Diego Milito

dirigente sportivo e calciatore argentino
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Diego Alberto Milito (Bernal, 12 giugno 1979) è un calciatore argentino, attaccante dell'Inter e della Nazionale argentina.

Diego Milito
Milito con la maglia dell' Inter
Nazionalità
Altezza183 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloAttaccante
SquadraInter
Carriera
Squadre di club1
1999-2004Racing Club137 (34)
2004-2005Genoa59 (33)
2005-2008Real Saragozza108 (53)
2008-2009Genoa31 (24)
2009-Inter49 (27)
Palmarès
 Copa América
ArgentoVenezuela 2007
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 9 gennaio 2011

È conosciuto come El Principe [1], soprannome che gli deriva anche dalla somiglianza con il giocatore uruguayano Enzo Francescoli[2][3], anch'egli soprannominato così.

È fratello maggiore del difensore del Barcellona Gabriel Milito.

Biografia

Diego Milito nasce in Argentina a Bernal il 12 giugno 1979 in una famiglia, emigrata in Argentina da due generazioni, originaria di Terranova da Sibari (Provincia di Cosenza, Calabria).[4] È sposato con Sofia dalla quale ha avuto due figli: Leandro e Agustina.[5]

Carriera

Club

Esordi e Genoa

Esordisce ventenne in Argentina con il Racing Avellaneda e lì totalizza 137 presenze e 34 gol, vincendo il torneo Apertura del 2001. Curiosamente, in tale periodo, il fratello Gabriel militava per l'Independiente, l'altra squadra con sede ad Avellaneda.

Nel gennaio 2004, durante la sessione invernale del mercato, viene prelevato dal Genoa, con cui disputa due campionati di Serie B: nel 2003-2004 con 12 gol in 20 partite e nel 2004-2005, stagione in cui totalizza 21 gol in 39 presenze, arrivando secondo nella classifica marcatori, staccato di una sola lunghezza da Gionatha Spinesi dell'Arezzo.

Real Saragozza

All'inizio della stagione successiva a seguito della retrocessione del Genoa in Serie C1 inflitta dalla giustizia sportiva, è ceduto in prestito biennale al Real Saragozza (club della Liga spagnola, dove già militava il fratello Gabriel). Nel campionato 2005-2006 Milito segna 15 reti ed il Saragozza si classifica all'undicesimo posto, raggiungendo anche la finale di Coppa del Re contro l'Espanyol, che vince per 4-1

In semifinale il Saragozza aveva eliminato il Real Madrid 6-1 e 0-4 i risultati. Milito realizza quattro gol[6] nella gara di andata (9 febbraio 2006).

L'anno successivo, stagione 2006-2007, Milito segna 23 gol, secondo tra i cannonieri del campionato dopo Ruud van Nistelrooy del Real Madrid con 25,[7] e consentendo al Saragozza di raggiungere il sesto posto nella Liga e di qualificarsi per la Coppa UEFA.

Viste le ottime prestazioni, il Saragozza decide nel 2007 di acquistare dal Genoa l'intero cartellino di Milito che l'anno seguente segna nella Liga altri 15 gol, che non bastano a evitare la retrocessione.

Il ritorno al Genoa

Milito approda al Genoa negli ultimi istanti del calciomercato con uno scambio di giocatori fra Genoa e Real Saragozza che vuole come contropartita la stella nascente Andrea Versari. La stagione è molto positiva: Milito compete costantemente per il titolo di capocannoniere di Serie A, trascinando il Genoa fino ad un quarto posto a pari merito con la Fiorentina, che vale ai rossoblù l'accesso all'Europa League.

Segna il primo gol in serie A con la maglia del Genoa il 14 settembre 2008 su rigore contro il Milan. Si ripete con il Palermo, e con la Roma, doppietta, e Napoli.

Infila la porta anche nel 2-2 con l'Udinese il 2 novembre ed in seguito insacca con 3 gol la Reggina in un vittorioso 4-0 a Marassi. Segna poi su rigore alla Juventus nella sconfitta per 4-1 a Torino, nel 1-1 con la Lazio e nel derby della Lanterna, il 99º per la precisione, dove batte i "cugini" con un gol di testa. Diego chiude però il girone d'andata con un infortunio.

Tornato, segna al Catania (1-1), di nuovo al Milan (1-1) ed alla Fiorentina (3-3), mentre a Siena gli viene annullato un gol regolare. Insacca nuovamente l'Udinese e salta il big match con la Juve a causa di un altro infortunio (la partita finirà comunque con una vittoria per i rossoblù per 3 a 2)

Il Principe però non demorde ed il 3 maggio 2009 segna una tripletta nel 100º derby di Genova. Infine segna al Chievo, al Torino ed al Lecce, con una doppietta che però non gli basta per vincere il titolo di capocannoniere.

Conclude la stagione con 24 gol, affermandosi come miglior marcatore stagionale nella storia del Genoa in Serie A[8][9] e piazzandosi secondo in classifica marcatori al pari di Marco Di Vaio del Bologna e dietro a Zlatan Ibrahimović.

Grazie ai suoi 60 gol in 94 partite (comprese 4 presenze e 3 gol in Coppa Italia) giocate nelle due esperienze in rossoblù, Milito è uno dei bomber del Genoa più prolifici di tutti i tempi (media 0.64 gol/partita)[senza fonte]

Curiosamente, 4 dei 24 gol li segna alla Sampdoria nel doppio derby di Genova: dopo avere firmato di testa l'1-0 dell'andata, mette infatti a segno una tripletta - primo giocatore nella storia della stracittadina - che sancisce il risultato di 3-1 al ritorno.

