Template:Comune Roncade (Roncàe in veneto) è un comune di 14.041 abitanti della provincia di Treviso.

Geografia fisica

Territorio

 
veduta sulla campagna roncadese

Roncade è una cittadina agricola e industriale situata a 13 chilometri ad est di Treviso, in un territorio fertile e pianeggiante, non lontano dai comuni di Oderzo, Mogliano Veneto, Treviso, e da importanti vie di comunicazione, come le autostrada A27 Mestre-Belluno e A4 Venezia-Trieste e la linea ferroviaria Venezia-Trieste.

Secondo comune della provincia di Treviso in ordine di estensione, confina a sud - est con la provincia di Venezia. Una delle principali e più recenti vie di comunicazione che attraversato il territorio è la Treviso-Mare, mentre le più antiche sono la via Claudia Augusta Altinate e la via Annia Altinate.

Idrografia

Il territorio roncadese è attraversato in direzione nord-sud dal fiume Musestre che nasce dal vicino comune di Breda di Piave e sfocia sul fiume Sile in località Musestre. Altri fiumi sono il Vallio ed il Meolo ed anch'essi sfociano sul fiume Sile che lambisce per un lungo tratto il confine sud del comune.

Storia

L'evoluzione storica di Roncade è tra le più complesse e articolate del Veneto e presenta numerose importanti tappe ed avvenimenti. È infatti uno dei più interessanti e storicamente ricchi piccoli comuni del Veneto, dal momento che molte sono le testimonianze storiche dell'abitato, che confermano la presenza umana fin da tempi antichissimi.

Preistoria

Testimonianze della presenza umana si hanno a partire dal neolitico. Nel 1937 presso le officine Menon in vicinanza al centro di Roncade, sono emersi resti di ossa umane assieme ad alcune punte di freccia in selce ed un coltello. Si tratta di una sepoltura tipica del periodo che va dal IV millennio a.C. alla metà III millennio a.C. Altri reperti, emersi tra il 1992 e il 1994 in una campagna di scavi condotti in località San Andrea del Riul, a nord est di Roncade in vicinanza al fiume Vallio, testimoniano la presenza di un villaggio risalente alla fine del V o agli inizi del IV millennio a.C. Altri reperti nello stesso luogo riguardano la metà del IV millennio a.C.

L'epoca romana

Grazie alla vicinanza di Altino, grosso centro commerciale e nodo di comunicazioni, durante l'epoca romana Roncade visse un periodo di grande sviluppo e ricchezza, poiché le piccole comunità stanziatesi nel territorio compresero le grandi possibilità di arricchirsi attraverso i commerci che venivano effettuati attraverso le strade vicine. Proprio a causa del commercio e della sempre crescente espansione romana nei territori circostanti le Alpi, si sentì la necessità di costruire una rete stradale efficiente in grado di collegare la capitale con le zone più remote dell'Impero. Le due strade passanti per il territorio roncadese erano la via Claudia Augusta Altinate e la via Annia. La prima, costruita nel 15 a.C. dall'imperatore Druso, aveva il compito di trasportare risorse nei territori della Gallia Transalpina appena conquistati, mentre la seconda, tracciata con ogni probabilità nel II secolo a.C. collegava (anche se non se ne conosce bene il percorso) la città di Patavium (Padova) con l'importante centro di Aquileia. Durante tutta l'epoca romana il centro di Roncade rivestì un ruolo importante, diventando un centro di produzione e un nodo commerciale: mansioni rilevanti, come testimoniano i ritrovamenti nel territorio di un'urna cineraria, di un sarcofago e di un maschera teatrale. Con la progressiva decadenza dell'Impero intorno al III secolo d.C. il territorio, precedentemente sfruttato e coltivato regolarmente, si ricoprì, come nel passato, di boschi e subì l'invasione delle popolazioni barbariche, e, in seguito, conobbe l'espandersi del Cristianesimo.

Il Medioevo e la Serenissima

L'epoca medievale e i Collalto

L'epoca medievale vede l'anima di Roncade trasformarsi radicalmente: non centro commerciale e di produzione, bensì agglomerato di piccole comunità agricole che si occupano della coltivazione dei propri poderi raggiunti grazie ad una capillare rete stradale.

Come nei dintorni, anche nel territorio di Roncade sorgono alcuni fortilizi: è il caso dei castelli di Biancade e Musestre, quest'ultimo residenza di Everardo del Friuli, padre dell'imperatore Berengario del Friuli. Intorno al X secolo la famiglia dei Collalto, nobili di origine longobarda, entra in possesso del territorio di Roncade. Nell'XI secolo questi fondano a Nervesa l'Abbazia di Sant'Eustachio, dalla quale dipesero per secoli quasi tutte le chiese dell'attuale comune.

