Theodor Boveri
Theodor Heinrich Boveri (Bamberga, 12 ottobre 1862 – Würzburg, 15 ottobre 1915) è stato un biologo tedesco.

Biografia
Theodor Boveri fu il secondo di quattro figli. Suo padre era medico con forti inclinazioni artistiche. Egli lasciò in ereditarietà queste capacità al figlio che divenne un abile pianista e un buon pittore. I suoi primi studi furono classici ed avvennero tra il 1868 e il 1875 al Realgymnasium di Norimberga. Nel 1881 si iscrisse alla facoltà di lettere all’università di Monaco ma l’abbandonò solo dopo un semestre e passò alla facoltà di Scienze Naturali.[1] Lì si lauerò con una tesi in anatomia comparata dal titolo: "Contributo alla conoscenza sulle fibre nervose nei rettili".Rimase per qualche anno nella facoltà di Scienze Naturali, all' Università di Monaco, lavorando come assistente nel dipartimento di Zoologia e Zoopatologia. Conseguì anche il PhD, Magna Cum Laude nel 1885, con una tesi di Zoologia sul confronto nei meccanismi di bilanciamento cromosomico tra insetti Olometaboli ( Bombyx mori ) e Emimetaboli ( Locusta migratoria ).Nel 1912 gli venne offerta la carica di direttore dell’Istituto di Biologia Kaiser Wilhelm di Berlino ma fu costretto a rifiutarla per il suo stato di cattiva salute.Nel 1914, dopo aver compiuto il suo ultimo viaggio a Napoli, una città che lo aveva colpito molto, trascorse l’ultimo anno della sua vita in Germania turbato dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale e soffrendo per i gravi collassi che lo colpirono.[2]
Famiglia
Theodor Boveri fu sposato con la statunitense Marcella O'Grady, che appartenne alla prima generazione di donne che negli Stati Uniti ottenne l'accesso alle università. Boveri conobbe Marcella O'Grady, che tra l'altro insegnò anche presso il famoso Vassar College, nell'estate del 1896, mentre - per intermediazione del suo tutor Edmund Beecher Wilson - visitava Würzburg, dove viveva e insegnava Theodor Boveri. La giornalista tedesca Margret Boveri (1900–1975) era la figlia di Theodor Boveri. Il fratello di lui, Walter Boveri, era un noto industriale svizzero.
Studi
La maggior parte della sua opera scientifica fu dedicata, come scrisse, allo studio di quei processi “per mezzo dei quali a partire da materiali della riproduzione forniti dai genitori sorge un nuovo individuo dotato di qualità definite” ovvero ai processi di ereditarietà e sviluppo.Boveri approfondì le teorie di alcuni studiosi a lui contemporanei come Weismann,Oskar Hertwing,van Beneden, usando per le sue ricerche l’uovo dell’Ascalis Megalocephala che conteneva 2 o 4 cromosomi grandi. Tramite ciò notò che l’uovo si divide e fornisce metà del suo materiale nucleare a quelli che definì “due corpi polari”. In questo modo ogni cromosoma risulta diviso a metà e poi ricompletato con mezzo cromosoma di provenienza spermatica che si aggiunge alla fecondazione. Nel 1888 coniò il concetto di centrosoma e ne dimostrò la sua funzione nello sviluppo dell’uovo fecondato. Nel 1900 motivò con Walter Sutton la teoria cromosomica dell'ereditarietà.In concluione dei questi studi egli capì che dal punto di vista morfologico i cromosomi sono “elementi organizzati autonomamente nella cellula” e passano da questa alle cellule figlie e da un individuo alla sua discendenza. La domanda che si pose a quel punto fu se la totalità dell’informazione ereditaria fosse contenuta in ciascun singolo cromosoma o in esso fosse contenuto solo una porzione del materiale ereditario. Allora, tra il 1901 e il 1905 dopo vari esperimenti espose la tesi riguardante il significato differenziato dei cromosomi. Egli mostrò che le cellule sottoposte a diminuzione ( assorbimento di cromosomi ad opera del citoplasma) davano origine alle cellule somatiche, quelle che invece non erano sottoposte a tale processo davano origine alle cellule germinali.[3]
Riferimenti
- (DE) Walter Rühm, Boveri, Theodor, in Neue Deutsche Biographie, vol. 2, Berlin, Duncker & Humblot, 1955, ISBN 3-428-00183-4, pp. 493 s. (online).
- Fritz Baltzer: Theodor Boveri. Leben und Werk. (Theodor Boveri. Vita e opere) Wissenschaftliche Buchgesellschaft Stuttgart 1962.
- Herbert A. Neumann: Vom Ascaris zum Tumor. Leben und Werk des Biologen Theodor Boveri (1862–1915). (Dall' ascaride al tumore. Vita e opere del biologo Theodor Boveri) Blackwell Berlin 1998.
Note
- ^ Franco Maria Ricci, Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985
- ^ Franco Maria Ricci ,Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali,Tomo A-E,Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985
- ^ Franco Maria Ricci ,Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali,Tomo A-E,Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985
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Collegamenti esterni
- Biographie Istituto Theodor Boveri dell'Università di Würzburg
- Developmental Biology Online - Theodor Boveri
- Baltzer on Boveri
- Tre lavori originali di Boveri su www.biolib.de (in tedesco):
- "Zellen-Studien" (1888). Hier auch die erste Erwähnung des Begriffs "Centrosoma" (Qui anche la prima menzione del concetto di "centrosoma") [1]
- "Zellen-Studien, Heft 5. Ueber die Abhängigkeit der Kerngröße und Zellenzahl der Seeigel-Larven von der Chromosomenzahl der Ausgangszellen" (1905)
- "Zellen-Studien, Heft 6. Entwicklung dispermer Seeigel-Eier. Ein Beitrag zur Befruchtungslehre und zur Theorie des Kerns." (1907)
- Theodor Boveri: Die Blastomerenkerne von Ascaris megalocephala und die Theorie der Chromosomenindividualität. Archiv für Zellforschung 3, 181-268. (1909)