Unione Sportiva Sassuolo Calcio

club calcistico italiano di Sassuolo (MO)

L'Unione Sportiva Sassuolo Calcio è una società calcistica di Sassuolo, città della provincia di Modena dove fu fondata nel 1922. Milita attualmente in Serie B.

U.S. Sassuolo Calcio
Calcio
Neroverdi
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Nero-Verde
InnoCuore Neroverde
Dati societari
CittàSassuolo
NazioneItalia (bandiera) Italia
ConfederazioneUEFA
Federazione FIGC
CampionatoSerie B
Fondazione1922
PresidenteItalia (bandiera) Carlo Rossi
AllenatoreItalia (bandiera) Angelo Gregucci
StadioEnzo Ricci
(4.008 posti)
Sito webwww.sassuolocalcio.it
Palmarès
Titoli nazionali1 Supercoppa di Serie C1
1 Campionato di Serie C1
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

I suoi colori sociali sono il verde e il nero. La sede degli incontri interni in principio era lo Stadio Enzo Ricci di Sassuolo; con la promozione in Serie B la squadra disputa le partite casalinghe presso lo Stadio Alberto Braglia di Modena, condividendo l'impianto con la squadra del capoluogo (il Modena Football Club).

Cenni storici

Dagli inizi agli anni settanta

La società sassolese venne fondata nel 1922 ed utilizzava gli stessi colori dello stemma comunale, ovvero giallo e rosso. La squadra partecipò per molti anni ai tornei dilettantistici emiliani dove nacquero molte rivalità: Carpi, Roteglia, Vignola, Guastalla, Mirandolese, Baracca Lugo le principali.
Il primo risultato significativo la squadra lo ottenne nel campionato 1968-69 quando partecipa al campionato di serie D, girone B con squadre lombarde e altre emiliane (Carpi e Mirandolese). Al termine della stagione arriva la salvezza. L'annata successiva praticamente lo stesso girone, con l'inserimento dell'allora Parmense, ovvero l'attuale Parma, la Cremonese e la Gallaratese, per un piazzamento finale a centro classifica con 33 punti. Dalla stagione 1970-71 sempre in Serie D, troviamo gli emiliani con i colori nero-verdi e denominazione F.C. Sassuolo, con sede in via Mazzini, presso il campo comunale al tempo formato da una sola tribuna in legno. Presidente è Primo Costi con allenatore Angelo Ottani, che portano il club ad una salvezza sofferta sempre nel girone B; 2 punti di vantaggio sui rivali di sempre del Carpi che scendono. Campionato 1971-72 il sodalizio emiliano cambia ancora nome e diventa F.C. Sassuolo Sportiva (mantenendo sempre i colori sociali nero-verdi) sempre con Costi alla presidenza, con Ottani in panchina che dura solo 5 giornate ed al suo posto arriva Augusto Vaccari.
Nel campionato di Serie D 1972-73, sempre nel solito girone B, troviamo due squadre sassolesi, il San Giorgio Sassuolo, che fino ad allora svolgeva attività minore, nota localmente come Giofil, dai colori viola-nero che si piazzerà al 14º posto e la storica F.C. Sassuolo Sportiva classificatasi ultima e quindi retrocessa con Cisanese e Guastalla.
Nell'estate del 1973, sotto la guida del Presidente Cantelli, la Giofil e la F.C. Sassuolo sportiva si fondono, dando vita ad una nuova società che prende la denominazione di Sassolese, con maglia a strisce verticali rossoblu e pantaloncini bianchi, probabilmente in onore del Bologna, da cui arriva anche l'allenatore, una gloria del calcio nazionale come Ezio Pascutti, che da poco aveva smesso di giocare, proprio con i felsinei. Sassolese inserita nel girone D, della Serie D, piazzandosi al 9º posto, campionato vinto dai rivali di sempre del Carpi.
Nell'estate del 1974, la Sassolese diventa U.S. Sassuolo Calcio, sempre con maglia rossoblu e calzoncini bianchi. Sodalizio che però inizialmente non ha sede a Sassuolo ma nella vicina Fiorano, così come anche il campo da gioco è nella vicina cittadina. Presidente è Carlo Alberto Giovanardi mentre allenatore è sempre l'ex bomber del Bologna. I sassolesi raggiungono cosi un buon 7º posto, a pari punti (36) con la Maceratese. Nell'annata seguente in panchina non troviamo più Pascutti, ma il ritorno di Angelo Ottani con Igino Guazzi alla presidenza. Stagione certo non fortunata che si conclude con il ritorno nei campionati dilettantistici, dopo un arrivo a pari punti con S. Lazzaro di Savena e Baracca Lugo, che vede questi ultimi salvarsi per la miglior differenza reti. Sassuolo che vive solo un anno di purgatorio e ritorna in Serie D. Nel 1977-78, stagione dell'ultima riforma dei campionati, gli emiliani che hanno cambiato ancora presidenza e guida tecnica, sono sempre nel girone D, con formazioni marchigiane, romagnole ed emiliane. Salvezza di un soffio con un solo punto di vantaggio sul quartetto delle retrocesse. Nuova stagione sportiva e nuovo staff con Gilberto Prati alla Presidenza che riporta alla guida tecnica Augusto Vaccari. Cambio anche nella tenuta da gioco, con i pantaloncini che diventano blu. Cambiamenti che non giovano, infatti il club retrocede mestamente con soli 17 punti conquistati.