L'influenza della Serenissima

  Lo stesso argomento in dettaglio: Serenissima.

Dopo il periodo medievale, Roncade vide l'arrivo nella sua zona di numerose famiglie patrizie venete in cerca di luoghi tranquilli dove stabilire residenze e ville di campagna. Ecco indicate le principali famiglie che diedero vita a questo esodo: i Guidotti, parenti dei Collalto, i Morelli, i Morosini, i Badoer, i Correr, i Pisani, i Barbarigo, i Tiepolo, i Foscolo, i Memo-Mocenigo, i Venier, i Pesaro e, non ultimi i Tron i cui possedimenti diedero vita all'attuale frazione di Ca' Tron. Grazie a questo sviluppo la repubblica della Serenissima, che già aveva preso il controllo della Marca da un bel pezzo, estese il suo dominio e lo fece durare ben quattro secoli. La vita economica della Serenissima e l'opera attiva e caritatevole dei Benedettini permisero al territorio roncadese di vedere la nascita di numerosi piccoli centri abitati e di diventare il vero centro dell'economia locale. Questo sviluppo, sebbene fiorente e duraturo, fu non poco ostacolato dalla peste e dalle inondazioni del Sile.

L'epoca napoleonica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Epoca napoleonica.

La Serenissima, oltre allo sviluppo, portò anche forti differenziazioni sociali basate sulla politica del latifondo, che si accentuarono quando salì al potere in Italia Napoleone Bonaparte. Divenuta un cantone del Regno d'Italia, passata successivamente sotto il controllo dell'Austria, Roncade ritornò definitivamente nel territorio italiano nel 1866, momento in cui però fu considerata una terra d'abbandono. Buona parte della popolazione fu costretta ad emigrare fuori del Veneto ed oltreoceano. Pochi decenni dopo si svilupparono nella zona numerose attività d'artigianato gestite da famiglie celebri veneziane e trevigiane. Dopo le devastazioni subite dalle due guerre mondiali, tutte queste attività artigianali si trasformarono in varie industrie medio-piccole, che caratterizzano tutt'oggi gran parte del panorama economico veneto.

Monumenti e luoghi di interesse

File:Chiesa di Ognissanti.jpg
Facciata della chiesa di Ognissanti

La chiesa di Ognissanti in Roncade

L'arcipretale di Roncade si presenta al visitatore con la sua maestosa ed elegante facciata in stile neoclassico eseguita nel 1768 su disegno dell’architetto vicentino Ottavio Bertotti Scamozzi. La chiesa fu edificata a partire dal 1527 ed ultimata nel 1566, anche se molto probabilmente si tratta della ricostruzione di una precedente più piccola. Essa conserva al suo interno uno dei più raffinati cicli pittorici del ’700 veneto, con artisti della scuola del Tiepolo, nel contesto di una sontuosa cornice di stucchi e decori in stile barocco. Sono presenti numerose opere di Francesco Zugno eseguite tra il 1748 e il 1770. Altri artisti presenti nello stesso periodo sono Gaspare Diziani, Gaetano Zompini. Il soffitto della navata è affrescato da Girolamo Brusaferro nel 1717. L'organo, del XX secolo, è dei Fratelli Ruffatti.

Villa Giustiniani

 
Villa Giustiniani vista dal Musestre

La villa Giustiniani, detta anche "Castello" per le sue mura e torri merlate, è un raro esempio di insediamento nobiliare del '500, precursore di quello che sarà poi il fenomeno delle ville venete a partire dal Palladio. Il complesso è costituito da un palazzo nobiliare a due livelli tripartito, con portico e soprastante loggiato sulla parte centrale del fronte. Sui lati due lunghe barchesse delimitano un ampio giardino, il tutto circondato da alte mura merlate con torri d'angolo ed esternamente un largo fossato alimentato con l'acqua del vicino fiume Musestre.

Il castello di Biancade

Del castello di Biancade rimangono ormai poche tracce ed il nome della suggestiva località (Castello), in riva al fiume Musestre dove si conserva una chiesetta del XV secolo. La chiesa con campanile in stile romanico è intitolata a Santa Maria di castello, anche se la tradizione popolare la vuole dedicata a San Valentino. La presenza nei dintorni di motte e fossati che disegnano nel terreno forme circolari, testimonia l'esistenza in un lontanissimo passato di una costruzione fortilizia. La località è stato sicuramente un insediamento del periodo romano, lo documentano i numerosi reperti rinvenuti anche durante il recente restauro della chiesetta.

