Google bombing

tecnica per aumentare il PageRank di una pagina web
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Voce principale: Google.

Il googlebombing (ovvero «bombardare Google») è la tecnica usata per sfruttare una caratteristica dell'algoritmo PageRank usato dal motore di ricerca Google in base alla quale viene attribuita importanza ad una pagina in rapporto a quanti link verso essa si trovano all'interno di altri siti web; in sostanza, più persone parlano di una data pagina attraverso l'inserimento di un suo link entro altri siti, più importante diventa la pagina stessa.

Ad esempio, inserendo in molti blog diversi un link dal testo «miserable failure» (miserabile fallimento) che puntava alla biografia di George W. Bush, alcuni blogger americani sono riusciti a fare in modo che, cercando quelle parole su Google, il primo risultato visualizzato fosse proprio la biografia di Bush. L'iniziativa è stata poi ripresa anche in alcuni blog italiani (cercando «incapace» il primo risultato era la biografia del ministro Giuliano Urbani).

Le motivazioni principali che spingono gli autori delle «bombe» sono il divertimento, la brama di notorietà, tuttavia non mancano quelle spinte da ragioni politiche o «giustizialiste»: in quest'ultimo caso le bombe fanno in modo di «recapitare un messaggio», diventando una sorta di arma in mano al popolo della rete per far ascoltare il proprio messaggio.

Alcune «bombe Google»

Il fatto che Internet sia un mezzo di comunicazione sempre in movimento, dove le pagine possono apparire, modificarsi o scomparire molto velocemente, fa sì che anche gli effetti delle «bombe Google» siano mutevoli. È possibile confrontare il tentativo di bomba originale con il risultato della ricerca attuale.

In italiano:

Nel gennaio 2004, è stato deciso che la pagina della biografia del Presidente del Consiglio Italiano, oggetto della citata "bomba google", non sarebbe più stata rintracciabile attraverso Google. La decisione ha quindi l'effetto di rendere inefficace la "bomba" [1], ma ne ha scatenata un'altra:
Nel 2006, a seguito delle elezioni, è cambiato il Presidente del Consiglio Italiano: Berlusconi ha lasciato il posto a Prodi. La pagina con la biografia del premier è stata cambiata di conseguenza, e ha perso i tag che la rendevano irrintracciabile (per l'esattezza: meta name="googlebot" content="noindex, nofollow"). Quindi "miserabile fallimento" ha bombardato un soggetto che non ne è l'originale destinatario ma che attualmente lo è ridiventato.

In inglese e altre lingue:

La risposta di Google

La posizione ufficiale di Google in merito è che questi "effetti collaterali" non danneggiano la qualità del servizio in generale. L'ordine dei risultati infatti è influenzabile soprattutto su termini che avrebbero generato pagine con basso valore di PageRank.

Google ha anche implementato un attributo rel=nofollow che è possibile aggiungere al tag <A> in HTML per inserire link che non saranno considerati nel calcolo del PageRank. Attualmente, tutti i link nelle pagine di Wikipedia sono generati con questo attributo, in modo da evitare che si sfrutti Wikipedia (e il suo elevato PageRank) per queste campagne.

Dall'inizio del 2007 Google ha aggiornato l'algoritmo del suo crawler, Googlebot, per evitare gli effetti del Googlebombing. Nel suo blog[1] Google spiega perché ha preferito una via automatizzata anziché "riparare" manualmente il centinaio, circa, di casi di Googlebombing conosciuti.

Curiosità

Agli inizi del 2005 si è svolta la prima edizione del concorso Primo su Google, che consisteva in un una gara di posizionamento di pagine Web. La chiave di ricerca della prima edizione era «velocipedi equestri», scelta appositamente per il suo non senso. in modo che tutti i concorrenti partissero dalla stessa base e senza infastidire eventuali pagine web che parlassero di tale argomento. Il concorso si è chiuso alle ore 12.00 del 31 gennaio 2005. Un concorso similare si è svolto anche negli Stati Uniti con la parola chiave nigritude ultramarine.

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni