essere tra le più placide creature del mondo.»
«Sukey Capermore era talmente appassionata del ballo che non avrebbe esitato a danzare a un funerale, se fosse stata invitata da qualcuno, e io ero troppo un uomo di spirito per avermene a male di fronte a quella evidente offesa, e pertanto danzammo lo stesso, insieme ad alcune coppie del peggior volgo… farmacisti, mercanti di vino, avvocati e tutta la feccia del genere cui è consentito di partecipare alle nostre serate pubbliche.»
«A Quatre Bras, ricordava Llewellyn del 28° Reggimento, "l'orzo nel campo era così alto che… il nemico, persino mentre attaccava i nostri quadrati, era obbligato a mandare avanti un uomo particolarmente audace, il quale, cavalcando alla disperata, riuscisse a piantare una bandiera, con funzione di segnale, proprio davanti alle nostre baionette.»
«Tutti — dal trentenne con l'aria da studente e i capelli a spazzola che prendeva appunti in cinese alla biondina con la camicetta attillata e la gonna troppo corta, dallo sportivo con i pantaloni larghi da corsa e la maglietta sudata all'ottuagenario con gli occhi arrossati e la giacca a spina di pesce macchiata da decenni di polvere di gesso — erano consapevoli di essere i potenziali testimoni della risoluzione di un problema fondamentale nel solco di una tradizione trimillenaria.»
«Mi sono formulato una mia idea del mondo, e ho scoperto che non è rotondo come lo descrivono, ma che ha la forma come di una pera molto rotonda, eccetto dove si trova il gambo, che è il punto più elevato. Altrimenti si può dire che abbia la forma di un a palla molto rotonda su un punto della quale è come se ci fosse un capezzolo di donna, e che questo sia il punto più alto e più vicino al cielo.»
«Ero al bujo. Sai che mi piace veder morire il giorno ai vetri d'una finestra e lasciarmi prendere e avviluppare a poco a poco dalla tenebra, e pensare: - «Non ci sono più!» - pensare: - «Se ci fosse uno in questa stanza, si alzerebbe e accenderebbe un lume. Io non accendo il lume, perché non ci sono più. Sono come le seggiole di questa stanza, come il tavolino, le tende, l'armadio, il divano, che non hanno bisogno di lume e non sanno e non vedono che io sono qua. Io voglio essere come loro, e non vedermi e dimenticare di esser qua».»
«Che si guardi alla diminuzione delle bare oppure all'aumento delle culle, le differenze di sviluppo economico, e quindi di condizioni di vita e di opportunità, incidono fortemente sulla demografia.»
«Premesso che il creazionismo è una teoria che di scientifico ha poco, segnalo che esistono primati (non uomini) che si accoppiano anche frontalmente. Ma il solo fatto di pensare ad una divisione animalesco non-animalesco tradisce una concezione antropocentrica e sessuofobica che ha più dell'onanismo mentale che dello scientifico.»
«Academics write hieratic prose that is not meant for demotic readers. A social class of priests and professors are needed to interpret the cryptic words for the common reader. This Wiki article of Actual Idealism could be considered to be a classic example of the academic manner. en:Analytic Philosophy, with its purpose of clarification, came into being in response to such uncommunicative writing.»
«Ma che cosa, al fondo, l'uomo moderno cerca sempre? Qual è il suo progetto fondamentale, la sua prima scelta? La risposta ci è fornita da quella che Sartre chiama (in polemica con quella, naturalistica, di Freud) la psicoanalisi esistenzialista. Questa non deve mai dimenticare, nelle sue descrizioni e nella sua interpretazione del comportamento umano, la natura essenzialmente libera e progettuale del per-sé, senza cercare le proprie spiegazioni nell'inconscio (che per Sartre non esiste). Ciò che il per-sé vuole nel suo fondo è di essere. Essendo nulla, esso desidera tuttavia l'essere. Non l'essere in-sé; opaco, vischioso, agglutinante in cui l'uomo si sente gettato e che suscita in lui un sentimento (che assume, come l'angoscia, rilevanza metafisica) di nausea.»
(DIALOGOS AUTORI E TESTI PENSIERO MODERNO, Autore Coautore: CIOFFI GALLO LUPPI, Editore: B.MONDADORI, ISBN 8842452653 pag. 347)
Nietzsche
«È mio sincero convincimento che un tedesco, il quale per il solo fatto di essere tedesco ritenga di essere qualcosa di più di un ebreo, sia un personaggio da commedia, per non dire da manicomio.»
«La matematica certo non sarebbe nata se si fosse saputo fin dall'inizio che in natura non esiste una linea esattamente dritta, né un vero cerchio, né un'assoluta misura di grandezza.»
«La perfetta chiarezza di tutte le rappresentazioni oniriche, la quale ha come presupposto la fede incondizionata nella loro realtà, ci riporta ad antichi stati dell'umanità, quando l'allucinazione era oltremodo frequente e prendeva intere comunità, interi popoli. Dunque, nel sonno e nel sogno, noi eseguiamo ancora una volta il compito dell'umanità primitiva.»
«Cosa simboleggia, dottore? La normalità che perdura nella mia vita sottosopra? Il calore domestico che sopravvive nel gelo del cambiamento? Il caos calmo che ho dentro?»
«Sapevamo, Pietro, che una fusione di quelle proporzioni genera un dio molto debole, cioè Boesson, e un esercito di frustrati, umiliati, rimossi, trasferiti, licenziati; sapevamo che genera valore in borsa, quando viene annunciata, ma poi svilisce e azzera la qualità del lavoro prodotto dalle società che ne fanno parte, e che alla lunga diventa un fallimento per tutti. Lo sapevamo perché l'avevamo visto succedere, e spesso ne avevamo anche approfittato.»
«Terminale, ossidrico, definitivo, è il bacio assoluto, l'ur-bacio, che ci scioglie e ci fa colare uno dentro l'altra, e ci disperde nella caotica bellezza dell'universo…»
«E poi i libri, naturalmente. Mancava qualcosa, certo. Ma io ero uno che da piccolo restava molto impressionato quando gli dicevano di pensare ai bambini dell'Africa che muoiono di fame.»
«Come se mi prosciugasse dalla mia personale inquietudine, attirandola nel suo cupo vortice, come se l'indistinta paura di un pericolo esterno mi liberasse dalla paura, peggiore e meno controllabile di un pericolo interno. Quando faccio di queste passeggiate, in posti deserti e spettrali, poi mi addormento come un bambino e normalmente mi sveglio anche di buon umore.»
«Una notte facemmo l'amore sui giornali sparsi in terra, l'inchiostro della stampa stinse sui nostri corpi accaldati, un pezzo di un soldato sovietico in Afghanistan restò tatuato sulla schiena di Diego.»
«Un giorno ancora a venire Goijko avrebbe detto: "Ora so cos'è l'arte..." e, attraversandomi con quello sguardo unto, ebete di intelligenza, "è Dio che ha nostalgia degli uomini."»
«Sì, una coda l'abbiamo riportata, sporca ci scivola dietro, ci si mette tra i passi. Una coda ferita. Bisogna darle il tempo, qualche giorno e poi cadrà… un lembo di carne che puzza e morirà. E torneremo a essere noi, quelli di prima. Culi lisci e aperitivi al sole.»
«Non sono mai stata veramente amica di questa ragazza accidentata, ha fatto tutto da sola. Ma stasera penso che qualcosa ha fatto davvero, che certe persone ti entrano dentro come il cancro, non sai bene quando.»
«Uomo, donna, bambino", gli sembrano parole che sporcano la sua missione. […] È come sparare sui conigli", sorride. Poi la crosta della faccia s'indurisce e e resta quel misero stupore, quello del diavolo che guarda se stesso.»