Inter

 
Milito in azione con l'Inter

Il 20 maggio 2009, a campionato non ancora concluso, il presidente del Genoa Enrico Preziosi annuncia la cessione di Milito e di Thiago Motta all'Inter.[10] Il trasferimento all'Inter per 25 milioni di euro viene ufficializzato il 29 giugno successivo, con il giocatore che sottoscrive un contratto da 3,5 milioni di euro netti a stagione fino al 2014.[11][12][13] Grazie ai suoi gol (30 tra campionato e coppe), si rivela decisivo per la squadra di José Mourinho, vincendo campionato, Coppa Italia e Champions League. Il suo trasferimento in maglia nerazzurra è stato al centro di un'inchiesta in quanto Preziosi, inibito, non poteva trattare la cessione in prima persona, cosa da lui dichiarata.[14]

Fa il suo esordio ufficiale con i nerazzurri l'8 agosto a Pechino, in occasione della Supercoppa italiana contro la Lazio, debuttando successivamente da titolare anche alla prima di campionato contro il Bari, partita nella quale si procura il rigore realizzato poi da Samuel Eto'o. Va per la prima volta a segno nel derby contro il Milan; realizza invece la sua prima doppietta contro il Cagliari. Va ancora a segno contro il Napoli, prima di infortunarsi nella partita del 3 ottobre contro l'Udinese. Al suo rientro contro il Palermo torna subito al gol. Il 4 novembre 2009, nella gara contro la Dinamo Kiev, segna il suo primo gol in Champions League. In Champions League si ripete in tutte le gare di andata della fase finale: contro il Chelsea negli ottavi di finale, contro il CSKA Mosca nei quarti e contro il Barcellona nella semifinale giocata al Meazza portando così momentaneamente a 25 i suoi centri stagionali. Segna anche il gol decisivo in finale di Coppa Italia contro la Roma, vincendo cosi il suo primo titolo con la maglia nerazzurra. Il 16 maggio, nella gara contro il Siena, segna il gol che regala lo scudetto all'Inter, che chiude il campionato davanti alla Roma. Il 22 maggio segna la doppietta decisiva nella finale di Champions League disputata a Madrid contro il Bayern Monaco nel 2-0 dell'Inter, regalando la Coppa che mancava ai nerazzurri da 45 anni.Il 21 agosto 2010 vince anche la Supercoppa Italiana, quarto titolo del 2010, terminata con il punteggio di 3-1 ai danni della Roma. Il 26 agosto in occasione del sorteggio dei gironi per la Champions 2010/11 vince il premio come miglior attaccante e miglior giocatore in assoluto della precedente Champions.

La stagione successiva però non comincia sotto i migliori auspici: sbaglia un rigore al 90' in Supercoppa Europea contro l'Atlético Madrid sul 2-0 per gli avversari e nella prima giornata di Champions League contro il Twente (2-2), segna un autogol. Nella quarta giornata di campionato, contro il Bari, torna invece al gol siglando una doppietta per il 4-0 finale dell'Inter. Il 24 gennaio riceve l'Oscar del calcio AIC come miglior calciatore straniero e miglior calciatore assoluto dell'anno 2010.

Nazionale

Esordisce con la Nazionale argentina il 31 gennaio 2003 contro l'Honduras, segnando in tale occasione anche il suo primo gol con la Selección. Successivamente viene convocato solo in maniera sporadica, tanto da rimanere escluso dalla lista dei 23 che partecipano al campionato del mondo 2006.

Trova poco spazio anche in occasione della Copa América 2007, manifestazione in cui l'Argentina giunge alla finale, persa contro il Brasile. Nel torneo colleziona due sole presenze, entrando a partita in corso contro Perù e Colombia. Proprio contro la Colombia segna la sua unica rete nella competizione.

Le prestazioni con il Genoa lo portano ad essere convocato con più frequenza, soprattutto da quando la Nazionale è guidata da Diego Armando Maradona; tuttavia, complice la concorrenza nel reparto offensivo, Milito parte spesso dalla panchina, per subentrare a partita in corso.

L'eccellente stagione disputata con l'Inter convince Maradona ad inserirlo nella lista dei convocati per i Mondiali sudafricani del 2010, nei quali prende parte a due partite senza realizzare gol.

Statistiche

Presenze e reti nei club

Statistiche aggiornate al 19 gennaio 2011

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1999-2000   Racing Avellaneda PD 11 1 - - - - - - - - - 11 1
2000-2001 PD 35 2 - - - - - - - - - 35 2
2001-2002 PD 38 9 - - - - - - - - - 38 9
2002-2003 PD 35 14 - - - CL 8 2 - - - 43 16
2003-gen. 2004 PD 18 8 - - - - - - - - - 18 8
Totale Racing Avellaneda 137 34 - - 8 2 - - 145 36
gen.-giu. 2004   Genoa B 20 12 CI - - - - - - - - 20 12
2004-2005 B 39 21 CI 3 1 - - - - - - 42 22
2005-2006   Real Zaragoza PD 36 15 CR 9 6 - - - - - - 45 21
2006-2007 PD 37 23 CR 3 0 - - - - - - 40 20
2007-2008 PD 35 15 CR 3 2 CU 2 0 - - - 40 17
Totale Real Zaragoza 108 53 15 8 2 0 - - 125 61
2008-2009   Genoa A 31 24 CI 1 2 - - - - - - 32 26
Totale Genoa 90 57 4 3 - - - - 94 60
2009-2010   Inter A 35 22 CI 5 2 UCL 11 6 SI 1 0 52 30
2010-2011 A 14 5 CI 0 0 UCL 2 0 SI+SU+CMc 1+1+2 0+0+1 20 6
Totale Inter 49 27 5 2 13 6 5 1 72 36
Totale carriera 384 171 24 13 23 8 5 1 436 193

Palmarès

Note

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