Il monumento ai caduti

 
Monumento ai caduti della guerra '15 '18

Il monumento ad opera dello scultore fiorentino Libero Andreotti, venne inaugurato il 23 giugno 1924. Sul basamento originale vennero riportati i nomi dei caduti della grande guerra. L'iniziativa della realizzazione del monumento ai caduti, venne condotta da un comitato di cittadini di Roncade, diretto dal dott. Cav. Gaetano Ziliotto con il contributo di tutta la cittadinanza. Successivamente le iscrizioni sono state integrate con i nomi dei caduti della 2ª guerra mondiale. Nel 2006 è stato condotto con il contributo di uno sponsor locale, un discutibile intervento di restaurato. Il basamento originale è stato ricoperto da lastre i marmo bianco, modificando così le proporzioni del monumento. Oggi rimane comunque la pregevole statua in bronzo che rappresenta la Vittoria alata nell'atto di sollevare il soldato caduto in battaglia. Il monumento è situato all'interno di un piccolo parco di fronte al castello, in riva al fiume Musestre.

Nei pressi del parco, nella punta sud dell'isola sul fiume, si trova un altro più modesto monumento a ricordo della Battaglia del solstizio eretto nel 1971 ad opera della Sezione Artiglieri di Roncade.

 
Monumento a ricordo della battaglia del solstizio

Il monumento è stato negli ultimi anni restrutturato.

Società

Evoluzione demografica

Cultura

Personalità legate a Roncade

  • Beato Arrigo da Bolzano[2]
  • Riccardo Selvatico[3]
  • Carlo Menon
  • Ernest Hemingway[4]
  • Carlo Alberto Radaelli nato a Roncade il 14 giugno 1820, colonnello d'Italia, combattente della Repubblica veneziana e del Regno d’Italia. Stratega e fautore della liberazione di Venezia il 20 marzo 1848. In centro a Roncade, nella casa natia è esposta una lapide commemorativa che recita: Carlo Alberto Radaelli, Generale dell'esercito, combatté le guerre della Indipendenza Nazionale, posate le armi, dettò la storia di questa breve Repubblica, che fra i pericoli colla spada difese, nell'assemblea colla prudenza sostenne, sereno augurò l'oblio di se, ma i conterranei vogliono consegnata alla fama la memoria di questo uomo, che fu del suo tempo e parve dell'antico. Roncade XX settembre 1910.
  • Bruno Lorenzon (1941 - 2005) nato e vissuto a Roncade. Scrittore e commediografo è stato per la comunità roncadese una figura di riferimento sia nel panorama culturale che sociale. La sua letteratura strettamente legata al territorio ed alle tradizioni locali rappresenta un illuminante testimonianza della cultura popolare di metà novecento. Le sue opere più conosciute sono, Drio a restera, L'inverno di Toni, A piè descalsi, Che a piasa, che a tasa che a staga casa.
  • Luigi Lorenzon (1905 - 1996) primo fotografo professionista a Roncade, personaggio di spicco, ci ha lasciato in eredità la preziosa immagine del primo novecento roncadese.
  • Piero Grosso (1923 - 1957) nato a Roncade, calciatore centrocampista. Nella serie maggiore gioca con il Milan e la Roma e fa parte anche della squadra nazionale.
  • Giacomo Carlo Archiutti, Roncadese (1941), industriale, fondatore della Veneta Cucine spa, e stato senatore (centrodestra), dal 2007 è presidente di Aer Spa, società di gestione dell'aeroporto «Antonio Canova» di Treviso.
  • Stella Nardari, nativa di Roncade (1898), ora residente a Quarto d'Altino, è una supercentenaria italiana di 112 anni ed è la seconda donna più vecchia d'Italia.
  • Mons. Mario Pasqualotto, nato (1938) da famiglia roncadese emigrata provvisoriamente per lavoro a Valenza (prov. di Alessandria), risiede a San Cipriano di Roncade fino all'età scolare, ordinato sacerdote del PIME nel 1965 e consacrato vescovo a Manaus (Brasile) nel 1999.
  • Luigi Rincicotti, pittore, nato a Fano (1941) da anni risiede a Roncade.
  • Simonetta Rubinato, politico.
  • Ivano Sartor, nativo di Roncade (1954), storico e politico (centrosinistra), è stato per 12 anni sindaco di Roncade. Direttore degli "Archivi Contemporanei di Storia Politica", attività culturale che ha sede a Ca' Tron in comune di Roncade, promossa dalla Fondazione Cassamarca. È inoltre Socio Ordinario dell'Ateneo di Treviso, e autore di numerose pubblicazioni e recensioni di carattere storico legate al territorio veneto.[5]

