Utente:Laurom/sandbox3
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La chiesa collegiata di Santa Maria in Chivasso risale al 1415, quando la città faceva parte del marchesato del Monferrato. La facciata è adornata da fregi e figure in cotto che costituiscono un'importante fanifestazione dell'arte tardogotica quattrocentesca in Piemonte.
Storia
La chiesa è abitualmente e impropriamentechiamata dai chivassesi "il duomo"; in realtà essa ha la qualifica - di "insigne collegiata” concessa dal vescovo d'Ivrea monsignor Luigi Bettazzi nel 1996 - in quanto antica ed illustre sede di un capitolo di canonici.
La decisione di costruire la chiesa – destinata a diventare la nuova sede del capitolo dei canonici già presenti in Chivasso nel vecchio borgo occidentale di San Pietro – venne assunta dal Marchese del Monferrato Teodoro II della dinastia dei Paleologi nel 1415. La scelta di finanziare la costruzione della chiesa sulla allora piazza del mercato, nei pressi del palazzo marchionale (del quale resta oggi solo la poderosa torre in pietra a pianta ottagonale) si inseriva nel progetto urbanistico di abbellimento del centro cittadino, cuore pulsante della florida economia chivassese.
La costruzione della chiesa prosegue con il successore di Teodoro II, Giovanni Giacomo che fu marchese tra il 1418 ed il 1445. Egli tuttavia, gravato dalle spese militari connesse alla sua politica espansionistica, già dal 1425 si trovò nell'impossibilità di continuare a finanziari i lavori della chiesa. Si rese così necessario l’intervento della “Credenza” cittadina che assunse l’onere del completamento della costruzione. La chiesa, anche se incompiuta, fu consacrata nel 1429 dal vescovo d'Ivrea Giacomo de Pomariis. L'effettivo trasferimento nella nuova collegiata del prevosto e del capitolo dei canonici avvenne solo nel 1480.