Trento Film Festival
Il TrentoFilmfestival Montagna-Società-Cinema-Letteratura (già FilmFestival Internazionale di Montagna e Esplorazione Città di Trento) è uno dei più antichi festival cinematografici italiani ancora in attività. Ha inaugurato la propria attività nel 1952 per iniziativa del Club Alpino Italiano e del Comune di Trento.
Si occupa di cinema che affronta tematiche di montagna, esplorazione, alpinismo, cultura montana, ambiente ed affianca al concorso incontri con il mondo alpinistico internazionale.
Storia
Il TrentoFilmfestival nasce nel 1952 grazie alla creatività e all'ingegno di Amedeo Costa, al tempo consigliere centrale del CAI e vice Presidente generale. L'idea era quella di sfruttare al meglio il lavoro della "Commisione Centrale per la cinematografia montana", costituitasi nel 1946 sempre all'interno del CAI e presieduta da Guido Maggiani. La Commissione, con sede prima a Torino e poi Milano, si occupava di selezionare, catalogare e promuovere tutto quel materiale audiovisivo che rispecchiava gli ideali del CAI.[1]
Nel corso 1952 cadeva l'80º di fondazione della SAT (Società Alpinisti Tridentini), e in coincidenza con la sua celebrazione si svolse anche il 64º Congresso Nazionale del CAI. Conscio dell'importanza dell'evento Amedeo Costa, coadiuvato da Rolandi, propose di indire una rassegna di film di montagna. Nacque così "Il festival del cinema di montagna Città di Trento". Il manifesto della rassegna si leggeva "C.A.I. FILM - Primo Concorso Internazionale della Cinematografia Alpina a passo ridotto. Trento 14-18 settembre 1952". Trento si dotava del primo festival nel suo genere al mondo. Il primo comitato vedeva Amedeo Costa quale presidente, Sergio Tei vice presidente, Enrico Rossaro Segretario-Direttore, Mario Pedrotti, Remo Pedrotti, Enrico Stefan e Giovanni Strobele consiglieri. Essenziale fu l'appoggio del comune di Trento, socio fondatore assieme al CAI, al quale nel febbraio del 1998 si aggiunse, come socio, il comune di Bolzano.[1]
Intensi furono i lavori di ricerca e trattative, svolti da Rolandi, che consentirono al TrentoFilmfestival di giovarsi della partecipazione di nomi importanti della cinematografia alpina. Oltre a Samivel (pseudonimo di Paul Marcel Gayet-tancrède) vennero invitati alpinisti-registi di Innsbruck, Monaco di Baviera e Zurigo. Ai molti registi sconosciuti, o con poca esperienza, Rolandi riuscì ad affiancare alcuni nomi altisonanti. Dall'atletico attore-alpinista gardenese Luis Trenker (che non presentò alcun film), all'alpinista scrittore regista vicentino Severino Casara (presente con "Il Campanile più bello" e "Le Imprese di Emilio Comici"); dal operatore bolognese Mario Fantin ("Abbecedario di pietra") al già nominato Savinel regista scrittore designatore (in concorso con il film "Cimes et merveilles"). Da menzionare, anche se meno noti, l'austriaco Theo Hörmann presente addirittura con tre film; il belga J. Jongen; i francesi Roger Frison Roche, Gorge Strouvè, J.J. Languepin, Iean Michelon e Guy Poulet oltre al già citato Samivel; gli italiani Fosco Maraini, Vincenzo Gatti, Adriano Zancanella, M. Alberini, Renato Gaudioso, Rizzotti-Depaoli, Giuseppe Marzani, Leone Donò, Renzo Zampiero, Gastone Capitano, Ghedina-Menardi oltre alle tre case di produzione Incom, Dolomiti Film, Solaria Film.
La prima rassegna fu presentata all'interno del cinema Astra, che videro la presenza di sette nazioni con 39 film. Vinse Samivel con "Cimes et meraveilles", premiato da una giuria trentina.[1]
Anni cinquanta
Dopo i primi anni di assestamento venne deciso di ampliare l'orizzonte dei contenuti. Nel 1955 il TrentoFilmfestival ampliò la sua offerta tematica dei film selezionati; oltre alle tematiche alpinistiche, iniziarono ad esser presentate pellicole che si soffermavano nell'analisi di popolazioni autoctone e sugli aspetti geologici del pianeta. Il Festival decise quindi di avventurarsi anche nel mondo dell'esplorazione; questa nuova sezione, attenta alle tematiche culturali ed atnoantropologiche, permise al TrentoFilmfestival di aumentare la spettacolarizzazione della rassegna. Venne realizzata una ricerca negli archivi cinematografici, anche retrospettiva, al fine di ampliare l'archivio del TrentoFilmfestival anche con pellicole classificabili in questa nuova sezione.
