L'educanda

film del 1975 diretto da Franco Lo Cascio
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L'educanda è il titolo di un film di genere softcore-commedia erotica all'italiana, girato ad Alatri (provincia di Frosinone) nel 1975 (ma distribuito nel 1976) da Franco Lo Cascio (futuro pornoregista con il nome di Luca Damiano).

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Paese di produzioneItalia
Durata90'
Generecommedia erotica all'italiana
RegiaFranco Lo Cascio
SoggettoFranco Lo Cascio
SceneggiaturaPiero Regnoli
Franco Lo Cascio
FotografiaDaniele Nannuzzi
MontaggioAlessandro Lucidi
MusicheGianfranco Plenizio
ScenografiaDemofilo Fidani
CostumiMila Vitelli Valenza
Interpreti e personaggi

Lo stesso Lo Cascio ha curato la sceneggiatura, sulla base di un soggetto proprio, insieme a Piero Regnoli, prolifico autore di testi cinematografici (ne ha firmati otto nel solo 1975).[1]

Caratteristiche

Il film si segnala per la presenza nel cast del caratterista Umberto D'Orsi (qui alla sua ultima interpretazione prima della morte) nel ruolo del sindaco, e dello scenografo Demofilo Fidani.

Lo Cascio appare anche nel film nel ruolo di un venditore di scarpe e consigliere comunale (non è peraltro accreditato come attore nei titoli di coda).

Riguardo a questa produzione, ha dichiarato il regista:

«Io venivo dal cinema ufficiale e quando ho fatto L'educanda, che era una commedia erotica, mi resi conto che il pubblico era proprio il sesso che voleva vedere.»

Trama

Il plot cinematografico ruota intorno ad una giovane collegiale (l'educanda) che ricatta con l'aiuto delle sue amiche i membri del consiglio comunale che appoggiano uno speculatore edilizio. La vicenda ha come protagonista la diciottenne Patrizia che, terminato l'anno scolastico in collegio, fa ritorno al suo paese andando ospite della nonna e ritrovando le sue amiche d'infanzia. In virtù del suo carattere vivace ed estroverso, organizza per sé ed i suoi amici una sala da ballo in un capannone di cui è proprietario un notaio che però, intendendo abbattere la struttura per dar vita ad una speculazione edilizia, fa intervenire le forze dell'ordine per allontanare i giovani dall'edificio.

La ragazza e le sue tre disinibite amiche, istruite dalla peripatetica locale Marilena "la bolognese" (Gabriella Giorgelli), pronta a dar loro lezioni di seduzione, riusciranno nell'intento di mettere spalle al muro l'amministrazione comunale, non prima di aver sedotto il tabaccaio (Andrea Aureli), il fotografo (Giacomo Rizzo) e il macellaio (Giulio Baraghini), tutti componenti del consiglio comunale, che le aiuteranno a documentare le malefatte del perfido notaio (Gino Pagnani) e del degno fratello avvocato.

Critica

La critica si è soffermata sui risvolti che hanno portato alla realizzazione del film, l'unico softcore di Lo Cascio prima di passare alla pornografia cinematografica con il nome d'arte di Luca Damiano. La pellicola, infatti, è stata prodotta dalla madre della protagonista, Patrizia Gori, compagna dello stesso Lo Cascio, garante del progetto cinematografico.

Note

Collegamenti esterni

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