«Non so ancora se è il mio bambino, se sarà il mio. Dovrò aspettare il giorno in cui sarà lui, in terza elementare, che mi battezzerà. Ma intanto lo tengo. E sono già il lupo. Sono il cecchino che torna sul campo di neve a guardare il buco nella nuca.»
«Vede un aratro che solca un campo, le lame che scuoiano le zolle. Sa che quel campo è il suo corpo, e il rumore è quello della testa che sbatte contro il muro dove l'hanno spinta.»
«La posizione buddhista in generale poggia sul convincimento che si debbano accettare anzitutto i fatti. I buddhisti credono nella rinascita delle anime sotto un nuovo sembiante ma suppongono che, dopo molteplici ricerche, la scienza possa anche giungere alla conclusione definitiva che la reincarnazione non esiste. Se questa ipotesi verrà provata anche noi dovremo accettarla e l'accetteremo. In linea di principio l'atteggiamento buddhista a qualunque proposito è il seguente: la convinzione deve concordare con i fatti.»
«È certo che il Cusano è un riformatore del pensiero medioevale e uno degli iniziatori del pensiero moderno; lo prova il fatto stesso che la Chiesa lo dimenticò e il suo pensiero fu studiato dai filosofi laici che vi avevano ritrovato uno dei precursori della filosofia classica moderna.»
«Ma appena si presenta come merce, il tavolo si trasforma in una cosa sensibilmente sovrasensibile. Non solo sta coi piedi per terra, ma, di fronte a tutte le altre merci, si mette a testa in giù, e sgomitola dalla sua testa di legno dei grilli molto più mirabili che se cominciasse spontaneamente a ballare.»
«Dovete immaginare un posatoio che si protende dalle acque dell'Abisso. Sopra di esso sta un airone grigio, l'araldo di tutte le cose a venire. L'uccello apre il suo becco e rompe il silenzio della notte primeva con il richiamo della vita e del destino che "determina ciò che è e ciò che non è". La fenice, quindi, incarna il Logos originario, il Verbo o la dichiarazione del destino che media tra la mente divina e le cose create.»
«Forse anche il cappero è peloso a foglie tomentoso farionose compare oltre che su wiki anche su altri libri o siti di botanica. Così come che ci sono 250 specie di Capperacace. E' la vita!
Il testo è in elaborazione. Se hai la grazia di lasciarlo riempire di altre informazioni vedrai che si arricchirà di molti contributi copiati da tanti altri testi. Si chiama la storia del pensiero umano.»
«La vita del grande cardinale Giulio Mazzarino è davvero un misterioso enigma. Un italiano francese, un soldato dottore di leggi, un laico senza ordini sacri e un eminentissimo cardinale, un forestiero e uno di casa, un esiliato e un plenipotenziario, un suddito e un amico del Re. Un illustre perseguitato che perpetrò oltraggi gloriosi. Una fenice che rinasce dalle proprie ceneri.»
«La Biblioteca [contiene]… Tutto: la storia minuziosa dell'avvenire, le autobiografie degli arcangeli, il catalogo fedele della Biblioteca, migliaia e migliaia di cataloghi falsi, la dimostrazione della falsità di questi cataloghi, la dimostrazione della falsità del catalogo autentico, l'evangelo gnostico di Basilide, il commento di questo evangelo, il commento del commento di questo evangelo, il resoconto veridico della tua morte, la traduzione di ogni libro in tutte le lingue, le interpolazioni di ogni libro in tutti i libri.»
«Elizabeth gli cinse il collo e lo baciò. ll calore delle sue labbra si comunicò a tutto il suo corpo, gli corse per la spina dorsale, gli invase il petto, gli confuse la mente. Per un attimo soltanto avvertì come una fitta dolorosa nel cavo del torace… come se d'un tratto vi fosse caduto, per mettervi radici, il seme di un'oscura disperazione.»
