Pop art è il nome di una corrente artistica della seconda metà del XX secolo.

Storia

La Pop art emerge in Inghilterra verso la metà degli anni '50 ma si realizza pienamente a New York nei primi anni '60, dove divide, insieme al Minimalismo, l'attenzione del mondo dell'arte.

Il termine Pop art, che deriva letteralmente da "arte popolare", fu usato per la prima volta dal critico inglese Lawrence Alloway nel 1958 sulla rivista Architectural Digest per descrivere quei dipinti che celebravano il consumismo post bellico, sfidando la psicologia dell'espressionismo astratto e idolatrando il dio del materialismo.

Nella Pop art, l'epica viene sostituita dal quotidiano e la produzione di massa viene elevata al rango di oggetto di cultura. Viene annullata la separazione tra arte "alta" e arte "bassa". I media e la pubblicità sono i soggetti preferiti dall'arte pop, che celebra spesso ambiguamente la società dei consumi. L'artista che probabilmente ha influenzato la maggior parte dell'arte susseguente è stato lo statunitense Andy Warhol (1928-1987).

Caratteri

La Pop art si impadronisce dello spazio circostante, sostituendo l'immagine dell'oggetto con l'oggetto stesso ed accentuando la dimensione grottesca della società dove la prepotenza martellante dei mass media annulla ogni giudizio autonomo. È un'arte aperta alle forme più popolari di comunicazione: i fumetti, la pubblicità, i quadri riprodotti in serie; nell'era della riproduzione meccanica dove la ripetibilità è l'unico valore riconosciuto, la ripetizione seriale è fondamentale.

La differenziazione si gioca soprattutto su quella che si può definire "nuova oggettualità", contrapposta alla astrazione e all'informalità. L'assunto di mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero Dada, ma completamente spogliato da quella carica anarchica e provocatoria dei Dada. La critica alla società dei consumi, degli hamburger, delle auto, dei fumetti si trasforma presto in merce, in oggetto che si pone sul mercato (dell'arte) completamente calato nella logica mercantile.

Ciononostante gli artisti che hanno fatto parte di questo movimento hanno avuto un ruolo rivoluzionario introducendo nella loro produzione l'uso di strumenti e mezzi non tradizionali della pittura, come il collage, la fotografia, la serigrafia, il cinema, il video.

Sul piano dell'evoluzione del costume la Pop Art ha segnato fortemente campi adiacenti all'arte come l'arredamento, la moda, il gusto estetico diffuso.

Artisti

Alcuni degli esponenti più importanti del movimento sono (in ordine alfabetico): Richard Artschwager, Peter Blake, Jim Dine, Keith Haring , Richard Hamilton, David Hockney, Robert Indiana, Jasper Jones, Alex Katz, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Peter Phillips, Eduardo Paolozzi, Robert Rauschenberg, Larry Rivers, James Rosenquist, Edward Ruscha, George Segal, Frank Stella, Wayne Thiebaud, Andy Warhol, Tom Wesselman.

In Italia il movimento Pop ha avuto i suoi protagonisti in Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Mario Ceroli, Sergio Lombardo, Mimmo Rotella, Luigi Centra, Gianni Bertini e altri, che hanno reinterpretato i temi ed i metodi di lavoro degli americani adattandoli alla societá italiana.

Voci correlate

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