Gli anni ottanta

La U.S. Sassuolo calcio si ripresenta al campionato di Interregionale al via della stagione 81-82, sempre con Prati alla presidenza e Franco Martinelli in panchina, partecipando nel girone C, emiliano-romagnolo, ottenendo il 6º posto finale grazie alle 13 reti del bomber Maini. L'annata seguente il bomber locale si conferma con 12 segnature e per i neroverdi è 8º posto, in un girone misto emiliano-veneto, ponendo le basi per il salto di categoria, con la società che passa nelle mani di un nuovo proprietario il Rag. Claudio Sassi.

La stagione 1983-84 è quelle storiche per la squadra di Sassuolo, si ha un primo appoggio esterno di Squinzi con la Mapei ed i risultati si vedono; al termine di un lungo duello a distanza con il Rovigo, gli emiliani vincono il girone D, con sole 3 sconfitte, approdando per la prima volta nel campionato di Serie C2. Sempre con l'attaccante Maini sugli scudi questa volta con 15 reti.
Per la C2, dove viene inserito nel girone C, si ha la conferma di tutto lo staff a partire dal tecnico della promozione Aurelio Dotti, per una squadra formata da quasi tutti giocatori della zona, nel primo anno di Interregionale. Una stagione da incorniciare per i neroverdi, con un ottimo sesto posto finale, una sola sconfitta interna, spinti come sempre dal bomber Piero Maini, che conferma le sue qualità anche nella categoria superiore con 11 centri. Nel campionato successivo 85-86, il Sassuolo pur confermando lo stesso gruppo, incontra alcuni problemi sul cammino, riuscendo comunque a centrare una sofferta salvezza.

La stagione 1986-87, vede gli emiliani spostati nel girone B; presidente è sempre il Rag. Sassi, mentre in panchina Ezio Galbiati, che in squadra può contare su buoni giocatori di categoria come lo stopper Malaguti, il mediano Residori ed il centrocampista Alessandro Pane in seguito all'Empoli. Per i sassolesi, da registrare anche il ritorno di Ezio Pascutti a rilevare Galbiati, per cercare di centrare la salvezza che arriva. Nel 1987-88, sempre inseriti nel girone B, da registrare alcuni cambiamenti importanti. La Mapei diventa sponsor e mette come general manager, l'ex ala di Inter e Fiorentina Giorgio Mariani, mentre in panchina troviamo Giancarlo Magrin. Viene abbandonata la storica sede di via Fossetta 1, per passare in Piazza Risorgimento 47, dove è situato lo stadio "Ricci". Confermati Residori, Montanini, in prima squadra si affacciano anche il bomber Cosimo Francioso (6p 1r), prelevato dal Galatina ed anche un giovanissimo Schenardi, al tempo nemmeno ventenne, arrivato in prestito dalla Cremonese. Per il centrocampista alla fine della stagione saranno 33 le presenze e due reti, ma la squadra arranca, arrivando terz'ultima con 28 punti ed arriva la retrocessione con il Suzzara e la Pro Patria. Al termine del campionato per Suzzara e Sassuolo ci sarà anche il ripescaggio in categoria.
Nel campionato successivo il tecnico è Guido Mammi, con un Sassuolo che trova una suo precisa identità con Aloise, Paraluppi, Zuccheri in difesa Schenardi, Liset, Residori e Lagrasta a centrocampo oltre agli attaccanti Paraluppi e D'Agostino con 24 goals complessivi. Un gruppo che nonostante il cambio di panchina da Mammì ad Adelmo Capelli, ottiene un 5º posto di tutto rispetto.