Solo dal 1955, e fino al 1987, la rassegna si spostò dal cinema Astra al Teatro Sociale di Trento.[1]
Anni settanta
Gli anni settanta vedono un ulteriore vincente modifica Franco de Battaglia, Sandra Tafner; Piero Zanotto, In cima al mondo. Festival di trento 50 anni di cinema di montagna, 1ª ed., 2002.. La rassegna si sposta dall'autunnale settembre-ottobre alla primavera. Tale scelta consentirà all'organizzazione di giovarsi di tutte le produzioni di spedizioni alpinistiche della stagione precedente, nonché di garantirsi la presenza degi alpinisti prima delle loro successive imprese[non chiaro]. Sarà il decennio della controversa vittoria di Solo[2], brevissimo documentario dell'americano Mike Hoover, incentrato sul rapporto tra l'uomo e la montagna. Poetica idealizzazione di questo rapporto descritto metaforicamente dal ranocchio raccolto ad inizio scalata e liberato a conclusione della stessa.[3]
Anni ottanta
Assieme alla rassegna cinematografica dal 1987 viene organizzata anche "Montagna Libri", che raccoglie ed espone la più recente produzione internazionale di libri e riviste sulla montagna: volumi sull'alpinismo e sugli sport montani, testi che trattano l'universo montagna come, studi, ricerche e documentazioni su ambiente naturale, flora, fauna e geologia, su preistoria e storia, economia e fenomeni sociali, arte, artigianato e architettura, cultura popolare, etnografia, linguistica e folklore, ma anche opere letterarie ambientate in montagna o ispirate alla montagna.
Anni duemila
Dal 2000 è membro fondatore della International Alliance for Mountain Film, che raggruppa i maggiori festival mondiali di cinema di montagna. Dal 2004 al 2010 la direzione artistica è stata affidata al regista Maurizio Nichetti.
L'edizione 2010 si è svolta dal 29 aprile al 9 maggio, dove i partecipanti alla 58ª edizione sono stati 125.
Presidenti e consiglio
Il TrentoFilmfestival si è giovato dell'operato di 17 presidenti, che nel periodo dal 1970 fino al 2002 venivano eletti ogni tre anni alternativamente dai due soci fondatori (CAI e comune di Trento): Costa, Biondo, Franceschini, Belli, Morghen, Benedetti, Chabod, Spagnolli, Zecchinelli, Tononi, Priotto, Goio, Bramanti, Sottile, Visintainer, Zandonella - che ha il record della più lunga presidenza: 6 anni, due mandati, il secondo su proposta del comune di Trento - quindi Bonapace dal 7 novembre 2008.[1]
A loro si sono affiancati 16 vice presidenti: Tei, Belli, Costa, Chabod, Benedetti, Spagnolli, Zecchinelli, Tononi, Priotto, Goio, Bramanti, Visintainer, Caola, Andreaus, Zandonella. Ci sono stati inoltre: 3 segretari-direttori (Rossaro, Preve, Grassi), 4 direttori (Grassi, Zanotto, Bozza, Cembran), 1 direttore unico (Cassarà), 2 direttori organizzativi (Bombarda, Golin), 2 direttori artistici (Biamonti nel 1987 e Nichetti dal 2005).[1]
Giuria
Tra i 138 membri della giuria internazionale i più noti sono Dino Buzzati, Giulio Cesare Castello, Fernaldo Di Giammatteo, Maurice Herzog, Marcel Ichac, Fosco Maraini, Giuseppe Mazzotti, Ermanno Olmi, Samivel, Christophe Profit, Patrick Berhault, Bruno Bozzetto, Claudio G. Fava, Stefan Glowacz, Toni Hiebeler, Kurt Diemberger, Maurizio Nichetti, Maurizio Zaccaro, Siba Shakib.
Premi del festival
Genziana d'oro miglior film, Gran Premio "Città di Trento"
Genziana d'oro del Club Alpino Italiano per il miglior film di montagna e alpinismo
- 2004: La morte sospesa di Kevin Macdonald - Gran Bretagna
- 2005: Sur le fil des 4000 di Gilles Chappaz - Francia
- 2006: non assegnata
- 2007: First ascent di Peter Mortimer- Stati Uniti d'America
- 2008: Au delà des cimes di Rémy Tezier- Francia
- 2009: Himalaya terre des femmes di Marianne Chaud- Francia
- 2010: Alone on the wall di Peter Mortimer e Nick Rosen - Stati Uniti d'America
Genziana d'oro Premio "Città di Bolzano" per il miglior film di esplorazione avventura
istituita nel 2006
Genziana d'oro per il miglior film di montagna
istituita fino al 2005
- 2004: Au sud des nuages di Jean-François Amiguette - Svizzera
- 2005: The Devil's miner di Richard Landkani e Kief Davidson - Germania\Stati Uniti d'America
Genziana d'argento per il miglior cortometraggio
istituita nel 2006
- 2006: Hotel Infinity di Amanda Boyle - Germania
- 2007: Firn di Axel Koenzen - Germania
- 2008: Il neige à Marrakech di Hicham Alhayat - Svizzera
- 2009: Die Seilbahn di Claudius Gentinetta e Franck Braun - Svizzera
- 2010: Oyan di Esmae'l Monsef - Iran
Genziana d'argento per la miglior produzione televisiva
istituita nel 2006
- 2006: The Giant Buddhas di Christian Frei - Svizzera
- 2007: Loop di Sijur Paulsen - Norvegia
- 2008: Journey of a red fridge di Lucian Muntean e Nataša Stankovaæ - Serbia
- 2009: Sur la piste du renne blanche di Hamid Sardar - Francia
Genziana d'argento per il miglior contributo tecnico-artistico
istituita nel 2006
- 2006: Tameksaout di Ivan Boccara - Francia
- 2007: Am limit di Pepe Danquart - Germania
- 2008: Schafskälte di August Pflugfelder - Germania
- 2009: Racines di Eileen Hofer - Svizzera
- 2010: Mount St. Elias di Gerald Salmina - Austria
Genziana d'argento per il miglior film di sport e avventura sportiva
istituita fino al 2005
- 2004: Socialmente inutile di Andrea Frigerio - Italia ex aequo con Dolomites trance di Ride the Planets - Francia
- 2005: Erika di Kurt Mayer - Austria
Genziana d'argento per il miglior film d'esplorazione
istituita fino al 2005
Genziana d'argento per il miglior film d'ambiente montano e di promozione dello sviluppo sostenibile
istituita fino al 2005
Premio speciale della giuria
- 2004: Ergy di Marat Sarulu - Kazakhistan\Kyrgystan
- 2005: Tibet - Cry of the Snow Lion di Tom Peosay - Stati Uniti d'America
- 2006: Zdroj - The source di Martin Mareček
- 2007: L'isola deserta dei carbonai di Andrea Fenoglio - Italia
- 2008: Daughters of whisdom di Bari Pearlman - Stati Uniti d'America
- 2009: Ba Yue Shi Wu di Xuang Jiang - Cina
- 2010: Salt di Michael Angus e Murray Fredericks - Australia
Premio del pubblico per i film di fiction
- 2005: Il Grande Nord di Nicolas Vanier - Francia
- 2006: Dreaming Lhasa di Ritu Sarin e Tenzing Sonam - India/Gran Bretagna
- 2007: Madeisusa di Claudio Llosa
- 2008: Stranded: I've come from a plane that crashed on mountains di Gonzalo Arjion - Francia
- 2009: Before tomorrow di Madeline Piujuq e Marie Hélène Cousienau - Canada
- 2010: Nanga Parbat di Joseph Vilsmaier e Reinhold Messner - Germania
Premio del pubblico Alp&ism
istituito nel 2007
Premio SNGCI "Luciano Emmer"
Istituito nel 2010
Il riconoscimento viene assegnato da una giuria composta dai giornalisti del "Direttivo Nazionale del SNGCI", al lungometraggio più meritevole.
