Robert Gallo
Robert Charles Gallo (Waterbury (Connecticut), 23 marzo 1937) è un medico statunitense, figlio di immigrati italiani. Noto virologo soprattutto per aver scoperto nel 1983 il virus HIV di tipo 1, in collaborazione con Luc Montagnier.

Rober Gallo è un ricercatore biomedico americano. In particolare egli è conosciuto per la co-scoperta del virus dell'immuno deficienza (HIV). Gallo è il direttore dell'Institute of Human Virology presso la University of Meryland a Baltimora. Nel 2005 è stato co-fondatore del Gallo Profectus Biosciences che sviluppa e commercializza tecnologie per ridurre la mortalità causata da malattie virali.
Infanzia
Robert nasce a Waterbury in Conneticut da una famiglia di emigranti italiani. Domenico Gallo, il nonno paterno, proprietario terriero piemontese emigra negli Stati Uniti per dissidi con la famiglia, a causa del suo matrimonio con una donna non nobile. Il nonno materno, pugliese, emigra in America invece per sfuggire alla povertà. Francis Gallo, suo padre, si occupava di metallurgia ed era un grande lavoratore, molto attento all'istruzione dei figli. Robert durante la sua infanzia viene colpito da un grave lutto, quello della sorella minore, che lo segnerà per tutta la vita e che sarà fonte d'ispirazione per le sue scelte lavorative. Negli anni del liceo Robert Gallo dedica tutto il suo tempo allo sport ma dopo essersi fratturato il coccige, e non potendo giocare per diverso tempo, comincia ad appassionarsi alla medicina e decide di intraprendere gli studi medici.
Studi e i primi lavori
Robert consegue nel 1959 la laurea in biologia al Providence College; dopo pochi anni, nel 1963, consegue anche la laurea in medicina al Jefferson College di Filadelfia. Ben presto studiando si accorge di essere interessato alla ricerca e nel 1961, grazie ad una borsa di studio estiva, inizia a lavorare ad Harvard, dove conosce Alan Erslev, colui che lo introdurrà nella ricerca. È proprio in questo periodo che Robert Gallo scrive la sua prima pubblicazione riguardo le risposte di alcuni pazienti alla deprivazione di ossigeno. In seguito lavora per due anni all' Università di Chicago, famosa per gli studi di embriologia, per poi approdare al National Cancer Institute, famoso centro di ricerca. I suoi primi tempi in tale centro sono piuttosto duri poiché, destinato al reparto di leucemia infantile, Robert spesso si imbatte in casi di pazienti ormai senza speranza, constatando in prima persona i limiti della medicina. Nel 1966 si crea l'opportunità di effettuare la ricerca sul fattore di crescita dei globuli bianchi, con grandi professionisti come Seymour Perry e Breitman, bio-chimico da cui imparò molto. Robert comprende che il suo vero interesse è verso le leucemie, così nel 1972 gli viene affidato il ruolo di capo del Dipartimento della biologia delle cellule neoplasmatiche. In tale ambito Robert decide di focalizzare le sue ricerche sulle alterazioni delle cellule del sangue, mettendo a punto metodi sempre più all'avanguardia e tenendosi sempre in contatto con altri centri di ricerca, anche europei.
I primi lavori sui retrovirus
L'ambiente in cui vive Robert è assai stimolante, infatti proprio nel 1970 Gross annuncia la scoperta di un nuovi virus capaci di procurare tumori e leucemeie e anche Jerret, lavorando in questo campo, scopre dei virus in grado di rallentare lo sviluppo delle cellule. Inoltre Gallo, nel maggio del 1970, partecipa ad un congresso tenuto a Houston da Howard Temin, riguardo la presenza di alcuni virus in grado di trasformare l'RNA in DNA ( Trascriptasi inversa), rimanendone particolarmente colpito. Nello stesso periodo anche David Baltimore intrapende queste stesse ricerche. Così Robert decide con grande determinazione e coraggio di dedicarsi alla ricerca sui virus per i successivi dieci anni. Nel 1976 Doris Morgan, una ricercatrice del laboratorio di Gallo, riesce a far crescere in provetta i linfociti. T.Ruscetti e Morgan individuano un nuovo fattore di crescita dei linfociti T, poi isolato ed identificato con il nome di IL-2 interleuchina-2. Questa scoperta gli permette di isolare i linfociti T e di studiare i virus che li riguardano come: la leucemia o HTLV, primo retrovirus individuato nell'uomo, studiato approfonditamente anche da un gruppo di ricercatori di Kyoto. Nel 1982 Robert Gallo riceve il celebre premio Lasker: "per il suo studio pionieristico che ha portato alla scoperta del primo virus umano a RNA causa di tumori, alcune leucemie e linfomi".