La stagione 89-90, vede la formazione neroverde sempre nel giorne B di C2, si registrano alcune partenze importanti come Liset che approda all'ambiziosa Solbiatese di Caravatti, che poi verrà sconfitta nello spareggio promozione dalla SPAL a Verona. Il Sassuolo, conferma comunque la solita l'intelaiatura con Schenardi sempre più simbolo della squadra; inizialmente in panchina Adelmo Capelli, quindi Raffaele Vernacchia ex ala del Pisa in B e poi il sempiterno Gianni Seghedoni, ma non riesce a radrizzare la baracca. Al termine del campionato i sassuolesi non possono evitare la caduta in Interregionale accompagnati da JuveDomo ed Orceana.

Gli anni novanta

Il ritorno nei dilettanti vede l'abbandono di Squinzi, che si defila preferendo le sponsorizzazioni ciclistiche e la conseguente cessione dei pezzi più importanti, come Marco Schenardi, prelevato dal Bologna, dell'allora presidente Corioni, il quale lo piazza momentaneamente nella sua società satellite Ospitaletto. Gli emiliani vengono inseriti nel girone C, dove ritrovano vecchie avversarie come la Virtus Roteglia, il Fanfulla, Reggiolo, Vogherese, Crema e Brescello. La formazione sassolese che si piazza dunque a centro classifica. Stessa posizione raggiunta anche nelle due annate successive.
5º posto invece nel campionato 1993-94, mettendo in evidenza il bomber Spezia con 16 centri, secondo solo al mitico Pompini che ne siglò 17 nella Casalese. Altro 7º posto nel 1994-95 e 6° nel campionato seguente dove si evidenzia il tandem d'attacco Luconi (18 goals) e Mollica (8).
La stagione 1996-97 è invece di sofferenza nonostante un duo d'attacco formato sempre da Luconi (14) e da Paraluppi (13), tornato alla base dopo un lungo girovagare nelle squadre emiliane di categoria. Arriva una salvezza stentata per un solo punto, che vale però come trampolino di lancio per la stagione seguente, che segna una nuova era per il Sassuolo con il riavvicinamento di Squinzi e di conseguenza della Mapei, con Giorgio Mariani che ritorna nelle vesti di general manager.
Il girone C del Cnd, vede un lungo duello tra Trento e Sassuolo, che hanno tra le proprie fila l'ex comasco Oreste Didonè, con le due squadre che conquistano gli stessi punti sia all'andata che al ritorno. Inevitabile quindi lo spareggio che viene disputato allo stadio di Masnago a Varese. Trentini trascinati da Daniele Giulietti che segna 20 reti. La promozione si decide ai rigori con i gialloblu che hanno la meglio sui neroverdi per 5-4. Per il Sassuolo arriva comunque la promozione in C2 con un ripescaggio per inadempienze finanziarie di altre società.
Ai nastri di partenza della C2, con l'iscrizione nel girone B, con squadre adriatiche, gli emiliani si presentano con Baldelli alla presidenza, Mariani come G.M. e l'ex centrocampista del Pisa Stefano Garuti in panchina. In campo il portiere Bizzarri, il difensore Rosario Biondo, che poi approderà in A e B, il centrocampista ex Padova Andrea Cuicchi oltre ad una buona punta di categoria come Ramacciotti. La squadra non ingrana e soffre il salto di categoria, Garuti viene sostituito da Roberto Busi, che guida la formazione ad un approdo tranquillo con i 10º posto. Campionato 1999-00, arriva una tranquilla salvezza con allenatore l'esperto Gianni Balugani in porta anche Graziano Vinti (ex Perugia).

