Caffè d'orzo
Template:Avvisounicode Una bevanda d'orzo è una di quelle bevande prodotte dall'orzo, generalmente essiccato o tostato, e che generalmente si possono distinguere tra infusi d'orzo e caffè d'orzo, il secondo molto più noto in Italia.
Caffè d'orzo
Il caffè d'orzo, talvolta abbreviato in orzo è un surrogato del caffè senza caffeina, derivato appunto dall'orzo tostato.
Fu ampiamente usato in passato quando non era possibile avere di caffè vero e proprio (principalmente per motivi economici), ma soprattutto durante la guerra a causa dell'embargo.
Almeno nella versione italiana, esso ha colore molto simile al caffè espresso vero e proprio, ed oltre a poter essere sciolto nell'acqua calda o in forma di caffè turco (mettendo la polvere nel bicchiere, e bevendo dal bicchiere una volta che la polvere si è depositata sul fondo). A seconda della lavorazione può essere preparato con una normale moka e servito nelle tazzine piccole tipiche dell'espresso.
Non essendoci le necessità di usufruire di un surrogato del caffè, oggi la principale attrattiva di questa bevanda è il fatto che non contiene caffeina, per cui può essere consumata anche da chi ha bisogno di limitare l'assunzione di questa sostanza, avendo almeno l'impressione di bere del caffè vero e proprio. Inoltre ha delle caratteristiche salutari ereditate dall'orzo, ad esempio svolge una funzione antinfiammatoria[1].
Infusi d'orzo e la "tisana d'Ippocrate"
Quando l'orzo viene preparato per infusione (spesso col metodo della decozione dell'orzo), si ottiene una bevanda simigliante più al tè che al caffè, almeno per il colore. Questa bevanda è conosciuta fin dall'antichità, tanto che viene chiamata la "tisana d'Ippocrate"[1], che lodò le proprietà di questo cereale. In Giappone è detto mugicha (麦茶), e generalmente è consumata in tutto l'estremo oriente, soprattutto in Corea.
Note e riferimenti
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Collegamenti esterni
- La tisana di Ippocrate, ne "Il giornale del cibo"
- La tisana: quale scegliere e perché