Musica

  • A Roncade ha sede uno dei più famosi "alternative rock club" nel Triveneto, il New Age Club. Aperto dal 1996, ospita concerti di star nazionali e internazionali e nel corso degli anni, proprio per la sua costanza, è diventato uno dei più conosciuti rock club d'Italia.

Eventi

 
veduta sul centro di Roncade

Mercato settimanale. Roncade piazza lunga (via Roma) ogni lunedì mattina.

Portico agli artisti e Mercatino di Natale si svolge la domenica precedente il Natale con mostra di pittura e altro sotto i portici.

Mercati sotto i Portici. Mercatino di antiquariato e collezionismo si svolge il 3º sabato del mese sotto i portici di via Roma (esclusi i mesi di Gennaio, Febbraio, Luglio e Agosto).

Mostra - Mercato Radicchio verdon di Roncade e Rosso in Strada. L'ormai tradizionale evento si svolge nel mese di marzo nelle piazze, nel castello, nelle trattorie e ristoranti del territorio di Roncade. Ne fanno da padroni i prodotti gastronomici tipici locali ed in particolare il radicio verdon da cortel, il mais da polenta biancoperla, e il vino rosso.

Fiera dei osei. La storica manifestazione (dal 1967) con esposizione di uccelli e animali da cortile e da compagnia, si svolge la prima domenica di settembre nel contesto della sagra paesana .

Sagra di Settembre roncadese della "Madonna vecia". Santa Messa e processione con la statua della Madonna.

Sagra di San Giacomo, in località San Giacomo, l'ultima domenica di luglio, con tradizionale stand gastronomico e specialità: bogoi, sardee, museto, fasioi, uganega, tripa, bacaeà. Il tutto con poenta rosta e vini corposi.

Sagra di Primavera si tiene a Biancade. Si svolge a fine aprile con S. Messa e processione in onore di Maria Madre del Buon Pastore.

Sagra del Rosario. Si svolge a Vallio nel mese di ottobre.

Sagra dell'Assunta si svolge a cavallo di ferragosto nella frazione di San Cipriano.

Contemporaneità sonore. Rassegna di artisti in musica che si svolge nel mese di Aprile nei locali e ristoranti del paese.

Titoli e Premi

A Roncade è stato riconosciuto il titolo di città dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi in data 16 gennaio 2004. Il prestigioso riconoscimento, che appartiene ad un ristretto numero di centri del trevigiano, è stato attribuito in seguito all'iniziativa dell'allora sindaco Ivano Sartor.

Il comune ha ricevuto l'ambito premio di Comune Riciclone per l'anno 2005 grazie alla percentuale più alta d'Italia di rifiuti riciclati.

Geografia antropica

Urbanistica

 
Mappa del 1536: in evidenza villa Giustiniani e la parrocchiale.

Chi vede per la prima volta il centro storico della città di Roncade, non può non accorgersi della sua spiccata se pur elementare impostazione urbanistica. Disposta lungo l’asse Nord-Sud parallelo al fiume Musestre, il centro di Roncade si sviluppa nei primi anni del ‘500. L’elemento centrale di aggregazione è la villa Giustiniani (Castello) ora Ciani Bassetti. Già da una mappa del 1536 si può leggere l’impronta urbanistica caratterizzata dalla correlazione di tre ambiti o momenti emblematici della comunità di allora e cioè, la villa (castello) che rappresenta il potere economico-politico, la piazza punto di aggregazione del popolo e la chiesa con il sagrato per la componente religiosa e spirituale. Dal catasto napoleonico e da alcune foto dei primi del ‘900 si evidenzia chiaramente la valenza urbanistica della piazza attorno al municipio vecchio a al teatro comunale. Tutti elementi che ora risultano cancellati dal passaggio della strada provinciale Mogliano-Oderzo avvenuto a metà del ‘900. Da questa data in poi i criteri urbanistici avulsi da ogni scientificità, hanno prodotto un'espansione a macchia d'olio, creando congestioni su un tessuto talvolta disordinato, con discutibili restauri e la demolizione di antichi edifici. Il boom economico del dopoguerra, ha dato origine a numerosi insediamenti produttivi, con una maggiore concentrazione nel centro della frazione di Biancade con opifici di importanza nazionale nel settore del mobile. A Roncade oltre a tutte le infrastrutture della scuola dell'obbligo e per servizi di interesse comune, sono presenti: una Residenza per anziani convenzionata, una Caserma dei Carabinieri, un impianto natatorio, un palazzetto dello sport, uno stadio olimpico, una Biblioteca comunale con centro giovani, un centro anziani con bocciodromo e un distretto sanitario ULSS n. 10 con ambulatori.