«Cosa ci faceva, stupido, in un convento di frati in via di estinzione quando poteva affondare la lancia in una terra ubertosa, mangiare del frutto proibito, volare alto in un cielo senza nubi, veleggiare in un mare verde come lo smeraldo, toccare l'ombelico del mondo, spirare fiamme come un dragone, finché era in tempo (tempus irreparabile fugit?) prima di tornare mortale, foglia di autunno su un albero… prima di imboccare la discesa che porta alla morte (stipendium peccati, mors).»
«Essi devono convincersi anzitutto che non è impossibile annullare i contrari, trasformare il male in bene, la notte in giorno, il nero in bianco. L'atman, dicono gli indiani, il tao, dicono i cinesi; la grazia dicono i cristiani.»
«L'illusione di tagliare i fondi [per la ricerca] equivalga a tagliare gli sprechi può prosperare solo tra gli ignoranti. Basta leggere un qualunque libro di storia per sapere che la fame non stimola alcuna virtù, anzi.»
«Se la nostra classe intellettuale non avesse ricevuto un'educazione così raffinata, e avesse imparato la boxe, si sarebbe impedito ai lenoni, ai disertori e a una tale gentaglia di fare una rivoluzione in Germania. Poiché la rivoluzione fu vittoriosa non per gli atti arditi, forti, coraggiosi di quelli che la facevano ma per la vile, commiserevole indecisione di quelli che dirigevano lo Stato, e ne avevano la responsabilità.»
«— Chi sei? — Sono l'uomo che doveva sposare la ragazza che tu non avresti scelto, che doveva prendere l'altra strada del bivio, dissetarsi all'altro pozzo. Tu non scegliendo hai impedito la mia scelta. — Dove stai andando? — A un'altra locanda da quella che tu incontrerai. — Dove ti rivedrò? — Impiccato a un'altra forca da quella cui ti sarai impiccato. Addio.»
«Venere danza incoronata nel cielo della vegetazione, circondata dalle incarnazioni di Zeus multiforme; ogni specie ed individuo e tutta la storia del genere umano non sono che un casuale anello di una catena di mutazioni e evoluzioni.»
«In war, truth is the first casualty. Correspondents are more effective than grunts. Grunts merely kill the enemy. All that matters is what we write, what we photograph. History may be written with blood and iron but it's printed with ink. Grunts are good show business but we make them what they are. The lesser services like to joke about how every Marine platoon goes into battle accompanied by a platoon of Marine Corps photographers. That's affirmative. Marines fight harder because Marines have bigger legends to live up to.»
«Tutto ciò è quasi un simbolo: l'uomo enciclpedico scava la natura intera con segni umani; non si è mai soli, nel paesaggio enciclopedico; in mezzo all'accumulo degli elementi, c'è sempre un prodotto fratello dell'uomo: l'oggetto è la sigla umana del mondo.»
«Lo stesso spirito analitico, arma della ragione trionfante, non può che duplicare il mondo da spiegare, secondo un processo di circolarità infinita che è lo stesso del dizionario […] In una parola, la frattura del mondo è impossibile: basta uno sguardo — il nostro — perché il mondo sia eternamente pieno.»
«La scienza è un rifugio per tipi timidi o bizzarri o eccentrici. […] Chi negli anni Venti era studente a Gottinga […] poteva credere davvero di essere finito in un manicomio. Ogni singolo partecipante sembrava un caso grave. La cosa minore che si potesse fare era inventare per gioco un tipo di balbuzie. Robert Oppenheimer, che era uno studente del semestre avanzato, pensava che ci si potesse dare un tono adottando una forma particolarmente elegante di balbuzie [la tecnica njum njum]. se uno era un tipo strano [oddball], si sentiva lì come a casa sua.»
«Ogni volta che mi chiesero, anche in sede giudiziaria, se io fossi massone, sempre risposi che non era vero, ma mai dissi "è falso". Direi "è falso" se mi attribuissero la qualità di mafioso o di camorrista o di appartenente alla triade cinese.»
