Vieni a ballare in Puglia
Vieni a ballare in Puglia è il secondo singolo estratto dall'album Le dimensioni del mio caos, quarto album del rapper italiano CapaRezza.
Vieni a ballare in Puglia singolo discografico | |
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Artista | CapaRezza |
Pubblicazione | luglio 2008 |
Durata | 03 min : 59 s |
Album di provenienza | Le dimensioni del mio caos |
Dischi | 1 |
Tracce | 1 |
Genere | Alternative hip hop |
Etichetta | Virgin Records |
Produttore | Carlo Ubaldo Rossi |
CapaRezza - cronologia | |
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Descrizione
Nella parte iniziale del videoclip figura la partecipazione di Al Bano, suo corregionale, che canta l'introduzione mentre nel disco non vi prende parte, e Caparezza in parte ne imita la vocalità. Nel finale del video viene rievocata la scena che rese famoso Al Bano nel film del 1967 che portava il nome del suo primo successo Nel sole di cui sentono alcune note in sottofondo: la scena dove Al Bano e Romina Power si rincorrevano per poi abbracciarsi diventa una stretta del "cinque" tra CapaRezza e Al Bano e la dicitura ironica: "durante la realizzazione di questo videoclip nessun pugliese è stato maltrattato". Il sole tuttavia viene inquadrato mentre scompare all'orizzonte.
La canzone affronta infatti il tema scottante dei caduti durante il lavoro, le cosiddette "morti bianche", in particolare in Puglia, con un velato riferimento a un grave incidente avvenuto alcuni mesi prima a Molfetta, città del rapper. Ma nella canzone sono toccati altri temi, ad esempio gli incendi nel Gargano del 2007, la grave situazione di inquinamento ambientale che affligge la città di Taranto, sede dell'area industriale più grande d'Italia, e lo sfruttamento degli extracomunitari nei campi.
Il titolo è in realtà una dura provocazione, infatti con "ballare" CapaRezza intende "morire": lo si deduce dalle parole cantate nell'introduzione, nel quale si dice che i delfini vanno a ballare sulle spiagge, gli elefanti in cimiteri sconosciuti, le nuvole all'orizzonte e i treni in musei a pagamento. Anche il video gioca su un umorismo macabro: CapaRezza veste i panni di una guida turistica al seguito di alcuni clienti provenienti del cosiddetto "Sud del mondo" che deve sforzarsi di nascondere a questi la miriade di morti disseminati lungo il paesaggio, i quali alla fine si risvegliano come novelli zombie e puntano i turisti.
Video
La regia del videoclip è stata affidata a Riccardo Struchil che aveva già collaborato con CapaRezza per i video di Il secondo secondo me, Fuori dal tunnel e Vengo dalla luna.
Il video inizia con un'inquadratura di un'autobus con dentro Caparezza che fa da guida con un microfono in mano a dei viaggiatori all'interno. Ad un' tratto caparezza afferma: "Qui a sinistra potete trovare Albano!". E l'inquadratura si sposta all'esterno sul cantante Al bano che inizia a cantare le prime strofe della canzone. Poi Caparezza con il microfono che ha in mano continua a cantare con il ritornello della canzone coinvolgendo anche i viaggiatori a ballare e a cantare insieme. Successivamente le inquadrature si spostano su un posto, tipico Pugliese, con delle case a Trulli e della gente che si muove e balla. Lì si nota, che la gente si trova tutta giacente sul terreno, come se fossero tutti morti, mentre caparezza ci passa vicino cantando con un Taburello in mano. Il video continua con Caparezza che porta da mangiare ad un tavolo con della gente attorno. Verso la fine del video, tutta la gente del paese la si vede in versione Zombi insieme a Caparezza che canta. Il video finisce con la ripresa di Al bano che canta la famosa canzone Nel sole e si vede il tramonto che fa da sfondo ad una scritta dove che dice:
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- Telecaparezza, canale ufficiale su YouTube
- Pagina ufficiale su MySpace