Il diavolo veste Prada (film)

film del 2006 diretto da David Frankel

Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada) è un film del 2006 diretto da David Frankel.

{{{titolo}}}
Meryl Streep e Anne Hathaway in una scena del film
Paese di produzioneUSA
Durata109 min
Rapporto2,39:1
Generecommedia
RegiaDavid Frankel
SoggettoLauren Weisberger
(romanzo)
SceneggiaturaAline Brosh McKenna
ProduttoreWendy Finerman
FotografiaFlorian Ballhaus
MontaggioMark Livolsi
MusicheTheodore Shapiro, AA. VV.
CostumiPatricia Field
Interpreti e personaggi
Logo ufficiale del film
«Tutti vogliono essere noi»
«È tutto»

Il soggetto del film è tratto dall'omonimo best seller chick lit di Lauren Weisberger.
Il film è uscito negli Stati Uniti d'America il 30 giugno 2006, mentre in Italia il 13 ottobre 2006.

Trama

Andrea Sachs (Anne Hathaway) è una neo-laureata in cerca di lavoro, appena arrivata a New York. Vorrebbe fare la giornalista e il talento non le manca, ma l'occasione che le capita non corrisponde esattamente alle sue aspirazioni.

Si tratta di ricoprire l'ambitissimo ruolo di seconda assistente di Miranda Priestly (Meryl Streep), l'influentissima direttrice della prestigiosa rivista di moda Runway.

Andy non ha la minima inclinazione per il mondo della moda né nasconde tutta la sua ignoranza in merito, eppure viene assunta. Con l'obiettivo di resistere un anno per poi passare alla redazione, Andy accetta la "diabolica" proposta dell'inflessibile direttrice e si sottopone così ad ogni tipo di angheria da parte della stessa.

Assorbita com'è dal suo lavoro, Andy trascura sempre di più il fidanzato Nate, gli amici e i genitori, ma anche se arriva sul punto di mollare tutto, poi tiene duro. Quel lavoro, infatti, potrebbe portarle anche molti vantaggi. Per la sua futura carriera di giornalista la possibilità di conoscenze altolocate di personaggi influenti più o meno legati al mondo dell'editoria è un'opportunità non da poco. Col tempo, grazie all'aiuto di Nigel (Stanley Tucci), il più stretto collaboratore della temibile direttrice, Andy comincia a curare il suo look e a comprendere l'importanza di cose cui non aveva mai dato alcun peso. Questo, unito alla sua intelligenza e capacità, la rende sempre più efficiente nel suo lavoro, tanto da arrivare a soffiare il posto alla "prima assistente" della Priestly, in occasione della prestigiosissima trasferta annuale a Parigi per la settimana della moda.

In rotta ormai col proprio fidanzato che non la comprende più, a Parigi Andy si getta tra le braccia di Christian Thompson, un free lance di grande successo che le ha già prospettato un futuro radioso. Quando questi però le svela di far parte di un piano secondo il quale l'editore di Runway sta per dare il benservito alla grande Priestly, considerata ormai sorpassata, per far posto alla rampante Jacqueline Folley, Andy sente l'istinto di correre in aiuto alla sua perfida principale, per altro appena gravata negli affetti privati, dall'abbandono dell'ennesimo marito.

Andy si precipita da Miranda per riferirle quanto ha saputo, quindi, nella grande occasione pubblica che celebra il "matrimonio" tra la rivista Runway e lo stilista Holt, la Priestly annuncia che il direttore artistico della nuova azienda creata da quest'ultimo sarà Jacqueline, e non il fido Nigel, come previsto. Mentre Nigel ingoia l'ennesimo rospo, Miranda si è così assicurata la prosecuzione della sua guida a capo della rivista, avendo abilmente dirottato altrove chi avrebbe dovuto succederle.

Salite poi in auto, Miranda dice ad Andy che sapeva già del complotto alle sue spalle e che dunque non deve sentirsi in colpa per quanto accaduto a Nigel. Le dice anche che, in ogni caso ha apprezzato molto, e che è inutile che si scandalizzi tanto per il comportamento di chi, calpestando un amico si è assicurata la propria carriera, perché lei stessa una cosa del genere l'aveva già fatta, accettando di venire a Parigi a posto di qualcuno che si era preparato da mesi per questo.

Di fronte al fatto di vedersi dipinta come una possibile "nuova Miranda", Andy realizza che la strada intrapresa è lontanissima dalle sue aspirazioni e che il rischio di trovarsi inghiottita da un mondo che non le appartiene si farà sempre più concreto se non saprà fermarsi in tempo. Così esce dall'auto e volta le spalle per sempre a Miranda e alle sue tentazioni.

Tornata a New York recupera il rapporto con Nate e quindi viene assunta come giornalista in un piccolo settimanale, anche grazie alle ottime referenze della sua ex principale.

Trasposizione

Il film è una trasposizione abbastanza fedele del romanzo omonimo, sebbene in alcuni punti se ne distacchi. Il libro descrive le varie crisi isteriche sfiorate della protagonista, mentre nel film questo aspetto viene solamente accennato. Nel romanzo il dilemma della protagonista riguarda l'abbandono di Parigi per correre al capezzale dell'amica Lily in coma per guida in stato di ebbrezza mentre nel film la protagonista abbandona Parigi come conseguenza della sua decisione di abbandonare il settore della moda, l'indigenza dell'amica della protagonista non viene trattato limando un tema caustico come l'alcolismo dell'altra. Nel finale del film la protagonista rivede la Priestly e la saluta (non ricambiata, sebbene Miranda segretamente apprezzi il gesto) mentre nel libro la protagonista incontra la nuova assistente della Priestley che sta iniziando il suo calvario. In sostanza nella trasposizione cinematografica si è preferito dare un taglio più leggero alla storia eliminando o riducendo le componenti drammatiche del romanzo.

Nel libro il fidanzato della protagonista si chiama Alex, nel film Nate.

Personaggi reali e fittizi

La Weisberger per anni ha lavorato a Vogue: si è ispirata alla caporedattrice Anna Wintour per il ruolo di Miranda. La stessa autrice compare in un brevissimo cameo come governante delle gemelle di Miranda.

Al film prendono parte anche le modelle Gisele Bündchen e Heidi Klum, e in un cameo appare anche lo stilista Valentino.

Colonna sonora

  Lo stesso argomento in dettaglio: Il diavolo veste Prada (colonna sonora).

È uscita una compilation con tutte le canzoni estratte dal film.

  1. Madonna Vogue - 5:17
  2. Bitter-sweet Bittersweet Faith - 4:20
  3. U2 City of Blinding Lights - 5:44
  4. Jamiroquai Seven Days In Sunny June - 4:00
  5. Alanis Morissette Crazy - 3:38
  6. Moby Beautiful - 3:10
  7. Ray Lamontagne How Come - 4:28
  8. Azure Ray Sleep - 5:00
  9. DJ Colette Feelin' Hypnotized - 4:55
  10. Mocean Workers Tres Tres Chic - 3:39
  11. David Morales Here I Am - 3:38
  12. Theodore Shapiro Suite From The Devil Wears Prada

La canzone iniziale del film è Suddenly I see di Kate Tunstall. Nella raccolta non è inclusa Jump di Madonna che si sente nella parte iniziale del film.

Altri progetti

Collegamenti esterni