«A torto crediamo che il risveglio della coscienza coincida con l'ora della nostra prima nascita, forse perché è l'unica condizione vitale che sappiamo immaginare.»
«Troppo comodo rimproverare ai fenomenologi il loro autismo senza gatto; io ho dedicato la vita alla ricerca dell'atemporale. Ma chi persegue l'eternità raccoglie solitudine.»
«Ignorante di architettura, diceva, "Cari miei, prendetemi pure in giro se volete, forse non sarà bello secondo le regole, ma la sua vecchia sagoma bizzarra mi piace. Sono sicura che se suonasse il piano non suonerebbe picchiando solo sui tasti.»
«Ma, quando di un antico passato non sussiste niente, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più intensi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore restano ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a reggere, senza piegarsi, sulla loro gocciolina quasi impalpabile, l'immenso edificio del mondo.»
«La ragazza di cucina era un'entità fisica e morale, un'istituzione permanente alla quale prerogative immutabili assicuravano una sorta di continuità e di identità, attraverso un seguito di forme passeggere nelle quali si incarnava, infatti non riuscimmo mai ad avere la stessa persona per due anni di seguito.»
«Quando più tardi, nel corso della vita, ebbi occasione di incontrare, nei conventi per esempio, delle incarnazioni veramente sante della carità, esse avevano generalmente un'aria allegra, positiva, indifferente e brusca da chirurgo che ha premura, quel viso sul quale non si legge nessuna commiserazione, nessun intenerimento dinanzi all'umana sofferenza, nessun timore di ferirla, che è appunto il viso senza dolcezza, il viso antipatico e sublime della vera bontà .»
«Ma quando sparisce una fede le sopravvive, e via via sempre più viva, per mascherare la mancanza del potere che abbiamo perduto di dar realtà a cose nuove, un attaccamento feticistico alle cose vecchie che essa aveva animato, come se in esse, e non in noi, risiedesse il divino e la nostra incredulità attuale avesse una causa contingente, la morte degli dei.»
«(un grave quesito sociale: sapere se la parete di vetro proteggerà sempre il festino degli animali meravigliosi e se la gente oscura che scruta avidamente nella notte non verrà a catturarli nell'acquario e mangiarseli).»
«Per quanto riguarda le belle ragazze che vedevo passare, dal giorno in cui avevo saputo che le loro guance potevano essere baciate, ero diventato più curioso della loro anima. E l'universo mi era sembrato più interessante.»
«Quella fugacità degli esseri che ci sono sconosciuti, che ci obbligano a disancorarci dalla vita abituale dove le donne che frequentiamo finiscono per svelare i loro difetti, ci pone in quello stato di ricerca ove niente più ferma la nostra immaginazione. Ora, spogliare di essa i nostri piaceri significa ridurli a se stessi, a niente.»
«D'altronde, siccome dinanzi a quelle ragazze non ero ancora disincantato dall'abitudine, avevo la facoltà di vederle, vale a dire di provare un profondo stupore ogni volta che mi ritrovavo in loro presenza.»
«E mentre Françoise toglieva i ganci delle imposte, staccava le stoffe, tirava le tende, il giorno estivo che lei scopriva davanti ai miei occhi sembrava altrettanto morto, altrettanto immemore di una suntuosa e millenaria mummia che la nostra vecchia domestica avesse liberato con cautela di tutte le sue bende, prima di farla apparire, imbalsamata nella sua veste d'oro.»
«Ma quando sparisce una fede le sopravvive, e via via sempre più vivo,[69] per mascherare la mancanza del potere che abbiamo perduto di dar realtà a cose nuove, un attaccamento feticistico alle cose vecchie che essa aveva animato, come se in esse, e non in noi, risiedesse il divino e la nostra incredulità attuale avesse una causa contingente, la morte degli dei.»
«E, se la prigione assomiglia agli ospedali, alle fabbriche, alle scuole, alle caserme, come può meravigliare che tutte queste assomiglino alle prigioni?»