Dal 2006 sta facendo parecchio discutere la costruzione (al 2009 ancora in corso) di un parco commerciale (Outlet Gallery) a nord della città, lungo la strada Treviso-mare a ridosso di un'ampia zona industriale, per le conseguenza che potrebbe avere sul già malridotto assetto viabilistico e sull'economia del commercio locale. Molti sono gli articoli giornalistici e le prese di posizione critiche soprattutto da parte della categoria dei commercianti locali.[6]

Frazioni, località e borghi.

Le frazioni oltre a Roncade capoluogo, sono: Biancade, Ca' Tron, Musestre, San Cipriano e Vallio. Ci sono inoltre alcune località che un tempo erano frazioni a se stanti ed ora accorporate ma ancora ben connotate quali: San Andrea del Riul e Castello a nord di Biancade, San Giacomo ad est di Roncade frazione, Santa Fosca a sud di San Cipriano, San Muffio e Bagaggiolo ed est di Musestre.

Variazioni

La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1877 aggregazione della frazione Biancade staccata dal soppresso comune di Spercenigo (Censimento 1871: pop. res. 1182). [7]

Economia

L'economia che fino a metà novecento era esclusivamente legata all'agricola tranne importanti eccezioni quali le Officine Menon (1875), ha conosciuto nel dopoguerra un notevole sviluppo specie con importanti aziende nel settore del mobile, realtà ancora oggi di importanza nazionale. Gli ultimi decenni del novecento un forte sviluppo delle medie e piccole ditte artigiane nel settore dell'alta tecnologia ha portato nel territorio ricchezza ed occupazione. L'agricoltura roncadese riveste ancora un ampio interesse soprattutto nel settore enologico data la presenza di vitigni tipici di notevole pregio.

Galleria immagini

Amministrazione

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Amministrazioni precedenti

Note

  1. ^ Dati tratti da:
  2. ^ Un oratorio intitolato al Beato Enrico da Bolzano venne costruito nel 1912, in posizione ovest di Biancade a ridosso dell’antico tracciato della Claudia Augusta Altinate. In questa località il Beato Enrico, agli inizi del Trecento visse in umiltà, assieme alla Moglie ed al figlio Lorenzo. L'oratorio eretto con il contributo delle parrocchie del vicariato di San Cipriano, venne benedetto il 10 giugno del 1914 dal Vescovo di Treviso Andrea Giacinto Longhin.
  3. ^ Soggiornò a lungo a Roncade dove possedeva una residenza in località Biancade. Fu sindaco di Venezia e più tardi consigliere del Comune di Roncade. Muore in seguito ad un malore, nella sua casa a Bincade il 21 agosto 1901, dopo una seduta consiliare.
  4. ^ Il famoso scrittore americano Ernest Hemingway, negli anni della Grande Guerra ebbe a trattenersi nel territorio roncadese. Ciò è documentato dai sui versi citati in una lapide posta in piazza municipio in occasione del conferimento a Roncade del titolo di Città, che riporta: Roncade was a hot white town (Roncade era una calda, bianca città), E. Hemingway, giugno 1918 - Conferimento del titolo di Città 16-1-2004.
  5. ^ Le sue principali pubblicazioni sono: - Biancade documentata, Treviso 1977; - Musestre terra viva, Treviso 1980, - La grande guerra nelle retrovie, Treviso 1988; - Treviso lungo il Sile. Vicende civili ed ecclesiastiche in San Martino, Treviso 1989; - Sancivran ieri San Cipriano oggi, Casale sul Sile 1989; - Altino medievale e moderna, Dosson di Casier 1990; - Altino contemporanea. Genti e territorio di San Michele del Quarto, Altino, Trepalade e Portegrandi tra Ottocento e Novecento, Quarto d'Altino (Venezia) 2002; - La Gioventù Cattolica a Treviso attraverso la corrispondenza di Antonio Mazzarolli (1948-1958), Quinto di Treviso 2003; - Le Porte Grandi del Sile. Storia di uomini e territorio a Portegrandi, Comune di Quarto d’Altino, Piazza Editore, Dosson di Casier (Treviso) 2006; - Lughignano nella storia. Comunità e territorio attraverso gli antichi documenti ecclesiastici e le visite pastorali, Cornuda (Treviso) 2007; - Dalla Cassa Rurale alla Banca di Credito Cooperativo di Monastier e del Sile 1908-2008, Grafiche Antiga, Crocetta del Montello (Treviso) 2008; - Musestre civica e cristiana. Storia Civile e cronologia ecclesiale, Piazza Editore, Cendon di Silea (Treviso) 2009; - Le origini del Cristianesimo a Treviso. Il primo millennio: dall’età apostolica al medioevo, Piazza Editore, Cendon di Silea (Treviso) 2010.
  6. ^ La risposta della giunta alle polemiche sull'outlet, Il Gazzettino di Treviso, 11/03/2008; Piccoli negozi contro Outlet Gallary, La Tribuna di Treviso, 11/03/2008; Outlet, megalopoli sulla Treviso Mare, La Tribuna di Treviso, 25/03/2008; L'Outlet al Consiglio di Stato, La Tribuna di Treviso, 06/09/2009;
  7. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  8. ^ Si dimette dopo una settimana
  9. ^ In qualità di assessore anziano nell'esercizio provvisorio in seguito alle dimissioni del sindaco precedente.