Il nuovo secolo

Stagione 2000-01, per gli emiliani arriva una salvezza sofferta con un solo punto di vantaggio dai play-out. In evidenza l'esterno sinistro Emanuele Pennacchioni autore di otto reti. Nel campionato successivo i neroverdi passano nel girone C, si salvano solo ai play-out superando il Faenza (0-0 e 1-0). Una stagione tormentata con continui cambi di allenatore da Balugani a Magnani, Lamagni ancora Magnani per concludere con il solito Balugani. Sassuolo che presenta ancora Vinti, oltre a Di Cintio una della tante promesse non mantenute del calcio italiano, Battafarano, Dal Compare ed il fratello maggiore di Ciccio Ruopolo, Luca (81), in una stagione che vede l'avvicinamento ulteriore di Squinzi e la Mapei con la presidenza che passa a Belfasti.
Prospettive che paiono buone per la stagione 2002-03, che invece si rivela un disastro. Arrivano buoni giocatori di categoria come Terrera, Lambrughi e Leoni, ma anche qualche fiasco clamoroso dalle giovanili delle squadre maggiori. In panchina Cesare Maestroni, ma la squadra non gira arriva come sempre Balugani a sistemare le cose, oltre al rinforzo di Marco Giandebiaggi, che arriva a Sassuolo in pratica a chiudere la carriera. La formazione neroverde raccoglie solo 32 punti che portano al penultimo posto con i play-out contro l'Imolese. Il Sassuolo retrocede in virtù delle due sconfitte sempre per 2-1. In estate arriva però arriva il ripescaggio, sempre per inadempienze finanziarie di diverse società di Serie C.

La stagione successiva il club torna nel girone A, partendo con ben altre ambizioni con la Mapei che entra decisamente a prendere le redini finanziarie, con gli innesti del difensore Ardenghi, Santunione, degli attaccanti Sforzini, Semprini e Federici, oltre del giovane Gilioli in prestito dal Modena. Ben presto la formazione sassolese si trova a sul fondo. Chiude il girone di andata a 12 punti ed a Balugani subentra l'ex difensore della Lazio Cristiano Bergodi. Stagione regolare terminata al penultimo posto con soli 27 punti all'attivo e quindi ennesimi play-out, questa volta contro la blasonata Pro Vercelli. Le bianche casacche bicciolane, vengono sconfitte in Emilia per 2-1 (Morello e Federici per il Sassuolo e Tozzi-Borsoi per i piemontesi), mentre al ritorno una rete in avvio di gara di Federici, chiude ogni discorso con la gara che termina sull'1-1 finale consegnando la salvezza ai neroverdi.

Nel 2004-05 il patron Squinzi decide di dare l'assalto alla categoria superiore, affidando le chiavi della squadra al D.S. Nereo Bonato (ex portiere del Brescello dei miracoli). In panchina arriva Giuseppe Brucato che aveva fatto bene nei campionati minori piemontesi, in particolare al Moncalieri. La rosa viene rinforzata, inserendo elementi che poi saranno l'asse portante per le stagioni a venire. Dal Monza arrivano il centrocampista Filippo Pensalfini (cresciuto nelle giovanili del Cesena), Benetti, Pagani e Piccioni mentre dall'Udinese Margheriti e dal Verona si ottiene la riconferma del prestito del giovane attaccante Sforzini e la stessa cosa avviene con il Modena per Cris Gilioli. Il girone di andata non è certo dei migliori con 21 punti conquistati così al mercato di gennaio arrivano gli inserimenti di giocatori come Serrapica, centrocampista di sostanza ex Prato, e del bomber Andreini (ex Varese ora alla Pro Vercelli). La squadra cambia marcia e centra i play-off a quota 52, con l'ultimo posto disponibile. In semifinale trova il Pizzighettone (poi promosso in C1) dell'ex portiere biancoblu Arcari. I cremonesi sbancano all'andata Sassuolo con una rete di Parmesani al 90', con la gara di ritorno che si chiude sull'1-1, con i sassolesi in vantaggio con Andreini e poi raggiunti da Tacchinardi.