«Noi siamo nella società del professore-giudice, dell'educatore-giudice, del "lavoratore sociale"-giudice; tutti fanno regnare l'universalità del normativo, e ciascuno nel punto in cui si trova vi sottomette il corpo, i gesti, i comportamenti, le condotte, le attitudini, le prestazioni. La rete carceraria, sotto le sue forme compatte o disseminate, coi suoi sistemi di inserzione, distribuzione, sorveglianza, osservazione, è stata il grande supporto, nella società moderna, del potere normalizzatore.»
«Tutta l'istituzione parapenale, che è fatta per non essere prigione, culmina nella cella, sui muri della quale è scritto, a lettere nere, "Dio ti vede".»
«Non gli veniva nessuna risposta, tranne quella generica che la vita dà a tutte le questioni più complicate e insolubili: vivere giorno per giorno, cioè dimenticare. Cercare l'oblio nel sonno gli era impossibile almeno fino alla notte: non poteva far ritorno alla musica cantata dalle caraffine-donne; dunque, bisognava stordirsi in quell'altro sogno che è la vita.»
«Vassienka Veslovski aveva ignorato sino a quel momento come l'eleganza di un cacciatore consistesse appunto nella trascuratezza del vestito in contrasto con la perfezione dell'arma e degli accessori da caccia.»
«Il lume che rischiarava per lei il libro della vita, pieno di affanni, di dolore e di male, s'accese d'una vampa più viva che mai, illuminando ai suoi occhi tutto quello che prima era avvolto nelle tenebre; poi crepitò, tremolò e si spense per sempre.»
«Ogni uomo, esaminando nei minimi particolari il complicato gioco delle condizioni della propria esistenza, è involontariamente indotto a credere di essere il solo al quale si imponga la necessità di far fronte a tante complicazioni e di sbrigare affari tanto imbrogliati, e non immagina che gli altri, come lui, devono districare casi altrettanto imbarazzanti.»
«In tutto il corpo dell'animale e particolarmente nella testa, c'era qualcosa di deciso e di energico, e la sua espressione era piena di dolcezza. Frou-Frou era una di quelle bestie che sembrano non parlare soltanto perché la conformazione della bocca non lo consente loro.»
«Non esistono condizioni alle quali l'uomo non possa assuefarsi, soprattutto quando vede che tutti quelli che gli sono vicini vivono nello stesso modo.»
Lunedí, 23 novembre, giorno di san Clemente papa e martire e di altri nel martirologio,
Vigilia di san Crisogono martire e di altri,
Dalle dieci e mezzo circa di sera sino a circa mezzanotte e mezzo,
Fuoco.
Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, non dei filosofi e dei sapienti.
Certezza, Certezza. Sentimento. Gioia. Pace.
Dio di Gesú Cristo. Deum meum et Deum vestrum.
“Il tuo Dio sarà il mio Dio”.
Oblio del mondo e di tutto, fuorché di Dio.
Lo si trova soltanto per le vie insegnate dal Vangelo.
Grandezza dell'anima umana.
“Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto”.
Ch'io non debba essere separato da lui in eterno.
Gioia, gioia, gioia, pianti di gioia.
Mi sono separato da lui. Dereliquerunt me fontes aquae vivae.
“Mio Dio, mi abbandonerai?”.
“Questa è la vita eterna, che essi ti riconoscano solo vero Dio e colui che hai inviato: Gesú Cristo”.
Gesú Cristo.
Gesú Cristo.
Mi sono separato da lui; l'ho fuggito, rinnegato, crocifisso.
Che non debba mai esserne separato.
Lo si conserva soltanto per le vie insegnate dal Vangelo.
Rinuncia totale e dolce.
Sottomissione intera a Gesú Cristo e al mio direttore.
In gioia per l'eternità per un giorno di esercizio sulla terra. Non obliviscar sermones tuos. Amen.»
(Blaise Pascal, Pensieri, a cura di P. Serini, Einaudi, Torino, 1967, pagg. 421-422.)
