Piero Orlandini

archeologo e docente italiano (1923-2010)

Piero Orlandini nacque a Roma il 24 ottobre 1923 da una famiglia di origini parmensi. All' anagrafe faceva Pietro, ma per tutti era Piero. Laureatosi in Lettere classiche a Roma, giunse nel 1952 a Gela, dopo il diploma di specializzazione in Archeologia. Durante il periodo bellico, sfollato a Bratto, incontrò nel 1943 Carla Regàlia, milanese, anche lei rifugiatasi lì con la famiglia. Tutti e due amavano l' alpinismo e negli anni dopo la guerra scalarono assieme le Dolomiti. Si sposarono nel '52 e dalla loro unione nacquero i figli Giovanna nel ' 53 e Andrea nel ' 56. A Gela Piero iniziò quella lunga carriera di ricerca sul campo, che lo portò a diventare uno dei più noti esperti dell' archeologia dei greci d'Occidente. Attraverso gli scavi e le loro relative pubblicazioni, Orlandini, insieme al collega Adamesteanu, fu il primo, dopo le campagne di scavo di inizio novecento condotte da Paolo Orsi e quelle degli anni cinquanta della Griffo e di Bernabò Brea, a produrre preziose informazioni e a rinvenire innumerevoli e importanti reperti circa gli insediamenti, le necropoli e i santuari della città, individuando continuità di vita dall’età del bronzo, con la facies c.d. castellucciana, sino al 282 a.C. quando Finzia, tiranno di Agrigento, la distrusse definitivamente, deportandone gli abitanti nella vicina località che da lui prese il nome di Finziade, l’odierna Licata. Diventò in seguito soprintendente archeologico dell' Agrigentino e ispettore centrale del ministero a Roma. Si trasferì definitivamente a Milano nel 1972, nominato professore ordinario di Archeologia e Storia dell' arte greca e romana alla Statale. Nel 1974 iniziò a scavare il sito dell' Incoronata, nell' entroterra di Metaponto. Anche questo scavo, che Piero diresse fino al 1995, affiancato da allieve e poi colleghe come Maddalena Pizzo e Marina Castoldi, resta una pietra miliare nella storia dell' archeologia. E' stato insignito delle medaglie d'oro del ministero dell'Universita' e della ricerca scientifica nel 1984 e del ministero per i Beni culturali nel 1990. Amava la musica classica ed era un appassionato cultore di Mozart. Considerato una tra le più grandi figure dell'archeologia italiana dell'ultimo mezzo secolo, e' morto a Milano all'eta' di 87 anni il 20 aprile del 2010. L'annuncio della scomparsa e' stato dato dall'Accademia Nazionale dei Lincei, di cui era socio dal 1970.