Nel 2005-06 si punta senza mezze misure al salto di categoria sfuggito, Bonato si ricorda del suo vecchio compagno al Brescello Gianmarco Remondina (ex giocatore settepolmoni della Carrarese di Orrico), al quale nel campionato appena concluso era riuscito il miracolo di portare la Canzese in C2, poi tutto svanito per la non omologazione dell'impianto della squadra brianzola. Al nuovo tecnico viene in pratica affida la squadra della stagione precedente con solo 3 nuovi arrivi. Gli avversari sono quelle del così detto girone adriatico e si chiamano Ancona, SPAL, Reggiana, oltre a Benevento e Cavese.
L'undici di Remondina pratica immediatamente un calcio concreto ma piacevole, che porta la squadra nelle prime posizioni. Concludendo la stagione regolare al 2º posto dietro la Cavese. Alla 30^ di campionato gli emiliani, si recano a Cava dei Tirreni, dove i padroni di casa festeggiano la promozione in C1. Durante il primo tempo gli uomini di Remondina passano a condurre ed al ritorno negli spogliatoi succede di tutto; nel tunnel inservienti ed altri personaggi intimidiscono verbalmente e con calci e pugni i giocatori del Sassuolo. La stessa cosa avviene in tribuna alla dirigenza ed ai componenti dello staff neroverde. I padroni di casa nella ripresa rimontano e vincono per 2-1, con i giocatori ospiti choccati da quanto è successo nell'intervallo. Il ricorso alla Lega Calcio, produce solo una multa di 3.000 per i campani con la dirigenza emiliana che va su tutte le furie. Il secondo posto garantisce comunque un'ottima posizione ai play-off ed in semifinale il team di Remondina supera ogni ostacolo. Prima vincendo la semifinale di andata ad Ancona per 2-3, con un rigore di Andreini al 90', che scatenerà la furia della tifoseria locale. Il ritorno vede i dorici vincere al "Ricci" per 1-0, ma la finale era ormai acquisita. Sassuolo che quindi si gioca la storica promozione in C1 con un'altra neofita come la Sansovino. In Toscana pareggia per 2-2, mentre in casa una rete di Pensalfini al 26' regala la certezza della C1.

Nel campionato 2006/2007 la società del patron Squinzi, ancora con pochi ma mirati innesti come il portiere Agazzi ed il centrocampista italo-argentino Erpen dalla Triestina, i centrocampisti Gambadori e Giardina dal Pisa, Jiday dal Castel San Pietro, il roccioso difensore Tarozzi e la guizzante punta Selva dal Padova, sfiora lo storico traguardo della promozione in Serie B rimanendo sempre nelle primissime posizioni e spesso in vetta solitaria. La formazione di Remondina centra i play off con il secondo posto a una sola lunghezza dal Grosseto. In semifinale incontra il Monza; gli emiliani vanno a vincere al "Brianteo" per 0-1 per poi soccombere malamente in casa per 2-4, consegnando la finale ai biancorossi, dove verranno sconfitti dal Pisa. Durante l'estate l'allenatore dei miracoli Gian Marco Remondina lascia il Sassuolo, non senza polemiche, per accasarsi al Piacenza Calcio che disputa il campionato di Serie B.

Nel campionato 2007/2008 la squadra di mister Massimiliano Allegri dopo una stupenda cavalcata trova la storica promozione in Serie B con una giornata d'anticipo nella partita casalinga contro il Manfredonia vinta per 1 a 0 con il gol di testa siglato da Capitan Piccioni al 22' del primo tempo.