Ricerca sull'HIV
Nel 1987 Gallo viene a conoscenza dell'Aids e nonostante sia impegnato in lavori di approfondimento dell'HTLV decide di utilizzare una parte del suo tempo per gli studi di questa nuova patologia, in rapida espansione e con pesanti risvolti sulla pubblica opnione dei cittadini e dei pazienti americani. Robert, studiando i malati di Aids, nota un calo vertiginoso dei globuli bianchi e si ricorda che Jerret, in uno dei suoi studi, aveva scoperto un virus che portava all' immuno-deficienza. Così comincia a maturare la convinzione che questa patologia sia causata da un virus. Intraprende diversi esperimenti cercando di trovare conferma a questa sua ipotesi. Sebbene i primi esperimenti non vanno a buon fine, attorno alla metà del 1983 diversi campioni dell' Aids risultano positivi alla trascriptasi inversa. Una squadra francese dell'Istituto Pasteur di Parigi, guidata da Luc Montagnier, pubblica nel 1983 un articolo su Science, descrivendo un retrovirus, a cui danno il nome di LAV (virus associato linfoadenopatia), isolato da un paziente a rischio di AIDS. Il 4 maggio 1984 Gallo ed i suoi collaboratori pubblicano quattro articoli sulla Rivista Science, cercando di dimostrare il collegamento dell'Aids con il virus del HLTV, scoperto dallo stesso Gallo. Gallo riceve il suo secondo Lasker Award nel 1986, "per la determinazione che i retrovirus, oggi conosciuti come HIV-1, sono la causa della Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (AIDS)". Egli è l'unico destinatario di due premi Lasker. Nel 1995 Gallo pubblica la scoperta che le chemochine, una classe di composti presenti naturalmente, sono in grado di bloccare l'HIV e arrestare la progressione dell'AIDS. Questa scoperta viene proclamata dalla Rivista Science come una delle più importanti innovazioni scientifiche. Le chemochine giocano un ruolo nel controllare la progressione dell'infezione da HIV; esse orientano il pensiero di come lavora il sistema immunitario umano contro l'AIDS e portano ad una classe di farmaci per trattare l'HIV. Il team di Gallo, presso l'Institute of Human Virology, svolge un programma di ricerca scientifica e cura l'assistenza clinica di persone affette da HIV / AIDS, trattando più di 4.000 pazienti a Baltimora e circa 200.000 in Africa e nei Caraibi. Nel luglio 2007 a Gallo e alla sua squadra sono assegnati 15 milioni di dollari di sovvenzione, dalla Bill and Melinda Gates Foundation, per la ricerca di un vaccino preventivo per l'HIV/AIDS.
Nel 2008, Montagnier e la sua collega Francoise Barre-Sinoussi, dell'Institute Pasteur, sono insigniti del Premio Nobel per la fisiologia o la medicina, per il loro lavoro sulla scoperta del virus HIV. Harald zur Hausen condivide il premio per la sua scoperta che il virus del papilloma umano porta al cancro della cervicale, mentre Gallo viene lasciato fuori. Gallo si dice "deluso" per non essere riconosciuto come co-destinatario del premio. Montagnier non nasconde il suo stupore del fatto che Gallo non sia stato riconosciuto dal comitato del Nobel: " è stato importante dimostrare che l'Hiv era la causa dell'AIDS e Gallo ha avuto un ruolo molto importante in questo senso. Mi dispiace molto per Robert".
Le controversie
L'attribuzione della responsabilità per la scoperta del virus HIV è stata controversa, ma oggi si è convenuto che Robert Gallo e Luc Montagnier, con i loro rispettivi gruppi di ricerca, hanno contribuito in modo significativo a tale positivo risultato. Quando il gruppo di Montagnier pubblica la sua scoperta afferma che il ruolo nel causare l'HIV AIDS "resta da stabilire." Il giornalista investigativo John Crewdson ipotizza che al laboratorio di Gallo possa essere stato sottratto un campione del virus HIV, isolato presso l'Istituto Pasteur da parte del gruppo di Montagnier. Le ricerche effettuate dal National Institutes of Health (NIH) e l'HHS scagionano infine il Gruppo di Gallo da ogni accusa. Nell'ambito di tali indagini, la United States Office of Research Integrity, presso il National Institutes of Health, commissiona agli scienziati Hoffmann-La Roche di analizzare i campioni d'archivio presso l'Istituto Pasteur e il Laboratorio di Biologia delle cellule tumorali (LTCB), del National Cancer Institute tra il 1983 e il 1985.
La conclusione è che i virus utilizzati nel laboratorio di Gallo erano arrivati dal laboratorio di Montagnier, un virus di un paziente che aveva trasmesso un virus ad un altro paziente.
Su richiesta, il gruppo di Montagnier aveva inviato un campione di questa cultura a Gallo, non sapendo che conteneva due virus. A causa delle incertezze sulle scoperte, il Governo Francese e quello degli Stati Uniti, nel 1987, decidono di dividere equamente i proventi del brevetto di co-scopritori. Montagnier e Gallo riprendono la collaborazione con una cronologia che è apparsa su Nature nel 1987. Nel 2002, Numero 29 novembre di Science, Gallo e Montagnier ha pubblicato una serie di articoli, uno dei quali è stato co-scritto da entrambi gli scienziati, in cui hanno riconosciuto il ruolo fondamentale che ciascuno aveva giocato nella scoperta del virus HIV. Nel 2008, il pannello Nobel ha deciso di non assegnare Gallo per la scoperta del virus HIV. The rules say only three people can share a Nobel. Le regole dicono solo tre persone possono condividere un Nobel.
E il comitato per il Nobel ha scelto di dividere il premio per la fisiologia tra l'HIV e le scoperte del virus del papilloma, piuttosto che includere Gallo in un premio singolare HIV.