Premio UIAA "International Mountaineering and Climbing Federation"
Istituito come premio speciale nel 1956. La giuria, inizialmente composta da un singolo componente, si amplia dal 1971 a due e dal 1973 si attesta a tre membri. L'assegnazione del premio proseguirà, tranne una pausa nel 1994, fino al 2002. La giuria dell'ultima edizione, composta da Gigliotti, Diemberger Kurt e Mac Nought Jean Davis, premiò Heinz Zak con l’opera Bellavista.
- 1956: GRAND PARADIS di Samivel
- 1957: DISTEGHIL di Alfred Gregory
- 1958: LES MONTAGNES DE LA LUNE di Pierre Bernard
- 1959: EIGER NORDWAND di Gorter Wolfgang - Edmund Geer
- 1960: VOYAGES SANS RETOUR di Micheline Rambaud
- 1961: DER ADLER VON SION di Gorter Wolfgang - Edmund Geer
- 1962: SNEPYRAMIDEN MONTAGNA ARTICA di Mario Fantin
- 1963: ANDESU NO HYOHEKI N'Idomu LA SFIDA ALL’ALPAMAYO di Fukara - Kondo
- 1963: MONTE BIANCO 1827 - PREMIO DEL PRESIDENTE DELL'IUAA di Nava Piero
- 1964: COME NASCONO LE DOLOMITI di Giulio Mandelli
- 1965: LA FÔRET - POURQUOI? di August Kern
- 1966: LE CONQUERANT DE L’INUTILE di Chac Marcel
- 1967: DWOCH di Surdel Jerzy
- 1968: LE PILIER DU FRENEY di René Vernadet - René Desmaison
- 1969: ECOLES D’ALPINISME di Bertholet Denis
- 1970: JIRISHANCA IL CERVINO DELLE ANDE di Cassin Riccardo
- 1971: RITORNO AI MONTI di Pertl Ernst
- 1973: L'ECLAIR - DER BLITZ di Brandler Lothar
- 1974: SKI AUX LIMITES DE L'OXIGENE di Saudan Sylvain
- 1975: A RECORD OF HUMAN BEING AT THE EXTREMITIES OF MT. EVEREST di Kazuo Nakamura
- 1976: L'ACCIDENTE' DE MONTAGNE di René Vernadet
- 1977: LA VOIE DES FADAS di Barrat Raymond
- 1978: MEZHDU NEBOM I ZEMLJOJ di Piotr Peters
- 1979: FREE CLIMB - THE NORTHWEST FACE OF HALF DOME di Godfrey Robert
- 1980: OPERATION SURVIE SOLITAIRE HUASCARAN - 60 JOURS A' 6700 M D'ALTITUDE di Nicolas Jaeger
- 1981: K2: LA MONTAGNE INACHEVEE di Martial Dominique
- 1982: AMA DABLAM - LA MONTANYA SAGRADA DELS XERPES di Pons Sanjines jJordi
- 1983: LES NOCES DE GLACE di Strobino Michel
- 1984: SOLO ASCENT di McLachlan Duncan
- 1985: LES FALAISES DE L'OCEAN di Sourice Gilles
- 1986: LITTLE KARIM di Laurent Chevallier
- 1987: CUMBRE di Fulvio Mariani
- 1988: L'EAU - SOURCE DE VIE di Schneider Mac W.
- 1989: OVER THE EDGE di Kathryn Johnston - Iain Stobie
- 1990: CERRO TORRE SOUTH FACE di Bostjan Korbar
- 1991: EL CAPITAN'S COURAGEUS CLIMBERS di John Bianco
- 1992: BLU PATAGONIA di Salvaterra Ermanno
- 1993: LA VIE SUSPENDUE di Thierry De l'Estrade - Milka Assaf
- 1994: NON ASSEGNATO
- 1995: LA MAITRESSE DU VIDE di Jean Afanassief
- 1996: INFINITO SUD di Ermanno Salvaterra
- 1997: WHITE - OUT SOLO DANS LES 80.EMC di Nottaris Romolo
- 1998: TOUT LA HAUT di Leynaud Jean-Gabriel
- 1999: GANEK di Dembinski Miroslaw
- 2000: PAMIR ALAY - CLIMBING BIG WALL 1999 di Pevarello Lorenzo
- 2001: KARAKORUM OGRE di Huber Thomas
- 2002: K2 IL GRANDE SOGNO - MENZIONE di Rossi Carlo Alessandro