Per la stagione 2008-2009 il mister Allegri abbandona la panchina del Sassuolo per accasarsi al Cagliari in serie A. Vengono acquistati diversi giocatori. Arrivano Walter Bressan e Attila Filkor dal Grosseto, Alessandro Bastrini e il giovane Andrea Poli in prestito dalla Sampdoria, Marco Andreolli dalla Roma, Angelo Rea dal fallito Messina, mentre in attacco arrivano gli esperti Riccardo Zampagna dal Vicenza e Alessandro Noselli dal Mantova. Il nuovo allenatore è Andrea Mandorlini. All'inizio la squadra perde 1-0 a Salerno alla prima uscita, ma riesce comunque a riprendersi subito vincendo molte partite, tra le più note si ricorda il 4-0 col Grosseto. La squadra continua a stupire in campionato e prima di Natale la squadra si trova in testa alla classifica a quota 32, in compagnia di Livorno, Parma, Empoli e Brescia.
L'8 marzo ha mancato l'occasione per conquistare il primo posto perdendo per 1-3 in casa contro il Bari. La squadra continua a raccogliere punti durante tutto l'arco di campionato ma sprofonda in un periodo di otto partite senza vittoria, che viene interrotto dal successo in casa per 2-1 sul Piacenza, grazie ad una doppietta dell'attaccante Alessandro Noselli, che permette ai nero-verdi di riportarsi nelle prime posizioni.
Tuttavia, dopo la sconfitta contro l'Ancona e contro il Livorno in casa per 2-3 la squadra di Mandorlini viene superata dal Grosseto in classifica e nello stesso tempo agganciato all'8°posto dalla Triestina. Solo la matematica, a due giornate dalla fine, tiene in vita i nero-verdi per lo storico traguardo dei play-off per la promozione in Serie A. Ma la squadra non riesce a vincere nessuno dei due scontri diretti per riportarsi in zona play-off: perde 4-2 contro il Brescia e pareggia 2-2 in casa contro il Parma, ormai promosso in Serie A. Alla luce di questi risultati il Sassuolo conclude il campionato al 7º posto mancando così la qualificazione ai play-off.

La stagione 2009-2010 inizia con 9 punti nelle prime cinque partite e la prima sconfitta che arriva il 22 settembre 2009 sul campo del Brescia per 3-1. La squadra riparte a rilento restando comunque sempre nella parte alta della classifica. Il girone di andata si chiude con un pareggio contro il Lecce per 1-1. Dopo la sconfitta interna contro il Torino per 3-2, Il Sassuolo ottiene due vittorie in casa della Salernitana per 4-1 e al Braglia contro l'Empoli che regalano alla squadra di Pioli il quarto posto in classifica e la qualificazione ai play-off dove affronteranno nelle semifinali il Torino. La semifinale di andata, giocata a Torino il 2 giugno termina con un pareggio 1-1 con gol di Martinetti per il Sassuolo e di Bianchi per la squadra granata. Il ritorno, giocato allo Stadio Braglia il 6 giugno vede l'imposizione della squadra ospite sul Sassuolo che con un 2-1 batte i neroverdi.

Cronistoria

Cronistoria dell'Unione Sportiva Sassuolo Calcio
  • 1922 - Fondazione del club.
  • 1922-61 - Partecipa a tornei minori.
  • 1961-62 - 5º nel girone G della Seconda Categoria.
  • 1962-63 -  ? nel girone ? della Seconda Categoria.
  • 1963-64 - 2º nel girone H della Seconda Categoria. Ripescato in Prima Categoria
  • 1964-65 - 2º nel girone B della Prima Categoria.
  • 1965-66 - 3º nel girone C della Prima Categoria.
  • 1966-67 - 1º nel girone B della Prima Categoria.
  • 1967-68 - 1º nel girone B della Prima Categoria. Promosso in Serie D
  • 1968-69 - 6º nel girone B di Serie D.
  • 1969-70 - 10º nel girone B di Serie D.
  • 1970-71 - 15º nel girone B di Serie D.
  • 1971-72 - 14º nel girone B di Serie D.
  • 1972-73 - 18º nel girone B di Serie D. Retrocesso.
  • 1973-74 - Ripescato in Serie D.
  • 1974-75 - 8º nel girone D di Serie D.
  • 1975-76 - 16º nel girone D di Serie D. Retrocesso.
  • 1976-77 - Promosso in Serie D.
  • 1977-78 - 14º nel girone D di Serie D.
  • 1978-79 - 18º nel girone C di Serie D. Retrocesso.
  • 1979-80 - 4º nel girone B dell'Emilia-Romagna di Promozione.
  • 1980-81 - 1º nel giorne B dell'Emilia-Romagna di Promozione. Promosso in Interregionale.
  • 1981-82 - 6º nel girone D dell'Interregionale.
  • 1982-83 - 8º nel girone D dell'Interregionale.
  • 1983-84 - 1º nel girone D dell'Interregionale. Promosso in Serie C2.
  • 1984-85 - 6º nel girone C di Serie C2.
  • 1985-86 - 14º nel girone C di Serie C2.
  • 1986-87 - 13º nel girone B di Serie C2.
  • 1987-88 - 16º nel girone B di Serie C2. Ripescato.
  • 1988-89 - 5º nel girone B di Serie C2.
 

Rosa 2010-2011

N. Ruolo Calciatore
2   C Andrea De Falco
3   D Nicola Donazzan
4   C Francesco Magnanelli (capitano)
5   D Mauro Minelli
6   D Marco Piccioni (vice c.)
7   A Gaetano Masucci
8   C Luigi Riccio
9   A Salvatore Bruno
10   A Daniele Martinetti
11   C Michele Troiano
12   P Alfonso Della Corte
16   C Carl Valeri
17   P Alberto Pomini
18   A Alessandro Noselli
19   D Angelo Rea
N. Ruolo Calciatore
20   C Massimiliano Fusani
21   A Daniele Quadrini
22   D Paolo Bianco
23   A Mario Titone
26   D Tiziano Polenghi
27   D Nicolò Consolini
29   P Andrea Vaccarini
30   C Andrea Vignali
31   C Alex Lodovisi
32   P Walter Bressan
33   A Andrea Catellani
35   D Sebastiano Girelli
83   D Gianluigi Bianco
89   C Antonio Cinelli
91   D Pellegrino Albanese

Staff tecnico

Allenatore:   Daniele Arrigoni (fino al 3 ottobre 2010)   Angelo Gregucci (dal 4 ottobre 2010)
All. in seconda:   Nicola Cancelli (fino al 3 ottobre 2010)
Collaboratore tecnico:   Giuseppe Ton (dal 4 ottobre 2010)
Collaboratore tecnico:   Luca Luzardi (dal 4 ottobre 2010)
Preparatore atletico:   Alessandro Ciullini (dal 4 ottobre 2010)
Preparatore atletico:   Luca Morellini
Preparatore atletico:   Carlo Spignoli
Allenatore dei portieri:   Alberto Bartoli
Responsabile sanitario:   dott. Donato Rutigliano
Fisioterapista:   Diego Mantovani
Responsabile Magazzino:   Alfonso De Santo

Rose anni precedenti

Allenatori

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Giocatori

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Organigramma societario

U.S. Sassuolo Calcio
Presidente   Carlo Rossi
Vice presidente   Lauro Silvestrini
Vice presidente/Amministratore delegato   dott. Sergio Sassi
Socio/Consigliere   dott. Giorgio Squinzi
Socio   Enzo Castelli
Relazioni esterne/Marketing   Remo Morini
Direttore sportivo   Nereo Bonato
Segretario generale   Gerardo Esposito
Direttore generale   Nereo Bonato
Team manager   Andrea Tarozzi


Campionati nazionali

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione

B

3 2008-2009 2010-2011

C

16 1984-1985 2007-2008

D

20 1968-1969 1997-1998

Stadio

Stadio Ricci

Quando i Nero-verdi erano in C1, disputavano le partite interne nello Stadio Enzo Ricci, un piccolo stadio da 4.008 posti dove c'è solo la Tribuna che è coperta. Le due Curve, quella ospiti e quella Nero-verde sono in ferro. È situato proprio di fianco alla Sede ufficiale del Sassuolo, in Piazza Risorgimento.

Qui sono riportati i dati dello stadio Ricci:

L'impianto presenta le seguenti caratteristiche:

  • Posti totali : 4.008
  • Larghezza campo: 68 m
  • Lunghezza campo: 105 m
  • Fondo: Erba
  • Copertura campo: scoperto

Stadio Braglia

Il Sassuolo disputa le sue partite interne presso lo Stadio Alberto Braglia da quando è in B.

Qui sono riportati i dati dello stadio Braglia:

L'impianto presenta le seguenti caratteristiche:

  • Posti totali (autorizzati): 21.151 (13.500) circa
  • Larghezza campo: 68 m
  • Lunghezza campo: 105 m
  • Fondo: Erba
  • Copertura campo: scoperto

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Template:Dmoz
  • Sito ufficiale
  • (DEENIT) Unione Sportiva Sassuolo Calcio, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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