Bibliografia

  • Mario Andreazza, La comunità roncadese nella sua storia cultura e religione, Libreria editrice The courier - Firenze, 1991.
  • Mario Andreazza, Roncade nella sua storia, La Tipografica Editrice - Treviso, 1976.
  • Ivano Sartor, Biancade documentata, Tipografia Editrice Trevigiana - Treviso, 1977.
  • Bortoletto Toniolo, Le Tre Venezie, Grafiche Antiga S.r.l. Cornuda, Treviso, 2001 n.1.
  • Bruno Lorenzon, Galleria Roncadese, Piazza Editore, Treviso, 2000.

Collegamenti esterni

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1868 1870 Giovanni Torresini Podestà
1871 1873 Giovanni Berengan Podestà
1890 1891 Carlo Radaelli Sindaco
1892 Boscolo Sindaco
1895 Zanon Sindaco
1899 1901 Giuseppe Lattes Sindaco
1901 1905 Carlo Radaelli Sindaco
1906 G. Forza Sindaco
1906 1907 Silvestro Selvatico Sindaco
1911 1913 Luigi Coletti Sindaco
1913 1914 Antonio Dall'Acqua Sindaco
1914 1917 Antonio Torresini Sindaco
1921 1922 Antonio Trevisin Sindaco
1922 1923 Alessandro Berengan Sindaco
1923 1925 Angelo Acerboni Sindaco
1926 1926 Angelo Acerboni Commissario prefettizio
1927 1927 Angelo Acerboni Podestà
1928 1929 Vincenzo Ragusa Commissario prefettizio
1930 1930 Giuseppe Dolfo Commissario prefettizio
1931 1932 Giuseppe Dolfo Podestà
1938 Gino Mattei Commissario prefettizio
1938 Alberto Cimenti Commissario prefettizio
1941 Dante Pelizzaro Commissario prefettizio
1942 Galeazzo Moreno Commissario prefettizio
1943 Mario Renzi Commissario prefettizio
1945 Vittorio Veronese Commissario prefettizio
3 novembre 1946 Luigi Menon Sindaco [8]
30 dicembre 1946 Lino Dalla Torre Democrazia Cristiana Sindaco
27 aprile 1947 Attilio Pasin Democrazia Cristiana Sindaco [9]
1947 18 giugno 1956 Giuseppe Schiavon Democrazia Cristiana Sindaco
18 giugno 1956 1966 Gilberto Battistella Democrazia Cristiana Sindaco
1966 1973 Primo Schiavon Democrazia Cristiana Sindaco
1973 1980 Diego Boscato Democrazia Cristiana Sindaco
1980 1992 Gabriele Doratiotto Democrazia Cristiana Sindaco
1992 1995 Ivano Sartor Democrazia Cristiana Sindaco
1995 2004 Ivano Sartor Lista civica Sindaco
2004 giugno 2009 Simonetta Rubinato Lista civica Sindaco
giugno 2009 in carica Simonetta Rubinato Lista civica Sindaco

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