Carlos Ruiz Zafón
«Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior di qualcuno.»
«Anni dopo, ogni volta che avrebbe infilato la rivoltella nella bocca di un prigioniero e premuto il grilletto l'ispettore capo Francisco Javier Fumero si sarebbe ricordato di quando vide il cranio della madre esplodere come un'anguria matura vicino ad un chiosco di Las Planas e non provò niente, se non quel senso di fastidio che suscitano le cose morte.»
«Nei miei sogni di adolescente, lei e io saremmo sempre stati due amanti che fuggivano in sella a un libro, pronti a dileguarsi in un mondo immaginario fatto di illusioni di seconda mano.»
«Quando si renderà conto che i libri fanno compagnia ma portano solo miseria e deciderà di svaligiare una banca o di fondarne una, che è lo stesso, venga a trovarmi e le spiegherò un paio di cose su chiavistelli e serrature.»
«Nessuno lo è, neanche Freud; le donne per rime non lo sono, ma è come la corrente elettrica: non c'è bisogno di prendere la scossa per capire come funziona.»
«Se si vuole davvero possedere una donna, bisogna imparare a pensare come lei. Tutto il resto, il morbido involucro che ti fa perdere la ragione e l'onore, viene di conseguenza. […]
Non a caso il maestro diceva: mostratemi un dongiovanni e smaschererò il finocchio che è in lui.»
«No, mi dispiace. Però posso offrirle una caramella Sugus, che, come è stato scientificamente dimostrato, contiene la stessa quantità di nicotina di un Montecristo e in più un mucchio di vitamine.»
«Qualora qualcuno abbia portato un'accusa contro un uomo, e l'accusato salti nel fiume, qualora egli affondi nel fiume l'accusatore prenda possesso della sua casa. Ma qualora il fiume provi che l'accusato non è colpevole, e qualora ne esca indenne, allora chi aveva portato l'accusa sia messo a morte, mentre chi era saltato nel fiume prenderà possesso della casa appartenuta all'accusatore.»
«Qualora qualcuno porti un'accusa di qualche crimine davanti agli anziani, e non provi ciò che ha denunciato, qualora si tratti di un crimine per cui è prevista la pena capitale, sia messo a morte.»
«Qualora un giudice esamini un caso, raggiunga una decisione, e presenti il suo giudizio per iscritto; qualora poi un appaia un errore nella sua decisione, e ciò dipenda da sua colpa, paghi allora dodici volte la multa da lui stabilita nel caso, e sia pubblicamente rimosso dal posto di giudice, né mai più vi sieda per rendere giustizia.»
«Qualora qualcuno compri dal figlio o dallo schiavo di un altro uomo, senza testimoni o un contratto, argento o oro, un bue o una pecora, un asino o qualunque cosa, o qualora egli ne prenda dominio, è considerato un ladro, e sia messo a morte.»
«Qualora qualcuno rubi bestiame o pecore, o un asino, o un maiale o una capra, qualora esso appartenga a un dio o alla corte, il ladro paghi trenta volte tanto; qualora appartengano a un uomo liberato del re paghi egli il decuplo; qualora il ladro non abbia nulla con cui pagare, sia messo a morte.»
«Qualora una persona perda un bene, e lo ritrovi in possesso di un altro: qualora il possessore dica "Un mercante me l'ha venduto, ho pagato un prezzo di fronte a testimoni", ed il proprietario della cosa dica, "Porterò testimoni che conoscono la mia proprietà", allora l'acquirente porti il mercante che gliel'ha venduto, ed i testimoni dell'acquisto, ed il proprietario porti i testimoni che possono identificare la sua proprietà. Il giudice esamini le loro testimonianze - tanto dei testimoni davanti ai quali fu pagato, quanto di coloro che identificano sulla parola il bene perduto. Il mercante allora si dimostra un ladro e sia messo a morte. Il proprietario del bene smarrito riceve la sua proprietà, e chi l'aveva comprato riceve il denaro pagato dal patrimonio del mercante.»
