Alla Nazimova
Alla Nazimova, nata Mariam Edez Adelaida Leventon, (22 maggio 1879-13 luglio 1945) è stata un'attrice teatrale e del cinema muto, nonché sceneggiatrice e produttrice statunitense, nata da una famiglia ebraica ucraina. È spesso chiamata semplicemente Nazimova.
Biografia
Primi anni
Nazimova fu una dei tre figli di Yakov Leventon e Sonya Horowitz. La famiglia, ebraica, visse a Yalta in Crimea, ai tempi una regione dell'Impero Russo, oggi parte dell'Ukraina. I conflitti in famiglia tra i genitori si ripercossero sulla giovane attrice e dopo la separazione dei genitori, ebbe la propria educazione divisa tra collegio e la casa di parenti.
Lo stress emotivo cui fu sottoposta, la portò a vivere la ribellione contro l'autorità come un modo per guadagnare l'attenzione degli altri. Bambina precoce, suonava il violino all'età di sette anni. Raggiunta la pubertà, inizio a coltivare i propri interessi nel teatro ed iniziò a prendere lezioni di recitazione presso l' Accademia di Recitazione a Mosca prima di iscriversi alla Scuola di Arte Teatrale di Stanislavsky come Alla Nazimova e successivamente semplicemente Nazimova.
Nel 1899 sposò l'attore Sergei Golovin, ma il matrimonio fallì poco dopo.
Carriera
La carriera teatrale della Nazimova sboccio rapida e già nel 1903 era una delle attrici più note in Mosca e San Pietroburgo. Girò l' Europa, incluse Londra e Berlino, con il presunto amante Pavel Orlenev, attore e produttore. Nel 1905 si trasferirono a New York e fondarono una scuola teatrale in Russo a Lower East Side. L'impresa non fu un successo e Orlenev ritornò in Russia mentre la Nazimova rimase a New York.
Fu scritturata dal produttore statunitense Henry Miller e il suo debutto a Broadway nel 1906 fu un successo per la critica ed il pubblico. Divenne rapidamente molto popolare (un teatro prese il suo nome) e rimase per anni una delle principali stelle di Broadway, recitando spesso commedie di Henrik Ibsen e Anton Chekhov.
Nel 1916 fece il suo debutto nel cinema muto. Negli anni successivi girò diversi film di grande successo che le permisero di guadagnare considerevoli quantità di denaro.
Nel 1918, all'età di 39 anni, iniziò a produrre e scrivere film nei quali ella stessa recitava. Negli adattamebti delle opere di drammaturghi come Oscar Wilde e Henrik Ibsen sviluppò le proprie tecniche cinematografiche, che erano considerate audaci per i tempi. I suoi progetti, comunque, non incontravano il gradimento del pubblico, e perse molte delle sue fortune nelle varie produzioni.
Nel 1925 non poté più permettersi di girare altri film poiché i suoi finanziatori ritirarono il proprio supporto. Con poche scelte innanzi a sé, smise di girare film, ritornando a recitare a Broadway fino ai primi anni '40 dove comparve in alcuni film, presumibilmente perché bisognosa di denaro.
Sopravvissuta a un tumore al seno, la Nazimova morì di trombosi all'età di 66 anni il 13 luglio 1945 a Los Angeles e fu sepolta nel "Forest Lawn Memorial Park" di Glendale, in California.
Il suo contributo all'industria cinematografica le è stato riconosciuto con una stella nella Walk of Fame ad Hollywood.
Vita privata
Il suo stile di vite diede spunto a voci di stravaganti feste, la maggior parte delle quali con altre donne e molte note attrici del tempo, nella sua grande casa sul Sunset Boulevard conosciuta anche come "il Giardino di Allah". Le presunte orge consistevano però in semplici feste per sole donne, cosa mai sentita al tempo.
Lo Studio per cui lavorava dovette mettere a tacere le voci sul suo lesbismo e i legami con altre donne della Hollywood del tempo, come quell con la scrittrice Mercedes de Acosta ([1]) e, secondo le voci che correvano, di un rapporto instabile e fugace con l'attrice Eva Le Gallienne, verso la quale si dice che la Nazimova fosse estremamente gelosa e possessiva.
A quei tempi (tra il 1917 ed il 1921), la Nazimova esercitò una notevole influenza ad Hollywood. Era molto generosa nei confronti di giovani attrici nelle quali scorgesse talento; di alcune di loro fu anche l'amante.
Aiutò l'inizio delle carriere della moglie di Rodolfo Valentino, Jean Acker e di Natacha Rambova; fu certamente l'amante della Acker e probabilmente anche della Rambova. Fu molto impressionata dalle capacità di scenografa della Rambova, tanto da assegnarle le innovative scenografie dei film Camille e Salomé.
Aiutò il lancio della carriera di una giovane Patsy Ruth Miller [2] dopo averla conosciuta ad una festa ad Hollywood.
La Nazimova fu amica dell'attrice June Marlowe, che successivamente presentò al produttore e regista LLoyd Hamilton. Aiutò infine gli esordi della giovane attrice Tallulah Bankhead, dopo una breve relazione con lei.
Nel 1920 la Nazimova fu poi accusata da Charlie Chaplin di essere l'amante della ex moglie Mildred Harris, dopo il loro divorzio.
La Nazimova non ebbe però relazioni solo con nuovi talenti. Ebbe infatti anche una breve relazione con l'affermata attrice Maude Adams, che secondo i pettegolezzi avrebbe interrotto la relazione a causa dei gusti sessuali estremi della partner.
Sebbene fosse principalmente lesbica, la Nazimova ebbe relazioni anche con uomini, tra i quali il cameraman Paul Ivano, conosciuto soprattutto per i suoi lavori con Erich Von Stroheim. Inoltre, per coprire la sua controversa sessualità, per più di un decennio lo Studio sparse la voce che la Nazimova convivesse con Charles Bryant, un attore gay.
Nonostante tali controversie, nel 1921, l'amica Edith Luckett e suo marito, l'ultra-conservatore Dr. Loyal Davis, chiesero alla Nazimova di essere la madrina della futura first lady Nancy Reagan, figlia di una precedente relazione della Luckett.
Bibliografia
- Lucy Olga Lewton, Alla Nazimova, my aunt, tragedienne: a personal memoir, Minuteman Press, 1988.
- Gavin Lambert, Nazimova: a biography, Knopf, 1997, 420 pp., ISBN 0679407219.
- Eve Golden, Golden images: 41 essays on silent film stars, McFarland & Company, Jefferson (North Carolina) 2001, ISBN 0786408340.