«Qualora l'acquirente non porti il mercante e i testimoni davanti ai quali ha comprato il bene, ma il proprietario porta testimoni che lo identificano, allora il compratore è un ladro e sia messo a morte ed il proprietario riceve il bene perduto.»
«Qualora i testimoni non siano subito reperibili, allora il giudice fissi un limite, allo spirare di sei mesi. Qualora i suoi testi non siano comparsi nei sei mesi, è un malfattore, e sopporti la multa del caso pendente.»
«Qualora qualcuno prenda uno schiavo della corte maschio o femmina, o uno schiavo maschio o femmina di un uomo liberato, fuori dalle porte della città, sia messo a morte.»
«Qualora qualcuno riceva in casa sua uno schiavo fuggitivo (maschio o femmina) della corte, o di un uomo liberato, e non lo porti fuori alla pubblica proclamazione del capo della casa, il padrone della casa sia messo a morte.»
«Qualora qualcuno trovi schiavi (maschi o femmine) fuggitivi in aperta campagna e li riporti al padrone, il padrone degli schiavi lo ricompensi con due shekels d'argento.»
«Qualora lo schiavo non fornisca il nome del padrone, il ritrovatore lo porti al palazzo; segua un ulteriore ricerca, e lo schiavo sia restituito al suo padrone.»
«Qualora il ladro non sia trovato, allora il derubato denunci sotto giuramento l'ammontare della sua perdita; allora la comunità, e ... sul cui terreno e territorio e nel cui dominio era [, ] lo indennizzino per la merce rubata.»
«Qualora il fuoco distrugga una casa e qualcuno che viene per porre l'occhio sulla proprietà del padrone della casa prenda la proprietà del padrone della casa, egli sia gettato esattamente in quel medesimo fuoco.»
«Se un capo o un uomo (soldato comune), cui è stato ordinato di andare sulla via maestra del re per la guerra non va, ma assolda un mercenario, se trattiene il compenso, allora questo capo o uomo sia messo a morte, e chi lo rappresentava prenda possesso della sua casa.»
«Qualora un capo o uomo (soldato comune) sia preso nella sfortuna del re (catturato in battaglia) e qualora i suoi campi e il giardino siano dati ad un altro e questi ne prenda possesso, qualora egli ritorni e raggiunga il suo posto, il suo campo ed il giardino gli siano restituiti, egli ne ritornerà in possesso.»
«Qualora un capo o uomo sia preso nella sfortuna di un re, se suo figlio è in grado di entrare in possesso, allora il campo ed il giardino siano dati a lui, egli succederà nell'asse ereditario di suo padre.»
«Se un capo o un uomo lascia la sua casa, giardino e campo e lo da in affitto, e qualcun altro prende possesso della sua casa, giardino e campo e lo usa per tre anni: se il primo proprietario ritorna e rivendica la sua casa, giardino e campo, non sia dato a lui, ma continui ad usarlo chi ne prese possesso e lo usò.»
«Qualora un capo o un uomo sia catturato nella "Strada del Re" (in guerra), e un mercante lo riscatti, e lo riporti al suo posto; qualora egli abbia i mezzi nella sua casa per pagare il riscatto, si riscatti lui stesso: qualora non abbia alcunché nella sua casa per riscattarsi, sia riscattato dal tempio della sia comunità; qualora non vi sia alcunché nel tempio con cui pagare, paghi la corte. Il suo campo, giardino, e casa non siano dati per l'acquisto della sua libertà.»
^(Quanto più l'essere che opera è perfetto, tanto più perfetta è la delectatio che proverà nell'operazione.) Fonte: Dante Alighieri, La Divina Commedia, Nota integrativa a Inf. VI, 107, pagina 202, commento di Anna Maria Chiavacci Leonardi, ISBN 9788804546542
^Fonte: Nota introduttiva a Genealogia della morale, pag. XV, ISBN 8845905888